Questa lettera è stata mandata ad un
sacerdote che ha proibito a me (Don Joseph Dwight) di offrire alla
gente, nella sua chiesa (in Italia, 2009), le copie stampate della
Testimonianza di Gloria Polo quando ho sostituito per lui ad alcune
Messe domenicali.
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Caro Don ... ,
Come stai? Spero che trovi tempo a
pregare con calma di fronte a Gesù nel tabernacolo nonostante tutti
gli impegni.
Mi hai chiesto per telefono di non
offrire più il libretto della testimonianza di Gloria Polo;
“Dall’Illusione alla Verità”
(http://testim-polo.blogspot.com/)
nella tua parrocchia. Mi hai indicato che era troppo forte per
alcune persone che forse non erano pronte per questa testimonianza.
Se mi permetti di offrire qualche
riflessione...
E’ vero ciò che abbiamo studiato
nella teologia pastorale della necessità della “legge della
gradualità”. Ma mi risulta che i papi recenti, nel mondo di oggi,
ci ammoniscono di essere di guardia non tanto sulla mancanza di
applicare la “LEGGE DELLA GRADUALITÀ” ma del pericolo della
“GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, che deve essere rifiutata in quanto
riduce il valore della legge ad un mero ideale.
Il 5 giugno 2009, l’arcivescovo Mauro
Piacenza, parlando a “radio Vaticana”, ha lanciato un ALLARME
“CONFESSIONI” ed ha annunciato la pubblicazione di un “vademecum
per confessori e direttori spirituali”. Ha detto: “Paiono sempre
meno le persone che avvertono la DIFFERENZA CHIARA TRA IL BENE E IL
MALE, tra la verità e la bugia, tra il peccato e la virtù e che,
conseguentemente, desiderano accostarsi alla riconciliazione - ha
detto Piacenza - Se non si ha il senso del peccato è difficile
ricorrere, ovviamente, alla riconciliazione: allora, la SI
CONFONDEREBBE CON IL LETTINO DI UNO PSICOLOGO E DI UNO PSICHIATRA”.
(http://www.blitzquotidiano.it/societa/vaticano-arcivescovo-mauro-piacenza-lamenta-calo-delle-confessioni-35920/).
Papa Giovanni Paolo II ha scritto che
relativismo è la causa principale per la mancanza dello zelo
evangelico e missionario (Redemptoris Missio, no. 36;
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_07121990_redemptoris-missio_en.html).
Relativismo, secondo Papa Benedetto
XVI, “è la difficoltà più profonda dei nostri tempi.”
(http://popebenedictxviblog.blogspot.it/2005_05_01_archive.html).
Nella sua omelia alla Messa prima del
conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI, l’allora
Cardinale Ratzinger ha detto:
Quanti venti di dottrina abbiamo
conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche,
quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti
cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un
estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al
libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale;
dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo
al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si
realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini,
sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere
una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso
etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il
lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”,
appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
SI VA COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce
nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio
io e le sue voglie.
(http://www.vatican.va/gpII/documents/homily-pro-eligendo-pontifice_20050418_it.html).
Papa Pio XII e Papa Giovanni Paolo II
hanno detto che IL PECCATO PIÙ GRAVE OGGI È DI CREDERE CHE NON C'È
PECCATO, di perdere il senso del peccato; questo è la grande
trappola di oggi per innumerevoli anime. Noi sappiamo che, qui in
Italia, meno di 5% degli Italiani battezzati cattolici frequentano
regolarmente la Santa Messa domenicale, e fra questi, pochi si
confessano regolarmente.
E fra quelli che si confessano in
quest’atmosfera di relativismo la riconciliazione “si
confonderebbe con il lettino di uno psicologo e di uno psichiatra”.
Abbiamo perso “il senso del peccato”! Il Servo di Dio,
arcivescovo Fulton Sheen, ha detto: “Il peccato non è la cosa
peggiore nel mondo. La cosa peggiore nel mondo è il rinnegamento del
peccato!” Anni fa i cattolici credevano che c’era soltanto una
creatura concepita senza peccato, l’Immacolata; OGGI LA GRANDE
MAGGIORANZA CREDONO DI ESSERE CONCEPITI IMMACOLATI!
Credo che ci sono tantissime persone,
come Gloria Polo, che sono nell´illusione di essere a posto con la
propria coscienza, o secondo la logica del mondo, o secondo il
pensiero comune ("fanno tutti così"!), o secondo il
criterio del diavolo, MA NON SECONDO IL CRITERIO DI DIO, cioè
secondo LA VERITA´! Questo è l´inganno fondamentale di Satana
dall´inizio dell´umanità e per sempre (Gen 3,4-5)! Noi esseri
umani siamo veramente abili e bravi nell'ingannarci, VOLUTAMENTE, e
poi ce ne dimentichiamo così facilmente! Questa è la grande
trappola di oggi per innumerevoli anime. Poche persone oggi si
confessano. Quando moriremo, Gesù ci chiederà se abbiamo cercato
la verità da Dio nella sua rivelazione nelle Sacre Scritture
interpretata dalla sua Chiesa, o abbiamo deciso e determinato noi, da
soli (piccoli dei!), la verità. L’altro giorno un uomo che non va
mai alla Messa mi ha detto al suo negozio: “Io sono apposto”! E
io ho chiesto lui: “Secondo chi?” Per lui, totalmente immerso nel
relativismo, c’è soltanto un “chi”: lui stesso; Dio, la
Bibbia, la Chiesa non c’entrano in nessun modo nel suo convinzione:
“Io sono apposto”! MA QUANDO LUI MUORE, CHI SARÀ CHE DECIDE SE
LUI È APPOSTO O NO?
Io preferisco sapere la verità mentre
sono ancora vivo anche se la verità è molto forte da provocarmi un
grande disagio o da farmi entrare perfino in crisi (santa!?!). Se Dio
mi fa questo grande dono della verità mentre sono vivo, anche in
modo brusco come uno scossone (o un fulmine!?!), sono ancora in tempo
per fare una buona confessione e cambiare la mia vita. Dopo la morte
non si può più cambiare niente per tutta l´eternità! Penso che
questa testimonianza sia un dono di Dio proprio per i nostri tempi
così particolari. CREDO CHE QUESTA TESTIMONIANZA AIUTERÀ TANTE
PERSONE A FARE UN BUON ESAME DI COSCIENZA SEGUITO DA UNA BUONA
CONFESSIONE SACRAMENTALE.
Un predicatore negli Stati Uniti ha
raccontato alcune volte che quando una certa donna è venuta a
confessarsi da Padre Pio, PADRE PIO L’HA SGRIDATA E L’HA CACCIATA
VIA DALLA CONFESSIONALE. Dopo, Padre Pio ha rivelato che la donna
non ha disciplinato le sue due figlie, non l’ha dette di no, e in
particolare, non ha insegnato alle sue figlie di non andare in giro
in pubblico vestite indecentemente. Padre Pio sapeva che tutte e due
figlie, che erano già morte, sono finite nell’inferno.
Si dice che non deve spaventare la
gente e che Dio è misericordioso. MA COME SI PUÒ RICEVERE LA
MISERICORDIA DI DIO SE NON SI CAPISCE CHE COS’È UN PECCATO
MORTALE? La maggioranza delle persone che frequentano la chiesa oggi
sono oggettivamente nel peccato mortale e sono abituati al loro stato
spirituale di vita e credono che tutta va bene; si crede che Dio si
abitua o si cambia i 10 comandamenti secondo la maggioranza delle
persone oggi. Questi persone vengono avanti a ricevere la Santa
Comunione e pochissimi sacerdoti parlano del peccato mortale oggi! Ma
i 10 Comandamenti non cambiano; Dio non cambia ma da più grazie oggi
a chi prega per fare la volontà di Dio!
UNO DEI MESSAGGI PIÙ IMPORTANTE DA DIO
PER IL NOSTRO MONDO OGGI È IL MESSAGGIO DELL’AMORE DIVINO DATO
TRAMITE SANTA FAUSTINA. In un certo senso Dio sta implorandoci di
approfittare della Sua misericordia mentre c’è ancora tempo. Gesù
ha detto a Santa Faustina in un modo chiaro e forte: “Preparerai il
mondo alla Mia ultima venuta” (Diario, 429). Ma se non crediamo che
abbiamo bisogno della misericordia di Dio and non chiediamo per la
Sua misericordia, le mani di Dio sono legate per poter offrirci la
possibilità della salvezza a causa del rispetto per il nostro libero
arbitrio.
Parlando precisamente del grande
sacramento della Riconciliazione, Gesù ha detto a Santa Faustina:
“Quando vai alla confessione, sappi che Io stesso ti aspetto in
confessionale, Mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono Io che
opero nell'anima. Lì la miseria dell'anima s'incontra col Dio della
Misericordia. Dì alle anime che da questa sorgente della
Misericordia possono attingere le grazie unicamente col recipiente
della fiducia. Se la loro fiducia sarà grande, la Mia generosità
non avrà limiti. I RIVOLI DELLA MIA GRAZIA INONDANO LE ANIME UMILI.
I SUPERBI SONO SEMPRE NELL'INDIGENZA E NELLA MISERIA, POICHÉ LA MIA
GRAZIA SI ALLONTANA DA LORO E VA VERSO LE ANIME UMILI” (Diario,
1602). Le persone che non vogliono sentire dei peccati mortali che
hanno commesso secondo gli insegnamenti della Chiesa (relativismo),
perfino quelli che vengono alla confessione ma vogliono sentire
soltanto ciò che vogliono sentire, “sono sempre nell'indigenza e
nella miseria, poiché la Mia grazia si allontana da loro e va verso
le anime umili”! I sacerdoti che perfino facilita e favorisce
questa situazione con la compassione falsa causano danno tremendo a
tanti anime! Questo è simile ai “enabler” (favorire
l’apprendimento) dei alcolisti o altri vizi devastanti.
LA GRANDE MAGGIORANZA DEI CATTOLICI NON
CERCANO PIÙ DI CONFORMARE LA LORO COSCIENZA SECONDO L’INSEGNAMENTO
DELLA CHIESA. Credo che 100 anni fa sarebbe stato difficile di
trovare una persona che avrebbe difficoltà di leggere una
testimonianza simile di quella di Gloria Polo. In altre parte
d’Italia offrono questa testimonianza anche ai ragazzi di dieci
anni in su e vanno bene. La Madonna di Fatima ha fatto vedere a tre
bambini, 7, 8, e 9 anni l’inferno e le migliaia di anime che cadano
ogni giorno nell’abisso eterno. Come mai ci sono tanti adulti oggi
che hanno questa difficoltà? Non hanno mai sentito queste cose? Se
noi preti aiutiamo così gradualmente le persone di scoprire ciò che
la Chiesa Cattolica insegna, soprattutto in riguardo del peccato
mortale e la conseguenze di peccato mortale, quante persone muoiono
prima di scoprire la verità delle loro illusioni sottili abbracciate
volutamente?
Italia sta morendo più veloce che
vogliamo ammettere. I statistici ci dicono che oggi una copia in
Italia fa soltanto 1,1 bambini; ci vuole 2,1 bambini per copia per
mantenere zero crescita. LE COPIE VOGLIONO SOLTANTO 1 O 2 BAMBINI
PER LA SODDISFAZIONE DEI GENITORI, COME UNA BAMBOLA CARINA IN CASA,
ma non per il motivo per cui Dio ci ha creato, cioè, per amore puro
di generosità per gli altri, perfino per quelli che scelgono
liberamente di non rispondere a quest’amore gratuito di Dio. Dio
era molto felice senza di noi prima della creazione dell’universo.
Ci ha creato per amore nonostante che c’era il rischio che tanti di
noi, nella nostra libertà data da Dio, rifiuterebbero questo dono
della vita. Se non facciamo come Dio, come possiamo salvarci? Con il
peccato originale, “l’uomo ha preferito se stesso a Dio, e,
perciò, ha disprezzato Dio: ha fatto la scelta di se stesso contro
Dio, contro le esigenze della propria condizione di creatura e
conseguentemente contro il suo proprio bene” (CCC 398). Circondati
e immersi oggi nello scetticismo culturale e relativismo, insieme con
la rivoluzione dell’Illuminismo, tantissimi non credono più che
c’è un vero bene, non credono più in una verità per guidare il
loro comportamento. Tutto questo ci porta a pensare che la cosa più
importante sono le nostre scelte divorziate dal nostro Creatore.
NON È FACILE DI ESSERE I LEADER
RELIGIOSI O CIVILI OGGI. Ma Dio dà più grazie e aiuto oggi per
quelli che sono nell’autorità se hanno l’umiltà di chiedere
continuamente l’aiuto di Dio per fare la Sua Volontà, anche quando
è molto scomoda. Perciò il giudizio sui vescovi e sui preti sarà
molto severo alla fine se non predicano tutta la verità che la
Chiesa Cattolica insegna, sopratutto quelle verità che non sono
comode e indicano schiettamente il bisogno di soffrire e di portare
la croce di Cristo e di evitare il peccato, come la grande
peccaminosità di anticoncezione artificiale (“Humanae Vitae”,
1968), l’aborto, la pornografia ed altri peccati di egoismo che
sono accettati oggi (da tantissimi cattolici!) come fosse totalmente
normale e perfino buono. “MALEDETTO L’UOMO CHE CHIAMO BENE MALE E
MALE BENE” (Is 5,20.), come si fa oggi! Il sacerdote deve portare
Dio in un mondo che ha dimenticato o scansato Dio e che cerca
soltanto potere, soldi e sesso! Credo che uno dei compiti dei
sacerdoti oggi è proprio di scuotere le coscienze della grande
maggioranza delle persone che si ritengono apposte e buone, ma in
realtà sono motivati soltanto da interessi e piaceri personali,
nonostante che spesso fanno le cose che sembrano buone e sante.
Questo compito non è facile sopratutto nella nostra società
moderna!
PAPA GIOVANNI PAOLO II (FRA ALTRE
OCCASIONI) HA PARLATO CON FERMEZZA AI VESCOVI NEGLI STATI UNITI (LA,
1987) CONTRO UN TIPO DI CATTOLICESIMO COME UN BUFFET CON AMPIA
VARIETÀ DI SCELTE: “Talvolta è stato detto che un gran numero di
cattolici, oggi, non aderisce agli insegnamenti della Chiesa su un
gran numero di questioni, soprattutto riguardanti la morale sessuale
e coniugale, il divorzio e le nuove nozze. Di alcuni è stato detto
che non accettano la chiara posizione della Chiesa riguardo
all’aborto. Si è notato inoltre che vi è una tendenza, da parte
di alcuni cattolici, ad essere selettivi nella loro adesione agli
insegnamenti morali della Chiesa. Alcuni sostengono che il dissenso
dal magistero è del tutto compatibile con l’essere “buoni
cattolici” e non costituisce un ostacolo alla ricezione dei
sacramenti. Questo è un grave errore che rappresenta una sfida
all’ufficio magisteriale dei vescovi degli Stati Uniti, e dei
vescovi di altri Paesi. Desidero incoraggiarvi nell’amore di Cristo
ad affrontare coraggiosamente nel vostro ministero pastorale questa
situazione, affidandovi alla forza della verità divina per
guadagnare il consenso, e alla grazia dello Spirito Santo che
è donata sia a coloro che proclamano il messaggio sia a coloro ai
quali esso è indirizzato.”
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1987/september/documents/hf_jp-ii_spe_19870916_vescovi-stati-uniti_it.html).
QUESTE SONO PAROLE CHE TANTI CATTOLICI
NON VOGLIONO SENTIRE! Il Vicario di Cristo sta dicendo che dissenso
dal Magistero della Chiesa (non soltanto dai Dieci Comandamenti o una
dottrina definita “ex cathedra”) è totalmente incompatibile “con
l’essere “buoni cattolici” e costituisce un ostacolo alla
ricezione dei sacramenti”! Questo vuol dire peccato grave, mortale!
IL BEATO JOHN HENRY NEWMAN, nei suoi
“Discorsi alle Congregazioni Miste” (gli Anglicani e i
Cattolici), ha detto che uno non deve venire alla Chiesa Cattolica se
non si intende di accettare tutti gli insegnamenti della Chiesa sulla
fede e sulle morale. “E così di nuovo, quando un uomo è diventato
un Cattolico, se lui comincia a seguire un dubbio che ha pensato, lui
ha già rifiutato di credere. Non devo ammonirlo contro il perdere la
sua fede; non è soltanto in pericolo di perderla, l’ha già persa.
Dalla natura del caso l’ha già persa; è caduto dallo stato di
grazia dal momento che ha nutrito e ha perseguitato il suo dubio”
(http://www.newmanreader.org/works/discourses/discourse11.html).
Mi pare che questo discorso di Papa
Giovanni Paolo II ai Vescovi degli Stati Uniti e di Newman si può
applicare a tutti che abbracciano volutamente la via facile di non
cercare di scoprire la Verità (“V” maiuscolo!). La filosofia di
vita di tante persone oggi è: “OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE”;
forse non duole oggi, ma domani e dopo la morte? Per tantissimi oggi,
non se ne fregano più della realtà dopo la morte o dell’eternità;
si sono volutamente convinti che non c’è niente dopo la morte come
per gli animali con un anima mortale! Quando non si pensa
all’eternità, si vive da ciechi! Se vogliamo o no, se crediamo o
no, la vita è “UNA LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre”
(CCC 409)! Alla morte, per amore e rispetto alla nostra dignità, Dio
confermerà la scelta di “occhio non vede” la Verità, e quindi
l’anima sarà separata dalla Verità, Che è Dio, per tutta
l’eternità.
QUANDO HANNO CHIESTO PAPA GIOVANNI
PAOLO II ALLA FINE DELLA SUA VITA PER UN VERSETTO DALLA BIBBIA DI
LASCIARE PER IL POPOLO DI DIO, LUI HA RISPOSTO SENZA ESITAZIONE: “LA
VERITÀ VI FARÀ LIBERI” (GV 8,32)! Il Papa sapeva che tantissime
persone oggi, che sono totalmente immerse nell’atmosfera di
relativismo, non vogliono fare quel rischio di dover cambiare le loro
vite e di soffrire. “Decido io”, la verità, il bene e il male,
come hanno deciso i nostri primi genitori dell’umanità (Gen
3,4-5). I filosofi moderni, come Cartesio e Kant, ci hanno aiutato di
non più cercare la verità al di fuori delle nostre teste nella
creazione e nella rivelazione divine. “Io penso, quindi io sono”
(Cartesio)! “Io sono” è il nome di Dio che Dio ha detto a Mose
(Esodo 3,6)! Come Papa Benedetto ci dice, tantissime persone oggi
hanno abbracciato volutamente relativismo; ognuno diventa un dio. Il
problema è che nel paradiso creato dal Creatore di tutto l’universo,
c’è posto per un Dio solo, non due! L’unico vero Dio è la
Verità (Gv 14,6)!
CI SONO SEMPRE PIÙ “CATTOLICI” CHE
FANNO COME I PROTESTANTI. I genitori portano i bambini per la prima
confessione ma loro non si confessano dicendo che “io confesso a
Gesù nel mio cuore”! Così non si confronta con la realtà più
oggettiva nel sacramento della confessione ma si scivola sempre più
profondamente nella trappola delle trappole, relativismo! Una persona
mi ha detto che parla con Gesù nel suo cuore nonostante che l’ultima
volta che si è confessata era 10 anni fa! Ho chiesto se si chiede
ogni 10 anni scusa dal marito, il matrimonio regge? Ho indicato a lei
che lei ha un bel “feeling” soggettivo con Gesù mentre lei ha
messo un bel chiodo nel mano di Gesù con la sua indifferenza. Non è
questo relativismo, l’egoismo nascosto, di non cercare la realtà
oggettiva che offende un’altra persona? “Com’è facile sulla
terra dimenticare anche quanto vi è di più sacro!”
(http://purgatorio-mano.blogspot.com).
IL RAPPORTO CON LA PERSONA DIVINA,
GESÙ, LENTAMENTE È DIVENTATO UNA COSA PSICOLOGICA NELLA TESTA, UN
SENTIMENTO, UN “FEELING”, CHE DA SODDISFAZIONE A NOI SENZA
CERCARE OGGETTIVAMENTE CIÒ CHE GESÙ VUOLE, CIÒ CHE OFFENDE GESÙ!
E così anche, per tantissimi cattolici, l’Eucaristia è diventata
una “cosa sacra” ma non più la Persona divina, e perciò, non si
riceve le grazie (e perfino il castigo) non soltanto per gli
individui ma per il mondo intero che aspetta queste grazie
preziosissime da noi cattolici che abbiamo ricevuto gli armi
spirituali molto più potenti insieme con una grande responsabilità!
Non vogliono sapere che la nostra indifferenza e ingratitudine verso
Lui, che ci ha dato tutto, che perfino ha sofferto terribilmente e
morto per noi, fa soffre Gesù più che possiamo immaginare per non
cercare di scoprire la realtà dei nostri peccati oggettivamente
fuori delle nostre piccole teste; abbracciamo volutamente la comodità
di relativismo, e ancora peggio, non vogliamo sapere o sentire altro!
Il più che si ama (l’amore immenso di Gesù!), il più dolore c’è
per l’indifferenza e l’ingratitudine. I santi e i papi hanno
parlato spesso del bisogno di fare “riparazione” al Sacro Cuore
di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria e a consolarli!
“Mi consumo dal dolore osservando i
tiepidi e gli ingrati; allora mi sforzo di avere un tale amore verso
Dio da compensarlo per quelli che non Lo amano, che ripagano il loro
Salvatore con nera ingratitudine” (Diario, 481).
Gesù ha detto: “Questa è la vita
eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai
mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3). Questa è l’unica cosa che
rimane dopo la vita, un rapporto con Dio, un rapporto personale con
Lui. La gioia più grande nel paradiso è di godere questo rapporto,
di vedere Dio faccia a faccia. Ma veramente crediamo che conosciamo
Dio? AMORE VERO DI UN MARITO VERSO LA MOGLIE non è soltanto un
“feeling”, una cosa soggettiva, dentro di lui per dare soltanto
soddisfazione a se stesso. L’amore vero cerca di scoprire in un
modo oggettivo che cosa serve a lei, che cose lei vuole, e che cosa
fa male a lei! E? lo stesso con Gesù. Bisogna passare tempo insieme
per avere un rapporto con una persona, altrimenti quel rapporto
crolla. Lo stesso con Gesù. Se non si passa tempo davanti alla
Persona divina nell’Eucaristia, partecipa spesso alla Santa Messa,
medita regolarmente sulla passione di Gesù e pregare molto, la
nostra “religione” si riduce ad una cosa soggettiva nella nostra
testa per soddisfare noi stessi.
“Si crede di amare, ci s’immagina
d’esser senz’altro una buona persona per il fatto che si sente in
sé, così sembra, un po’ più d’amore sensibile che d’ordinario,
ma tutte queste sensibilità naturali non sono nulla….”
(http://purgatorio-mano.blogspot.com).
Gesù “dovrebbe essere trattato da
Amico, da Padre, da Sposo, a momenti non Lo vi si considera più che
come un estraneo. NEI CONVENTI SI TROVA ANCHE, COSESTA INDIFFERENZA,
FRA IL CLERO. Al presente, più che mai, Gesù è trattato dai
Sacerdoti da pari a pari. Essi che dovrebbero tremare pensando
all’augusta missione loro affidata, il più sovente l’adempiono
con freddezza, con tedio! Quanti ve no sono che posseggano lo spirito
interiore? Il loro numero è piccolo. Qui in purgatorio, i sacerdoti
che espiano la loro indifferenza e la lor vita senza amore sono
numerosi…” (http://purgatorio-mano.blogspot.com).
Senza parole i sacerdoti trasmettono il
rapporto personale e la mancanza del rapporto personale con Gesù ai
genitori e poi ai figli. NOI CATTOLICI ABBIAMO LA BOMBA NUCLEARE
SPIRITUALE, L’EUCARISTIA, ma…. Per questo il mondo sta male e sta
crollando.
“Una persona ha un bel da fare dietro
alle anime che le sono affidate, riprenderle, cercare di infondere in
loro un po' più di pietà: non vi riuscirà che proporzionatamente
alla sua interiorità. È SOLO CIÒ CHE SOVRABBONDA DALLA SUA PIETÀ
CHE ESSA RIVERSERÀ NEI LORO CUORI; nel caso contrario, se non è
quale dovrebbe essere, se non è unita con Gesù, le sue parole
giungeranno agli orecchi, ma non al cuore, i suoi sforzi non saranno
benedetti. Considerate se è cosa buona l'essere uniti a Gesù... È
così, non è vero?... Ed è solamente in questo la vera felicità
della terra.” (16 ottobre 1880;
http://purgatorio-mano.blogspot.com).
All’inizio della Messa durante il
ritiro di 36 ragazzi che preparavano per il Sacramento della Cresima,
ho chiesto dov’è la Persona divina presente in questa chiesa.
NESSUNO SAPEVA RISPONDERE CHE GESÙ IN PERSONA STA NEL TABERNACOLO!
95% percento dei genitori non ringraziano il Signore, che ci ha dato
tutto, nell’Eucaristia alla Messa ogni domenica, e la maggioranza
di quelli che vengono ogni domenica chiacchierano in chiesa senza una
conoscenza e la fede di Chi sta nel tabernacolo. Com’è possibile
per i ragazzi di sapere dov’è “la fonte e apice della vita
cristiana” quando i loro primi catechisti, i loro genitori, che
hanno una religione di convenienza, non sanno. I figli imparano dai
loro genitori questo rapporto intimo, interiore con Gesù, o imparano
la mancanza di questo rapporto vitale. I figli acquistano un rapporto
con Gesù non dalle parole dei loro genitori, o da una festa per
ricevere la prima comunione e la cresima, come questi sacramenti
preziosi fossero soltanto una tradizione o perfino una superstizione.
Ciò che il mondo non ci dice, e anche
tanti responsabili nella Chiesa, soprattutto per “rispetto umano”,
è che amore vero vuol dire di rispettare la nostra grande dignità,
creati nell’immagine di Dio (Gen 1,26-27), e quindi di RISPETTARE
LA NOSTRA SCELTA, IL NOSTRO LIBERO ARBITRIO. E’ vero che bisogna
amare come San Paolo ci dice, di amare le persone come vogliono
essere amati (1Cor 9,19-23), e non in un modo insensibile (Diario
find). Ma tutte le virtù devono essere guidate dalla virtù della
prudenza che ci dice che amore vero vuol dire di voler bene alle
persone soprattutto che stanno bene per l’eternità, nonostante che
tantissime persone oggi non credono più che c’è qualcosa dopo la
morte. Ma per arrivare all’eternità felice, bisogna passare
calvario con Gesù, e questa è la parte che le persone non vogliono
sentire! L’AMORE VERO VUOL DIRE ANCHE DI FARE COME I PROFETI CHE
HANNO ANNUNCIATO TUTTA LA VERITÀ NONOSTANTE CHE QUASI TUTTI I
PROFETI ERANO AMMAZZATI COME IL PIÙ GRANDE PROFETA, GESÙ CRISTO.
Siamo tutti chiamati di essere profeti dal nostro Battesimo. E’
difficile di fare come San Giovanni Battista soprattutto oggi! Ma se
i responsabili religiosi non fanno questa parte essenziale della loro
vocazione, è come una diga; se una fessura non è riparato presto,
la diga crollerà e sarà una frana tremenda, un tsunami! La dignità,
e perciò la responsabilità dei genitori, dei sacerdoti e dei
vescovi è molto grande! San Giovanni Crisostomo, San Giovanni Eudes
e Sant’Atanasio hanno scritto di che materia è fatto il pavimento
e le lampade nell’inferno! LA MADONNA A GARABANDAL (Spagna; 1965),
che non è mai stata condannata dalla Chiesa come tanti credono
(Garabandal (http://en.wikipedia.org/wiki/Garabandal_apparitions),
ha rivelato che ci sono tanti sacerdoti e vescovi sulla strada della
perdizione e stanno portando tanti anime con loro! E’ molto
interessante che la Madonna ha rivelato questo nel periodo quando
Papa Paolo VI ha scritto Humanae Vitae. Una volta ho detto ai miei
parrocchiani che se nel futuro comincio di perdere la fede e di
predicare contrario a ciò che il Papa insegna sulla fede e la
morale, “NON SEGUITEMI ALL’INFERNO!” “Orbene, se anche noi
stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da
quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” (Gal 1,8). Dobbiamo
pregare tanto per i primo bersagli di Satana, per quelli che hanno
ricevuto molto più responsabilità in questa “lotta tremenda”,
come la Madonna ci chiede spesso: PREGATE PER IL PAPA, PER I VESCOVI
E PER I SACERDOTI! Come una mamma non può fare la vocazione di babbo
e vice versa, così i laici non possono sostituire per i sacerdoti e
per i vescovi ma possono pregare e fare sacrifici per loro!
“Madre O... si trova nelle profondità
del Purgatorio. Le anime religiose, i sacerdoti e le persone che sono
state colmate di grazie hanno da scontare un Purgatorio terribile,
avendo abusato dei mezzi che il buon Dio aveva messo a loro
disposizione.” (http://purgatorio-mano.blogspot.com).
E’ MOLTO IMPORTANTE DI SEMPRE
DISTINGUERE FRA OGGETTIVO E SOGGETTIVO. Bisogna giudicare
oggettivamene le azioni mali degli altri per non fare lo stesso e
avvertire le persone per cui siamo responsabili. Ma soggettivamente
non sappiamo le intenzioni, motivi, pensieri, storia personale o le
grazie che le altre persone hanno ricevuto; soltanto Dio sa questo.
San Tommaso d’Aquino ha scritto: “Affermare raramente, negare di
rado, distinguere sempre.” Se un sacerdote o un vescovo non
obbedisce la Chiesa e il Papa, speriamo che è ignorante invincibile
anche se possa causare tanti danni alle anime immortali! Sant’Ignazio
di Antiochia ci dice che NON SOLTANTO QUELLI CHE FANNO I SCANDALI
VANNO ALL’INFERNO MA ANCHE QUELLI CHE LI SEGUONO! “Un uomo
macchiatosi di un tale delitto andrà nel fuoco inestinguibile, e
così pure chi lo ascolta” (2 TO, Lunedì, breviario).
SE DIO CI FA VEDERE PERFINO UN ISTANTE
IL PARADISO O L’INFERNO, NON SAREMMO PIÙ LIBERI DI POTER DIRE DI
NO ALLA VERITÀ, A DIO. L’amore vuol dire di rispettare questo dono
primordiale della nostra dignità (Sal 8,5), e quindi di rispettare
la nostra libertà che è anche accompagnata con una responsabilità
tremenda per noi stessi e per quelli che Dio ci ha dato
responsabilità come genitori, parroci, vescovi, le autorità civili,
ecc. Qui sulla terra siamo circondati da Dio, anche quelli che non
vogliono o non credono nella Verità (“V” maiuscolo). Ma se una
persona rifiuta la Verità tutta la vita senza pentirsi (la
confessione sacramentale per i cattolici), quando si muore, si scopre
che la Verità è Dio, come Gesù ci ha detto: “Io sono la via, la
verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”
(Gv 14,6). Il dolore più forte nell’inferno è la separazione
totale da Dio che è un dolore molto di più che tutti i fuochi e
tutte le pene messi insieme. Qui sulla terra, anche se non crediamo,
siamo circondati dall’amore previdenziale di Dio, sia per le
persone nello stato di grazia sia per le persone non nello stato di
grazia (peccati mortali non confessati). La gioia più grande in
paradiso è di vedere il volto di Dio, faccia a faccia. “Quelle
cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in
cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano”
1Cor 2,9)!
POCHI SONO I FIGLI FEDELI CHE CERCANO
IL VERO CRISTIANESIMO, MA SI ADATTANO ALLA DOTTRINA CHE PIÙ SI
AVVICINA AL LORO MODO DI PENSARE E COSÌ SI SENTONO APPAGATI.
IL RELATIVISMO È COME LA PIOGGIA DI
ACIDO; È COME NON FOSSE MALE O BENE, GIUSTO O NON GIUSTO. Tu hai il
tuo punto di vista, ed io ho il mio. Questo modo di pensare è molto
comune oggi nel campo della religione o della morale. Ma se qualcuno
ruba la tua macchina. A quel punto forse non penseresti che questo
discorso sul relativismo è irrilevante; adesso la verità importa
perché vuoi la tua macchina restituita. C’è una moralità
oggettiva. Papa Giovanni Paolo II era applaudito durante il suo
discorso agli Nazioni Uniti (5 ottobre 1995) finché parlava
dell’etica globale; appena che ha cominciato a parlare dell’etica
individuale, si sviluppavano problemi con gli orecchi. Il relativismo
morale fa male a tutti, non si può evitarlo; è come l’atmosfera
che ci circonda.
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1995/october/documents/hf_jp-ii_spe_05101995_address-to-uno_it.html).
Il Papa insegna in un modo bello: Non
si sta in piedi così alto che quando si inchina ad aiutare qualcuno
ad alzarsi. Papa Giovanni Paolo II ha citato spesso da Gaudium et
Spes:
“L'uomo, il quale in terra è la sola
creatura che Iddio abbia voluto per se stesso, non possa ritrovarsi
pienamente se non attraverso un dono sincero di sé”
(http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html).
PAPA GIOVANNI PAOLO II È COSTANTE IN
TUTTI I SUOI INSEGNAMENTI di ciò che è giusto o non giusto in
riguardo alle etiche personali e sociali. (VERITATIS SPLENDOR;
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_06081993_veritatis-splendor_en.html;
Evangelium Vitae; http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/__PU.HTM).
MOLTI CRISTIANI VENGONO ALLA CHIESA PER
SENTIRSI BENE E SANTI, PER SODDISFARE SE STESSI, MA NON PER
SODDISFARE LUI CHE HA DATO A LORO TUTTO QUELLO CHE HANNO. La prima
domanda che abbiamo imparato da bambini nel catechismo era: “Perché
Dio ti ha creato?” Abbiamo risposto: “Per conoscere, amare e
servire Dio...” Oggi per tantissime persone è totalmente
rovesciato. Dio deve servire noi e perciò la religione esiste per
servire noi non per aiutarci a servire Dio, non per aiutarci di
scoprire la volontà di Dio e di aiutarci di fare la volontà di Dio!
Siamo scivolati lentamente lontano dallo standard della legge di Dio
a una cristianesimo senza la croce e poi ci lasciamo di convincerci
che non importa a Dio, Dio si adatta al nostro criterio moderno di
fare sesso fuori di matrimonio, fare sesso dentro matrimonio non per
altruismo ma per egoismo (masturbazione mutuale, non aperti alla vita
con la mentalità anticoncetiva), eliminare bambini e anziani non
voluti, scansare o eliminando ogni cosa o ogni persona che ci
inibisce di soddisfare i nostri egoismi e i nostri desideri.
In riguardo dei sacerdoti e religiosi,
Suor Maria Gabriella in purgatorio ha detto a Suor Maria della Croce
il 8 dicembre 1879: “AHIMÉ! QUANTE VITE APPAIONO PIENE DI OPERE
BUONE E, ALLA MORTE, NE SARANNO VUOTE... perché tutte quelle cose
buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella
condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù
solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto
osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele
alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra
vita, qui, quale delusione! Se sapeste quante poche persone agiscono
per Dio solo, quante poche compiono tutte le loro azioni per Dio
solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte,
allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse
qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel
giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà
giorno per i malvagi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a
tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed
al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende cuori che
Lo amino e non ne trova. APPENA UNO SU MILLE CHE LO AMA COME SI
DOVREBBE AMARLO! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza
tanto colpevole che c'è nel mondo!”
(http://purgatorio-mano.blogspot.com).
QUALUNQUE SIA IL NOSTRO STATO DI VITA,
POSSIAMO SFRUTTARE QUELLO CHE ABBIAMO E ANCHE LA NOSTRA SITUAZIONE
NELLA VITA PER SERVIRE NOI STESSI O SERVIRE IL NOSTRO CREATORE CHE CI
HA DATO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO. Come Suor Maria Gabriella in
purgatorio indica chiaramente, un sacerdote o un religioso, anche se
sembri santo agli altri, può usare tutto quello che ha ricevuto da
Dio per servire il loro egoismo e poi soffocare tanta vita
spirituale. Santa Faustina ha scritto:
“Oh, quale dolore prova il mio cuore,
quando osservo una suore che non ha spirito religioso! Come si può
piacere a Dio quando la superbia e l’amore proprio esplodono e
vengono coperti col pretesto che ci si preoccupa della gloria di Dio,
mentre in realtà si tratta della propria gloria?Quando vedo questo,
la cosa mi dà molto dolore. Come può una simile anima unirsi
strettamente a Dio?Non è nemmeno il caso di parlare di unione col
Signore.” (Diario, 1139)
“In certi momenti ho conosciuto che
le anime consacrate difendono la propria gloria, fingendo di
difendere la gloria di Dio, ma non si tratta della gloria di Dio,
bensì della propria gloria. … Come si possono rubare i doni di
Dio? (Diario, 1149)
Il Signore ha detto a Santa Faustina:
“Molte volte avrei voluto innalzare questa Congregazione, ma non lo
posso fare per la sua superbia. Figlia Mia, sappi che alle anime
superbe non concedo le Mie grazie, ma tolgo anche quelle che ho
consesso.” (Diario, 1170)
PIÙ LE GRAZIE CHE SI RICEVE,
ACCOMPAGNATE CON PIÙ RESPONSABILITÀ, BISOGNA LAVORARE DI PIÙ PER
FUGGIRE LA VERITÀ E PER NASCONDERE L’IPOCRISIA E I VERI MOTIVI
DELLA GLORIA DI SE INVECE DELLA GLORIA DI DIO. Si vede e si capisce
questo molto più facile guardando i farisee e i scribi al tempo di
Gesù. Poche persone si sono resi conto dell’ipocrisia dei
responsabili religiosi 2000 anni fa, che hanno reso più difficile
per le persone di scoprire e fare la volontà di Dio. Proprio per
questo motivo si trova spesso i discorsi polemici fra Gesù e i
responsabili religiosi. Così anche oggi, è molto più difficile di
accorgersi di questa inversioni di valori e motivi quando un
sacerdote ha seguito questa strada della vanagloria da tanti anni.
Mentre si cerca di nascondere i veri motivi dagli occhi degli altri
si diventa sempre più cieca alla sua vera situazione e realtà da
punto di vista di Dio. Tutti possono sfruttare la loro situazione e
la loro vocazione e le grazie che accompagnano la loro vocazione per
la gloria di Dio o per la gloria di se. Il più grande la
responsabilità della vocazione, il più bene o male si fa secondo i
motivi interiori. Quelli che seguono se stessi vanno fino ad un certo
punto, secondo i loro motivi e criteri. Quelli che stanno cercando
Dio, va oltre e sanno perdere i loro idea e motivi e onori e soffrire
per seguire la Verità che ci fa libertà (Gv 8,32)! I sacerdoti che
cercano la loro gloria mettono un bel muro fra la gente e Dio perché
non sono trasparente! Pochi laici si rendono conto di questo come
anche 2000 anni fa; perciò si trova spesso questo smascheramento dei
motivi dei farisee e dei scribi spesso dalla bocca di Gesù nei
Vangeli. DOBBIAMO PREGARE MOLTO PER IL PAPA, I VESCOVI E I SACERDOTI!
Penso che questa situazione della
mancanza della voce autentica e della guida coerente dalla parte di
tanti responsabili religiosi oggi in un mondo così secolarizzato è
SIMILE AD OFFRIRE SOLTANTO UN POLO DELLA BATTERIA. Se i preti e i
vescovi predicano soltanto il polo positivo che Dio è amore e
misericordioso, che è vero, che è essenziale e fondamentale (!),
senza predicare il polo negativo della realtà del peccato mortale e
della realtà dell’eternità e dell’inferno, la corrente non
scorre! E’ molto più facile e comodo di immaginare che sia quasi
impossibile di fare un peccato mortale come tanti cosiddetti
“teologi” cercano di convincerci oggi; purtroppo tanti seminari
nei ultimi 40 anni hanno bevuto queste deviazioni sottili dalla
verità (Peccato Mortale: CCC 1856-1861). E’ certamente più
gradevole e piacevole a noi preti ed ai vescovi di accontentare la
gente e di dire ciò che crediamo che le persone preferiscono
sentire, e di predicare con la “nostra intelligenza” e con la
nostra “preparazione culturale” mentre tutti sono comodi e si
sentono bene dopo le nostre prediche! Noi sacerdoti, e anche i
laici, siamo contenti di parlare e di vivere Cristo risorto ma non
Cristo crocifisso! Ma c’è una risurrezione senza una
crocifissione, o la Pasqua senza il Venerdì Santo?
Vogliamo soltanto soddisfazione,
appagamento qui sulla terra. Non vogliamo cambiare vita o soffrire;
ormai tanti hanno scelto la via più facile e si sono convinti che
non c’è niente dopo la morte. I SACERDOTI, NON AVENDO UNA FAMIGLIA
NATURALE, VOGLIONO ESSERE AMATI, e perciò tanti si sottraggono di
predicare tutto il Vangelo e tutto l’insegnamento della Chiesa che
spiega i Vangeli in un modo autentico. Hanno paura di alienare o
allontanare la gente e perciò non predicano il Vangelo nella sua
pienezza e compromettono la fede. E’ interessante che il più
peccato c’è nel mondo, il meno si parla del peccato e
dell’esistenza di Satana. Il peccato è l’unica cosa che può
separarci da Dio. Nascondere la realtà del peccato è la trappola
del diavolo. Oggi, qualsiasi discussione del peccato è visto come
psicologia incorretta, non corretta politicamente! “Guai quando
tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6,26).
CHE PENSIAMO DI UN MEDICO CHE NON SI
INTERRESSA O NON SI CURA DELLE MALATTIE e manda a casa le pazienti
con le malattie gravi dicendo di non preoccupare perché non vuole
turbare o mettere in agitazione le pazienti? Sarebbe un ciarlatano,
un incompetente, colpevole della negligenza professionale grave;
sarebbe citato per imperizia! Ma se i sacerdoti non parlano
dell’unica cosa che può uccidere l’anima, il peccato mortale
perché le persone (pazienti spirituali) non vogliono sentire queste
cose, che pensiamo di quei preti? Se il medico fa in questo modo, la
persona perde la sua vita; ma se il medico delle anime, il sacerdote,
fa così, la persona può perde la sua anima immortale che dura per
tutta l’eternità! “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se
guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? (Mt
16,26; Mc 8,36).
I risultati dei peccati mortali non
confessati per tutta la vita è la morte eterna dell’anima! QUANTI
SACERDOTI NON VOGLIONO SAPERE O STUDIARE LE MALATTIE DEL ANIMA
SPIEGATO DALLA CHIESA? I sacerdoti non vogliono le telefonate
arrabbiate, meno persone in chiesa, meno soldi, meno popolarità, e
perciò dicono ciò che credono che la gente vogliono sentire; tante
persone oggi vogliono sentire soltanto quello che da’ piacere e
soddisfazione per questa vita molta corta! Ma ci sono alcuni che
hanno fame della Verità in un mondo che ha scansato la Verità dalla
piazza pubblica. Quando non si confessa per tanto tempo, si dimentica
i peccati e la coscienza diventa insensibile e intontita; c’è più
vulnerabilità alle tentazioni. Si perde il senso del peccato secondo
la Verità, Che è Dio. I sacerdoti che dicono di non venire alla
confessione senza i peccati mortali sono come i medici che dicono di
non venire finché stai morendo! Tanti cattolici oggi credono come i
nostri fratelli protestanti che dicono che si confessa direttamente a
Dio, non a un peccatore prete. Ma se questo modo di fare non funzione
con un vigile stradale, perché si crede che funzione con Dio? E’
un bel atto di umiltà di confessare ad un sacerdote; senza umiltà,
non c’è virtù! E’ Gesù, il Figlio di Dio, Che ha deciso di
fondare la Sua Chiesa su 12 peccatori invece di 12 angeli perfetti
dal cielo! Chi è più intelligente e pieno di sapienza, Dio o noi?
Tanti seguono la mass media oggi nel criticare la Chiesa e i preti e
i vescovi. Una volta ho chiesto uno di queste marionette della
propaganda della mass media, che continuamente critica i chierici
cattolici invece di pregare per loro: “Sarebbe stato meglio se Gesù
Cristo avessero fondato la Chiesa con 12 uomini perfetti come Lei
Signore?”
I SACERDOTI OGGI CHE PREDICANO IL
VANGELO INTERO E TUTTI GLI INSEGNAMENTI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA
SONO ETICHETTATI COME RIGIDI, ANTIQUATI, INSENSIBILI, DEFICIENTI
NELLA COMPASSIONE, CREANO DIVISINE, SEMINANO DISCORDIA, MORALISTI,
INTEGRALISTI! Mentre allo stesso tempo i sacerdoti che mantengono un
silenzio colpevole, quelli che dicono quello che credono che le
persone vogliono sentire sono considerati benevoli, comprensivi,
simpatici, sensibili pastoralmente e misericordiosi! Ma questo modo
di fare non è la misericordia vera! E POI ANCORA PEGGIO È CHE TANTI
VESCOVI NON VOGLIONO I PROBLEMI, perciò quando un parroco cerca di
aiutare le persone di seguirlo al calvario con Gesù, con tutti gli
insegnamenti della Chiesa, per arrivare alla risurrezione, tante
parrocchiani che sono abituati ad un cristianesimo senza la croce
telefonano il vescovo. Quelli che veramente pregano ogni giorno
intuiscano la sapienza di un tale parroco che non vuole offrire una
scorciatoia falsa a paradiso; ma questi cristiani sinceri e non
fasulli sono normalmente silenziosi nel loro lavoro quotidiano e non
vanno in giro cercando chiacchierando o telefonando il vescovo. Tanti
vescovi prendono la parte delle persone contro il parroco, che è la
soluzione più facile, e manda via quel parroco. Il parroco è
abbandonato dai parrocchiani e dal suo vescovo, mente le persone sono
sempre più convinti che si può arrivare alla salvezza scegliendo
fra i 10 comandamenti e dagli insegnamenti del Magistero della Chiesa
soltanto ciò che si piace e quelli che sono comodi secondo la
mentalità del mondo oggi totalmente immerso e circondato
dall’atmosfera di relativismo. “Non crediate che io sia venuto a
portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una
spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia
dalla madre… Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di
me…” (Mt 10,34-37). Solo Dio può dire cose così forte, perché
è capace di offrire la vita eterna, un bene più alto! Se vogliamo
veramente cercate ogni giorno la Verità, e vivere la Verità,
succederà a noi come in questo brano vangelo. La grande maggioranze
oggi non cercano la Verità scomoda fuori delle loro teste, ma
piuttosto la verità comoda, fabbricata dentro le loro teste. Ma se
si vive così, non si può stare con la Verità fuori delle nostre
teste per l’eternità, che è Dio! Quanto male fanno i genitori,
sacerdoti e vescovi buonisti alle anime sotto la loro cura e la loro
guida nel nome di “amore” (falso, terreno e non eterno!)!
QUANDO SI OFFRE LE CONFESSIONI QUI IN
ITALIA PER L’OCCASIONE DELLA PRIMA COMUNIONE O LA CRESIMA DEL LORO
FIGLIO/FIGLIA, CI SONO ANCORA ALCUNI GENITORI CHE VENGONO A
CONFESSARSI. La maggioranza di questi genitori si sono confessati
almeno 5 o 10 anni fa. Quando cerco di aiutare queste persone di
capire secondo l’insegnamento della Chiesa la gravità della loro
situazione e le conseguenze in pochi minuti, alcuni mi hanno accusato
di avere dato i cicchetti, che non volevano sentire, simile ad un
figlio viziato che non vuole ricevere nessun consiglio o rimprovero
dai suoi genitori, per il bene dei figli. Dopo la confessione alcuni
di questi si lamentavano al parroco. Uno di questi parroci mi ha
telefonato per rimproverarmi dicendo che non bisogna spaventare la
gente. Abbiamo parlato per telefono più di 20 minuti e dopo lui ha
finito di rimproverarmi, ho spiegato brevemente ciò che si trova in
questo articolo. Alla fine ho detto che sono ordinato un sacerdote
per la Chiesa Cattolica universale e perciò il mio diritto e
responsabilità e mandato in riguardo la Messa e la confessione viene
dalla Chiesa e dovrò rispondere a Gesù alla fine della mia vita se
ho cercato di adempiere i miei compiti sacerdotali secondo la Chiesa
di Gesù, o no. Ho detto a questo parroco che lui ha il diritto di
non invitarmi più di aiutare nella sua parrocchia. Fra l’altro ho
anche chiesto a lui come si può ricevere la misericordia di Dio se
non si capisce che cos’è un peccato mortale? I papi recenti ci
dicono che il peccato più grave è che le persone hanno perso il
senso di peccato? Il perdono dei peccati non è automatico. La
salvezza non è automatico proprio perché amore vero vuol dire di
rispettare il nostro libero arbitrio; bisogna chiedere per il perdono
secondo il criterio di Lui che ha timbrato nei nostri cuori il vero
senso di bene e male. Bisogna almeno dire come il figlio prodigo:
“Padre ho peccato …”. Se non abbiamo bisogno di misericordia;
la redenzione è annullata!
LA PRIMA OMELIA DALLA BOCCA DEL PRIMO
PAPA IL PRIMO GIORNO DALLA NASCITA DELLA CHIESA CI DA A NOI SACERDOTI
UN MODELLO BUONO E FONDAMENTALE DA SEGUIRE E DA IMITARE! Dopo essersi
nascosto per paura di essere crocifisso come Gesù dagli ebrei,
Pietro, un pescatore, è uscito dal Cenacolo e ha detto con gran
coraggio ai “capi del popolo e anziani” (Atti 4,8), “Avete
crocifisso Gesù” (Atti 4,10), “l’autore della vita” (Atti
3,15). Pietro era innamorato di Gesù e voleva condividere “le
buone notizie” (Vangelo) della possibilità di salvezza. Quando un
bambino è nato, o due fidanzati decidono di sposarsi, vogliono dire
queste buone notizie al mondo! Perché ci sono pochi persone che
vogliono fare come Pietro? Siamo innamorati di Gesù, o la religione
è soltanto una cosa per soddisfare noi stessi? Non c’è un posto
in paradiso per i mediocri dopo la morte: c’è gioia incredibile
(paradiso) o dolore incredibile (l’inferno) che non si può
immaginare. Si chiede perché? Perché Dio ha creato gli animali con
un’anima mortale, e gli esseri umani con un’anima immortale,
fatti nell’immagine di Dio, al livello degli angeli, e perciò con
una grande responsabilità? Tanti vogliono la via facile della
mediocrità, la vita comoda, e poi accolgono volentieri la bugia del
diavolo che dopo tutto va bene o dopo la morte non c’è niente.
“L’occhio non vede, cuore non duole”! Questa è la filosofia di
vita per la grande maggioranza oggi! Ma bisogna scegliere fra seguire
Gesù con la croce qui sulla terra per godere paradiso dopo, o
evitare la croce e poi dopo l’inferno. Non si può avere tutti i
due, la vita senza la croce e anche dopo; questa è la grande bugia
conveniente del diavolo! Se Pietro e gli apostoli non avrebbero
annunciato la verità, tutti avrebbero creduto che Gesù era soltanto
un criminale fra tanti altri criminali. Come mai si sente quasi mai
un’omelia simile a questa di San Pietro, “Avete crocifisso Gesù
con i vostri peccati mortali”, e poi di spiegare i peccati mortali
più commessi oggi come l’anticoncezione artificiale, l’aborto,
eutanasia, omosessualità, indifferenza verso Gesù nell’Eucaristia,
l’indifferenza verso quelli bisognosi? Come mai si predica quasi
mai dei “Novissimi” oggi: la morte, il giudizio, il paradiso e
l’inferno? Perché ci sono così pochi genitori, sacerdoti e
vescovi che non hanno il coraggio di alzare la voce per amore di
Cristo e per la salvezza delle anime affidate a loro come ha fatto
San Giovanni Batista: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo
fratello” (Mc 6,18; Mt 14,4)? Perché così pochi responsabili
delle anime dicono “Non è lecito” di fare sesso fuori di
matrimonio (fra un uomo e una donna!!!) in ogni caso o in tutte le
circostanze? Non siamo tutti battezzati con le grazie di adempiere le
nostre vocazioni date da Dio?
OGGI C’È SEMPRE PIÙ IL RISCHIO DI
ESSERE PERSEGUITATO PER PROCLAMARE QUESTE COSE O ALMENO DI SENTIRSI
SEMPRE PIÙ A DISAGGIO DI PROCLAMARE I VERI VALORI DI CRISTIANESIMO
NELLA PIAZZA PUBBLICA. Pietro alla fine era crocifisso! Pietro ha
detto: “cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”
(Atti 3,19); ma oggi pochissimi sono disponibili di cambiare vita o
soffrire con Gesù! Si convive e fa sesso come gli animali; siamo
incoraggiati fortemente in questo modo dalla TV, senza restrizioni o
regole, come si legge sulle magliette in inglese: “Just Do It!”
San Pietro ha detto: “Avete chiesto che vi fosse graziato un
assassino” (Atti 3,14), cioè, è visto di buon occhio oggi gli
atti di omosessualità, l’aborto, eutanasia, … ma l’autore
della vita, cioè, la castità, astinenza, apertura alla vita in
matrimonio, questo no! Veramente, come Papa Giovanni Paolo II ha
scritto nel “Evangelium Vitae”, NEI PAESI PIÙ RICCHI, ABBIAMO
CREATO LA CULTURA DELLA MORTE!
NON È MAI LA MISERICORDIA DI RIMANERE
IN SILENZIO O DI AFFERMARE LE PERSONE NEI LORO PECCATI. La diligenza
per la salvezza eterna è amore vero. Oggi c’è una grande crescita
dei peccati dappertutto; ci sono poche persone che si confessano, ma
quasi tutti nella chiesa vengono avanti per ricevere la santa
Comunione. Siamo abituati a vivere nel peccato e non vogliamo sapere
più. I santi erano pronti di soffrire ogni cosa per amore di Cristo
e la verità invece di rimanere in silenzio di fronte al peccato. La
verità è una questione di vita o morte. I profeti non sono rimasti
zitti davanti al peccato! Siamo tutti chiamati di essere i profeti
dal nostro battesimo. Che Dio ci salva dai sacerdoti che non prendono
la loro responsabilità su serio davanti a Cristo!
UNA DELLE FRASE PIÙ USATE NELLE SACRE
SCRITTURE È: “PENTITEVI”, “CONVERTITEVI”. Le prime parole di
Gesù: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15; Mt 4,17).
“Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre
parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la
polvere dai vostri piedi” (Mt 10,14; Mc 6,11).
MOLTI RESPONSABILI RELIGIOSI OGGI
OFFRONO COMPASSIONE MALCONSIGLIATO CHE È COMPASSIONE FALSA. Ma il
Signore ha detto al profeta Ezechiele: “Se io dico all'empio: Empio
tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta,
egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte
chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua
condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà
per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo” (Ez 33,8-9).
QUANDO SENTO UN’OMELIA DA UN
SACERDOTE O DA UN VESCOVO, CHE È UN DISCORSO BUONO COME SI FACEVA 20
O 30 ANNI FA, mi domando sempre più, mentre mi aggiorna regolarmente
dei scritti dei papi recenti delle trappole potentissime e sottili
del demonio nel mondo di oggi, come mai questi responsabili religiosi
non si avvertono le pecore delle strategie del lupo furbissimo che
sta portando via tante anime mentre le anime si rimangono
addormentate spiritualmente nel relativismo e nei egoismi mascherati
dal “amore” falso e distruttivo?
Domanda: Noi responsabili religiosi,
abbiamo preparato le nostre pecore per il nostro periodo nella storia
del mondo e della Chiesa per le trappole fortissime, sottile, quasi
impercettibili, subdole, astute e ricche di sfumature del principe
dei diavoli, Satana? IL VICARIO DI CRISTO HA LA VOCAZIONE E IL
CARISMA DA DIO DI PERCEPIRE LA VERA SITUAZIONE DEL MONDO DI OGGI E LE
TRAPPOLE SOTTILI E DI OFFRIRE ANCHE LE SOLUZIONE E L’ANTIDOTO DI
QUESTE INSIDIE DEVASTANTE. Ma quanti sacerdoti e vescovi ascoltano il
Vicario di Cristo oggi, in particolare gli insegnamenti non facile a
viverli e non voluti dalla gente? Con fatica e perseveranza, i
sacerdoti e i vescovi hanno ricevuto le grazie per la loro grande
vocazione di scoprire la verità e di comunicare queste verità
spiegate dal Papa nel linguaggio delle anime affidate a loro. Se non
fanno così, le persone rimangono addormentati spiritualmente e
ignoranti delle trappole subdole di Satana oggi. Noi responsabili
religiosi, e anche le anime affidate a noi, siamo pronti di perdere i
nostri titoli, prestigi e onori ed entrare in povertà e poi morire
invece di fare un peccato mortale che ci separa da Dio? Già quest’
anno, 2012, tante persone saranno di fronte a questa scelta radicale!
“LA RIFORMA SANITARIA DI OBAMA? UN
ATTACCO ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA”
Radio Vaticana rilancia le critiche
espresse sul Wall Street Journal dell’ex ambasciatrice statunitense
presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon,
«Una flagrante violazione della
libertà religiosa». Con questo titolo la Radio Vaticana rilancia
oggi un articolo pubblicato sul Wall Street Journal dall’ex
ambasciatrice statunitense presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon,
che attacca la riforma sanitaria voluta dal presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama. Secondo l’attuale presidente della Pontificia
Accademia delle Scienze Sociali, «se il testo non verrà cambiato,
esso farà decadere la libertà religiosa dal suo posto preminente
tra le libertà più amate da tutto il Paese».
La professoressa Glendon fa riferimento
in particolare ad una norma di legge che renderebbe obbligatorio,
anche per gli organismi cattolici, il pagamento di eventuali spese
per contraccettivi, aborti e sterilizzazioni dei propri dipendenti.
«L’obiettivo principale di tale norma - denuncia - non è tutelare
la salute delle donne; si tratta, piuttosto, del tentativo di
coscrivere le organizzazioni religiose nell’agenda politica».
…(http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-15344/).
I MEDICI NELL’INGHILTERRA che si
rifiutano di fare un intervento di cambiamento di sesso o di offrire
anticoncezione alle donne non sposate possono essere banditi di
esercitare la loro professione di medico.
(http://winteryknight.wordpress.com/2012/05/24/uk-doctors-who-refuse-to-perform-sex-changes-can-be-banned-from-practicing/;
http://www.telegraph.co.uk/health/healthnews/9284065/Doctors-could-be-banned-from-practising-for-refusing-to-give-unmarried-women-contraceptives.html).
QUANTI CATTOLICI SONO PRONTI DI PERDERE
IL LORO LAVORO E PRESTIGIO E ENTRARE NELLA POVERTÀ PER NON FARE UN
PECCATO GRAVE, MORTALE? Credo pochissimi! Il diavolo si muove
gentilmente e quasi impercettibile così possiamo andare verso il
precipizio infernale con allegria, ballando con tanti passatempi
(Diario, 153).
DURANTE IL FUNERALE DI DON STEFANO
GOBBI A COLLEVALENZA, IL 30 GIUGNO 2011, CARDINALE IVAN DIAS,
Prefetto Emerito della Congregazione Vaticana per l'Evangelizzazione
dei Popoli, durante l’omelia, ha detto che poco prima che Cardinale
Ratzinger è stato eletto Papa, Ratzinger ha detto mentre era fra
altri cardinali che stiamo vivendo in un periodo più forte e
difficile nella storia del mondo e della Chiesa, e che si
meravigliava che pochissimi nella Chiesa si rendono conto della
situazione e la crisi gravissima nel mondo e nella Chiesa oggi.
“IL CARDINALE IVAN DIAS A LOURDES
ANNUNCIA: SIAMO ALLA BATTAGLIA FINALE FRA LA CHIESA E L’ANTICHIESA.
E’ il cardinale capo della potente
Congregazione di Propaganda Fide, quella che si occupa di
evangelizzare il mondo. E’ stato nei giorni scorsi a Lourdes, e ha
celebrato il 150° anniversario dell’apparizione della Vergine a
Bernadette. Ha pronunciato un’omelia sorprendente per i suoi toni
apocalittici; si potrebbe persino dedurne che la fine del Tempo non è
lontana. Ve ne citiamo alcuni brani. “Quale significato può avere
il messaggio di Nostra Signora di Lourdes per noi oggi? Amo collocare
queste apparizioni nel contesto più ampio della lotta permanente e
feroce fra le forze del bene del male, che continuerà fino alla fine
dei tempi”. La Madonna prevedeva “il sorgere dell’Anticristo e
i suoi tentativi per rimpiazzare Dio nella vita degli uomini;
tentativi che malgrado i loro successi eclatanti, saranno tuttavia
destinati al fallimento”. Il porporato consiglia di pregare il
Rosario, e di praticare la conversione del cuore, e di accettare le
sofferenze per la salvezza del mondo. Specialmente ora, spiega,
perché “La lotta fra Dio e il suo nemico divampa sempre, ancora
più oggi, perché il mondo si trova terribilmente inghiottito nella
palude di una secolarismo che vuole creare un mondo senza Dio; di un
relativismo che soffoca i valori permanenti e immutabili del Vangelo;
di un’indifferenza religiosa che resta imperturbabile di fronte al
bene superiore delle cose che riguardano Dio e la Chiesa”. E poi
cita Giovanni Paolo II: “Noi siamo di fronte oggi al più grande
combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non credo che la
comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi di
fronte alla lotta finale fra la Chiesa e l’anti Chiesa, fra il
Vangelo e l’anti Vangelo”. MA È LA DONNA “DELLA GENESI E
DELL’APOCALISSE”, CONCLUDE IL CARDINALE, “CHE COMBATTERÀ ALLA
TESTA DELL’ESERCITO DEI SUOI FIGLI E FIGLIE CONTRO LE FORZE NEMICHE
DI SATANA E SCHIACCERÀ LA TESTA DEL SERPENTE”. Condividete la
sensazione che si preannunci uno scontro finale, e forse, la fine dei
tempi?” (13 dicembre 2007;
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=36&ID_sezione=396&sezione=San%20Pietro%20e%20dintorni)
SE UN SOLDATO SEMPLICE NON COMPIE LE
SUE RESPONSABILITÀ IN UNA BATTAGLIA DI GUERRA, non si crea tanto
danno. MA SE UN GENERALE non compie le sue responsabilità, si crea
tanto danno. E così chi ha ricevuto più responsabilità in questa
battaglia spirituale (come strumenti di Dio; e.g., vescovi e
sacerdoti) in questa “lotta cosmica” come Papa Giovanni Paolo II
diceva, causerà tanto danno alle anime se non adempie le loro
responsabilità date da Dio. DOBBIAMO PREGARE MOLTO PER IL PAPA, I
VESCOVI E I SACERDOTI!
È interessante che una santa donna,
ILDEGARDA di BINGEN (m.1179), ha scritto che quando il nuovo Papa
sarà eletto subito prima dell’Anticristo, un cardinale ucciderà
il Papa, prima che sia coronato, a causa di gelosia, volendo di
essere lui il Papa. Poi quando gli altri cardinali eleggono il
prossimo, questo cardinale si proclamerà (anti) Papa, e due terzi
dei Cristiani lo seguiranno. Lei nota che questo Antipapa insieme
con l’Anticristo sono discendenti della tribù di Dan. Se questa
rivelazione privata di Ildegarda risulterebbe vero, è possibile che
questo Antipapa, che apparirà “POCHISSIMO TEMPO PRIMA
DELL’ANTICRISTO”, fosse il profeta falso predetto nel libro
dell’Apocalisse (Apoc 16,13; 19,20; 20,10; ch. 13 ecc.) che
collaborerà con la prima “bestia”, l’Anticristo, per
sottometter il mondo?
Penso che Papa Benedetto vuole che
leggiamo i scritti di questa santa donna, perché quest’anno (2012)
sarà proclamato “Dottore della Chiesa”!
(http://www.ilvelino.it/agv/news/articolo.php?idArticolo=1500834&t=Il_Papa_nominera_Ildegarda_di_Bingen__dottore__della_Chiesa).
L’ultima parte dell’omelia del
Santo Padre BENEDETTO XVI; Spianata del Santuario di Fátima; 13
maggio 2010:
“SI ILLUDEREBBE CHI PENSASSE CHE LA
MISSIONE PROFETICA DI FATIMA SIA CONCLUSA. Qui rivive quel disegno di
Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: «Dov’è
Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a
me dal suolo!» (Gen 4, 9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di
morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo… Nella Sacra
Scrittura appare frequentemente che Dio sia alla ricerca di giusti
PER SALVARE LA CITTÀ DEGLI UOMINI e lo stesso fa qui, in Fatima,
quando la Madonna domanda: «Volete offrirvi a Dio per sopportare
tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione
per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la
conversione dei peccatori?» (Memorie di Suor Lucia, I, 162).
Con la famiglia umana pronta a
sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi
di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo
la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di
quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo. In quel
tempo erano soltanto tre, il cui esempio di vita si è diffuso e
moltiplicato in gruppi innumerevoli per l’intera superficie della
terra, in particolare al passaggio della Vergine Pellegrina, i quali
si sono dedicati alla causa della solidarietà fraterna. POSSANO
QUESTI SETTE ANNI CHE CI SEPARANO DAL CENTENARIO DELLE APPARIZIONI
AFFRETTARE IL PREANNUNCIATO TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA A
GLORIA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ.”
(http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100513_fatima_it.html).
CREDO CHE PRESTO IL CORPO DI CRISTO, LA
CHIESA, COME UNA GRANDE PURIFICAZIONE, DOVRÀ PASSARE LA TAPPA DELLA
PASSIONE, come il suo Capo, Cristo, e perfino gridare con il suo
Capo: “Dio mio, Dio mio, perché mi ha abbandonato?” (Mt 27,46;
Mc 15,34). Poi dopo arriverà il “trionfo del Cuore Immacolato di
Maria”, la risurrezione del Corpo di Cristo, la Chiesa!
Penso che ADRIANO CELENTANO SUL PALCO
DI SANREMO, il 14 Febbraio 2012, ha azzeccato la situazione quando ha
detto: “Quello che non sopporto di preti e frati è che non parlano
mai della cosa più importante e cioè del motivo per cui siamo nati.
Quel motivo nel quale è insito il cammino verso il traguardo che
segna non la fine dell'esistenza, ma l'inizio di una nuova vita.
Preti e frati non parlano mai del paradiso come se l'uomo fosse nato
soltanto per morire ma non è così. Siamo nati per vivere. Preti,
siete obbligati a parlare del paradiso se no vuol dire che abbiamo
solo questa vita”.
(http://tv.liberoquotidiano.it/video/105307/Adriano_fa_la_predica_ai_preti_e_a_Avvenire.html)
E’ UNA BUONA COSA DI AMARE IL
PROSSIMO COME IL PROSSIMO VUOLE ESSERE AMATO come ci dice San Paolo
(1Cor 9,19-23), non aumentando le difficoltà e i dolori in un modo
insensibile. Ma il problema oggi è che la maggioranza delle persone
non pensano più all’eternità e perciò pensano e desiderano la
felicità soltanto di questo mondo. Ma se i genitori, i sacerdoti e i
vescovi cercano soltanto di accontentare questo desiderio terreno
senza cercare di aiutare le persone di scoprire la verità che non si
può arrivare alla risurrezione, come Gesù, senza passare Calvario,
è amore vero questo, o falso?
Tanti “buonisti”, mettono da parte
i brani della Sacra Scrittura difficili e dell’insegnamento della
Chiesa! E’ come una mamma della famiglia che dice ai figli che non
devono badare al babbo quando il babbo, per amore e con prudenza,
disciplina i figli. NON SI PUÒ IMMAGINARE QUANTO DANNO È CAUSATO
PER QUESTO NELLE FAMIGLIE, NELLE PARROCCHIE E NELLE DIOCESI.
Arcivescovo Fulton Sheen ha detto che l’anticristo offrirà un
cristianesimo senza la croce!
PAPA BENEDETTO HA DETTO NELLA PIAZZA
SAN PIETRO, FRASCATI, 15 luglio 2012:
“La prima Lettura proclamata ci
presenta la stessa prospettiva, mostrandoci che gli inviati di Dio
spesso non vengono accolti bene. Questo è il caso del profeta Amos,
mandato da Dio a profetizzare nel santuario di Betel, un santuario
del regno d’Israele (cfr Am 7,12-15). Amos predica con grande
energia contro le ingiustizie, denunciando soprattutto i soprusi del
re e dei notabili, soprusi che offendono il Signore e rendono vani
gli atti di culto. Perciò Amasia, sacerdote di Betel, ordina ad Amos
di andarsene. Egli risponde che non è stato lui a scegliere questa
missione, ma il Signore ha fatto di lui un profeta e lo ha inviato
proprio là, nel regno d’Israele. Pertanto, sia che venga accettato
sia che venga respinto, egli continuerà a profetizzare, predicando
ciò che Dio dice e non ciò che gli uomini vogliono sentirsi dire. E
QUESTO RIMANE IL MANDATO DELLA CHIESA: NON PREDICA CIÒ CHE VOGLIONO
SENTIRSI DIRE I POTENTI. IL SUO CRITERIO È LA VERITÀ E LA GIUSTIZIA
ANCHE SE STA CONTRO GLI APPLAUSI E CONTRO IL POTERE UMANO.”
(http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2012/documents/hf_ben-xvi_hom_20120715_frascati_it.html).
Che scegliamo, una bella vita di cento
anni o una bella vita d’eternità? TANTISSIMI GENITORI NON SANNO
DIRE DI “NO” AI LORO FIGLI SULLA TERRA COME PADRE PIO HA
INDICATO! E PERCIÒ NON SANNO DIRE DI “SI” ALLA FELICITÀ
ETERNA! E poi dopo si domandano perché i loro figli finiscono in
divorzio e in tanti altri disastri? E’ questo amore vero? Amore
per chi? NO CROCE, NO PREMIO! NO PENA, NO GUARDAGNO! (Suona meglio
in inglese: “No cross, no crown! No pain, no gain!). Un sacerdote
negli Stati Uniti ha detto ai genitori che se volete assicurare il
fallimento dei vostri figli nel futuro, non aiutate loro ad imparare
a disciplinarsi. Il diavolo cerca fortemente di convincerci che lui
non esiste e che l’inferno non esiste così non ci prestiamo tanto
nel scoprire la nostra grande mancanza di amore ed i nostri motivi
egoistici nascosti. TANTI PERSONE HANNO SCELTO LA VIA PIÙ FACILE DI
CONVINCERSI CHE NON C’È NIENTE DOPO LA MORTE INVECE DI CERCARE LA
VERITÀ E DI CAMBIARE LA LORO VITA SECONDO LA VERITÀ SCOPERTO. Se
non esistono i demoni, e l’inferno non c’è, allora andiamo tutti
in Cielo! E perciò, cosa abbiamo da temere?!? CHE INGANNO! Il
primo passo della conversione è di renderci conto che siamo
peccatori, altrimenti non abbiamo bisogno di Cristo sulla croce; è
un nonsenso! “E quando sarà venuto (lo Spirito Santo), egli
convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio”
(Gv 16,8); la prima cosa nominato in questo brano del Vangelo è
“quanto al peccato”!
SE I PRETI PARLANO SOLTANTO DI DIO
AMORE E DIO MISERICORDIOSO e non parlano più della realtà di
peccato mortale e dell’inferno, tante persone finiscono di credere
che non c’è tanto (non c’è più!) motivo di chiedere per la
misericordia di Dio e perciò la redenzione è resa inutile e
annullata. Non abbiamo bisogno di Gesù Redentore! Tantissime
persone (cattolici) oggi non capiscono più che cos’è un peccato
grave. Proprio per questo motivo il Vaticano ha pubblicato un
“vademecum per confessori e direttori spirituali”.
HO CHIESTO UNA DOMANDA AD ALCUNE
PERSONE IMPEGNATE NELLE PARROCCHIE: “Quando è l’ultima volta che
avete sentito un sacerdote dice che è un peccato mortale di usare
anticoncezione artificiale e che bisogna confessare questo peccato e
buttare via i profilatici e le pillole prima di ricevere la Santa
Eucaristia, altrimenti, si fa un altro peccato mortale, un
sacrilegio? O che la mentalità anticoncezionale erode e distrugge
la cellula fondamentale della società, la famiglia?” TUTTI hanno
risposto, MAI!
PRIMA DI 1930 TUTTI LE DOMINAZIONI
PRINCIPALI PROTESTANTI ERANO D’ACCORDO CON LA CHIESA CATTOLICA che
l’uso di anticoncezione artificiale era un male grave e un peccato
molto serio. Quando la Chiesa Anglicana ha cambiato il loro
insegnamento nel 1930 (Conferenza Lambeth) le altre Chiesa
protestante hanno seguito presto mentre Papa Pio XI ha riaffermato
l’insegnamento costante della Chiesa su questo male grave nel suo
enciclico Casti Cannubii (1930). La disciplina della Chiesa può
essere modificato, ma le dottrine della fede e morale che vengono da
Dio non possono essere cambiate dalla Chiesa, e non cambieranno mai.
La Chiesa fa progresso nel capire la fede rivelata da Dio, ma non può
cambiare la fede e la morale che vengono dal Dio immutabile, secondo
i costumi e la moda di ogni periodo del mondo.
ALLA FINE LA MENTALITÀ CONTRACCETTIVA
DI SESSO RICREATIVO, staccato dalla responsabilità e dalla vita,
presto ha portato al punto del rinnegamento della dignità uguale per
un classe intero dei esseri umani e il genocidio di innumerevoli
milioni di bambini, innocenti, indefessi, non voluti (come soltanto
una forma di anticoncezione!) nel posto che deve essere il rifugio
più sicuro nel mondo per i nostri confratelli, nel grembo della
mamma.
PAPA PAOLO VI CI HA PROFETIZZATO DEI
“GRAVI CONSEGUENZE DEI METODI DI REGOLAZIONE ARTIFICIALE DELLA
NATALITÀ” NEL SUO ENCICLICO: HUMANAE VITAE:
“Gli uomini retti potranno ancora
meglio convincersi della fondatezza della dottrina della chiesa in
questo campo, se vorranno riflettere alle conseguenze dei metodi di
regolazione artificiale delle nascite. Considerino, prima di tutto,
quale via larga e facile aprirebbero così alla infedeltà coniugale
ed all’abbassamento generale della moralità. Non ci vuole molta
esperienza per conoscere la debolezza umana e per comprendere che gli
uomini - i giovani specialmente, così vulnerabili su questo punto -
hanno bisogno d’incoraggiamento a essere fedeli alla legge morale e
non si deve loro offrire qualche facile mezzo per eluderne
l’osservanza. Si può anche temere che l’uomo, abituandosi
all’uso delle pratiche anticoncezionali, finisca per perdere il
rispetto della donna e, senza più curarsi del suo equilibrio fisico
e psicologico, arrivi a considerarla come semplice strumento di
godimento egoistico e non più come la sua compagna, rispettata e
amata.” (Humanae Vitae, no. 17;
http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_25071968_humanae-vitae_it.html).
QUANDO TANTI PAESI SI SONO TROVATI CON
PIÙ BENESSERE DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE, e anche con la
scoperta della “pillola” (1960), tantissimi cattolici (e
non-cattolici) aspettavano per la Chiesa, guidata dalla “PIETRA”
(Mt 16,18), di aggiornarsi secondo la mentalità del mondo. Così
quando Papa Paolo VI ha scritto il suo enciclico fondamentale e
profetico, “HUMANAE VITAE” (1968), c’era una reazione
incredibile negativa non soltanto dalla parte dei laici ma anche
dalla parte di cosiddetti “teologi”, tanti preti e vescovi,
perfino alcune conferenze episcopali intere si sono opposte contro il
Papa (e.g., i vescovi canadesi, “Dichiarazione di Winnipeg”)!
Non possiamo immaginare che tenebre porta alla terra questo egoismo
radicale nel cuore della cellula fondamentale della società, LA
FAMIGLIA! E poi ci domandiamo perché il mondo va male e l’economia
sta crollando!?! Per la prima volta mai nella storia del mondo, ci
sono più nonni che bambini che lavorano per pagare la pensione dei
nonni!
ERA PERFINO CONTRO LA LEGGE CIVILE IN
TANTI PAESI 60 ANNI FA DI VENDERE O COMPRARE L’ANTICONCEZIONALI
proprio perché hanno capito 60 anni fa in una cultura di vita quanto
male fa queste cose al rapporto matrimoniale e perciò alla famiglia.
60 anni fa in un ambiente più sano si capiva che ognuno doveva fare
i piccoli sacrifici per il bene comune. Oggi non c’è quasi nessuna
preoccupazione per il bene comune se non che per i motivi egoistici
di ognuno. Questa perdita di altruismo al bene comune spiega bene ciò
che stiamo vedendo oggi. La decomposizione della nostra società, il
meltdown (crollo) della civilizzazione orientale, è legato a questo!
QUANDO LA CHIESA ANGLICANA HA APPROVATO
ALL’INIZIO L’USO DI ANTICONCEZIONI NEL 1930, ERA SOLTANTO PER
MOTIVI GRAVI e esclusivamente per sposati che sono stati generosi
alla vita. Comunque, offrendo una apertura per anticoncezione, la
frase qualificante “per motivi gravi” era ignorata quasi subito.
L’uso successivamente dell’anticoncezione era visto come un
comportamento virtuoso, e perfino l’olocausto silenzioso
dell’aborto è diventato una scelta etica e privata del controllo
delle nascite. I bambini non-nati, non-voluti non hanno più una
protezione legale; sono strappati in pezzi dopo essere ammazzati
brutalmente. Che belle parole! “La libertà della scelta” della
donna (“Pro-Choice”)! Questo è la “libertà” di uccidere
per le nostre convenienze e le nostre comodità?!? Questo è un
esempio fondamentale come gli uomini moderni e egoistici hanno
staccato la libertà dalla verità come Papa Giovanni Paolo II ha
indicato nel “Evangelium Vitae”. I BAMBINI NON SCELGONO DI
MORIRE!
APPENA CHE NON SI VEDE LA VITA COME UN
DONO PREZIOSO MA SOLTANTO COME MERCE DI CONVENIENZA, LA NOSTRA
SOCIETÀ SI AFFONDERÀ NEL CAOS DELL’INFERNO NELLA CULTURA DELLA
MORTE!
Senza il riconoscimento del peccato,
non si rende conto del grande bisogno della misericordia di Dio!
Perché così pochi si confessano oggi? Dicono che “Dio è buono e
misericordioso.” Dio, che è molto rispettoso della nostra volontà
libera, aspetta per ognuno di chiedere liberamente per la
misericordia; se no, Dio non ci da la misericordia! “Chiedete e vi
sarà dato ... Bussa e sarà aperto...” (Mt 8,7-8; Lc 11,10). NOI
CATTOLICI CHIEDIAMO PER LA MISERICORDIA DI DIO NEL SACRAMENTO DELLA
RICONCILIAZIONE! Qual’è l’amore più vero e sincero: aiutare
una persona di arrivare alla salvezza e felicità eterna, o di avere
soltanto la comodità e il sentirsi buono e sicuro (falso!) durante
questa vita corta?
NEI QUATTRO VANGELI SI TROVA DALLA
BOCCA DI GESÙ RIFERIMENTI DELLA REALTÀ DELL’INFERNO ALMENO
SETTANTA VOLTE, MA SE NE SENTE RARAMENTE OGGI. Forse 100 anni fa
c’erano alcuni che hanno esagerato il predicare dell’inferno, del
fuoco e del zolfo. Ma oggi il pendulo è andato totalmente all’altro
estremo al detrimento di tantissime anime. “Principio della
saggezza è il timore del Signore” (Sal 111,10; Giobe 28,28; Prov
1,7; 9:10; 14:16; 15:33; Is 33,6).
PERCHÉ LA NOSTRA SIGNORA DI FATIMA HA
FATTO VEDERE ALLE TRE PASTORELLE UNA VISIONE DELL’INFERNO con
migliaia di anime cascando nell’abisso ogni giorno come scintille
nel grande fuoco? La Madonna a Oulx in Val di Suza (TO) piangeva
perchè i bambini, perfino di otto anni, finiscono nell’inferno per
l’eternità! Lucia di Fatima ha rivelato a Padre Fuentes (1957)
che il volto della nostra Signora era sempre molto triste. La nostra
Signora versa le lacrime per ognuno dei suoi figli che cadano
nell’inferno per l’eternità! Dio rispetta il nostro dono
primordiale della nostra volontà libera, essendo creati nella sua
immagine (Gen 1:26-27). Questo è amore vero! Siamo capaci di dire
di NO a DIO! L'inferno esiste! Non è facile di predicare tutta la
verità oggi! MA I PASTORI, SACERDOTI E VESCOVI DEVONO PREDICARE
TUTTI I DUE POLI DELLA BATTERIA, altrimenti non c’è Amore vero Che
è anche la Giustizia Infinita! Non si sente più dal pulpito “I
Novissimi” (“Le Quattro Cose Ultime”).
C’è sempre speranza mentre siamo
ancora vivi e siamo pronti di rispondere umilmente alle grazie e alle
ispirazioni di Dio di fare una buona confessione. Dopo la morte il
nostro destino eterno sarà fisso per tutta l’eternità come è
stato per gli angeli un istante dopo la loro creazione (Diario,
1332). I due peccati contro lo Spirito Santo che Gesù ha detto non
saranno perdonati sono la presunzione (relativismo) e la
disperazione. La disperazione è considerata il peggio perché nega
che Dio può salvarci per la sua misericordia. Gesù ha detto a Santa
Faustina: “Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande
Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver
paura di avvicinarsi a Me” (Diario, 50). “I più grandi peccatori
pongano la loro speranza nella Mia Misericordia. Essi prima degli
altri hanno diritto alla fiducia nell’abisso della Mia
Misericordia. (Diario, 1146).
Tanti pensano che il loro peccati non
sono perdonabili, ma Gesù ha detto a Santa Faustina: “Scrivi,
parla della Mia Misericordia. Dì alle anime dove debbono cercare le
consolazioni cioè nel tribunale della Misericordia, lì avvengono i
più grandi miracoli che si ripetono continuamente. Per ottenere
questo miracolo non occorre fare pellegrinaggi in terre lontane né
celebrare solenni riti esteriori, ma basta mettersi con fede ai piedi
di un Mio rappresentante e confessargli la propria miseria ed il
miracolo della Divina Misericordia si manifesterà in tutta la sua
pienezza. Anche se un'anima fosse in decomposizione come un cadavere
ed umanamente non ci fosse alcuna possibilità di risurrezione e
tutto fosse perduto, non sarebbe così per Dio: un miracolo della
Divina Misericordia risusciterà quest'anima in tutta la sua
pienezza. Infelici coloro che non approfittano di questo miracolo
della Divina Misericordia! Lo invocherete invano, quando sarà troppo
tardi! (Diario, 1448).
Oggi ho udito queste parole:
«Nell'Antico Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i
fulmini. Oggi mando te a tutta l'umanità con la Mia Misericordia.
Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e
stringerla al Mio Cuore misericordioso. Faccio uso dei castighi solo
quando essi stessi Mi costringono a questo; la Mia mano afferra
malvolentieri la spada della giustizia. Prima del giorno della
giustizia mando il giorno della Misericordia” (Diario, 1588).
“Scrivi queste parole, figlia Mia,
parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l'umanità
la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi
tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia” (Diario,
848).
Dobbiamo rimanere molto vicino a Gesù
nell’Eucaristia con il Rosario in mano. Visitate “La Profezia di
Don Bosco delle due Colonne" a
http://www.mariadinazareth.it/don%20bosco%20sogno.htm.
Stai tranquillo! Non offrirò questo
libretto e neanche parlerò di questa testimonianza di Gloria Polo
nella tua chiesa parrocchiale. MA SONO CONVINTO CHE NOI SACERDOTI
CHE ABBIAMO RICEVUTO DI PIÙ DA DIO, DOVREMMO RISPONDERE A DIO DOPO
LA MORTE PER TUTTE LE PERSONE CHE POTREMMO AIUTARE DI SCOPRIRE COME
VIVEVANO NELL’ILLUSIONE INVECE NELLA VERITÀ, E NON ABBIAMO FATTO
NIENTE! Credo che questa testimonianza è un dono di Dio per aiutare
tanta gente di fare un buon esame di coscienza e poi una buona
confessione sacramentale.
Metto sotto (appendice) anche diverse
scritti dai papi e dai altri che riguardano la “legge della
gradualità” e il pericolo della “gradualità della legge” con
gli indirizzi sul web se ti interessa di leggere di più.
Tanti auguri e Dio ti benedica nel tuo
lavoro nella Sua vigna!
Don Jo
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UNA SECONDA LETTERA:
Dopo hai ricevuto questa e-mail
(sopra), mi hai detto per telefono: “TUTTI VANNO A PARADISO!”
Hai anche detto: “Non si trova da nessuna parte nel enciclico
Humanae Vitae le parole “peccato mortale”!”
Con tutto il rispetto, posso dire a te
che se io scelgo liberamente di non voler passare eternità con Dio
in paradiso, Dio rispetta la mia scelta libera, proprio perché mi
ama! LA TUA DICHIARAZIONE È UN INSULTO ALLA MIA DIGNITÀ COME UN
ESSERE UMANO CREATO NELL’IMMAGINE DI DIO! Mi hai indicato
addirittura che non c’è l’inferno, ma io con il mio dono
primordiale da Dio della mia libertà posso scegliere di essere il
primo ospite nell’inferno! (find “Hell
Doctrine” ewtn at end of document of church). Uno dei doni
più grande che Dio mi ha dato, essendo creato nel Suo immagine, è
la mia volontà libera. Quando tanti sacerdoti e vescovi vogliono
parlare soltanto del fatto che Dio è amore e misericordioso senza
parlare della realtà e essenza intera e integra dell’uomo, è una
ingiustizia terribile e le sue conseguenze negative sono molto più
grande che possiamo immaginare. Questa pedagogia ingannevole anche
abbassa l’uomo al livello degli animali ai quali non è stato dato
questo grande dono della volontà libera. Di fronte ad una cultura
che “banalizza” in larga parte la sessualità umana, perché la
interpreta e la vive in modo riduttivo e impoverito, collegandola
unicamente al corpo e al piacere egoistico, il servizio educativo dei
genitori deve puntare fermamente su di una cultura sessuale che sia
veramente e pienamente personale ...” (“Familiaris consortio”,
cfr. n. 37;
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html)
ALCUNI APPARENTAMENTI BRAVI SACERDOTI,
CON I CUORI APPARENTEMENTE GRANDI, si offrono ai loro parrocchiani
come una buona madre ma non come un buon padre. Ma i figli hanno
bisogno di tutti i due la madre e il padre (i Gay non capiscono
questo!). Chiamiamo la Chiesa, “Santa Madre Chiesa”, ma la
Chiesa è veramente entrambe la madre e il padre ai suoi figli, come
un pastore deve essere entrambe la madre e il padre dei suoi
parrocchiani. Se il pastore offre soltanto la parte della madre ma
non offre ai suoi parrocchiani la parte del padre del suo gregge, è
come dare i bacini, motivato apparentemente dall’amore, ai tanti
suoi parrocchiani mentre il lupo sta portando via una per una le
pecore. Questo è umiltà falsa e amore falso! E’ come una mamma
che non dice niente al suo figlio che piace tanto a correre
nonostante che fra 20 metri c’è un precipizio (l’eternità senza
Dio)! I parroci e i vescovi hanno ricevuto le grazie della loro
vocazione di servire come padri e madri; non è facile. Le grazie
della vocazione sono offerte da Dio ma bisogna corrispondere a queste
grazie per suscitare i frutti buoni nella vigna del Signore.
UNA STRATEGIA FONDAMENTALE DI SATANA È
CHE RIMANIAMO ADDORMENTATI SPIRITUALMENTE FINO ALLA MORTE. “Un
giorno vidi due strade: una strada larga cosparsa di sabbia e di
fiori, piena di allegria, di musica e di vari passatempi. La gente
andava per quella strada ballando e divertendosi. Giungono alla fine,
ma non s’accorgono che è finita. Alla fina di quella strada c’era
uno spaventoso precipizio, cioè l’abisso infernale. Quelle anime
cadevano alla cieca in quella voragine; man mano che arrivavano,
precipitavano dentro. E c’è n’era un così gran numero, che era
impossibile contarle. E vide un'altra strada, o meglio un sentiero,
poiché era stretto e cosparso di spine e di sassi e la gente che
andava per quella strada aveva le lacrime agli occhi ed era piena di
dolori. Alcuni cadevano sulle pietre, ma si alzavano subito e
proseguivano. Ed alla fine della strada c’era uno stupendo giardino
pieno di ogni felicità e tutte quelle anime vi entravano. Subito,
fin dal primo momento, dimenticavano i loro dolori.” (Diario, 153).
“Oggi, sotto la guida di un angelo,
sono stata negli abissi dell’inferno… Una cosa ho notato e cioè
che LA MAGGIOR PARTE DELLE ANIME CHE CI SONO (NELL’INFERNO), SONO
ANIME CHE NON CREDEVANO CHE CI FOSSE L’INFERNO” (Diario, 741).
Oggi, tanti hanno bevuto
convenientemente e volutamente questa bugia che l’inferno e il
diavolo non esistano!
Catechismo della Chiesa Cattolica:
“1035 La Chiesa nel suo insegnamento
afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di
coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte
discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene
dell'inferno, “il fuoco eterno” [Cf Simbolo “Quicumque”:
Denz. -Schnöm., 76; Sinodo di Costantinopoli: ibid., 409. 411; 274].
La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da
Dio, nel quale soltanto l'uomo può avere la vita e la felicità per
le quali è stato creato e alle quali aspira.
1036 Le affermazioni della Sacra
Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa riguardanti l'inferno sono
un appello alla responsabilità con la quale l'uomo deve usare la
propria libertà in vista del proprio destino eterno. Costituiscono
nello stesso tempo un pressante appello alla conversione: “Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla
Vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” ( Mt 7,13-14 ).”
TANTE PERSONE CHE FREQUENTANO LA CHIESA
OGGI SONO OGGETTIVAMENTE NEL PECCATO MORTALE; tanti sacerdoti
rimangono in silenzio colpevole mentre altri sacerdoti indicano a
loro in modi vari l’atteggiamento: “Non preoccupare; Dio vi ama!”
, senza aiutali di confrontare il loro comportamento e le azioni
concreti delle loro vite nello specchio di Dio, della VERITA’
oggettiva. Perciò queste persone rimangono nelle loro illusioni
accettate liberamente, sviluppati e rinforzate dal silenzio di tanti
sacerdoti e vescovi nell’atmosfera di relativismo che ci circonda
totalmente oggi. E’ questo amore vero dalla parte del parroco delle
anime? Dobbiamo aiutare le nostre pecore a non seguire il mondo con
il malcostume, maldicenze, comportamenti sbagliati. Non c’è più
nessuna regola, nessuna remora che li tiene, sono allo sbaraglio, e
vanno incontro al male senza voltarsi indietro e pensare: “Ma dove
sto andando?”
HO INVITATO TUTTI IN VARIE PARROCCHIE
DURANTE QUARESIMA DI COMPRARE UNA COPIA PER OGNI FAMIGLIA IL
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, non quello per i bambini e neanche
il “compendio” (abbreviato), ma quello per gli adulti, quello
completo. Ho sfidato tutti a leggere durante quaresima la parte sui
10 Comandamenti e di confrontare la loro vita con quello invece di
galleggiare con la corrente della cultura della morte che oggi ci
circonda totalmente attraverso i motori della cultura: la massa
media, le scuole, e perfino la maggioranza delle istituzioni
religiosi. Se non si fa così si finisce di non confrontare la vita
con LA LEGGE OGGETTIVA, timbrato nei nostri cuori e nella nostra
anima dal nostro Creatore, ma con la sabbia moventi dei nostri
sentimenti e feelings, della moda del nostro tempo, che ci porta alla
schiavitù più terribile; la confessione diventa soltanto una
terapia psicologica! Mi domando se perfino una persona ha preso il
mio consiglio per scoprire la volontà di Dio e di fare la volontà
di Dio?
UN GRANDE NUMERO DI SACERDOTI, VESCOVI
E GENITORI FANNO COME PIETRO HA FATTO ALL’INIZIO DEL SUO CAMINO CON
GESÙ quando Pietro ha protestato le parole di Gesù che ha rivelato
agli Apostoli che doveva “soffrire molto da parte degli anziani,
dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso” (Mt 16,21).
Pietro dopo ha maturato fino al punto di dare la sua vita come un
martire per Gesù. Gesù direbbe oggi a questi numerosi sacerdoti,
vescovi e genitori, che non si sono mai maturati come cristiani,
anche dopo tanti anni come cristiani e come sacerdoti o come vescovi,
le stesse parole che ha detto a Pietro: “Lungi da me, satana! Tu mi
sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini!” (Mt 16,23). Il comandamento principale del diavolo è:
“Non soffrire! Non devi soffrire!” Gesù ha detto: “Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla
vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano (Mt 7,13-14)! La
porta stretta è la presenza reale e personale di Gesù crocifisso
nelle nostre vite personali – la sofferenza e il dolore
interiormente e esteriormente! “Se qualcuno vuol venire dietro a
me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”
(Lc 9,23).
“SAREBBE MOLTO BRUTTO, SE UNA SUORA
CERCASSE SOLLIEVO NELLA SOFFERENZA” (Diario, 387).
“SENZA DUBBIO ANDREBBERO ESSI STESSI
ALLA RICERCA DI FASTIDI E PENE; ANDREBBERO QUESTUANDO MOLESTIE,
INFERMITÀ E TORMENTI INVECE CHE FORTUNE, E CIÒ PER CONSEGUIRE
L’INESTIMABILE TESORO DELLA GRAZIA. Questo è l’acquisto e
l’ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si
lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se
conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra
gli uomini” (Breviario, 23 agosto, S. Rosa da Lima).
SEMBRA CHE MOLTI SACERDOTI E VESCOVI
SONO INCAPACI DI SCONTENTARE LA GENTE. Chi dovrebbe parlare tace per
paura di essere deriso e non essere a passo coi tempi. In questo
riguardo, perfino i nemici di Cristo hanno ammesso: “Maestro,
sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e
non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad
alcuno...” (Mt 22,16; Mc 12,14; Lc 20,21).
QUANTE COPPIE E FAMIGLIE CHE NOI PRETI
E VESCOVI ABBIAMO AIUTATO A INDEBOLIRE E DISTRUGGERE nel nome di
“amore” dando consiglio che alcuni dei insegnamenti di Gesù,
spiegati dalla Chiesa, sono troppo difficili e antiquati, come
Humanae Vitae? Questo è l’amore falso; questo è la compassione
falsa; questo è l’umiltà falsa! Questo è la fiducia nella
nostra sapienza e la nostra intelligenza invece la fiducia in Dio che
parla attraverso la Sua Chiesa e il Suo Vicario sulla terra, il Papa.
Satana continua ad offrire alle persone del mondo le sue trappole
sottile e distruttive e subdole, e perciò è importante di
continuare a leggere le encicliche del Papa vivente per essere
consapevole dei nuovi assalti di Satana e anche di sapere come
superarli. Per noi sacerdoti non basta soltanto gli studi nel
seminario anni fa. Con l’internet oggi possiamo facilmente trovare
i documenti della Chiesa e i scritti del Papa vivente e dei tutti i
papi.
Siamo scivolati così lontano dal
livello del Vangelo e dei 10 Comandamenti nel nostro modo di vivere
che PRESUPPONIAMO CHE DIO DEVE ADATTARSI SECONDO NOI E NOI NON
SECONDO DIO. Dio non abbassa l’asta a due centimetri; l’asta
rimane, come sempre, a due metri di altezza. Diciamo che è troppo
difficile di vivere come hanno vissuto i nostri bisnonni con più di
2 o 3 bambini. Ma Dio non cambia; i 10 Comandamenti non cambiano. Ma,
come Lucia di Fatima ha indicato, Dio da più grazie oggi che nel
passato a chi fa i sacrifici e veramente prega di fare la volontà di
Dio: “sia fatta la Tua volontà”! Ma si dice non ho tempo a
pregare e non voglio fare sacrifici! Allora, ognuno è libero di
seguire il suo libero arbitrio: di cercare di scoprire e di fare la
santa volontà di Dio, o di non cercare di scoprire e di non fare la
santa volontà di Dio.
MENO DI CINQUE ANNI FA HANNO FATTO UNO
STUDIO MONDIALE IN RIGUARDO DEL RAPPORTO FRA IL DIVORZIO E I NUMERI
DI BAMBINI. Hanno fatto un sondaggio tra miglia di coppie. I
risultati sono: se le coppie non hanno nessuno bambino, 39% finiscono
in divorzio; un bambino, 19% divorzio; 2 bambini, 12% divorzio; 3
bambini, 9% divorzio; 4 o più bambini, 4% divorzio. C’è più
stabilità fra marito e moglie quando ci sono più bambini. Perfino
Aristotile ha scritto che le coppie senza bambini hanno meno per
tenersi insieme; non hanno lo stesso tipo di unità come quelli con
più bambini. La mancanza dei bambini no è il modo di preservare la
felicità insieme e l’unità del matrimonio. Dio ci ama ognuno
immensamente; quando diamo ascolto a suo insegnamento dalla Sua
Chiesa, le cose vanno meglio!
PER COMBATTERE IN UNA BATTAGLIA, NON È
PRUDENTE E NECESSARIO DI CONOSCERE NON SOLTANTO LE NOSTRE ARMI, LE
NOSTRE TATTICHE E LE NOSTRE STRATEGIE, MA ANCHE LE ARMI, LE TATTICHE
E LE STRATEGIE DEL NEMICO? E’ stato raccontato a Papa Giovanni
Paolo II che l’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele
Amorth, “conosce troppi vescovi che non credono nel demonio.” Il
Papa gli ha risposto, secco: “Chi non crede nel demonio non crede
nel Vangelo”. Quando hanno chiesto “Qual è il più grande
successo di Satana?”, Amorth ha risposto: “Riuscire a far credere
di non esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della
Chiesa. Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel
demonio, negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può
dare, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i
demoni. ... E non crede più nemmeno al diavolo. Abbiamo interi
episcopati contrari agli esorcismi. Ci sono nazioni completamente
prive di esorcisti, come la Germania, l’Austria, la Svizzera, la
Spagna e il Portogallo. Una carenza spaventosa.
(http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).
MAGARI SE FOSSE VISIBILE IN UNA
PARROCCHIA GLI INDEMONIATI CHE SI LEGGE SPESSO NEI VANGELI; LA CHIESA
SARÀ PIENA PER CHIEDERE L’AIUTO DI DIO. Oggi satana è più
potente che mai (le guerre, i divorzi, satanismo, l’incoraggiamento
dell’aborto e di omosessualità e la cultura della morte, ecc.) e
anche più nascosto. La gente non vogliono sentire queste cose oggi
perché indica che siamo nella battaglia piena contro le forze delle
tenebre (CCC 409); è molto più facile di no combattere. “Tutta la
città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si
allontanasse dal loro territorio” (Mt 8,34). In una battaglia, se
un esercito si rilassa e non è vigilante, l’altro esercito viene
avanti in un modo silenzioso e nascosto finché circonda totalmente
l’altro esercito. Questa è una strategia fondamentale di Satana.
Proprio per questo si trova sulla bocca di Gesù spesso: “Questo
considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte
viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi state pronti…” (Mt 24,43-44; Lc 12,39-40).
OGGI TANTISSIMI NON VOGLIONO LA VERITÀ,
NON VOGLIONO DIALOGARE CON QUELLI CHE STANNO CERCANDO LA VERITÀ
SCOMODA CHE SPESSO PORTA ALLA SOFFERENZA E LE DIFFICOLTÀ. Questi
credono soggettivamente di essere buone persone, mentre non vogliono
confrontare le loro vite con la Verità che è Gesù dei Vangeli che
non corrisponde al Gesù della loro idea! E’ una contraddizione! Il
27 giugno 2012 a Collevalenza davanti a 150 sacerdoti e 10 vescovi
del Movimento Mariano Sacerdotale, il Cardinal Ivan Dias ha detto:
“Fratelli, siamo in piena battaglia!”.
Siamo nella battaglia spirituale più
forte nella storia della Chiesa e del mondo, e così tanti dei nostri
generali, i vescovi, e i nostro capitani, i sacerdoti, non credono
neanche o vogliono credere che il nemico esiste, senza parlare di
capire le armi, le tattiche e le strategie del nemico! GUAI A NOI
SOLDATI SEMPLICI CHE SONO SUL CAMPO DELLA BATTAGLIA CON TALE
UFFICIALI NON INFORMATI O PREPARATI A GUIDARCI!
Riferendosi alla situazione della
Chiesa di oggi, il Santo Padre Paolo VI afferma di avere la
sensazione che “DA QUALCHE FESSURA SIA ENTRATO IL FUMO DI SATANA
NEL TEMPIO DI DIO” (29 giugno 1972);
(http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html).
“LIBERACI DAL MALE”; Paolo VI;
Udienza Generale; Mercoledì, 15 novembre 1972:
“QUALI SONO OGGI I BISOGNI MAGGIORI
DELLA CHIESA? Non vi stupisca come semplicista, o addirittura come
superstiziosa e irreale la nostra risposta: uno dei bisogni maggiori
è la difesa da quel male, che chiamiamo il Demonio.”
(http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/audiences/1972/documents/hf_p-vi_aud_19721115_it.html).
“IL SATANISMO AUMENTA SPECIE TRA I
GIOVANI. Venuto meno il senso del peccato. Il Demonio è un essere
furbo, subdolo e tentatore. La sua vittoria, far credere che non
esista”;
(http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/2940-il-satanismo-aumenta-specie-tra-i-giovani-venuto-meno-il-senso-del-peccato-il-demonio-e-un-essere-furbo-sudbolo-e-tentatore-la-sua-vittoria-far-credere-che-non-esista).
I vescovi e i sacerdoti che non hanno
obbedito il Papa vivente dovranno rispondere per tutte le anime sotto
la loro guida al momento della morte. Uno spaglio sottile di un
pilota del aeroplano può causare la morte di tanti; un passeggero
che cambia il suo posto all’altro parte dell’aeroplano non fa
niente. Il 29 maggio 1969 la Congregazione per il Culto Divino
pubblicò l’istruzione MEMORIALE DOMINI, contenente la legislazione
sull’argomento che è ancora in vigore e che si potrebbe
sintetizzare in questa maniera: la proibizione della Comunione sulla
mano rimane vigente in modo universale e si esortano vivamente i
vescovi, sacerdoti e fedeli che si sottomettano diligentemente a
questa legge nuovamente ribadita. Tuttavia, DOVE SI FOSSE RADICATO
QUESTO USO INTRODOTTO IN MANIERA ILLECITA, si prevede la possibilità
di concessione a quei settori che NON SONO DISPOSTI A UBBIDIRE A
QUESTA ESORTAZIONE.
(http://www.rinascimentosacro.com/2008/11/itinerario-verso-il-fatto-compiuto.html).
UNA VOLTA CHE IL CAVALLO NON
ADDOMESTICATO È FUORI DALLA STALLA, È DIFFICILE DI RIPORTARE IL
CAVALLO DENTRO LA STALLA! E’ come di essere su una brutta china
come è successo alla Chiesa Anglicana quando ha approvato l’uso di
anticoncezioni soltanto per motivi gravi e esclusivamente per sposati
che sono stati generosi alla vita. E’ un compito importante e
difficile per i sacerdoti e i vescovi di restare in linea per
conservare gli insegnamenti di importanza vitale della Santa Madre
Chiesa. I generali e i capitani nella battaglia fanno tutti possibile
di guidare e di proteggere i soldati che sono sotto il loro comando.
Oggi tanti responsabili religiosi non sono astuti nel avvertire
quelli sotto il loro comando delle seduzioni e trappole potenti del
nemico!
“Roma. Il documento è stato
consegnato nelle mani di Benedetto XVI la mattina del 4 aprile scorso
(2009) dal cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera, Prefetto
della Congregazione per il Culto Divino. … Si sono anche detti
favorevoli a ribadire che il modo usuale di ricevere la comunione
secondo le norme non è sulla mano, ma in bocca.
(http://www.ilgiornale.it/interni/ratzinger_riforma_messa_basta_lostia_mano/22-08-2009/articolo-id=376052-page=0-comments=1;
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9048616).
Nella recente visita a Santa
Maria di Leuca e Brindisi il Papa ha distribuito la
comunione ai fedeli IN BOCCA E IN GINOCCHIO. È una prassi destinata
a diventare abituale nelle celebrazioni papali? Penso proprio di sì.
(http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2008/documents/ns_lit_doc_20080626_marini-pallio_it.html).
“Oh, se tutte le anime sapessero Chi
abita nelle nostre chiese, non ci sarebbero tanti oltraggi e tante
mancanze di rispetto in quei luoghi santi” (Diario, 409).
TANTI VESCOVI E SACERDOTI OGGI CREDONO
CHE SANNO PIÙ DEL PAPA, soprattutto il Papa vivente, e perfino
accusano quei vescovi e sacerdoti che cercano di seguire le direttive
del Papa (in particolare le norme stabilite dalla Chiesa di come
bisogna ricevere la Santa Comunione e le direttive in riguardo il
comportamento sessuale) che questi chierici obbedienti sono pieni di
superbia perché quelli che seguono le direttive del Papa sono nella
minoranza oggi. Qual è l’umiltà vera qui e qual è l’umiltà
falsa? Come possiamo distinguerle? E inoltre, qual è la carità
vera verso Dio e verso i fedeli: di offrire ai fedeli l’insegnamento
della Chiesa approvato dai papi, o di offrire ai fedeli ciò che la
maggioranza dei vescovi e dei sacerdoti promuovono che è divergente
dai insegnamenti ufficiali della Chiesa nelle questioni fondamentali
e importanti della fede e della morale. E poi ci domandiamo perché
la Chiesa e il mondo stano nella condizione presente e ci domandiamo
perché la Madonna a Fatima e ad altri posti nel mondo nei ultimi 150
anni ci avverte dei catastrofi incredibili che succederanno se non ci
convertiamo secondo il criterio di Dio! Chi ha ragione, la Madonna,
o noi capi della Chiesa così intelligenti e sapienti? “La verità
vi farà liberi” (Gv 8,32), anche se dovremo soffrire come Gesù ha
sofferto sulla croce e dovremo adorare il Corpo, il Sangue, l’Anima
e la Divinità di Gesù Cristo nell’Eucaristia come Gesù vuole
essere adorato, spiegato dai insegnamenti autorevoli della Chiesa.
NOI CATTOLICI HANNO LA BOMBA NUCLEARE SPIRITUALE: L’EUCARISTIA!
L’Eucaristia è “la fonte e culmine di tutta la vita cristiana”
(LG 11) (CCC 1324). Noi cattolici abbiamo ricevuto molto più
“talenti” da moltiplicare per il regno di Dio e per il bene di
tutto il mondo. Ricevendo il Santissimo Sacramento in mano, in
piede, risulta nella diminuzione della fede fino al punto che tanti
fedeli oggi vedono l’Eucaristia come una cosa sacra, ma non come la
Persona Divina. La grande maggioranza dei cattolici non vanno
neanche alla Santa Messa domenicale per ringraziare Dio per tutto, e
fra quelli che vanno, la maggioranza vede l’Eucaristia come una
cosa sacra carina ma non come la Persona divina, di conoscerLo, di
amarLo e di servirLo in un rapporto intimo. Il primo precetto della
Chiesa è sempre quella: “PARTECIPA ALLA MESSA LA DOMENICA E LE
ALTRE FESTE COMANDATE E RIMANI LIBERO DALLE OCCUPAZIONI DEL LAVORO”
(CCC 2042).
QUANDO MANCANO LA FEDE E L’UMILTÀ
DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO LE GRAZIE RICEVUTE PERSONALMENTE E
PER TUTTA LA CHIESA E PER TUTTO IL MONDO SONO MOLTO DIMINUITE! La
nostra bomba nucleare spirituale per poter sostenere il mondo in
questa “lotta cosmica” (Giovanni Paulo II) è ridotta ad un fuoco
artificiale, o peggio, un castigo! Quando i cattolici scivolano in
questo difetto sottile che sembra a tanti insignificante, tutto il
mondo soffre più che possiamo immaginare. Perfino i satanisti
credono nell’Eucaristia; cercano di acquistare le Ostie consacrate
per profanarle alle loro messe nere; nelle basiliche principali di
Roma e in tante altre chiese, c’è una guardia accanto al sacerdote
che distribuisce la Santa Comunione per fare sicuro che le persone
mettono il Corpo di Cristo nella loro bocca e non Lo tolgono dalla
loro bocca.
QUANTE VOLTE NELLA STORIA DELLA CHIESA
LA MAGGIORANZA DEI VESCOVI E DEI SACERDOTI ERANO CONTRO
L’INSEGNAMENTO DEL PAPA, come durante l’eresia dell'arianesimo
nel quarto secolo o dopo l’enciclico Humanae Vitae (1968)? Sono
sicuro che Sant’Atanasio era accusato della superbia dalla
maggioranza dei sacerdoti e dei vescovi perché ha proclamato che
Gesù è divino durante l’eresia dell'arianesimo e quindi non era
d’accordo con la maggioranza dei grandi capi nella Chiesa in quel
periodo; Sant’Atanasio doveva perfino fuggire per salvare la sua
vita! “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra,
perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli
intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così
è piaciuto a te” (Mt 11,25; Lc 10,21)!”
Dottor Scott Hahn, professore della
teologia e della Sacra Scrittura (http://www.scotthahn.com/),
ha detto una frase semplice che mi ha colpito il più che l’ho
pensato. HA DETTO CHE LA CRISI NELLA CHIESA HA COMINCIATO QUANDO I
CATTOLICI HANNO COMINCIATO DI VEDERE L’EUCARISTIA COME SOLTANTO UNA
COSA SACRA E NON PIÙ COME LA PERSONA DIVINA! San Agostino ha
scritto: “Dio nella sua onnipotenza non poteva dare di più, nella
sua sapienza non sapeva dare di più, e nella sua ricchezza non aveva
più da dare, che l’Eucaristia!”
I cattolici hanno cominciato di venire
alla chiesa PER RICEVERE INVECE PER DARE, prima di tutto a Dio in
adorazione, e poi a Gesù in ogni prossimo. Gli angeli e i santi in
paradiso adorano il loro Dio infinito, prostrati davanti a Lui.
Cerchiamo, noi, di scoprire come Dio desidera di essere adorato, in
particolare, al Sacrificio della Santa Messa, o decidiamo da noi come
dobbiamo adorare Dio?
GENITORI BUONI SPESSO DEVONO DIRE AI
LORO FIGLI DI FARE COSE CHE SONO DIFFICILI E PERFINO DOLOROSE.
Alcuni figli si fidano ai loro genitori, mentre altri figli
ribellano. La nostra cultura di oggi ci dice e ci plagia, attraverso
mezzi potenti e sofisticati, che i Dieci Comandamenti e
l’insegnamenti della Chiesa sono un grande NO. Ma per i figli
fiduciosi di Dio, i Dieci Comandamenti e l’insegnamenti della
Chiesa sono un grande SI, un grande si alla libertà vera (Gv 8,32) e
alla salvezza eterna!
DOVE TROVIAMO LA VERITÀ SALVIFICA E
LIBERANTE DA DIO QUI SULLA TERRA? Da Don Jo, da te, da chi? La
grande maggioranza delle persone oggi hanno scelto liberamente ad
entrare la trappola profonda e facile di relativismo e quindi ognuno
si fa la fonte della verità, che conduce alla schiavitù orribile.
Io preferisco di cercare la verità dalla “Pietra” che Gesù ci
ha lasciato qui sulla terra (Mt 16,18), il Papa vivente!
PER SPIEGARE SEMPLICE, E ANCHE DI
EVITARE LE TIPICHE ARGOMENTAZIONI ELUSIVE che coprono il vero motivo
di tanti che stano sfuggendo da Dio (nonostante che credono che
andranno in paradiso se ancora credono che quel posto esiste!), dico
alle persone che se vogliono arrivare a paradiso, devono cercare la
Verità (“V” maiuscolo) in un mondo difficile e confuso,
soprattutto ascoltando il Vicario di Cristo sulla terra, il Papa; poi
vivere questa Verità con l’aiuto di Dio, così possono passare
l’eternità con la Verità, che è Dio. Tantissime persone no fanno
neanche il primo passo di cercare la Verità che è scomoda perché
da fastidio alle coscienze quasi morte che le indica che devono
cambiare la vita e soffrire.
UN GRAN NUMERO DI PERSONE OGGI SCELGONO
LA VIA PIÙ FACILE DI CONVINCERSI CHE NON C’È NIENTE DOPO LA MORTE
e quindi scelgono liberamente e volutamente di abbassarsi perfino
sotto il livello degli animali con un’anima mortale, credendo che
non hanno nessun responsabilità nonostante la loro grande dignità
data da Dio. Quando muoiono, dopo aver sfuggito la Verità tutta la
loro vita, Dio, per amore, rispetterà e confermerà la loro scelta,
e andranno al posto dove non c’è la Verità, no Dio per tutta
l’eternità.
MI MERAVIGLIA DELLA REAZIONE NEGATIVA
DI TANTI SACERDOTI CHE CONOSCO, quando comincio a spiegare e
smascherare in un modo comprensibile e semplice come siamo lentamente
scivolati profondamente nel relativismo, in particolare mettendo da
parte le parti difficile della Sacra Scrittura e dei insegnamenti del
Magistero della Chiesa. Quanti di noi sacerdoti abbiamo ceduto al
rispetto umano invece di tenere firmo al rispetto per la santa
volontà di Dio e abbiamo messo da parto o ignorato, in modi vari,
Humanae Vitae o le direttive dei papi e dei documenti della Chiesa di
mantenere grande reverenza e umiltà davanti al Santissimo Sacramento
(i.e., Memoriale Domini, Inestimabile Donum, ecc.). Se tanti vescovi
e sacerdoti non obbediscono il Papa, che cosa può fare il Papa?
Naturalmente le persone non vogliono soffrire o di faticare di
mantenere silenzio reverenziale davanti al tabernacolo o di fare atti
di umiltà neanche davanti a Dio nel Santissimo Sacramento. Ma quando
incoraggio i sacerdoti di andare nella direzione indicata dalla Sacra
Scrittura e dai documenti della Chiesa, tanti reagiscono in un modo
polemico o ancora peggio con apatia. Quanti pochi sacerdoti stanno
cercando la Verità scomoda e impopolare chiedendomi dove ho trovato
quest’informazione dai documenti della Chiesa o dai scritti dei
papi?
E’ DIFFICILE VIVERE IL VANGELO PERCHÉ
DIO CI CHIEDE DI AMARE COME LUI CI AMA: “Siate voi dunque perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48). Dio non ci ama
a 99% ma sempre 100% e ci chiede lo stesso con il suo aiuto. Tante
volte siamo come i figli, amati tanti dai nostri genitori, che non
vogliono rispondere a quel amore dei genitori e perfino dicono ai
genitori di smettere ad amarli così si sentono più liberi, e la
coscienza, non ancora morta, fa meno male (Prov 25,22; Rom 12,20).
Vogliamo abbassare l’asta per il salto in alto a 2 centimetri, ma
Dio ci tiene a 2 metri. E’ una grande tentazione di non vivere la
nostra chiamata dal nostro battesimo, e perciò di non vivere la
nostra vocazione come genitori, sacerdoti o vescovi, come hanno fatto
i profeti richiamando sempre se stessi e le altre persone al standard
immutabile di Dio, alla legge di Dio.
CAPISCO MEGLIO ADESSO PERCHÉ PAPA
GIOVANNI PAOLO II HA SPESSO INCORAGGIATO IL DIALOGO, perché nel
dialogo apriamo noi stessi di cercare la verità insieme invece di
cadere nella tentazione molto comune di inventare la verità secondo
le nostre teste per la nostra convenienza relativa. Ogni tanto
parliamo delle brame profonde nei nostri cuori e delle interrogativi
fondamentali messo dentro di noi da nostro Creatore soltanto con
quelli che sono d’accordo con il modo che noi vogliamo le cose.
Pochi sacerdoti che conosco sono disponibili di andare avanti ogni
giorno nel cercare la Verità insieme, in un dialogo aperto e
sincero, con la disponibilità di cambiare le nostre vite secondo il
tesoro di ogni pezzo della Verità che Dio ci offre, spesso da altre
persone benintenzionate.
Capisco sempre di più perché Papa
Giovanni Paolo II, quando era chiesto di offrire un versetto da tutta
la Bibbia per il popolo di Dio, ha risposto senza esitazione: “LA
VERITÀ VI FA LIBERI” (Gv 8,32). Tante persono oggi si fidano a se
stessi invece di fidarsi a Quello Che li ha creati e li ama più che
si amano se stessi, e quindi le mani di Dio sono legati a causa del
Suo rispetto per il nostro libero arbitrio. Oggi, circondati da
questa atmosfera di relativismo molto distruttiva, un gran numero dei
cristiani dicono con la loro bocca “sia fatta la tua volontà” ma
in pratica vivono le loro vite “sia fatta la mia volontà” senza
neanche rendendosi conto della differenza; “mia” e “sua” sono
state messe sullo stesso piano come ha fatto i nostri primi genitori
dell’umanità nel giardino di Eden (Gen 3,4-5). “Non chiunque mi
dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa
la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21)! Quante volte
troviamo nei scritti dei santi, e perfino nelle rivelazioni private
di Cristo ai santi, la grande importanza di sottometterci al
superiori leciti all’autorità lecita in tutte le cose fra la loro
giurisdizione tranne peccato. Ma anche qui, i tradizionalisti
scismatici mettono tante direttive dell’autorità della Chiesa
nella categoria dell’peccato, secondo il modo che i tradizionalisti
scismatici vogliono interpretare le cose e le circostanze, che non
sono nella categoria di peccato; in questo modo si auto-giustifica la
disobbedienza e la non conformità all’autorità legittima della
Chiesa. Ma questo è veramente un’atteggiamento di cercare la
verità fidandosi più a Dio che a se stessi?
QUANTI SONO LE PERSONE CHE SE TU DICI
LORO: “STATE VIVENDO NEL PECCATO!”, ti danno retta? Forse una su
quattrocento?! Quante coppie ‘convivono’ oggi con il peccato del
“sesso libero”!? Quanti responsabili religiosi cercano, con il
motivo di “amore”, con compassione malconsigliata e falsa, di
accontentare “le coppie di fatto” promovendo questi tipi di legge
civile nonostante che si dice nel “Atto di Dolore” “ prometto
con il Tuo aiuto di non offernderTi più e di SFUGGIRE LE OCCASIONI
PROSSIME DI PECCATO”? Perfino il giornale anti-Cattolico, “New
York Time”, doveva ammettere che la convivenza non fa durare le
unioni (“Study Finds Cohabiting Doesn’t Make a Union Last”;
http://www.nytimes.com/2010/03/03/us/03marry.html).
“Il cuore mi si fermava alla vista di
quello strazio. Ad un tratto il Signore mi disse queste parole: « Ho
una sofferenza ancora maggiore di quella che vedi ». E Gesù mi fece
conoscere per quali peccati si sottopose alla flagellazione: sono i
peccati impuri. Oh, che tremende sofferenze morali patì Gesù,
quando si sottomise alla flagellazione! (Diario, 445).
DOVE C’È IL PECCATO NON PUÒ ESSERCI
LA PACE E IL VERO AMORE. Dove c’è il peccato, convive l’altro
“dio”: il “dio io”, e quel dio fatto su misura, fatto per sé
e su di sé; è marchiato dall’impronta del demonio. Oh, e vero
che per loro, Dio non può comandargli proprio niente, ma nemmeno
credono all’esistenza del demonio, per questo gli sono in braccio e
lui manovra la loro mente portandoli ad azioni abominevoli. Dio dona
Amore; il demonio dona morte! Gesù ci dice di seguirlo ogni giorno
con la nostra croce e ci offre la vera libertà e la felicità
eterna; il diavolo ci dice di evitare la sofferenza a tutti i costi
qui sulla terra e ci convince che tutti vanno a paradiso dopo la
morte.
E’ VERAMENTE IRONICO CHE LE COSE CHE
LA NOSTRA CULTURA EDONISTICA CI OFFRONO COME LIBERTÀ FINISCONO DI
ESSERE LA SCHIAVITÙ TERRIBILE E LA NOSTRA DISTRUZIONE! “In
verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo
del peccato” (Gv 8,34). Non è facile oggi per le coppie di
seguire fiduciosamente l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità
umana nella nostra cultura ribelle che cerca il piacere come uno dei
suoi dei. E’ ancora più difficile per i giovani che cercano di
seguire non soltanto Gesù risorto ma anche Gesù crocifisso quando
perfino tanti responsabili religiosi ci indicono in vari modi che si
può mettere da parte le parti difficile della Sacra Scrittura e dei
insegnamenti della Chiesa. George Weigel, che ha scritto una
biografia di Papa Giovanni Paolo II, ha detto che l’ultimo pezzo
sulla scacchiera mondiale che è resista ed e contro la distruzione
devastante di relativismo è la Chiesa Cattolica. Le prime parole di
Papa Giovanni Paolo II erano: “Non abbiate paura!” Sfruttando i
motori della cultura, i secolaristi fanno sentire i veri cristiani
sempre più a loro grande disaggio di parlare dei valori del
cristianesimo nella piazza pubblica. Arriveremo al punto, come
abbiamo visto tante volte nella storia della Chiesa, che tanti veri
cristiani (non i falsi con il nome di “cristiano”) saranno
ammazzati per cercare di far silenzio di questa testimonianza della
vera fede. Come Satana, i dittatori non sopportano quelli che adorano
l’unico e vero Dio! Purtroppo ci saranno tanti “cristiani” che
negheranno Gesù Cristo per salvare la vita e per poter mangiare!
E’ VERAMENTE DIFFICILE OGGI DI
SEGUIRE GESÙ NELLE SOCIETÀ TOTALMENTE SECOLARIZZATE. Perfino i
discepoli di Gesù “rimasero costernati e chiesero: “Chi si potrà
dunque salvare?” (Mt 19,25). Gesù non ha cambiato il suo
insegnamento di accontentare i discepoli o di non perdere i discepoli
(Gv 6) come fanno tanti responsabili religiosi oggi, senza parlare
dei politici. Invece Gesù “fissando su di loro lo sguardo, disse:
Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile” (Mt
19,26). I veri pastori incoraggiano le coppie di cercare l’aiuto
nei sacramenti e di pregare il Rosario per poter vivere l’enciclico
profetico Humanae Vitae e tutti gli insegnamenti del Magistero della
Chiesa. Quelli che si chinano al dio del rispetto umano danno un
“bacio amoroso” (della morte!) mentre conducono le coppie di
soccombere alla mentalità e correnti forti del nostro mondo moderno
che conduce alla loro distruzione. La realtà oggettiva del mondo e
dell’universo e dell’esistenza umana sono stati creati da Dio,
non da te o da me! Quindi le regole del gioco della vita sono
determinate da Lui, non dai relativistici numerosi sulla terra oggi
(Gen 3,4-5)! Il manuale di istruzione di Dio, trovato e spiegato
nella Tradizione Sacra, nel Magistero della Chiesa e nelle Sacre
Scritture, offre “la Via, la Verità, e la Vita” (Gv 14,6) che ci
mostra come di evitare i disastri e di trovare la libertà vera e la
felicità non soltanto in paradiso ma anche qui sulla terra. Si
dicono che Dio perdona sempre, l’uomo perdona qualche volta, ma la
natura non perdona mai!
Dopo la grande depressione e la guerra,
tante persone hanno detto: “NON VOGLIO CHE I MIEI FIGLI SOFFRONO
CIÒ CHE HO SOFFERTO IO.” E’ normale di cercare di evitare la
sofferenza. Ma i cristiani seguono Cristo crocifisso per risorgere
con Lui dopo la morte. Il vero amore di Dio e del prossimo sempre
comporta qualche tipo di sofferenza. San Raimondo di Penafort ha
scritto: “Ma sia lungi da voi l’appartenere al numero di coloro
che hanno case quiete, tranquille e sicure, mentre la verga del
Signore non è su di loro: trascorrono la vita nella prosperità e in
un attimo scenderanno all’inferno.” (Ufficio delle letture; 7
Gennaio).
NEL MIO PAESE, GLI STATI UNITI, CI SONO
PIÙ DI 30,000 GRUPPI INDIPENDENTI PROTESTANTI CHE INTERPRETANO LA
RIVELAZIONE DIVINA, OGNI GRUPPO NEL LORO MODO. Gesù ha saputo bene
che ci sarebbero tante opinioni e confusione sulla tema più
importante della salvezza eterna e perciò ci ha dato la Chiesa con
la ROCCIA come la nostra garanzia e guida protetta divinamente (Mt
16,18). Noi stiamo promovendo e insegnando la religione dei Vangeli
spiegati dalla Chiesa Una e Vera, la Chiesa Cattolica con il Papa
come il capo visibile, o noi stiamo promovendo e insegnando una
religione “Cristiana” carina e comoda senza la croce, mentre
rendiamo insensibili e intorpidite le coscienze dei nostri
parrocchiani? Siamo veramente pastori buoni delle nostre gregge per
proteggere le pecore dai lupi molto numerosi e ingenui
impercettibilmente oggi? O siamo scivolati nel rollo comodo e
autocompiacimento del mercenario che si gratifica con l’applauso
delle pecore con le nostre parole carine che crediamo che le pecore
vogliono sentire; poi quando viene il lupo furbo, astuto, scaltro e
subdolo, abbandoniamo la gregge, non essendo pronti o disponibili di
diventare impopolari o perfino rifiutati dalla maggioranza delle
pecore egoistiche (Gv 10,7-18). “Verrà giorno, infatti, in cui
non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire
qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie
voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle
favole” (2Tim 4,3-4).
PERCHÉ GESÙ CI ESORTA COSÌ SPESSO
NEI VANGELI DI PREGARE SEMPRE (Lc 18,1; 21,36, ecc.)? Perché Gesù
ci dice: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e
vi sarà aperto” (Mt 7,7; Lc 11,9)? Non è proprio perché Dio è
molto, in fatti totalmente, rispettoso della nostra volontà libera?
Tu credi veramente, secondo le tue frase a me per telefono, che Dio
costringerà tutti, perfino strillando e dando i calci, a passare
tutto l’eternità con Lui? Il diavolo non vuole rispettare la
nostra libertà per niente e lui sarebbe felice di costringerci nella
sua dimora eterna anche se stiamo strillando e dando i calci.
DIO HA DATO A NOI ESSERI UMANI UNA
DIGNITÀ INCREDIBILE, COME GLI ANGELI! Siamo creati nell’immagine
e somiglianza di Dio (Gen 1,26-27), e perciò siamo capaci di dire
liberamente SI o NO a Dio! La nostra cultura relativistica di oggi
vuole dirci che no c’è la verità, e che un’opinione è buona
come un’altra, e che non importa ciò che facciamo. Ma questo modo
di credere e di fare finisce nella legge dei forti: “La forza ha
ragione!” La nostra cultura vuole dirci che abbiamo pochissima
dignità, e perciò non abbiamo nessuna responsabilità per le nostre
azioni. Non è questo un riapparire dell’eresia di gnosticismo che
vede tutte le cose materiali come un male e quindi possiamo fare con
i nostri corpi come vogliamo senza le conseguenze? San Colombano
spiega molto chiaro la nostra grande dignità creati nell’immagine
di Dio e anche la nostra grande obbligazione di preservare
quest’immagine meravigliosa (Ufficio delle Letture; 23 nov.).
QUANDO UNA DONNA FA UN ABORTO, PER
POTER ESSERE GUARITA, LEI DEVE CONFRONTARE TUTTA LA VERITÀ DELLA
SERIETÀ TREMENDA DEL PECCATO COMMESSO E ANCHE LA MISERICORDIA
INFINITA DI DIO! Se lei non è aiutato dagli altri di ammettere la
verità del peccato commesso e anche l’offerta della misericordia
infinita di Dio, lei avrà problemi ancora più grande psicologici e
anche altri problemi. Se tutti vanno a paradiso come tu dici, non
dev’essere nessun conseguenze o ripercussioni, psicologicamente o
altro, siccome non c’è nessuna responsabilità, proprio come gli
animali che non fanno l’esperienza di queste conseguenze o
ripercussioni. I statistici ci fanno vedere che nella nostra società
di sesso facile, l’occorrenza della depressione fra le femmine è
tre volte più alto che fra i maschietti che fanno rapporti sessuali
liberamente come si stringesse la mano o si facesse un gioco di
tennis. Papa Giovanni Paolo II non ha detto alle donne che tutti
vanno a paradiso e così possono dimenticare del atto dell’aborto!
“UN PENSIERO SPECIALE VORREI
RISERVARE A VOI, DONNE CHE AVETE FATTO RICORSO ALL'ABORTO. La Chiesa
sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra
decisione, e non dubita che in molti casi s'è trattato d'una
decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel
vostro animo non s'è ancor rimarginata. In realtà, quanto è
avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi
prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza.
Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e
interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l'avete fatto,
apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni
misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel
sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto
e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel
Signore. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e
competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i
più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita. Attraverso
il vostro impegno per la vita, coronato eventualmente dalla nascita
di nuove creature ed esercitato con l'accoglienza e l'attenzione
verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo
modo di guardare alla vita dell'uomo.” (EVANGELIUM
VITAE, no. 99; http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/__PU.HTM).
Quando Santa Faustina ha pregato per la
conversione di una signora su un treno, ha scritto: “Sentii che la
mia preghiera aveva provocato in quell'anima una lotta ancora più
accesa. Non cercai di confortarla, ma pregai con fervore ancora
maggiore” (Diario, 396). Quanti responsabili religiosi e genitori
fanno come Santa Faustina ha fatto e amano gli altri per il loro bene
eterno e non soltanto per il loro bene terreno?
IL DIAVOLO VUOLE ABBASSARE GLI ESSERI
UMANI AL LIVELLO DEGLI ANIMALI, o peggio, al suo livello che è molto
più basso delle bestie innocenti! Oggi lui ne sta succedendo più
che mai nella storia dell’umanità. Perfino gli animali non
uccidono i loro bambini o non uccidono i loro vecchi e non fanno
sesso fra due maschi o fra due femmine!
PER QUELLE CHE HANNO RIFIUTATO LA
VERITÀ, è molto più conveniente e soddisfacente di vedere se
stessi nello specchio costruito soggettivamente da se invece di
vedersi nello specchio di Dio che ci ha creati e ha impresso la
verità nel nostro essere! Alla morte vedremo tutta la nostra vita:
come abbiamo cercato e vissuto la verità o come abbiamo accettato e
abbracciato liberamente così tante illusioni convenienti offerti a
noi dal mondo o dal diavolo o da noi stessi.
Il RELATIVISMO non riduce soltanto noi
esseri umani, ma riduce e perfino nega il sacrificio incredibile di
Cristo! TUTTA LA REDENZIONE È ANNULLATA! Cristo è venuto per i
peccatori non per quelli che vanno automaticamente al paradiso.
Cristo girava con i peccatori, non i auto-giustificati! Il primo
passo nel nostro cammino verso Cristo è di riconoscere la nostra
peccaminosità, di pentirci e di chiedere il perdono da Dio.
Come diciamo il Mercoledì delle
ceneri, “Convertitevi e credete al Vangelo!” SE TUTTI VANNO A
PARADISO, PERCHÉ GESÙ CRISTO HA SOFFERTO UN TALE MORTE ORRIBILE?
Chi è stupido qui, Cristo o noi relativisti presuntuosi? Chi
determina il criterio della salvezza, io, tu, o Gesù che parla
attraverso la Sua Chiesa?
E’ interessante che i socialisti non
riescono ad accettare che gli individui hanno la capacità notevole
che noi chiamiamo la volontà libera, il libero arbitrio. SOCIALISMO
NON RIESCE AD AFFRONTARE QUESTA QUESTIONE DELLA VOLONTÀ LIBERA!
IL PIÙ E IL MEGLIO CHE SATANA RIESCE
AD AVVICINARSI ALLA COSA VERA, ALLA VERITÀ, ALLA VIRTÙ, E POI DI
CORROMPERLA (“angelo di luce” (2Cor 11,14), le più anime che
riesce a traviare, specialmente fra quelli che hanno ricevuto più
grazia e verità e responsabilità da Dio come i genitori, sacerdoti
e vescovi. Perciò satana proclama che Dio ci ama ed è
misericordioso, mentre nega la nostra responsabilità siccome “Dio
che è amore e misericordioso, non manderebbe mai qualcuno
all’inferno”. Satana ci dice in fatti “Dio probabilmente non
ha neanche creato l’inferno e il diavolo non esiste in realtà!”
La maggioranza delle persone nell’inferno hanno bevuto questa bugia
(Diario, 741)! Ma la verità è che Dio non manda nessuno
all’inferno; quelli nell’inferno hanno scelto liberamente di
andarci e Dio conferma la loro scelta. Se io scelgo liberamente di
non vivere i Dieci Comandamenti secondo il criterio di Dio tutta la
mia vita, Dio, per amore, rispetta la mia scelta e io vado
all’inferno! Il diavolo si traveste come un “angelo di luce”
(2Cor 11,14)! I più passi che uno fa nella direzione di questi
illusioni convenienti quando si confronta con le difficoltà e le
decisioni nella vita, DIVENTA PIÙ DIFFICILE di confrontare la realtà
e la verità, e può diventare uno shock grande e quasi impossibile
di capire ed accettare la verità quando ci tocca come una realtà
forte e dura.
Suor Lucia di Fatima ha detto a padre
Fuentes, il postulatore della causa di beatificazione dei pastorelli
Francisco e Jacinta, il 26 dicembre 1957: “La Madonna è molto
triste perché non si è fatto caso al suo messaggio del 1917… Né
i buoni, né i malvagi l'hanno tenuto in considerazione. Credetemi
Padre mio, il Signore castigherà il mondo assai presto, il castigo è
imminente. Molte nazioni scompariranno dalla superficie della terra,
parecchie nazioni saranno annientate. ... IL DEMONIO SA CHE I
RELIGIOSI E I SACERDOTI, VENENDO MENO ALLA LORO BELLA VOCAZIONE,
TRASCINANO MOLTE ANIME ALL'INFERNO. Abbiamo a nostra disposizione
due mezzi efficacissimi: l'orazione ed il Sacrificio. ... La terza
volta mi disse che, esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli
uomini, ci offre con tremore l'ultima ancora di salvezza: la
Santissima Vergine in persona, Sue numerose apparizioni, lacrime,
messaggi di veggenti ovunque nel mondo. Disse la Madonna che se non
ascoltiamo e offendiamo ancora non saremo più perdonati. Padre, è
urgente che ci rendiamo di questa realtà terribile. NON VOGLIAMO
RIEMPIRE LE ANIME DI PAURA, MA SOLO È URGENTE UN RICHIAMO ALLA
REALTÀ. Da quando la Santa Vergine ha dato una così grande
efficacia al Rosario, non esiste alcun problema materiale,
spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con
IL SANTO ROSARIO E CON I NOSTRI SACRIFICI. Recitarlo con devozione
sarà consolare Maria e tergere tante lacrime dal suo Cuore
Immacolato. ... La Madonna ha espressamente detto: "Ci
avviciniamo agli ultimi tempi".”
Ho detto al parroco che mi ha
rimproverato per telefono: “PREFERISCO DI ESSERE SPAVENTATO QUI
SULLA TERRA CHE ESSERE SPAVENTATO PER TUTTA L’ETERNITÀ!” “Gesù
richiama il premio o il castigo, che ci attendono dopo questa vita,
perché ci ama. Egli sa, come dice un Padre della Chiesa, che a volte
il timore di una punizione è più efficace di una bella promessa”
(Mt 10,32-33;
http://www.focolare.org/it/news/2012/08/01/agosto-2012/).
Ogni volta che cadiamo nel peccato, è
un chiodo, è una spina che conficcate nel Cuore del Figlio della
Madre Dolorata, e Lei grida: “ABBIATE PIETÀ, ABBIATE
MISERICORDIA!”
QUANTI SACERDOTI OGGI SI FIDANO PIÙ
NELLE LORO OPINIONI (COME I RELATIVISTI) INVECE NEI INSEGNAMENTI
DELLA CHIESA CHE INCLUDE I SCRITTI DEI PAPI? Che cosa cercava a
dirci Papa Giovanni Paolo II con i suoi visiti a Fatima e con le
beatificazioni di Giacinta e Francesco di Fatima? Perché Papa
Benedetto ha scelto Cardinale Biffi a dare il ritiro annuale
quaresimale al Papa e ai membri importanti del Vaticano (27 Febbraio
2007)? Il “Times di Londra” ha riportato nel 2004 che il
Cardinale descrive l’Anticristo che “caminando fra noi”. Il
ritiro quaresimale non ha deluso. Cardinale Biffi ha parlato di
nuovo sulla tema spesso ripetuto dell’Anticristo, basando i suoi
commenti sul lavoro di Vladimir Soloviev, un filosofo religioso Russo
che ha ricevuto le lodi dal Papa Benedetto prima di essere elevato al
pontificato. Citando Soloviev, il Cardinale ha detto “l’Anticristo
si presenterà come un pacifista, ecologista e ecumenista.” Il
Cardinale ha detto che questo è “il pericolo che i cristiani
confrontono oggi … il Figlio di Dio non può essere ridotto ad una
serie di progetti buoni approvati dalla mentalità comune e terrena.”
Il predicatore degli Esercizi Spirituali ha aggiunto che “ci sono
valori relativi, come la solidarietà, amore della pace e rispetto
per la natura. Se questi diventano assoluti, sradicando o perfino
opponendo la proclamazione del avvenimento della salvezza, allora
questi valori diventano una istigazione alla idolatria e ostacoli
alla via della salvezza…”
(http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=120479).
OGGI SIAMO COME PESCI ABITUATI
ALL’ACQUA SPORCA; SIAMO DIVENUTI ABITUATI TOTALMENTE ALL’ACQUA
SPORCA E INTORBIDA DEL RELATIVISMO E NE SIAMO CONTENTI. Perciò
giudichiamo tante cose da questa prospettiva di acqua sporca. Ma il
Creatore dei mondi materiali e spirituali ha impresso le Sue leggi su
queste realtà create. Quindi se noi sentiamo che tutto va bene,
mentre siamo immersi nella nostra acqua sporca, cioè, la nostra
inconsapevolezza e cecità del nostro punto di vista relativistica,
non riusciamo a capire quando qualcuno ci offre la spiegazione non
relativistica secondo la Chiesa. “E per questo Dio invia loro una
potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano
condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno
acconsentito all’iniquità” (2Thess 2,11-12).
E’ INTERESSANTE CHE DICIAMO AL NOSTRO
BAMBINO DI COPRIRSI NELL’INVERNO QUANDO SI ESCE DI CASA PERCHÉ CI
SONO LE LEGGI DELLA NATURA, e anche di consiliare il nostro bambino
in riguardo di tante altre precauzioni naturali. Ma non lo diciamo
più di seguire le leggi di Dio sulla moralità sessuale; poi lui si
finisce nei rapporti cattivi e finisce di distruggere la sua vita
sulla terra e dopo la morte. Diciamo: “Non si può ingannare madre
natura”, ma la stagione è aperta a sparare agli insegnamenti della
Chiesa nonostante che questi insegnamenti sono per il nostro bene, da
una madre che ci vuole bene, da la Santa Madre Chiesa. Se tutto è
OK (tranne la Verità spiegato in un modo autentico dalla Chiesa
Cattolica!), insomma, come tanti insinuano, nonostante che diluiamo o
scansiamo tutti gli insegnamenti della Chiesa che non sono comodi e
ignoriamo i messaggi di Fatima, allora che cos’era la causa vera
della Prima Guerra Mondiale, la Seconda Guerra Mondiale, la
distruzione delle famiglie, l’aborto, eutanasia, il socialismo che
sta sostituendosi velocemente le strutture civili che rispettavano e
salvaguardavano il principio Cattolico importantissimo della
subsidiarità?
UN ALLENATORE DI SPORT PERDE PRESTO IL
SUO LAVORO SE NON SA DISCIPLINARE GLI ATLETICI. Ammiriamo gli
allenatori che sanno disciplinare i giovani atletici. Come mai nel
campo della vita morale non accettiamo la disciplina? Perché così
poche persone oggi non ammirano e incoraggiano i responsabili
religiosi che sanno disciplinare le loro gregge in riguardo alla
morale per aiutare le persone di vincere il premio della vita eterna?
SETTE VOLTE NEL LIBRO DEI GIUDICI IL
POPOLO D’ISRAELE HA PASSATO IL CICLO del peccato, la sofferenza,
l’implorazione a Dio, salvezza da Dio, e poi silenzio in riguardo
di Dio, e poi ha cominciato da capo a peccare di nuovo. Il mondo sta
per entrare la seconda parte di forse il più grande ciclo nella
storia del mondo, “la sofferenza” (tribolazione!) che aiuterà
tanti ad implorare Dio e di riconoscere e di pentirsi dei loro
peccati. E’ interessante che quando gli Israeliti erano stufati di
decidere e di fare le cose da soli e hanno fatto l’esperienza di
come è meglio di seguire quello scelto da Dio, hanno finalmente
pregato a Gedeone di regnare “su di noi tu e i tuoi discendenti…”
(Gdc 8,22). Quanti cristiani anche sono diventati stufi di essere il
papa e hanno fatto la stessa scelta sapiente di seguire quello scelto
da Dio, il Papa vivente, a cui ha promesso che “le porte degli
inferi non prevarranno…” (Mt 16,18). Questa promessa è stata
fatta a Pietro e ai suoi successori, non ai vescovi, ne alle
conferenze episcopali ne ai teologi dei quali tanti si sono fatti
come un secondo magisterium in particolare dopo Humanae Vitae era
scritto.
Poco prima che i disastri hanno colpito
sette volte nel libro dei Giudici, il popolo d’Israele non l’ha
aspettato il disastro PERCHÉ NON SI È RESO CONTO QUANTO LONTANO SI
È ALLONTANATO DA DIO NEL SUO CUORE E NELLE SUE AZIONI E QUINDI
CREDEVA CHE TUTTO ANDAVA BENE COME IL POPOLO HA FATTO NEI GIORNI DI
NOE E LOT (Gen 6,5-8; 7,6-24; Lk 17,26-30; Mt 24,37-39). Dio ha
mandato i profeti ma il popolo non hanno tenuto conto delle parole
dei profeti. Gli abitanti di Sodoma e Gomorra non avevano un idea
che le loro città stavano per essere distrutte; non si interessavano
finché potevano godere i loro piaceri distruttive. Oggi tanti capi
dello stato stano promovendo omosessualità e l’aborto e tanti non
avranno un idea perché un “castigo più grande del diluvio, come
non si avrà mai visto prima” sta per scatenarsi (la Madonna a
Akita, Giappone, 1973). Come Lucia di Fatima ha detto a Padre
Fuentes: “Esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci dà
CON TREMORE L'ULTIMA ÀNCORA DI SALVEZZA CHE È LA SS. VERGINE IN
PERSONA, segni di lacrime, messaggi di diversi veggenti sparsi in
tutte le parti del mondo. Disse la Madonna che se non ascoltiamo e
offendiamo ancora non saremo più perdonati.”
QUANTE MOGLIE (O MARITI) SOFFRONO TANTO
PERCHÉ I LORO MARITI (O MOGLIE) SONO COSÌ INSENSIBILI E
INDIFFERENTI!? Una cagna non soffre perché un cane è insensibile
of indifferente! La nostra cultura oggi che ha inculcato in tanti
che sesso fuori di matrimonio è come stringere la mano o giocare una
partita di tennis, abbassando o negando totalmente la nostra dignità
e la nostra natura umana data da Dio, ha tanta difficoltà a spiegare
perché tante ragazze cadono nella depressione a causa del sesso
facile fuori di matrimonio senza nessuna restrizione! Dio ci ha dato
una dignità incredibile essendo fatti nel suo immagine e
somiglianza. Perciò questo peccato della mancanza di vivere questa
dignità straordinaria è incomprensibile alla nostra cultura che ha
abbassato gli esseri umani ad uno stato così basso. Noi tendiamo di
abbassare Dio al nostro livello, al livello di amore umano, non amore
divino, così è più facile di non dover rispondere ad un amore
divino così grande. Questo è simile ad un figlio che dice alla sua
madre amorosa di smettere di amarlo tanto così la sua coscienza non
gli da fastidio a causa della sua mancanza di rispondere all’amore
della sua madre. Ma Dio ama solamente in un modo totale, non 50% o
95%!
Questo tipo di coscienza colpevole è
uno dei motivi principali per cui i secolaristi stanno facendo le
leggi di costringere i veri cristiani nell’armadio, in privato, e
fuori dalla piazza pubblica! E’ molto interessante che I
SECOLARISMI E GLI OMOSESSUALI ATTIVISTI ACCUSANO LA CHIESA DI IMPORRE
LA MORALE, ma invece dopo la grande maggioranza dei Stati e gruppi di
persone hanno votato di mantenere il matrimonio fra un uomo e una
donna come Dio intendeva, questi distruttori culturali continuano di
tornare contro la volontà della grande maggioranza dei popoli di
manipolare, costringere e forzare la loro agenda giù nella nostra
gola contro i nostri desideri ben espressi! Nella “Terra dei
Liberi”, gli Stati Uniti, non è più protetto il diritto della
coscienza della persona. In verità, è adesso peggio negli Stati
Uniti che nei paesi dai quali i fondatori degli Stati Uniti sono
fuggiti secoli fa per poter avere “la libertà della religione”,
non soltanto “la libertà di culto”, che vuol dire soltanto
privatamente senza la possibilità di offrire i valori di
cristianesimo nella piazza pubblica, come il nostro Salvatore, Gesù
Cristo, ci ha comandato di fare (Mt 28,19; Lc 24,47; Atti 1,8)!
Suor Maria Gabriella in purgatorio ha
detto a Suor Maria della Croce (1880): “I PREDICATORI ED I
DIRETTORI SPIRITUALI NON FANNO DEL BENE ALLE ANIME CHE IN PROPORZIONE
ALLA LORO UNIONE CON GESÙ, vale a dire al loro spirito d'orazione e
alla vigilanza che usano nel conservare calmo il loro interiore, nel
tenere sempre gli occhi dell'anima fissi su Gesù, pronti a fare ed a
sacrificare tutto per la salvezza delle persone che gli sono state
affidate.” (http://purgatorio-mano.blogspot.com).
In riguardo al Papa Giovanni Paolo II
che ha risposto, secco “Chi non crede nel demonio non crede nel
Vangelo” (in riguardo ai tanti vescovi che non credono nel
demonio), hanno chiesto l’esorcista principale del Vaticano, Padre
Gabriele Amorth, nell’intervista di 2001: “MI FACCIA CAPIRE: LA
CONSEGUENZA È CHE MOLTI VESCOVI E MOLTI PRETI NON SAREBBERO
CATTOLICI?” Amorth ha risposto: “Diciamo che non credono a una
verità evangelica. Quindi semmai li taccerei di propagare un’eresia.
Però intendiamoci: uno è formalmente eretico se viene accusato di
qualcosa e se persiste nell’errore. Ma nessuno, oggi, per la
situazione che c’è nella Chiesa, accusa un vescovo di non credere
nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di non nominare esorcisti
perché non ci crede. Eppure potrei farle tantissimi nomi di vescovi
e cardinali che appena nominati in una diocesi hanno tolto a tutti
gli esorcisti la facoltà di esercitare. Oppure di vescovi che
sostengono apertamente: «Io non ci credo. Sono cose del passato».
Perché? PURTROPPO PERCHÉ C’È STATA L’INFLUENZA PERNICIOSISSIMA
DI CERTI BIBLISTI, e potrei farle molti nomi illustri. Noi che
tocchiamo ogni giorno con mano il mondo dell’aldilà, sappiamo che
ha messo lo zampino in tante riforme liturgiche. (Per esempio?) Il
Concilio Vaticano II aveva chiesto di rivedere alcuni testi.
Disobbedendo a quel comando, si è voluto invece rifarli
completamente. Senza pensare che si potevano anche peggiorare le cose
anziché migliorarle. E tanti riti sono stati peggiorati per questa
mania di voler buttare via tutto quello che c’era nel passato e
rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad oggi ci avesse sempre
imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse finalmente arrivato il
tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei superbiblisti, dei
superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose giuste. Una
menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente chiesto di
rivederli quei testi, non di distruggerli.”
(http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).
Il Cardinale Antonio Cañizares
Llovera, prefetto della Congregazione per il Culto Divino ha detto:
“LA SFIDA PIÙ URGENTE OVUNQUE È IL RECUPERO DEL SENSO DELLA
LITURGIA. ... La gente crede che la liturgia sia una questione di
forme e realtà esteriori, e noi crediamo sia necessario recuperare
il senso del culto, ad esempio il senso di Dio in quanto Dio. Questo
senso di Dio può essere riscoperto solo attraverso la liturgia. ...
LA LITURGIA È SEMPRE RIVOLTA A DIO, NON ALLA COMUNITÀ; non è la
comunità che fa la liturgia, ma Dio. È Lui che viene ad incontrarci
e a offrirci di partecipare alla Sua vita, alla Sua grazia e al Suo
perdono... Quando si vive davvero la liturgia e Dio è davvero al
centro di essa, tutto cambia. ... Il mistero di Dio che è
l’incredibile mistero del Suo amore, non è qualcosa di vago, ma è
Qualcuno che viene ad incontrarci. Dobbiamo riscoprire l’uomo che
adora. Dobbiamo riscoprire il senso del mistero. Dobbiamo recuperare
ciò che non si sarebbe mai dovuto perdere.”
(http://www.santuariodivinamaternita.com/Sito/Documenti/091026_CardCanizaresLlovera_intervista.pdf).
Dopo finisco a celebrare la Santa Messa
ogni giorno, spesso vado con l’altro sacerdote in quella parrocchia
al bar locale per un cappuccino. Spesso parlo e scherzo con il
barista, Roberto, che ormai ci conosciamo bene. Una volta in 2010
l’ho detto che quest’anno (2010) tante persone celebrano
l’invenzione della “pillola” cinquant’anni fa. Brevemente ho
detto che la grande maggioranza dei Cattolici sono caduti per la
tentazione molto attraente di separare l’atto coniugale dalla vita,
dalla responsabilità, che ha avvelenato tante famiglie, la cellula
fondamentale della società. Questo è la radice della crisi oggi.
Roberto ha risposto con aria indifferente che lui usa la pillola e
tutto va bene per lui. HO RISPOSTO SEMPLICEMENTE CHE LA GRANDE
MAGGIORANZA DELLE PERSONE OGGI NON SA NEANCHE LA DIFFERENZA FRA
L’AMORE SECONDO IL MONDO E L’AMORE SECONDO GESÙ CRISTO. Ho
detto che ciò che è ancora peggio, molto peggio, è il fatto che la
grande maggioranza non vuole sapere la differenza! Si dice in
inglese: “L’ignoranza è la beatitudine!”
Nel nostro modo umano di dire qui sulla
terra, molte persone, che hanno accettato e abbracciato volutamente
tante volte nella loro vita le bugie comode di relativismo, diranno a
Gesù alla morte: “Non sapevo questo o quello o …” E Gesù
dirà: “SI, NON SAPEVI, MA HAI SCELTO VOLUTAMENTE DI NON VOLER
SAPERE, non volevi scoprire la verità o la differenza fra l’amore
secondo il mondo, con tanti motivi egoistici nascosti, e l’amore
vero che ho spiegato mentre ero qui sulla terra lasciando la mia
Chiesa, la Chiesa Cattolica con il Papa come il capo, per spiegare
che cos’è l’amore vero e che cos’è l’amore falso.” La
Verità è Dio (Gv 14,6)!
Con l’amore secondo il mondo, perfino
le opere esterne che sembrano lodevoli, c’è sempre un tornaconto
personale. Con l’amore secondo Gesù Cristo, non c’è un
tornaconto personale terreno; si ama perfino i nostri nemici, le
indesiderabili, i deboli, i bambini non voluti, non nati,
specialmente con difetti fisici, gli anziani che non sono più
autonomi che sono un peso a noi e alla società, ecc.
E’ molto interessante che il Ministro
indiano per gli affari sociali, che non era neanche cristiano, a
Madre Teresa diceva: "FACCIAMO LO STESSO LAVORO, MA C'È UNA
DIFFERENZA: NOI LO FACCIAMO PER QUALCOSA, VOI PER QUALCUNO"!
Madre Teresa non apriva una nuova casa per le sue suore se non c’era
la possibilità di avere adorazione Eucaristica ogni giorno. Madre
Teresa sapeva che crescendo lentamente in fede davanti al Fuoco
divino si riesce sempre più di vedere Gesù nei moribondi sulle
strade di Calcutta. Ecco, mangiare il Pane della Vita è diventare
come Lui: Pane della Vita per ogni fratello che incontriamo. Quanti
di noi facciamo le cose per qualcosa invece per Qualcuno?!? Soltanto
attraverso l’Eucaristia, preghiera, cominciamo di fare tutto quello
che facciamo durante la giornata per Qualcuno!
Gesù ha detto a Santa Faustina:
“ADESSO SO CHE NON MI AMI PER LE GRAZIE NÉ PER I DONI, MA PERCHÉ
LA MIA VOLONTÀ TI È PIÙ CARA DELLA VITA. Per questo Mi unisco a te
così intimamente come con nessun'altra creatura” (Diario, 707).
HO INCORAGGIATO ALCUNI SACERDOTI NELLA
NOSTRA DISCESE di considerare il consiglio del Servo di Dio,
Arcivescovo Fulton Sheen, DI FARE UN’ORA SANTA OGNI GIORNO IN
CHIESA DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO come faccio da 12 anni;
nessun di loro ha cominciato di fare un ora santa ogni giorno. Una
volta dopo aver raccontato ad un sacerdote di 75 anni quanto
quest’abitudine di fare un’ora santa ogni giorno aiuta a me ed
gli altri a cui servo nelle parrocchie, lui mi ha risposto che non
importa la distanza se si prega nella chiesa o fuori della chiesa.
Non ho reagito alla sua risposta ma dentro di me ho cominciato di
pensare quante volte che ho letto che i santi non hanno mai parlato
in quel modo. I santi hanno passato più tempo possibile davanti al
Santissimo Sacramento e hanno incoraggiato altri di fare lo stesso.
“NON MI LASCERÒ ASSORBIRE DALLA
FRENESIA DEL LAVORO FINO AL PUNTO DI DIMENTICARMI DI DIO. Tutti i
momenti liberi li passerò ai piedi del Maestro nascosto nei SS.mo
Sacramento. È Lui che m'istruisce fin dai miei più teneri anni”
(Diario, 82). “Permessi Mensili: Passando, poter entrare in
cappella; impiegare i momenti liberi dalle occupazioni nella
preghiera (Diario, 246).
Quanti sacerdoti che non cercano di
passare più tempo con Gesù nell’Eucaristia SCIVOLANO
NELL’ATTIVISMO e poi le chiese sono sempre più vuote ogni
Domenica!
“Quando entrai nella cappellina,
AVVICINAI IL CAPO AL TABERNACOLO, e bussai dissi: « Vedi, Gesù,
quante difficoltà ho nel dover dipingere quell'immagine ». E sentii
una voce dal tabernacolo: « Figlia Mia, le tue sofferenze non
dureranno a lungo”. (Diario, 152;
http://www.saint-faustina.com/Diary/DMIMS4.shtml)
Perfino SAN TOMMASO D’AQUINO,
ritenuto dalla Chiesa un maestro impareggiabile, acquisiva il suo
sapere da Gesù nel tabernacolo, SUL QUALE APPOGGIAVA SPESSO IL CAPO.
Preferisco la follia dei santi che la sapienza e intelligenza di
tanti chierici.
Papa Giovanni Paolo II parla della
“teologia vissuta dei Santi”!
“Di fronte a questo mistero, accanto
all'indagine teologica, un aiuto rilevante può venirci da quel
grande patrimonio che è la “TEOLOGIA VISSUTA DEI SANTI”.”
(NOVO MILLENNIO INEUNTE, No. 27;
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html).
Quando ho indicato ad un sacerdote di
75 anni che credo che Gesù soffre in un modo misterioso per i nostri
peccati oggi, perché per Gesù, come Dio, non c’è tempo ma
soltanto il momento presente eterno, lui mi ha respinto subito
dicendo che Gesù è morto 2000 anni fa e non soffre più. Dopo ho
cominciato a ricordarmi come tanti volte ho letto nei scritti dei
santi di offrire le preghiere e i sacrifici “IN RIPARAZIONE DEGLI
OLTRAGGI, DEI SACRILEGI E DELLE INDIFFERENZE CON CUI EGLI STESSO
VIENE OFFESO”, in particolare nell’Eucaristia (Preghiera
dell'Angelo a Fatima, 1917).
QUANTI VOLTE SI LEGGE FRASI SIMILI IN
RIGUARDO ALLA RIPARAZIONE E ALLA CONSOLAZIONE a Gesù nel diario di
Santa Faustina! “Durante i vespri udii queste parole: «Figlia Mia,
desidero riposare nel tuo cuore, poiché oggi molte anime Mi hanno
gettato fuori dai loro cuore; ho provato una tristezza mortale».
Cercai di consolare il Signore, offrendoGli mille volte il mio cuore;
provavo nell'anima ripugnanza per il peccato” (Diario, 866).
Gesù ha detto a Santa Faustina:
“Figlia Mia, sappi che il tuo vivo amore e la compassione che hai
per Me, Mi furono di conforto nell’Orto degli Ulivi” (Diario
1664).
I SANTI SONO ARRIVATI A QUEST’UNION,
QUEST’AMORE PER GESÙ PERFINO AL PUNTO DI CONDIVIDERE CON GESÙ IL
SUO DOLORE. Invece per tanti “cristiani”, c’è spesso la
tendenza di non considerare tanto la possibilità di offendere Dio,
tanto meno di causare grande dolore a Dio a causa della nostra
insensibilità e la nostra indifferenza e la nostra ingratitudine.
Diciamo: “Dopo tutto, Lui è Dio; Lui non ha bisogno di noi e in
ogni caso Lui è molto aldilà di queste cose (come tanti deisti
codardi credono)!” DIMENTICHIAMO CHE IL PIÙ GRANDE CHE È
L’AMORE, IL PIÙ GRANDE È IL DOLORE A CAUSA DELLA MANCANZA DELLA
SENSITIVITÀ, L’INDIFFERENZA E INGRATITUDINE. Dio che ci ama
ognuno immensamente soffre più che possiamo immaginare a causa della
nostra indifferenza. Si possa dire come può essere così se Gesù è
già morto 2000 anni fa? Dobbiamo ricordare che per Dio non c’è
il passato ne il futuro ma soltanto il presente eterno. E poi è
veramente un grande mistero che Gesù è totalmente uomo e totalmente
Dio! Gesù ha sofferto (“soffre”) non soltanto per i peccati di
quelli che hanno vissuto prima e durante la sua crocifissione, ma
anche per tutti i peccati dopo la sua crocifissione. FACCIAMO LA
MUTA COSÌ FACILMENTE DI QUESTA INDIFFERENZA FONDAMENTALE DI NON
RISPONDERE ALL’AMORE. Questa è la definizione fondamentale del
peccato. E’ per questo che Gloria Polo ha detto: “Sapete, la
prima cosa di cui rendiamo conto a Dio, prima ancora dei peccati,
sono le omissioni! Sono tanto gravi! Non immaginate quanto!” Dio
è amore; ci ha liberamente create da amore e poi soffre e muore
sulla croce nel presente eterno per il nostro non rispondere a questo
amore immenso e personale per ognuno di noi. Ho cominciato di dire
queste cose a ogni Messa funebre siccome la grande maggioranza delle
persone presenti alla Messa funebre non vengono ogni settimana alla
Messa domenicale per ringraziare Gesù nell’Eucaristia (che
significa “ringraziamento”) per tutto quello che l’ha data, non
soltanto per le cose materiali, ma anche per tutte le benedizioni
spirituali, che includono il suo sacrificio incredibile che ha pagato
sulla croce per i loro peccati di indifferenza fredda, inumana,
assoluta! Le persone presente al funerale si sentono un po’ di
dolore per la mancanza del parente o dell’amico nella barra, ma per
Quello che l’ha dati tutto!?! L’unica cosa che portiamo con noi
dopo la morte è il nostro rapporto e unione con Gesù o la mancanza
di quello. QUANTE PERSONE VANNO AL CIMITERO NEL GIORNO DELLA DOMENICA
MA NON VANNO ALLA SANTA MESSA? Come possiamo pretendere di passare
l’eternità con Gesù se non abbiamo neanche un ora alla settimana
per Lui? Non ci rendiamo conto che il dolore più grande
nell’inferno e in purgatorio, molto più dei tormenti del fuoco
orribile, è l’assenza di Dio?
Non soltanto alle Messe funebre, ma
anche alle Messe di Natale e di Pasqua, quando la maggioranza delle
persone presente non vanno regolarmente alla Santa Messa, HO
COMINCIATO DI DIRE PRIMA DI DISTRIBUIRE LA SANTA COMUNIONE: “Non
voglio offendere nessuno, ma sopratutto non voglio offendere Gesù,
mio Salvatore. La Chiesa ci ha sempre insegnati che di non andare
alla Messa Domenicale ogni settimana offende e causa Gesù a soffrire
così intensamente che bisogna andare alla confessione per confessare
questo peccato orrendo della indifferenza prima di ricevere Gesù, il
Figlio di Dio infinito, nella Santa Comunione, per non offendere e
conficcare un’altra spina nel Cuore di Gesù a causa della
Comunione sacrilega.”
Spesso, mentre facevo la mia
meditazione quotidiana usando i scritti dei santi, si rende conto che
I SANTI SI SONO CONDIVISI CON LE SOFFERENZE DI CRISTO non soltanto
per se stessi ma con Gesù nel momento presente, un’unione
spirituale d’amore condividendo i grandi dolori nell’opera delle
redenzione delle anime. Sono andato all’Internet e ho trovato tanti
documenti molto interessanti in riguardo a questo mistero di offrire
riparazione e consolazione a Gesù e Maria.
“A BUON DIRITTO, DUNQUE, CRISTO
SOFFERENTE ANCORA NEL SUO CORPO MISTICO desidera averci compagni
della sua espiazione; così richiede pure la nostra unione con lui;
infatti, essendo noi « il corpo di Cristo e membra congiunte »
(1Cor 12,27), quanto soffre il capo, tanto devono con esso soffrire
anche le membra (1Cor 12,26).” (Miserentissimus Redemptor; no. 14;
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html).
“Consacrare il mondo al Cuore
Immacolato di Maria significa avvicinarci, mediante l’intercessione
della Madre, alla stessa Sorgente della Vita, scaturita sul Golgota.
Questa Sorgente ininterrottamente zampilla con la redenzione e con la
grazia. CONTINUAMENTE SI COMPIE IN ESSA LA RIPARAZIONE PER I PECCATI
DEL MONDO. Incessantemente essa è fonte di vita nuova e di santità.”
(Giovanni Paolo II; Fatima, 13 maggio 1982;
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1982/documents/hf_jp-ii_hom_19820513_fatima_it.html).
PIO XI HA AFFRONTATO LA DOMANDA DI COME
POSSIAMO OFFRIRE CONSOLAZIONE A CRISTO ADESSO PER CIÒ CHE HA
SOFFERTO ALLORA IN QUESTO MODO: “Ma come potrà dirsi che Cristo
regni beato nel Cielo se può essere consolato da questi atti di
riparazione? « Dà un’anima che ami e comprenderà quello che dico
» [33],
rispondiamo con le parole di Agostino, che fanno proprio al nostro
proposito.” (Miserentissimus Redemptor, no. 13;
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html).
“La tradizione teologica non ha
evitato di chiedersi come potesse, Gesù, vivere insieme l'unione
profonda col Padre, di sua natura fonte di gioia e di beatitudine, e
l'agonia fino al grido dell'abbandono. La compresenza di queste due
dimensioni apparentemente inconciliabili è in realtà radicata NELLA
PROFONDITÀ INSONDABILE DELL'UNIONE IPOSTATICA” (Novo Millennio
Ineunte, no. 26;
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html).
“Ma fra tutti i promotori di questa
nobilissima devozione merita di essere posta in speciale rilievo
Santa Margherita Maria Alacoque, poiché al suo zelo, illuminato e
coadiuvato da quello del suo direttore spirituale, il Beato Claudio
de la Colombière, si deve indubbiamente se questo culto, già così
diffuso, ha raggiunto lo sviluppo che desta oggi l’ammirazione dei
fedeli cristiani, e ha rivestito LE CARATTERISTICHE DI OMAGGIO DI
AMORE E DI RIPARAZIONE, che lo distinguono da tutte le altre forme
della pietà cristiana.” (HAURIETIS AQUAS; No.
95;
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_15051956_haurietis-aquas_it.html).
“E poiché nel corso di quest’anno,
come abbiamo più sopra accennato, si compie felicemente un secolo da
quando, per disposizione del Nostro Predecessore di fel. mem. Pio IX,
la Festa del Cuore Sacratissimo di Gesù si celebra in tutta la
Chiesa, è desiderio Nostro vivissimo, Venerabili Fratelli, che
questa centenaria ricorrenza sia ricordata dal popolo cristiano,
dovunque e solennemente CON PUBBLICI OMAGGI DI ADORAZIONE, DI
RINGRAZIAMENTO E DI RIPARAZIONE DA OFFRIRSI AL CUORE DIVINO DI GESÙ.
Queste manifestazioni poi di cristiano giubilo e di cristiana pietà
dovranno indubbiamente essere celebrate con specialissimo fervore —
in comunione tuttavia di carità e di preghiera con i fedeli della
Chiesa universale — in quella Nazione, nella quale, non senza un
arcano disegno di Dio, ebbe i natali la santa Vergine che fu
promotrice e aralda infaticabile di questa devozione.” (HAURIETIS
AQUAS; No. 125;
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_15051956_haurietis-aquas_it.html).
“Se non che a tutti questi ossequi, e
particolarmente alla tanto fruttuosa consacrazione, che mediante
l’istituzione della festa di Cristo Re venne, a dir così,
riconfermata, conviene che se ne aggiunga un altro di cui, Venerabili
Fratelli, Ci è caro al presente intrattenervi alquanto più a lungo:
L’ATTO CIOÈ DI ESPIAZIONE O RIPARAZIONE, COME SUOL DIRSI, DA
PRESTARSI AL CUORE SACRATISSIMO DI GESÙ. Infatti, se nella
consacrazione primeggia l’intento di ricambiare l’amore del
Creatore con l’amore della creatura, ne segue naturalmente un
altro, che dello stesso Amore increato, quando sia o per dimenticanza
trascurato o per offesa amareggiato, si debbano risarcire gli
oltraggi in qualsiasi modo recatigli; il qual dovere comunemente
chiamiamo col nome di riparazione.” (MISERENTISSIMUS REDEMPTOR; no.
6;
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html).
CHE COSA SI PUÒ DIRE POSSIBILMENTE PER
AIUTARE QUELLI CHE SI SONO LASCIATI TRASPORTARE LONTANO dalle realtà
e i criteri stabiliti da Dio e non capiscono più la serietà della
loro situazione in riguardo alla loro coltivata ed abbracciata
mancanza dell’amore e indifferenza soprattutto verso Quello che li
ha dato tutto, Dio, e poi la mancanza dell’amore a Gesù che si
nasconde in ognuno dei suoi prossimi, soprattutto in “questi miei
fratelli più piccoli” (Mt 25,40)? Tante persone hanno fatto nella
loro vita tanti passi allontanandosi dalla Verità, Che è Gesù,
senza pentirsi, e adesso si trovano nella cecità spirituale senza
neanche rendersi conto più della loro situazione reale. Gesù
veramente si identifica con i non-voluti, con i bambini non-nati e
con i vecchietti non-autonomi e con tutti gli emarginati rigettati
non-voluti! Se in qualche modo queste persone, che hanno scelto
liberamente di diventare fredde di cuore ed insensibili, sentissero
queste ammonizioni e fossi confrontate con il loro grande egoismo
volutamente abbracciato innumerevoli volte nella loro vita, la
maggioranza di loro rifiuterebbe e rigetterebbe subito questo scontro
o penserebbe che quest’idea viene da un’altra pianeta, fuori del
“mondo reale” di oggi visto sulla televisione, ecc. SAREBBE COME
UN FULMINE CHE HA COLPITO GLORIA POLO! Suor Lucia di Fatima ha detto
a Padre Fuentes: “Padre, è urgente che ci rendiamo di questa
realtà terribile. Non vogliamo riempire le anime di paura, ma solo
è urgente un richiamo alla realtà.” San Francesco d’Assisi ha
detto semplicemente “Amore non è amato”!
ESSERI INCOSTANTI SONO GLI UOMINI;
prevedono catastrofi da per tutto ma una direzione di ‘soccorso
spirituale’ non lo cercano. Di certo che quando il grande castigo
colpisce, queste persone indifferenti e egoistiche metteranno la
culpa su Dio, come Gloria Polo ha fatto prima che il fulmine l’ha
colpita! Molti altri saranno in confusione totale al riguardo del
perché!
“O mio Dio ANCHE NEI CASTIGHI COI
QUALI COLPISCI LA TERRA, VEDO L'ABISSO DELLA TUA MISERICORDIA, poiché
castigandoci in questa terra, ci liberi dal castigo eterno”
(Diario, 423).
LA BEATA VERGINE, NEL MESSAGGIO FINALE,
IL 13 OTTOBRE 1973, A AKITA, GIAPPONE, NELL'ANNIVERSARIO DELL´ULTIMA
APPARIZIONE E DEL MIRACOLO DI FATIMA, HA DETTO A SUORA AGNES KATSUKO
SASAGAWA: “Come vi dissi, se gli uomini non si pentono e migliorino
loro stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta
l'umanità. Sarà un castigo più grande del diluvio, come non si
avrà mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e farà morire una
grande parte dell´umanità, i buoni e i cattivi , non risparmiando
né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così desolati
che invidieranno i morti. Le uniche arme che rimarranno per Voi
saranno il Rosario e il Segno lasciato a voi da mio Figlio. Recitate
ogni giorno, la preghiere del Rosario. COL ROSARIO, PREGATE PER IL
PAPA, I VESCOVI E I SACERDOTI . L´opera del diavolo si infiltrerà
anche nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro
cardinali e vescovi contro altri vescovi. I preti che mi venerano
saranno disprezzati e saranno opposti dai loro confratelli. La Chiesa
e gli altari saranno danneggiati. La Chiesa sarà pieno di quelli che
accettano compromessi e il demonio spingerà molti preti e anime
consacrate a lasciare il servizio del Dio. "Il demonio infurierà
specialmente contro le anime consacrate . Il pensiero della perdita
di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati
aumentano in numero e gravità, non ci sarà più perdono per loro.”
(http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html).
La Madonna indica spesso la grande
dignità e perciò la grande responsabilità dei sacerdoti e dei
vescovi, e perciò ci chiede: “COL ROSARIO, PREGATE PER IL PAPA, I
VESCOVI E I SACERDOTI.”
QUANTI SACERDOTI DI BUONA VOLONTÀ E DI
BUON CUORE PIANGERANNO AMARAMENTE ALLA FINE perché sono caduto in
questi trappole varie di relativismo (compassione falsa) e non hanno
avvisato i loro figli della verità dell’amore infinito e
misericordia di Dio e le conseguenze di non rispondere a questo Amore
Infinito? Perché Gesù pianse quando ha guardò Gerusalemme (Lc
19,41)? Perché la nostra Madre celeste piange o è così triste in
tante delle sue apparizioni? Abbiamo tanta difficoltà nel capire un
Dio che è amore, è anche infinitamente Giusto! A causa della
nostra grande dignità, non c’è un posto in paradiso per i
mediocri, soltanto per i santi!
GESÙ HA DATO A GLORIA POLO QUESTA
MISSIONE: “Tu tornerai indietro, per dare la tua testimonianza, che
ripeterai non 1000 volte, ma 1000x1000. Guai a chi, ascoltandoti, non
cambierà, perché sarà giudicato con più severità. E questo vale
anche per te, nel tuo secondo ritorno, per i consacrati che sono i
miei sacerdoti, e per chiunque altro che non ti darà ascolto: perché
non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, né peggior cieco
di chi non vuol vedere”.
- - - - - - -
- - - - - - -
APPENDICE:
(Per leggere il resto degli articoli e
riferimenti, visitate gli indirizzi del Web indicati.)
LEGGE DELLA GRADUALITÀ:
Nessuna contrapposizione, ovviamente,
può esistere tra la legge della gradualità e la Legge di Dio. La
legge della crescita, infatti, è la legge che fa crescere: non è
altro che la Legge di Dio considerata sotto l’aspetto della sua
efficienza in ordine al progresso morale della persona.
- - - - - - -
La norma morale di "HUMANAE VITAE"
e il compito pastorale:
In questa linea si è giustamente
sviluppato, non solo nella teologia morale e pastorale ma anche
nell'ambito degli stessi interventi del Magistero, il discorso sulla
"legge della gradualità". Tale legge però non può
minimamente essere confusa con l'inaccettabile "gradualità
della legge", come ha precisato in modo esplicito la citata
Esortazione Familiaris consortio (cfr. n. 34).
- - - - - - -
FAMILIARIS CONSORTIO:
“L'itinerario morale degli sposi
Anche i coniugi, nell'ambito della loro
vita morale, sono chiamati ad un incessante cammino, sostenuti dal
desiderio sincero e operoso di conoscere sempre meglio i valori che
la legge divina custodisce e promuove, e dalla volontà retta e
generosa di incarnarli nelle loro scelte concrete. Essi, tuttavia,
non possono guardare alla legge solo come ad un puro ideale da
raggiungere in futuro, ma debbono considerarla come un comando di
Cristo Signore a superare con impegno le difficoltà. «PERCIÒ LA
COSIDDETTA "LEGGE DELLA GRADUALITÀ", O CAMMINO GRADUALE,
NON PUÒ IDENTIFICARSI CON LA "GRADUALITÀ DELLA LEGGE",
COME SE CI FOSSERO VARI GRADI E VARIE FORME DI PRECETTO NELLA LEGGE
DIVINA PER UOMINI E SITUAZIONI DIVERSE. Tutti i coniugi, secondo il
disegno divino, sono chiamati alla santità nel matrimonio e questa
alta vocazione si realizza in quanto la persona umana è in grado di
rispondere al comando divino con animo sereno, confidando nella
grazia divina e nella propria volontà» (Giovanni Paolo PP. II,
Omelia per la conclusione del VI Sinodo dei Vescovi, 8 [25 Ottobre
1980]: ASS 72 [1980] 1083). In questa stessa linea, rientra nella
pedagogia della Chiesa CHE I CONIUGI ANZITUTTO RICONOSCANO
CHIARAMENTE LA DOTTRINA DELLA «HUMANAE VITAE» come normativa per
l'esercizio della loro sessualità, e sinceramente si impegnino a
porre le condizioni necessarie per osservare questa norma. ...”
(Familiaris Consortio; no. 34 (vedi anche no. 9);
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html)
DI SINGOLARE IMPORTANZA IN QUESTO CAMPO
È L'UNITÀ DEI GIUDIZI MORALI E PASTORALI DEI SACERDOTI: tale unità
dev'essere accuratamente ricercata ed assicurata, perché i fedeli
non abbiano a soffrire ansietà di coscienza (cfr. Paolo PP. VI
«Humanae Vitae», 28).
(http://www.zammerumaskil.com/catechesi/documenti-catechesi/familiaris-consortio.html;
http://www.cesfam.it/familiaris_consortio.htm)
- - - - - - -
HUMANAE VITAE; No 28:
AI SACERDOTI:
28. Diletti figli sacerdoti, che per
vocazione siete i consiglieri e le guide spirituali delle singole
persone e delle famiglie, ci rivolgiamo ora a voi con fiducia. Il
vostro primo compito - specialmente per quelli che insegnano la
teologia morale - è di esporre senza ambiguità l’insegnamento
della chiesa sul matrimonio. SIATE I PRIMI A DARE, NELL’ESERCIZIO
DEL VOSTRO MINISTERO, L’ESEMPIO DI UN LEALE OSSEQUIO, INTERNO ED
ESTERNO, AL MAGISTERO DELLA CHIESA. Tale ossequio, ben lo sapete,
obbliga non solo per le ragioni addotte, quanto piuttosto a motivo
del lume dello Spirito santo, del quale sono particolarmente dotati i
pastori della chiesa per illustrare la verità. Sapete anche che è
di somma importanza, per la pace delle coscienze e per l’unità del
popolo cristiano, che, nel campo della morale come in quello del
dogma, tutti si attengano al magistero della chiesa e parlino uno
stesso linguaggio. Perciò con tutto il nostro animo vi rinnoviamo
l’accorato appello del grande apostolo Paolo: " Vi scongiuro,
fratelli, per il nome di nostro signore Gesù Cristo, abbiate tutti
uno stesso sentimento, non vi siano tra voi divisioni, ma siate tutti
uniti nello stesso spirito e nello stesso pensiero" (1Cor 1,10).
- - - - - - -
VERITATIS SPLENDOR, (103) 104:
104. In
questo contesto si apre il giusto spazio alla misericordia di Dio per
il peccato dell'uomo che si converte e alla comprensione per l'umana
debolezza. QUESTA COMPRENSIONE NON SIGNIFICA MAI COMPROMETTERE E
FALSIFICARE LA MISURA DEL BENE E DEL MALE PER ADATTARLA ALLE
CIRCOSTANZE. Mentre è umano che l'uomo, avendo peccato, riconosca la
sua debolezza e chieda misericordia per la propria colpa, è invece
inaccettabile l'atteggiamento di chi fa della propria debolezza il
criterio della verità sul bene, in modo da potersi sentire
giustificato da solo, anche senza bisogno di ricorrere a Dio e alla
sua misericordia. UN SIMILE ATTEGGIAMENTO CORROMPE LA MORALITÀ
DELL'INTERA SOCIETÀ, perché insegna a dubitare dell'oggettività
della legge morale in generale e a rifiutare l'assolutezza dei
divieti morali circa determinati atti umani, e finisce con il
confondere tutti i giudizi di valore.
- - - - - - -
“Dell’Humanae vitae ringrazierete
Dio e me” (Paolo VI, 28 giugno 1978)
di Mons. Gino Oliosi, a cura di Don
Gabriele Mangiarotti;
(pagina 7): Nell’assumerla il Papa
propose, tuttavia, per la prima volta, LA DISTINZIONE DISCRIMINANTE
TRA “GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, CHE DEVE ESSERE RIFIUTATA IN
QUANTO RIDUCE IL VALORE DELLA LEGGE AD UN MERO IDEALE, E “LEGGE
DELLA GRADUALITÀ”, che può essere accolta come espressione della
progressività del cammino verso la perfezione: cioè la moralità
cristiana come tensione. E’ questa la chiave ermeneutica decisiva
del problema. Ma prima di esaminare il significato in positivo della
argomentazione del Papa, è utile dare uno sguardo alla situazione
pastorale che ha determinato questo approfondimento e ad alcune
proposte teologico-pastorali inadeguate, che si pongono nella linea,
non ritenuta legittima dal Magistero, della “gradualità della
legge”.
- - - - - - -
CONCEZIONE E CONTRACCEZIONE
OGGI LA “COSCIENZA UMANA ... FATICA
SEMPRE PIÙ A PERCEPIRE LA DISTINZIONE TRA IL BENE ED IL MALE”
anche e soprattutto in ciò che tocca i valori fondamentali della
vita (1). Sempre più “viene affermato in modo esasperato e quasi
assoluto la soggettività dell’individuo, quale criterio unico ed
esclusivo per le scelte da operare in vista della realizzazione di sé
e della propria felicità....
In questo ambito ci sembra importante
rianalizzare il concetto di peccato e, illuminati da questo,
analizzare il problema dell’anticoncezione....
Considerazioni finali:
QUINDI L’USO DELL’ANTICONCEZIONE È
PECCATO. LA MATERIA IN DISCUSSIONE È SICURAMENTE GRAVE.
La trasmissione della vita umana è
“gravissimo dovere, per il quale gli sposi sono liberi e
responsabili collaboratori di Dio Creatore”(17).
Se la coppia compie tale scelta con
piena consapevolezza e totale consenso, IL PECCATO NON PUÒ ESSERE
CHE MORTALE.
Indubbiamente “l’ignoranza
involontaria può attenuare se non annullare l’imputabilità di una
colpa grave. Si presume, però, che nessuno ignori i principi della
legge morale che sono iscritti nella coscienza di ogni uomo”(10).
Inoltre, nell’ambito della paternità responsabile a cui sono
chiamati i coniugi cattolici, è preciso dovere la conoscenza di sé,
come presupposto per rispettare le proprie funzioni biologiche e
quindi il progetto di Dio scritto in esse.
Quest’ultima considerazione carica di
notevole responsabilità gli educatori e, in primo luogo, medici e
sacerdoti. I primi hanno il compito ineludibile di “acquistare
tutta la scienza necessaria ... al fine di dare agli sposi ... saggi
consigli e sane dottrine” ed i secondi “come preciso compito ...
l’esporre senza ambiguità l’insegnamento della Chiesa sul
matrimonio”, parlando tutti “uno stesso linguaggio” (Paolo VI,
Humanae Vitae, parte terza, 27 -28).
(http://www.cavmelzo.it/Articoli/concezione_e_contraccezione.htm)
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GIOVANNI PAOLO II; UDIENZA GENERALE;
Mercoledì, 28 luglio 1999
L’inferno come rifiuto definitivo di
Dio
3. LE IMMAGINI CON CUI LA SACRA
SCRITTURA CI PRESENTA L’INFERNO DEVONO ESSERE RETTAMENTE
INTERPRETATE. Esse indicano la completa frustrazione e vacuità di
una vita senza Dio. L’inferno sta ad indicare più che un luogo, la
situazione in cui viene a trovarsi chi liberamente e definitivamente
si allontana da Dio, sorgente di vita e di gioia. Così riassume i
dati della fede su questo tema il Catechismo della Chiesa Cattolica:
«Morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere
l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per
sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di
definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che
viene designato con la parola ‘inferno’» (CCC 1033).
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3.1.6 La creatività della coscienza
nell’osservare i precetti di Dio
Penso che si possa anche parlare della
creatività della coscienza nell’osservare i precetti di Dio. Anzi
se ne deve parlare con una certa accuratezza. In questo campo
circolano tante posizioni approssimative che inducono i fedeli in
errore. ALCUNI TEOLOGI, NON TENENDO CONTO DELLA DIFFERENZA TRA LA
VERITÀ SUL BENE COLTA ED ESPRESSA NEI PRECETTI POSITIVI E LA VERITÀ
SUL MALE COLTA NEI PRECETTI NEGATIVI, PARLANO DELLA LEGGE DELLA
GRADUALITÀ E DELLA GRADUALITÀ DELLA LEGGE. Includendo tutti e due i
tipi di precetti, ipso fatto accettano una creatività della
coscienza sia nell’osservare i precetti positivi che quelli
negativi (46). S. Tommaso invece distingue con cura l’atteggiamento
della coscienza di fronte ai precetti positivi che riguardano gli
atti delle virtù e ai precetti negativi che proibiscono i peccati
(47). La libertà nell’osservare i precetti positivi dipende dalla
situazione della persona, dal tempo, dalle circostanze in cui si
trova. I precetti come: credi, abbi fiducia, spera ed ama il Signore
e il prossimo tuo, sii fedele alla tua vocazione, sii prudente,
giusto, temperato e forte costituiscono il programma di tutta la
vita. Qui, la legge della gradualità e della crescita, dai modesti
inizi attraverso il periodo di maturazione fino alla santità, ha la
sua legittima applicazione. Invece la libertà di coscienza di fronte
ai precetti negativi non possiede lo stesso grado di creatività; non
può né richiamarsi alla legge della gradualità né alla gradualità
della legge. Mai e nessuna cosa possono giustificare la trasgressione
di precetti negativi come: "non si deve torturare o uccidere un
uomo innocente". Perché non si può uccidere un po’; un po’
torturare e contemporaneamente non farlo; si possono graduare certe
cose fisicamente ma non moralmente.
(http://www.predicazione.it/libri/parliamo_di/pedward.pdf).
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