tag:blogger.com,1999:blog-80740848733929554992024-03-13T01:28:20.264-07:00La Testimonianza di Gloria PoloRev. Joseph Dwighthttp://www.blogger.com/profile/09581033552564500116noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8074084873392955499.post-79192493947536884122009-05-14T10:42:00.002-07:002017-08-05T10:24:33.261-07:00La Testimonianza di Gloria Polo<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.1in; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 120%; widows: 2; orphans: 2; }p.western { font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 12pt; }p.ctl { font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11pt; }a.western:link { }a.ctl:link { }</style>
<br />
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.08in; direction: ltr; font-size: 12pt; line-height: 120%; text-align: left; widows: 2; orphans: 2; }a:link { color: rgb(0, 0, 255); }</style>
<br />
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0in;">
Per vedere I
DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della TESTIMONIANZA di
GLORIA POLO, ed altri articoli importanti che descrivono <b>gli
inganni potenti e nascosti oggi</b>, visitate:</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0in;">
<a href="http://giuseppedwight.blogspot.com/">http://giuseppedwight.blogspot.com</a></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0in;">
<a href="https://josephdwight.wordpress.com/2015/09/21/giuseppe-dwight-indice/">https://josephdwight.wordpress.com/2015/09/21/giuseppe-dwight-indice/</a></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0in;">
<a href="https://www.scribd.com/doc/282241370/Giuseppe-Dwight-Indice">https://www.scribd.com/doc/282241370/Giuseppe-Dwight-Indice</a></div>
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<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0in;">
Padre Gabriele
Amorth e tanti altri esorcisti ci dicono che <b>IL PIÙ GRANDE
SUCCESSO DI SATANA È DI AVER RIUSCITO A FAR CREDERE DI NON ESISTERE</b>
(<a href="http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm">http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm</a>).
Il Venerabile Arcivescovo FultonSheen disse nel 1950: “La logica di
Satana è semplice: se non c’è cielo non c’è inferno, e se non
c’è inferno, allora, non c’è peccato, e se non c’è peccato,
allora, non c’è nessun giudice, e se non c’è giudizio, allora,
il male è buono e il buono è male”
(<a href="http://cibo-spir.blogspot.it/2016/10/russia-punira-mondo.html">http://cibo-spir.blogspot.it/2016/10/russia-punira-mondo.html</a>).
<b>Ecco il grande valore del dono di Dio della Testimonianza di
Gloria Polo!</b> I papi, da Pio XI a Benedetto XVI, ci hanno detto
che il più grande peccato oggi è che non c’è più il peccato,
abbiamo perso il senso del peccato, e perciò non abbiamo bisogno del
“Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo” e perciò abbiamo
annullato la Redenzione, e perciò non passeremo l’eternità con
Dio in paradiso. “La pena principale dell’inferno consiste nella
separazione eterna da Dio” (CCC 1035). Il grande disastro dei
nostri tempi è che la grande maggioranza dei pastori non ci
avvertono di questo grande inganno
(<a href="http://cibo-spir.blogspot.it/2017/05/la-vera-pasqua.html">http://cibo-spir.blogspot.it/2017/05/la-vera-pasqua.html</a>).</div>
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<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0in;">
Don Jo (Joseph)
Dwight</div>
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<br /></div>
<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b></div>
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Gloria Polo è morta dopo essere bruciata terribilmente da un fulmine il 5 maggio 1995 in Bogotà, Colombia; è stata giudicata, poi è tornata in vita. Questa è la sua testimonianza.</div>
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</div>
<div style="styledocument: [object];">
Pubblico questa copia della testimonianza di Gloria Polo per farla arrivare a più persone. Il titolo di questo libretto è: “Dall’Illusione Alla Verità”. Ci sono tantissime persone, come Gloria Polo, che sono nell´illusione di essere a posto con la propria coscienza, o secondo la logica del mondo, o secondo il pensiero comune ("fanno tutti così"!), o secondo il criterio del diavolo, MA NON SECONDO IL CRITERIO DI DIO, cioè secondo LA VERITA´! Questo è l´inganno fondamentale di Satana dall´inizio dell´umanità e per sempre (Gen 3,4-5)! Noi esseri umani siamo veramente abili e bravi nell'ingannarci, VOLUTAMENTE, e poi ce ne dimentichiamo così facilmente! Papa Pio XII e Papa Giovanni Paolo II hanno detto che il peccato più grave è di credere che non c´è peccato! Questa è la grande trappola di oggi per innumerevoli anime. Poche persone oggi si confessano. Io preferisco sapere la verità mentre sono ancora vivo anche se la verità è molto forte da provocarmi un grande disagio o da farmi entrare perfino in crisi (santa!?!). Se Dio mi fa questo grande dono della verità mentre sono vivo, anche in modo brusco come uno scossone (un fulmine!?!), sono ancora in tempo per fare una buona confessione e cambiare la mia vita. Dopo la morte non si può più cambiare niente per tutta l´eternità! Penso che questa testimonianza sia un dono di Dio proprio per i nostri tempi così particolari. Credo che questa testimonianza aiuterà tante persone a fare un buon esame di coscienza seguito da una buona confessione sacramentale.</div>
<div style="styledocument: [object];">
<br />
Si può anche trovare sotto “Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello” che è stata mandato ad un sacerdote che mi (Don Joseph Dwight) ha proibito di offrire alla gente le copie stampate della Testimonianza di Gloria Polo nella sua chiesa (in Italia, 2009) quando ho sostituito per lui ad alcune Messe domenicali. Si può anche trovare questa lettera all’indirizzo: <a href="http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html">http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html</a>.</div>
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</div>
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</div>
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</div>
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</div>
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Per ulteriori chiarimenti e anche per scaricare una copia di questo documento in MS Word, si può visitare il sito su Internet con tutte le informazioni, in diverse lingue:<br />
<style type="text/css">P { margin-bottom: 0.08in; }A:link { color: rgb(0, 0, 255); }</style>
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<div style="margin-bottom: 0in;">
<span style="color: blue;"><u><a href="http://www.gloria.polo.ortiz.in/"><span lang="en-GB">http://www.gloria.polo.ortiz.in/</span></a></u></span></div>
<br />
<a href="http://www.gloriapolo.net/">http://www.gloriapolo.net/</a><br />
<a href="http://www.gloriapolo.com/">http://www.gloriapolo.com/</a> </div>
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<br /></div>
<div style="styledocument: [object];">
Si può anche scaricare questa testimonianza a: <a href="http://www.docstoc.com/docs/25739703/La-Testimonianza-di-Gloria-Polo">http://www.docstoc.com/docs/25739703/La-Testimonianza-di-Gloria-Polo</a>.</div>
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<br />
Per ricevere una copia già stampato di questo libretto di circa 60 pagine, rivolgersi a Massimo: 331-9956399; E-mail: <a href="mailto:avemariapienadigrazie@yahoo.it">avemariapienadigrazie@yahoo.it</a>.<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b><br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">DALL’ILLUSIONE ALLA VERITÀ</span></b><br />
Questa è la testimonianza dal vivo di Gloria Polo, medico dentista, in una chiesa di Caracas, Venezuela, il giorno 5 maggio 2005.<br />
<br />
“Sono stata alle porte del cielo e dell’inferno”<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b><br />
<br />
<b><span style="font-size: 130%;">Dichiarazione</span></b><br />
Dopo l’abrogazione dei canoni 1399 e 2318 del Codice di Diritto Canonico, ad opera di Paolo VI in AAS 58 (1966), gli scritti riguardanti nuove apparizioni, manifestazioni, miracoli, ecc., possono essere divulgati e letti dai fedeli anche senza autorizzazione esplicita da parte dell’autorità ecclesiastica, purché i contenuti osservino in tutto la morale cristiana.<br />
<br />
In accordo con il decreto di Urbano VIII, dichiariamo che, ai fatti narrati o presentati, non si dà ufficialmente alcun valore soprannaturale, fino a quando l’Autorità Ecclesiastica non abbia espresso il suo giudizio.<br />
<br />
Con la pubblicazione di questa testimonianza, non si vuole in alcun modo anticipare il giudizio definitivo della Chiesa, pertanto ci si sottometterà pienamente alle sue decisioni ufficiali.<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b><br />
<b><span style="font-size: 130%;">Dalla prefazione all’edizione portoghese:</span></b><br />
Questa testimonianza di Gloria Polo capitò nelle mie mani attraverso una persona, di cui sono molto amico. Quando lessi questa storia, sentii il dovere di metterla per iscritto: le realtà di fede che vi si trovano qui raccontate, facevano già parte della mia conoscenza. Ma non volevo lasciar cadere tanta verità, per questo decisi di chiedere alla protagonista della storia l’autorizzazione di mettere per iscritto questa sua esperienza.<br />
<br />
Il libro che stai per leggere non contiene niente di più, niente di meno, di quello che si trova nella Sacra Scrittura: eppure, dal momento che tanti non riescono a vedere la verità del post-morte, Dio fece sperimentare e vivere a qualcuno questo “di più”, di cui parla la Bibbia. Questo qualcuno si chiama Gloria Polo, che ritornando in questa vita divenne come il faro di una realtà che riguarda tutti.<br />
<br />
Spero che questa testimonianza di Gloria Polo possa aiutarti nella tua ricerca della Verità.<br />
<br />
Questo libro vuole semplicemente mostrarti una realtà viva che ignori, nonostante tu possa conoscerla, almeno in parte, se in qualche modo metti in pratica la Parola di Verità chiamata la BIBBIA. (…)<br />
<br />
Padre Macedo, SCJ<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b><br />
<br />
<b><span style="font-size: 130%;">Introduzione</span></b>Se qualcuno ha dubbi, o pensa che Dio non esiste, che l’Aldilà sia cosa da film, o che con la morte tutto finisce, faccia il favore di leggere questa testimonianza! Ma legga dall’inizio alla fine! Sicuramente la sua opinione, fosse anche la più scettica, cambierà! Si tratta di un fatto realmente accaduto! Gloria Polo è una donna che “morì”, passò all’altro mondo e ritornò proprio per dare la sua testimonianza agli increduli. Dio ci dà molte prove, ma noi neghiamo sempre la sua esistenza.<br />
<br />
Gloria Polo vive attualmente in Colombia, continua ad esercitare la stessa professione che aveva prima dell’accaduto. È rimasta con enormi cicatrici, ma ha una vita normale; la differenza è che adesso è una donna con molta fede! Viaggia molto, per dare la sua testimonianza a migliaia di persone, compiendo la missione che Dio le ha affidato (ha l’autorizzazione da parte della Chiesa per questo).<br />
<br />
Questa è la trascrizione di una sua testimonianza, data in una chiesa di Caracas (Venezuela), il 5 maggio del 2005, e che traduciamo dallo spagnolo. È autentico! NON È FINZIONE.<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b><br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">LA TESTIMONIANZA DI GLORIA POLO</span></b><br />
Buon giorno, fratelli. È meraviglioso per me essere qui, per condividere con voi questo regalo così bello che il Signore mi fece.<br />
<br />
Quello che sto per raccontarvi, accadde il 5 Maggio 1995, all’Università Nazionale di Bogotà, a partire dalle ore 16.30.<br />
<br />
Sono dentista. Io e mio nipote di 23 anni, anch’egli dentista, stavamo studiando per prendere la specializzazione. In quel giorno, che era di venerdì, intorno alle 16.30 h, camminavamo insieme con mio marito verso la Facoltà di Odontoiatria, per cercare alcuni libri di cui avevamo bisogno. Con mio nipote camminavo sotto un piccolo ombrello, mentre mio marito indossava un impermeabile e per ripararsi meglio camminava lungo la parete della Biblioteca Generale. Noi due saltavamo da una parte all’altra per evitare le pozzanghere, avvicinandoci così agli alberi: mentre ne saltavamo una piuttosto grande, ci cadde addosso un fulmine, che ci lasciò carbonizzati.<br />
<br />
Mio nipote morì sul colpo. Il fulmine entrò da dietro, bruciandolo dentro completamente, e uscì dal piede, lasciandolo intatto all’esterno. Nonostante la sua giovane età, era un ragazzo molto religioso. Aveva una gran devozione per Gesù Bambino e ne portava sempre al collo una Sua immagine: si trattava di un cristallo di quarzo tipo medaglia. Le autorità dissero che fu il quarzo ad attirare il fulmine su mio nipote, perché entrò nel cuore bruciandolo tutto…<br />
<br />
Rimanendo intatto esternamente, ebbe subito un arresto cardiaco che non rispose ai tentativi rianimazione fatti dai medici, e morì sul posto.<br />
<br />
Quanto a me, il fulmine mi entrò dal braccio, bruciando spaventosamente tutto il corpo, sia fuori che dentro: in pratica sparì la mia carne; così anche i seni, specialmente il sinistro, al posto del quale rimase un buco. Fece sparire la carne del mio ventre, delle gambe, delle costole, carbonizzò il fegato, bruciò gravemente i reni, i polmoni, le ovaie… e uscì dal piede destro.<br />
<br />
Per la mia contraccezione, facevo uso della spirale, (un dispositivo intra-uterino a forma di T), e poiché il materiale di cui è fatto (il rame) è un buon conduttore elettrico, il fulmine carbonizzò e polverizzò anche le ovaie, che diventarono come due acini d’uva passa.<br />
<br />
Rimasi in arresto cardiaco, praticamente senza vita, con il corpo che saltava a causa dell’elettricità ancora presente in quel luogo.<br />
<br />
Questo corpo che voi vedete qui, adesso, questo corpo ricostruito, è frutto della misericordia di Nostro Signore.<br />
<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">L’Altro Mondo</span></b>Ma questa è solo la parte fisica… Il bello è che, mentre il mio corpo rimaneva lì carbonizzato, in quello stesso istante io mi ritrovai dentro un bellissimo tunnel bianco di luce, una luce meravigliosa, che mi faceva sentire una gioia, una pace, una felicità che non ho parole per descrivere la grandezza di quel momento. Fu una vera estasi. Guardai, e nel fondo di questo tunnel vidi una luce bianca, come un sole, una luce bellissima…Dico bianca per dirvi un colore, ma si tratta di colori che non si possono paragonare a quelli che esistono sulla terra. Era una luce stupenda: sentii attraverso di essa come una fonte di pace, di amore, di luce…<br />
<br />
Quando salii per questo tunnel verso la luce, mi dissi: “Caramba, sono morta !”<br />
<br />
Allora pensai ai miei figli e sospirai: “Ahimé, mio Dio, i miei figliolini! Che cosa diranno i miei figli? Questa madre così occupata, che mai aveva tempo per loro…”. Infatti, uscivo al mattino presto tutti i giorni, e non rientravo prima delle 11 di notte.<br />
<br />
Allora vidi la realtà della mia vita, e sentii molta tristezza. Ero uscita di casa decisa a conquistare il mondo, ma a che prezzo! ...Mettendo al secondo posto la mia casa e i miei figli! ...In quell’istante di vuoto per l’assenza dei miei figli, senza sentire più il mio corpo, né la dimensione del tempo e dello spazio, guardai, e vidi qualcosa di molto bello: vidi tutte le persone della mia vita… In un unico istante, nel medesimo momento, tutte le persone, quelle vive e quelle defunte. Potei abbracciare i miei bisnonni, i nonni, i genitori (che erano morti)…tutti! Fu un momento di pienezza, meraviglioso. Compresi allora di essermi ingannata con la storia della reincarnazione: mi avevano detto che mia nonna si era reincarnata, ma senza dirmi dove. Poiché l’informazione mi costava troppi soldi, lasciai stare e non approfondii le ricerche per sapere in chi si fosse reincarnata. Sapete, io difendevo la teoria della reincarnazione… E adesso, lì, avevo appena abbracciato la mia nonna, la bisnonna…<br />
<br />
Le abbracciai bene, come potei fare con tutte le persone che conoscevo, vivi e defunti. E tutto in un unico istante. Mia figlia, quando l’abbracciai, si spaventò: aveva 9 anni, e sentì il mio abbraccio, perché io potevo abbracciare anche i vivi (solo che, normalmente, non sentiamo quest’abbraccio).<br />
<br />
Quasi non mi resi conto del passare del tempo, durante quel momento così bello. E poi, ora che non avevo più il corpo, era stupendo vedere le persone in un modo del tutto nuovo. Prima, infatti, sapevo solo criticare: se uno era grasso, magro, brutto, elegante, non elegante, ecc.<br />
stop ***<br />
Quando parlavo degli altri, dovevo sempre fare qualche critica. Adesso no: adesso vedevo le persone dal di dentro, e com’era bello… Mentre li abbracciavo, vedevo i loro pensieri, i loro sentimenti…<br />
<br />
Così continuavo ad avanzare, piena di pace, felice; e quanto più salivo, tanto più sentivo che stavo per vedere qualcosa di molto bello. Infatti, verso il fondo, avvistai un lago bellissimo…si! Vedo un lago stupendo, alberi così belli, ma così belli, meravigliosi… E fiori bellissimi, di tutti i colori, con un profumo delizioso, così diverso da quelli dei nostri fiori… Tutto era talmente bello in quel giardino stupendo, così meraviglioso… Non esistono parole per descriverlo, tutto era amore.<br />
<br />
C’erano due alberi, ai lati di qualcosa che sembrava essere un’entrata. È tutto così diverso da quello che noi conosciamo quaggiù: non si trovano al mondo colori simili, lassù è tutto talmente bello! ...Fu in quel momento che mio nipote entrò in quel meraviglioso giardino.<br />
<br />
…Io sapevo! Sentivo che non dovevo, non potevo entrare lì…<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Il Primo Ritorno</span></b>In quello stesso istante sento la voce di mio marito. Si lamenta e piange con un sentimento profondo, e grida: “Gloria!!! Gloria! Per favore, non lasciarmi! Guarda i tuoi bambini, i tuoi figli hanno bisogno di te! Gloria, torna indietro! Torna indietro! Non essere vigliacca! Ritorna!”<br />
<br />
Io sentii tutto, e lo vidi piangere con tanto dolore… Ahimé, in quel momento Nostro Signore mi concede il ritorno… Ma io non volevo tornare! Quella pace, quella gioia di cui ero avvolta, mi affascinavano! Ma, poco a poco, cominciai a ridiscendere verso il mio corpo, che trovai senza vita. Lo vidi esanime in una barella dell’Università Nazionale di Infermeria. Vidi i medici che davano scosse elettriche al mio cuore, per togliermi dall’arresto cardiaco. Io e mio nipote eravamo rimasti più di 2 ore stesi per terra, perché i nostri corpi emanavano scariche elettriche, e non potevano essere toccati. Solo quando l’elettricità si scaricò completamente, poterono soccorrerci. Allora cominciarono i tentativi di rianimazione su di me.<br />
<br />
Guardai, e poggiai i piedi della mia anima (anche l’anima ha forma umana), la mia testa fece una scintilla e con violenza entrai, perché il corpo sembrava risucchiarmi dentro. Fu un dolore immenso entrare: uscivano scintille da tutte le parti ed io mi sentivo incastrare dentro qualcosa di molto piccolo (il mio corpo). Era come se il mio corpo, con questo peso e questa statura, entrasse improvvisamente in un vestito da bambino, ma di ferro. Era una sofferenza terribile, sentivo il dolore intenso della mia carne bruciata, il corpo tutto ustionato mi procurava un dolore indescrivibile, ardeva terribilmente e sprigionava fumo e vapore… Udii i medici gridare: “Torna in sé! Torna in sé!”<br />
<br />
Loro erano felicissimi, ma la mia sofferenza era indescrivibile! Le gambe erano spaventosamente nere, il corpo e le braccia erano rimaste con la carne viva! Il problema delle gambe si complicò quando si considerò la possibilità di amputarle!<br />
<br />
…Ma per me c’era un altro dolore terribile: la vanità di una donna mondana, la donna intraprendente, intellettuale, la studentessa… Schiava del corpo, della bellezza, della moda, dedicavo 4 ore ogni giorno all’aerobica; schiavizzata per avere un bel corpo, mi sottoponevo a massaggi, diete, iniezioni… Insomma, tutto quello che potete immaginare. Questa era la mia vita, una routine di schiavitù per avere un bel corpo.<br />
<br />
Dicevo sempre: se ho un bel seno, è per mostrarlo; perché nasconderlo?<br />
<br />
Lo stesso dicevo delle mie gambe, perché sapevo di avere delle gambe spettacolari, e buoni addominali… Ma in un istante, vidi con orrore come tutta la mia vita era stata solo una continua e inutile cura del corpo… Perché questo era il centro della mia vita: l’amore al mio corpo. E adesso, non avevo più un corpo! Al posto del seno avevo due buchi impressionanti, soprattutto il sinistro, che era praticamente sparito. Le gambe erano terribili a vedersi, come a brandelli, senza carne, nere come il carbone. Notate: le parti del corpo che più curavo e stimavo, furono quelle che rimasero completamente bruciate e letteralmente senza carne.<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">All’Ospedale</span></b>In seguito mi portarono all’Ospedale del “Seguro Social”, dove mi operarono immediatamente, e cominciarono ad asportare tutti i tessuti bruciati. Mentre mi anestetizzavano, uscii nuovamente dal corpo, preoccupata per le mie gambe, quando all’improvviso, in quello stesso momento, terribile e orribile…<br />
<br />
Ma prima devo dirvi una cosa, fratelli: io ero una “cattolica dietetica”, lo fui per tutta la vita, perché la mia relazione con Dio si risolveva in una Messa di 25 minuti alla Domenica, e basta. Andavo alla Messa dove il sacerdote parlava meno, perché mi stancavo! Che angoscia sentivo, con quei sacerdoti che parlavano molto! Questa era la mia relazione con Dio! Per questo tutte le correnti del mondo mi trascinavano: mi mancò la protezione della preghiera fatta con fede, anche nella Messa! Un giorno, quando stavo studiando per la specializzazione, udii un sacerdote affermare che non esiste l’inferno, e nemmeno i demoni! Era proprio quello che volevo sentirmi dire! Subito pensai fra me: se non esistono i demoni, e l’inferno non c’è, allora andiamo tutti in Cielo! E perciò, cos’ho da temere?!<br />
<br />
Ciò che più mi rattrista ora, e che vi confesso con grande vergogna, è che l’unico legame che ancora mi manteneva nella Chiesa, era la paura del diavolo. Quando sentii che l’inferno non esiste, dissi immediatamente: benissimo, se tutti andiamo in Cielo, non importa quello che siamo o quello che facciamo!<br />
<br />
Questo determinò il mio allontanamento totale dal Signore. Mi allontanai dalla Chiesa e cominciai a parlare male, con parolacce, ecc. Non avevo più paura del peccato, e cominciai a guastare la mia relazione con Dio. Iniziai a dire a tutti che i demoni non esistono, che sono invenzioni dei preti, che sono manipolazioni da parte della Chiesa, e infine… Arrivai a dire ai miei colleghi dell’Università che Dio non esisteva, che eravamo un prodotto dell’evoluzione, ecc. ecc., riuscendo a influenzare molta gente!<br />
<br />
Torniamo adesso nella sala operatoria: quando mi vedo in quella situazione, che spavento terribile! Vedevo finalmente che i demoni esistono eccome, e venivano a cercare proprio me! Venivano a presentarmi il conto, per così dire, poiché avevo accettato le loro offerte di peccato! E queste offerte non sono gratis! Si pagano!! I miei peccati avevano le loro conseguenze…<br />
<br />
In quel momento, dunque, cominciai a veder uscire, dalla parete della sala operatoria, tantissime persone, apparentemente comuni, normali, ma con uno sguardo pieno d’odio, diabolico, spaventoso, che fece tremare la mia anima: percepii immediatamente che si trattava di demoni. Avevo in me come una consapevolezza speciale: comprendevo infatti che a ciascuno di essi dovevo qualcosa, che il peccato non è gratuito, e che la principale menzogna del demonio è quella di dire che non esiste: questa è la sua migliore strategia per poter lavorare a piacere con noi. Mi resi conto che sì, esiste, e che veniva per accerchiarmi, per cercarmi! Immaginatevi lo spavento, il terrore!!<br />
<br />
La mia mente scientifica e intellettuale, adesso non mi serviva a niente. Giravo qua e là nella stanza, cercavo di rientrare nel mio corpo, ma questa mia carne non mi riceveva, e lo spavento era terribile! Finii col fuggire di corsa, attraversai non so come la parete della sala operatoria, sperando di potermi nascondere tra le corsie dell’ospedale, ma quando passai il muro… Giù! Feci un salto nel vuoto...! Mi diressi dentro una quantità di tunnel che scendevano verso il basso. Al principio c’era ancora un pò di luce, ed erano come alveari in cui si trovava tantissima gente: giovani, vecchi, uomini, donne, che piangevano, e con urla spaventose stridevano i denti… Ed io, sempre più atterrita, continuavo a scendere, cercando di uscire da lì, mentre la luce andava via via perdendosi… Rimasi a vagare per quei tunnel in un buio spaventoso, finché arrivai ad un’oscurità che non si può paragonare a niente altro… Posso solo dire che, in confronto, l’oscurità più buia della terra non è neppure paragonabile al pieno sole di mezzogiorno. Laggiù, quella stessa oscurità genera dolore, orrore, vergogna, e puzza terribilmente. È un’oscurità vivente, sì, è viva: là niente è morto o inerte. Alla fine della mia discesa, correndo lungo tutti questi tunnel, arrivai ad un luogo pianeggiante. Ero disperata, con una volontà di ferro di uscire da lì: la stessa volontà che avevo di salire nella vita, ma che ora non mi serviva a niente, perché lì stavo e lì rimanevo. Ad un certo punto vidi il suolo aprirsi, come una grande bocca, enorme! Era viva! Viva! Sentii il mio corpo vuoto, vuoto in un modo impressionante, e sotto di me un abisso incredibilmente spaventoso, orribile; ciò che più agghiacciava era che, da lì in giù, non si sentiva nemmeno un pò d’Amor di Dio, neanche una gocciolina di speranza. Quella voragine aveva come qualcosa che mi risucchiava dentro. Io gridavo come una pazza, terrorizzata, sentendo l’orrore di non poter evitare quella discesa, perché avvertivo di scivolare irrimediabilmente dentro… Sapevo che, se fossi entrata, non sarei affatto rimasta là, ma avrei continuato a scendere, senza poter mai più risalire. Era, questa, la morte spirituale per la mia anima.<br />
<br />
La morte spirituale dell’anima: ero irrimediabilmente perduta per sempre. Ma in quest’orrore così grande, proprio mentre sto per entrare, S. Michele Arcangelo mi afferra per i piedi… Il mio corpo entrò in quell’ abisso, ma i piedi rimanevano presi in alto. Fu un momento terribile e veramente doloroso. Quando arrivai lì, la luce che ancora restava nel mio spirito infastidì quei demoni; tutti gli orripilanti esseri immondi che abitano là, immediatamente si attaccarono a me. Quelli esseri orribili erano come larve, come sanguisughe che cercavano di tappare la luce. Immaginatevi l’orrore nel vedermi coperta da tali creature… Io gridavo, gridavo come una pazza! Quelle cose bruciavano! Fratelli, sono tenebre vive, è un odio che brucia, che ci divora, ci mette a nudo. Non ci sono parole per descrivere quell’orrore!<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Le Anime Del Purgatorio</span></b>Notate che io ero atea, ma lì cominciai a gridare: “Anime del Purgatorio! Per favore, tiratemi fuori di qui! Vi supplico, aiutatemi!”<br />
<br />
Mentre gridavo, cominciai a sentir piangere migliaia e migliaia di persone, giovani… Sì, soprattutto giovani, con tanta, tanta sofferenza! Percepii che lì, in quel luogo terribile, in quel pantano d’odio e di sofferenza, stridevano i denti, con urla e lamenti che mi riempivano di compassione e che mai più potrò dimenticare… (Sono già passati 10 anni, ma ancora piango e soffro, quando ricordo la sofferenza di tutte quelle persone)… Dicevo, compresi che lì si trovavano tutte quelle persone che, in un attimo di disperazione, si erano suicidate… Adesso stavano in quei tormenti, con quegli esseri orribili vicino a loro, circondate da demoni che le tormentavano. Ma il più crudele di questi tormenti era l’assenza di Dio, perché là non si sente Dio. Compresi che, coloro che in un momento di disperazione si erano tolti la vita, dovevano rimanere lì, fra quei tormenti, fino a che sulla terra non fossero trascorsi tutti gli anni che avrebbero avuto ancora da vivere: perché tutti quelli che si suicidano, escono dall’Ordine Divino.<br />
<br />
Quelle povere persone, soprattutto tanti giovani, tanti, tanti… Piangono e soffrono molto… Se l’uomo sapesse la sofferenza che lo aspetta, mai nessuno prenderebbe la decisione di togliersi la vita!<br />
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Sapete qual è il maggior tormento, là?<br />
<br />
È vedere come i propri genitori, o i familiari, che sono vivi, stanno piangendo e soffrendo con tremendi sensi di colpa: se io l’avessi castigato, o se non l’avessi castigato, se io gli avessi detto, o non glielo avessi detto, se avessi fatto questo o quello… Alla fine, questi rimorsi così terribili, -un vero inferno per quelli che li amano e restano in questa vita-, sono ciò che più li fa soffrire. È il tormento maggiore per loro, ed è qui che i demoni infieriscono, mostrando queste scene:<br />
<br />
“Guarda come piange tua madre, guarda come soffre, guarda come soffre tuo padre, guarda come sono disperati, come sono angosciati, come s’incolpano e discutono, accusandosi a vicenda, guarda tutta la sofferenza che hai procurato loro. Guarda come si ribellano contro Dio. Guarda la tua famiglia… Tutto questo per colpa tua!”<br />
<br />
Ciò di cui queste povere anime hanno bisogno, è che quanti restano quaggiù comincino un cammino di conversione, che cambino vita, che facciano opere di carità, che visitino i malati… E che offrano Messe in suffragio dell’anima del defunto. Queste anime beneficiano enormemente di tutto ciò. Infatti, le anime che si trovano in Purgatorio non possono più fare niente per se stesse. Niente! Ma Dio sì, attraverso la Messa. Anche noi dobbiamo aiutarle in questo modo.<br />
<br />
Compresi dunque che quelle povere anime non potevano aiutarmi, e in questa sofferenza, in questa angoscia, cominciai nuovamente a gridare: “Ma qui c’è un errore! Guardate che io sono una santa! Io non ho mai rubato! Non ho mai ucciso! Non facevo male a nessuno! Anzi, prima di andare in fallimento, importavo i migliori prodotti dalla Svizzera, toglievo e aggiustavo i denti, e molte volte non facevo pagare se i clienti non potevano permetterselo! Io facevo la spesa e la donavo ai poveri! Che ci faccio qui?!...”<br />
<br />
Rivendicavo i miei diritti! Io, che ero così buona, che sarei dovuta andare dritta in Cielo, che cosa ci facevo lì?!<br />
<br />
Andavo tutte le Domeniche a Messa, nonostante mi considerassi atea e non dessi attenzione a ciò che il sacerdote diceva; non mancavo mai. Se mancai alla Messa della Domenica 5 volte in tutta la mia vita, era tanto! Cos’è che ci facevo lì?!<br />
<br />
“Ma che ci faccio io, qui? Tiratemi fuori di qui! Tiratemi fuori di qui!”. Continuai a gridare atterrita, con quegli esseri orribili appiccicati a me!<br />
<br />
“Io sono cattolica! Io sono cattolica, per favore, tiratemi fuori da qui!”<br />
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<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Vidi I Miei Genitori</span></b>Quando gridavo che ero cattolica, vidi una piccola luce: e guardate che una lucina pur piccola, in quelle tenebre, è il massimo, è il più gran regalo che si possa ricevere. Vedo dei gradini in cima a questa voragine, e vedo mio padre (che era morto 5 anni prima) quasi all’entrata dell’abisso. Aveva un pochino più di luce; e quattro gradini più su vidi mia madre, con moltissima più luce e in una posizione così, come in preghiera. Appena li vidi, ebbi una gioia così grande che cominciai a gridare: “Papà! Mamma! Che gioia! Venite a prendermi! Venite a togliermi da qui! Papà, mamma, per favore, tiratemi fuori di qui! Vi supplico, portatemi via da qui! Portatemi via!!”<br />
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Mentre succedeva tutto questo, il mio corpo si trovava in coma profondo: ero intubata, collegata alle macchine, e agonizzante. L’aria non entrava più nei polmoni, i reni non funzionavano… Se rimanevo collegata ai macchinari, era soltanto perché mia sorella, che è medico, aveva insistito con i suoi colleghi, adducendo il motivo che loro non erano Dio. Infatti, pensavano che non valesse la pena tenermi in vita, e parlarono in questi termini ai miei familiari: dissero che non era il caso di accanirsi, che era meglio lasciarmi morire tranquilla, perché ormai mi trovavo in agonia. Ma mia sorella insistette così tanto, che essi…<br />
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Sapete l’incoerenza? Io difendevo l’eutanasia, il diritto a morire dignitosamente!<br />
<br />
I medici non lasciavano entrare nessuno dove stavo io, se non questa mia sorella medico, che rimaneva continuamente accanto a me.<br />
<br />
Quando la mia anima, che si trovava nell’aldilà, vide i miei genitori, mia sorella, che stava vicino al mio corpo in coma, mi udì chiaramente gridare a loro, tutta contenta, che mi venissero a prendere.<br />
<br />
Forse a qualcuno di voi sarà capitato di sentire una persona in stato d’incoscienza gridare, o pronunciare delle parole: è quello che successe con me. Feci quasi morire di spavento mia sorella! Infatti, cominciai a gridare di gioia quando li vidi, chiedendo loro di venire a prendermi; allora mia sorella, che udì tutto, urlò: “Adesso sì che è morta, mia sorella! Mia madre e mio padre sono venuti a prendersela! Andate via, non prendetela! Và via, mamma, per favore; và via, papà, per favore: non prendetela! Guardate che ha i figli piccolini! Non portatevela via! Non portatevela via!”<br />
<br />
I medici dovettero tirarla fuori di là, pensando che la mia povera sorella stesse delirando, che fosse in stato di shock; il che sarebbe stato normale, perché non era cosa da poco quello che stava passando: la morte di mio nipote, andare a prendere il cadavere all’obitorio, la sorella che muore, non muore, ma non supererà le 24 ore, secondo il parere dei medici… Era ormai da tre giorni che andava avanti con quest’angoscia, e per giunta senza dormire. Non meraviglia che la credessero esaurita e in preda alle allucinazioni…<br />
<br />
Quanto a me, immaginatevi che gioia quando vedo i miei genitori! In quel luogo, in quella situazione così orribile nella quale mi trovavo, vedo i miei genitori!<br />
<br />
Quando guardarono verso di me e mi videro lì, non potete immaginare che dolore immenso rivelarono i loro volti. Poiché là percepiamo e vediamo i sentimenti degli altri, io vidi il dolore che essi sentirono, quella loro sofferenza così grande. Mio padre cominciò a piangere tanto, tanto, e gridò: “Mia figlia! Oh, no! Mio Dio, mia figlia no! Mio Dio, la mia fogliolina no!”<br />
<br />
Mia madre pregava, e quando guardò verso di me io vidi il dolore nei suoi occhi, ma nello stesso tempo niente le toglieva la pace e la dolcezza del volto, nemmeno una lacrima! Invece di piangere, alzò gli occhi, poi tornò a guardare verso di me. Compresi con orrore che essi non potevano tirarmi fuori di lì! Questo aumentò la mia sofferenza, vedendoli lì a condividere il mio dolore ma senza poter fare niente per me! Compresi pure che erano lì per rendere conto al Signore dell’educazione che mi avevano dato. Essi erano i tutori, ai quali era stato affidato il compito di custodire i talenti che Dio mi aveva dato. Con la loro vita e la loro testimonianza, dovevano proteggermi dagli attacchi di satana. E dovevano alimentare le grazie, che Dio aveva posto in me attraverso il Battesimo. Tutti i genitori sono i custodi dei talenti che Dio dà ai figli.<br />
<br />
Quando vidi la loro sofferenza, soprattutto quella di mio padre, gridai nuovamente, disperata: “Toglietemi da qui! Toglietemi da qui! Io non ho colpa di stare qui, perché sono cattolica! Io sono cattolica! Tiratemi fuori di qui!”<br />
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<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Il Mio Giudizio</span></b>Quando urlai di nuovo che ero cattolica, fratelli, udii una Voce, così dolce, ma così dolce… Così bella, che riempì tutto di pace e d’amore, e fece sussultare la mia anima. Quelle orribili creature che mi stavano appiccicate, all’udirla, si prostrarono immediatamente in adorazione, e chiesero licenza di ritirarsi, perché non resistevano alla dolcezza di quella Voce: allora si aprì qualcosa, come una bocca verso il basso, ed essi fuggirono impauriti. Immaginatevi! Quando vedo quegli esseri, quei demoni orripilanti, prostrati lì… Al solo udire la Voce del Signore, (nonostante l’orgoglio di satana, per cui sentono la cosa come molto spiacevole), si buttarono in ginocchio!<br />
<br />
Quindi, vidi la Vergine Santissima prostrata, quando il sacerdote elevò Nostro Signore nell’Ostia, durante la Messa che veniva celebrata per l’anima di mio nipote. La Vergine Maria intercedeva per me! Prostrata ai piedi di Nostro Signore, raccoglieva tutte le preghiere che il popolo della mia terra faceva per me, e le Gliele consegnava.<br />
<br />
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<br />
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
Sapete,
al momento dell’elevazione, quando il sacerdote alza l’Ostia, la
presenza di Gesù si sente, tutti si prostrano in ginocchio, perfino
i demoni (atterriti)! ...E io, che andavo a Messa senza un minimo di
rispetto, senza dare alcuna attenzione, con la gomma da masticare in
bocca, a volte sonnecchiando, guardando da una parte, persa in mille
pensieri banali …! E poi avevo anche la faccia tosta di lamentarmi,
piena di superbia, che Dio non mi ascoltava quando Gli chiedevo
qualcosa!</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
Credetemi,
era sconvolgente vedere come, al passare di Nostro Signore, tutte
quelle creature, tutti quegli esseri spaventosi, si gettavano per
terra, in un modo impressionante.</div>
<br />
Vidi la Vergine Maria, graziosamente prostrata ai piedi del Signore, pregare per me, in adorazione davanti a Lui. …E io, peccatrice, con la mia immondizia, a trattarLo senza alcun rispetto, e dicendo che ero stata buona… Sì, buona miserabile! Rinnegando e maledicendo il Signore!<br />
<br />
Immaginate che peccatrice ero, quando perfino i demoni si prostravano a terra, al passaggio del Signore Gesù Cristo…!<br />
<br />
* * * * * * *<br />
<br />
Quella Voce così bella mi dice: “Molto bene, se tu sei cattolica, dimmi quali sono i comandamenti della Legge di Dio!”<br />
<br />
…Pensate lo spavento! ...Quella domanda proprio non me l’aspettavo! Io sapevo solo che erano 10! E poi… niente più!<br />
<br />
“E adesso, come me la cavo?”, pensavo afflitta. Mi ricordai allora che mia madre diceva che il primo comandamento era l’amore, ne parlava sempre… L’amore a Dio e l’amore al prossimo. Alla fine, i discorsi di mia madre erano serviti a qualche cosa, mi dissi. Così scelsi questa risposta, sperando che bastasse e che non si notasse il resto…! Pensavo di cavarmela così, come sempre facevo quand’ero in vita: infatti, avevo sempre la risposta pronta, la risposta perfetta, riuscivo sempre a giustificarmi e a difendermi in modo tale, che nessuno scopriva quello che non sapevo. Adesso pensavo di cavarmela nello stesso modo. E cominciai a dire: “Il primo comandamento è: amare Dio sopra ogni cosa, e… il prossimo come me stesso.”<br />
<br />
“Molto bene: – mi disse – e tu l’hai fatto? Hai amato?<br />
<br />
Tutta confusa, risposi: “Io…sì! Sì, io sì. Sì!”<br />
<br />
Ma quella Voce meravigliosa disse: “No!!!”<br />
<br />
Vi assicuro che quando mi disse: “No!”, allora sì che sentii il colpo del fulmine! Infatti, ancora non avevo sentito da che parte mi avesse colpito…Ma quando udii quel “No!”, il dolore del fulmine lo sentii tutto!... Mi sentii nuda, caddero tutte le mie maschere, e rimasi allo scoperto.<br />
<br />
Quella Voce soave continuò a dirmi: “No!!! Tu non hai amato il tuo Signore sopra ogni cosa, e tanto meno hai amato il tuo prossimo come te stessa! Tu ti sei fatta un Dio che hai modellato su di te, sulla tua vita1 Solo nei momenti d’estrema necessità, o di sofferenza, ti ricordavi del tuo Signore. Allora sì, t’inginocchiavi, piangevi, chiedevi, offrivi novene, ti proponevi d’andare a Messa, ai gruppi di preghiera, domandando qualche grazia o miracolo… Quand’eri povera, quando la tua famiglia era umile, quando ancora desideravi diventare una professionista, allora sì, tutti i giorni pregavi in ginocchio, ore intere, supplicando il tuo Signore! Pregavi, chiedendomi che ti tirassi fuori da quella povertà, ti permettessi di diventare una professionista e di essere qualcuno! Quando ti trovavi nella necessità e avevi bisogno di denaro, allora sì, promettevi: Prego il Rosario, ma Tu, Signore, concedimi un pò di soldi!.<br />
<br />
Questa era la relazione che avevi con il tuo Signore! Mai, hai mantenuto una promessa fatta, neanche una! E oltre a non mantenere le promesse, non mi hai mai ringraziato!”<br />
<br />
E il Signore insistette su questo: “Tu davi la tua parola, facevi una promessa al tuo Signore, ma mai la mantenevi!”<br />
<br />
Il Signore mi mostrò una delle tante mie preghiere: quando Gli chiesi la grazia di avere la mia prima auto, pregavo, e molto umilmente chiedevo che per favore, mi concedesse anche solo una macchinina, perfino vecchia, non importava…purché funzionasse. Ma appena ottenni quello che desideravo, non dissi nemmeno un “grazie” al Signore; e 8 giorni più tardi, oltre a non averLo ringraziato, già Lo rinnegavo e Lo maledicevo. Egli mi mostrò come, in tutte le grazie che mi concedeva, non solo mancavo alle promesse fatte, ma nemmeno rendevo grazie.<br />
<br />
Vedevo il Signore in un modo veramente triste. Sapete, la mia relazione con Dio era tipo “BANCOMAT”: mettevo un Rosario, e Lui doveva darmi denaro…e se non me lo dava, mi ribellavo. Il Signore mi mostrò tutto questo. Non appena mi permise di avere la mia professione, -e di conseguenza, iniziare ad avere un certo prestigio e anche il denaro-, il nome di Dio già mi stava stretto… Cominciai a sentirmi grande, senza avere mai per Lui una minima espressione di amore, o di gratitudine.<br />
<br />
Essere riconoscente? Mai! Neppure un grazie per il nuovo giorno che mi donava, o per la mia salute, o per avere un tetto dove abitare…Oppure una preghiera di compassione per quei poveretti che non hanno casa, né di che mangiare…Niente!!! Ingrata al massimo! Oltre tutto, diventavo sempre più incredula nei confronti del mio Signore, mentre credevo in venere e mercurio per la fortuna, andavo ciecamente dietro all’astrologia, dicendo che gli astri dirigono la nostra vita. Cominciai a credere in tutte le dottrine che il mondo mi offriva. Credevo, per esempio, nella reincarnazione: mi convinsi che, semplicemente, si moriva e si ricominciava daccapo…e dimenticai di essere costata un prezzo di Sangue al mio Signore Gesù.<br />
<br />
Il Signore continuò: “Tutto quello che avevi, non ti era stato dato perché lo avevi chiesto, ma era una benedizione che ricevevi dal Cielo: tu, invece, dicevi di aver ottenuto tutto da te, perché eri lavoratrice, lottatrice… Che ogni cosa l’avevi conquistata con le tue mani, e a forza di studiare. No! Guarda: quanti professionisti ci sono, più qualificati di te, che lavorano quanto o più di te?”<br />
<br />
Il Signore mi fece l’esame dei 10 Comandamenti, mostrandomi quella che ero: che cioè a parole dicevo di adorare e amare Dio, ma al contrario adoravo satana. Nel mio ambulatorio, era solita venire una signora che leggeva le carte, e faceva delle magie per liberare da cattivi influssi, e io dicevo: “Non credo a queste cose… Ma faccia pure, perché non si sa mai…”. E lei faceva le sue diavolerie. In un angolo dove nessuno vedeva, mise un ferro di cavallo e una pianta di aloe, per allontanare la sfortuna, e altre cose del genere. Sapete cosa feci, permettendo questo? Aprii le porte ai demoni, perché entrassero a piacimento, e circolassero liberamente, allegramente, nel mio ambulatorio e nella mia vita. Guardate che tutto questo è vergognoso. Dio mi fece l’analisi di tutta la mia vita, alla luce dei 10 Comandamenti, mi mostrò quella che ero nei miei rapporti col prossimo, e con Lui. Criticavo tutto e tutti… E tutti puntava con l’indice, la “santa Gloria”...! Mi mostrò quando dicevo di amare Dio e il prossimo, ma al contrario ero molto invidiosa. Adesso vedevo che, quando ingannavo qualcuno o mentivo, era come spergiurare, perché nel momento in cui dicevo: “Sono cattolica”, dichiaravo che Gesù Cristo era il mio Signore e allo stesso tempo davo testimonianza di menzogna e inganno! Quanto male feci a tanta gente! Come del resto non fui mai riconoscente ai miei genitori, per tutto il loro sacrificio e l’impegno affinché potessi avere una professione e trionfare nella vita; per tutti i sacrifici e gli sforzi che fecero… Ma io non lo vidi, lo ignorai, e appena ebbi il mio lavoro, perfino loro diminuirono ai miei occhi: al punto di vergognarmi di mia madre, per la sua umiltà e povertà.<br />
<br />
Gesù continuò, mostrandomi che sposa ero: passavo tutto il giorno a brontolare, fin dal risveglio. Mio marito mi diceva: “Buona giornata!”. E io: “forse lo sarà per te!! Guarda che pioggia!”. Sempre brontolavo e contraddicevo tutto.<br />
<br />
…Quanto a santificare i giorni di festa? Che spavento! Che dolore sentii! Gesù mi fece vedere come dedicassi 4 e anche 5 ore al mio corpo con la ginnastica, e neanche 10 minuti al giorno per il mio Signore, né un ringraziamento, o una bella preghiera…no, niente! Anzi, a volte addirittura recitavo il Rosario cominciandolo a tutta velocità, durante l’intervallo della telenovela. Pensavo di riuscire a pregarlo mentre andava in onda la pubblicità. Iniziavo rapidamente, senza prestare attenzione a quello che dicevo, preoccupata piuttosto se la telenovela fosse già cominciata o no, e a che punto era arrivata. Insomma, senza elevare il cuore a Dio.<br />
<br />
Gesù continuava a mostrarmi come non fossi per niente riconoscente nei Suoi confronti, e la pigrizia che avevo nell’andare a Messa. Quando ancora vivevo con i miei genitori, e mia madre mi obbligava ad andarci, le dicevo: “Ma, mamma, se Dio è dappertutto, che bisogno ho di andare in chiesa per la Messa?”. Chiaro, per me era molto comodo dire così… E Gesù me lo mostrò. Avevo il Signore 24 ore al giorno per me, tutta la mia vita Dio si prese cura di me, e io così pigra a dedicarGli un pò di tempo la Domenica, a mostrarGli la mia gratitudine, il mio amore per Lui… Ma la cosa peggiore fu sapere che, frequentare la chiesa, significava andare a nutrire la mia anima. Io, invece, mi dedicai totalmente alla cura del mio corpo, divenni schiava della mia carne, e mi dimenticai di questo particolare: che avevo un’anima! E mai mi curai di essa.<br />
<br />
Della Parola di Dio, dicevo perfino, sfacciatamente, che chi leggeva molto la Bibbia, diventava pazzo. Arrivai al punto d’essere blasfema, e l’incoerenza della mia vita mi portò a dire: “Ma quale Santissimo? E Dio sarebbe presente lì? Nella pisside e nel calice? ...I preti ci dovrebbero aggiungere acquavite, per dargli un buon sapore!”.<br />
<br />
Fino a che punto arrivò il degrado della mia relazione con Dio! Lasciai la mia anima senza nutrimento, e come se non bastasse, non facevo altro che criticare i sacerdoti. Se voi sapeste, fratelli, come rimasi male riguardo a questo, davanti a Gesù! Il Signore mi mostrò come si ridusse la mia anima a causa di tutte queste critiche. Oltre tutto, pensate che dichiarai omosessuale un sacerdote, e l’intera Comunità lo venne a sapere… Non immaginate il male che feci a quel prete! No, non potete immaginarlo! Non posso raccontarvelo, perché sarebbe troppo lungo. Vi dico soltanto che, una sola parola, ha il potere di uccidere e distruggere le anime. Adesso vedevo tutto il male che avevo fatto! La mia vergogna era così grande, che non ci sono parole per descriverla! Posso solo supplicarvi di non fare lo stesso: non criticate! Pregate! Vidi che le mancanze più gravi di cui si macchiò la mia anima, e che attirarono più maledizioni nella mia vita, furono il parlar male dei sacerdoti!<br />
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<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Pregare Per I Sacerdoti</span></b>La mia famiglia ha sempre criticato i sacerdoti. Da quando eravamo piccoli, mio padre, e tutti in casa, criticavano e dicevano: “Questi preti sono dei donnaioli, e hanno più soldi di noi… E sono questo, e sono quello…”, e noi ripetevamo.<br />
<br />
Nostro Signore mi diceva quasi gridando: “Chi pensavi d’essere, per farti dio e giudicare i miei consacrati?! Essi sono di carne, e la santità è loro data a beneficio delle comunità in cui li ho posti come dono. E le comunità hanno il dovere di pregare per lui, d’amarlo e sostenerlo”. Sappiate, fratelli, che, quando un sacerdote cade, sarà la comunità a rispondere della sua santità. Il demonio odia i cattolici, immensamente di più i sacerdoti. Odia la nostra Chiesa, perché dove c’è un sacerdote che consacra…<br />
<br />
Apro una parentesi: dovete tutti sapere che il sacerdote, pur rimanendo un uomo, è un consacrato del Signore, riconosciuto dall’Eterno Padre, così che in un pezzo di pane avviene un miracolo, una transustanziazione: per le mani del sacerdote, esso diventa il Corpo e il sangue di Nostro Signore Gesù Cristo... E queste mani, il demonio le odia intensamente, terribilmente. Il demonio detesta noi cattolici a causa dell’Eucaristia, perché l’Eucaristia è una porta aperta per il Cielo, ed è l’unica porta! Senza l’Eucaristia, nessuno entra in Cielo. Quando una persona sta agonizzando, Dio le si pone accanto, indipendentemente dalla religione a cui appartiene o dalle sue credenze; il Signore si rivela e le dice affettuosamente, con tanto Amore e Misericordia: “Io sono il tuo Signore!”. E se la persona chiede perdono e accetta questo Signore, accade qualcosa che è difficile da spiegare: Gesù porta immediatamente quest’anima dove si sta celebrando la Messa in quel momento, e la persona riceve il Viatico, che è una comunione mistica. Perché solo chi riceve il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, può entrare in Cielo. È qualcosa di mistico, è una grazia immensa che abbiamo nella Chiesa cattolica, una grazia che Dio ha dato alla nostra Chiesa; e molta gente parla male di questa Chiesa,eppure attraverso di Essa riceve la salvezza e va in Purgatorio, e lì continua a beneficiare della grazia dell’Eucaristia. Si salvano. Vanno in Purgatorio, ma si salvano! Per questo il demonio odia tanto i sacerdoti: perché dove c’è un sacerdote, ci sono delle mani che consacrano il pane e il vino, facendoli diventare per noi il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. Perciò dobbiamo pregare tanto per i sacerdoti, perché il demonio li attacca costantemente.<br />
<br />
Nostro Signore mi fece vedere tutto questo.<br />
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<br />
<b><span style="font-size: 180%;">I Sacramenti</span></b>Solo attraverso il sacerdote abbiamo il sacramento della riconciliazione, per esempio! Solo tramite lui otteniamo il perdono delle nostre colpe. Sapete cos’è il confessionale? È un “lavacro d’anime”! Non con acqua e sapone, ma con il Sangue di Cristo! Quando la mia anima si trovava sudicia, nera a causa del peccato, se mi fossi confessata, essa sarebbe stata lavata con il Sangue di Cristo, inoltre avrei rotto i lacci che mi tenevano legata al maligno. Non avrebbe dunque ragione, il demonio, di detestare i sacerdoti?! Anche quelli che fossero grandi peccatori, hanno il potere di assolvere i peccati. E il Signore mi mostrò come: nella Ferita del Suo Cuore… Si!<br />
<br />
Sapete, ci sono cose che sorpassano l’intelligenza dell’uomo perché sono realtà spirituali, eppure si tratta di verità ancora più reali delle nostre… Attraverso questa Ferita, dicevo, un’anima sale al livello Divino, al livello della Misericordia Divina, alla porta della Misericordia, sale fino nel Cuore di Gesù, eterno Sacerdote; e lì, Gesù pone la Sua Croce, sanguinando nel Suo Eterno Presente… E quell’anima torna pulita. Adesso vedevo come la mia anima tornò pulita nella confessione, e in ogni peccato che confessai, Nostro Signore ruppe il laccio che mi univa a satana. (E io, purtroppo, mi allontanai dalla confessione!)<br />
<br />
...Ma tutto questo avviene solo attraverso il sacerdote. Perciò abbiamo l’obbligo e il dovere di pregare per loro, perché Dio li protegga, li illumini, e li guidi.<br />
<br />
Per tutti questi motivi il demonio odia terribilmente la Chiesa Cattolica e i sacerdoti.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Il Matrimonio</span></b>Mi piacerebbe parlarvi della grande grazia che è il sacramento del matrimonio. Quando entriamo in chiesa il giorno delle nostre nozze, al momento in cui diciamo il nostro “sì”, promettendo di essere fedeli sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, ecc., sapete a Chi promettiamo? Niente più, niente meno che a Dio Padre! Il nostro Dio è affascinato dal matrimonio! È l’unico Testimone, quando diciamo queste parole. Ognuno di noi, quando morirà, vedrà questo momento nel proprio Libro della Vita. Allora scorgerà una luce dorata indescrivibile, un intenso splendore: Dio Padre scrive queste parole nel Libro con lettere d’oro, bellissime.<br />
<br />
Nel momento in cui riceviamo il Corpo e il Sangue di Gesù, stringiamo un patto con Dio, e con la persona che abbiamo scelto per condividere insieme una vita. Quando pronunciamo queste parole, le diciamo alla Santissima Trinità.<br />
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Vidi che nel giorno del mio matrimonio, quando io e mio marito ricevemmo la S. Eucaristia, non eravamo più due, ma tre! Noi due, e Gesù! Infatti, appena ci comunichiamo con Gesù, Egli ci unisce come una cosa sola! Ci pone nel Suo Cuore e diventiamo UNO, formando con Gesù una trinità santa! “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito”.<br />
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Ora io domando: chi separa quest’UNO? Nessuno! Nessuno, fratelli, può separarlo! Nessuno, dopo che il matrimonio è stato consumato! E se i due sposi arrivano vergini al matrimonio, non immaginate le benedizioni che si riversano su questo matrimonio!<br />
<br />
Vidi anche il matrimonio dei miei genitori. Quando mio padre infilò l’anello al dito di mia madre, e il sacerdote li dichiarò marito e moglie, Nostro Signore consegnò a mio padre un bastone di legno, splendente di Luce, che sembrava un pò curvo. Si tratta di una grazia che Dio dà all’uomo: è un dono d’autorità di Dio Padre, affinché quest’uomo possa guidare il piccolo gregge che sono i figli, nati nel matrimonio, e anche per difendere il matrimonio e i figli da tanti mali che attaccano le famiglie.<br />
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A mia madre, Dio Padre depose nel cuore qualcosa che pareva una sfera di Fuoco, bellissima: essa sta a significare l’Amore di Dio, lo Spirito Santo. Conobbi che mia madre era una donna molto pura. Dio era felice, gioioso. Non immaginate quanti spiriti immondi s’impadronirono di mio padre in quel momento. Questi spiriti sembrano larve, sanguisuga. Sapete, quando qualcuno ha delle relazioni fuori dal matrimonio, immediatamente gli spiriti maligni si attaccano a tutte le parti della persona; cominciano dai suoi organi sessuali, s’impossessano della carne, degli ormoni; occupano il cervello, prendono l’ipofisi e tutta la parte neurologica dell’organismo della persona, e cominciano a produrre una quantità di ormoni che portano agli istinti più bassi. Trasformano un figlio di Dio in uno schiavo della carne, dei propri istinti, del suo appetito sessuale, ciò che porta la persona ad essere di quelle che, come si dice, “si godono la vita”.<br />
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Quando una coppia è vergine, dà gloria a Dio. Avviene un patto sacro con Lui, che santifica questa sessualità. Infatti la sessualità non è peccato! Dio l’ha data come benedizione, perché la sessualità è Dio e la coppia. Dove c'è il sacramento del matrimonio, (anche se gli sposi non vi sono arrivati vergini), Dio è presente in questo letto sacramentale! Perché nel letto nuziale, benedetto dal sacramento del matrimonio, c’è lo Spirito Santo; perfino nei pasti di questa coppia c’è la presenza del Signore Dio, che benedice il cibo. Dio rimane incantato davanti al matrimonio, è felice di accompagnare gli sposi nella loro nuova vita, in quest’inizio di una nuova vita insieme. La coppia e il Signore formano una Trinità. Purtroppo molti sposi non lo sanno, non hanno questa nozione… E nemmeno pensano a Dio: si sposano unicamente per tradizione, e non per fede… Pensano solo ad uscire dalla chiesa per andare a festeggiare, a mangiare, bere, partire in luna di miele… Badate che in questo non c’è alcun male: il male sta nel lasciare il Signore fuori da tutto ciò. Come feci io, che lasciai il Signore sulla strada; non mi passò neanche per la testa d’invitarLo nella mia nuova vita, nella nostra nuova casa. Egli, infatti, ha piacere che Lo invitiamo ad entrare e a stare con noi sempre, nelle gioie e nei momenti meno buoni; desidera che sentiamo la Sua presenza… Certo, nel sacramento del matrimonio il Signore è presente anche senza essere invitato… Ma quanto più bello sarebbe se di questa Presenza fossimo coscienti…<br />
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Nel matrimonio dei miei genitori, la cosa più bella fu che Dio restituì a mio padre i doni e la Grazia che aveva perduto: questo perché sposava mia madre, che era una donna molto pura di sentimenti, e vergine. Guarì mio padre, la sua sessualità disordinata e sudicia. Ma poiché era molto “macho”, e avendo i suoi amici cominciato a mettergli veleno, dicendogli che non permettesse alla moglie d’incantarlo e di dominarlo, e che doveva continuare la vita di prima, ecco che due settimane dopo il matrimonio finì in un bordello, per dimostrare agli amici che continuava ad essere lo stesso, che non si lasciava dominare dalla moglie…<br />
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Sapete che fine fece il suo bastone d’autorità e protezione, che Dio gli aveva dato? Il demonio glielo portò via! E tutti quegli spiriti maligni, quegli esseri immondi, tornarono a prenderselo. Da pastore del suo gregge, mio padre si trasformò in lupo della propria famiglia e della sua casa!<br />
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Quando qualcuno è infedele alle sue nozze, è infedele a Dio. Manca alla sua parola, al giuramento che fece, a Dio e alla persona che sposò, nel giorno del suo matrimonio. Non compie ciò che ha promesso. Se qualcuno ha intenzione di non essere fedele al proprio matrimonio, è meglio che non si sposi. Il Signore ci dice: se sei infedele, ti condannerai! Se non sarai fedele, non sposarti! Figlio, figlia, chiedimi la grazia di essere fedele alla tua sposa, al tuo sposo, e a Dio.<br />
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Quanti mali vengono in un matrimonio, a causa dell’infedeltà?! Un marito, per esempio, va in un bordello, o è infedele con la segretaria. Nonostante le precauzioni, contrae un virus; e pur lavandosi dopo, quel virus non muore… Così, quando più tardi ha relazioni con la moglie, il virus entra nella vagina della donna e vi rimane nel fondo, o arriva all’utero. Col tempo forma un’ulcera, di cui spesso la donna non s’accorge. E quando, anni dopo, la moglie va molto sofferente dal medico, le viene diagnosticato un cancro. Sì! Cancro! E allora, chi dice che l’adulterio non uccide? Inoltre, quanti aborti si fanno a causa dell’adulterio? Per esempio, quante donne, che sono state infedeli e sono rimaste incinte, ricorrono all’aborto perché il marito non lo scopra? Uccidono un innocente che non può parlare, né difendersi! E questi sono solo alcuni esempi. L’adulterio uccide in tante e diverse forme! Poi, abbiamo ancora il coraggio di protestare contro Dio, quando le cose non vanno bene, quando abbiamo problemi, quando arrivano le malattie: mentre siamo noi che ce le procuriamo con i nostri peccati, attirando il male sulla nostra vita. Dietro al peccato, c’è sempre il maligno! Apriamo le porte a lui, quando pecchiamo così gravemente! E poi ancora ci lamentiamo che Dio non ci ama. Dov’è Dio, che permette questo o quello?! Una bella faccia tosta, la nostra! Sappiate che Dio è la roccia che protegge il matrimonio. Guai a chi tenta di distruggere un matrimonio! Quando qualcuno ci prova, si scontra con questa Roccia che è Gesù. Dio difende il matrimonio, non dubitatelo mai!<br />
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Desidero anche avvisarvi di stare molto attenti a quelle suocere che s’intromettono nel matrimonio dei figli, per turbarli, causando problemi nella loro relazione. Anche se il genero o la nuora, a torto o a ragione, non fossero di suo gradimento, ormai sono sposati, e non c’è più niente da fare. L’unica cosa è pregare per loro: preghino per quel matrimonio, e si mettano da parte! Molte donne si sono condannate per essersi intromesse nel matrimonio dei figli! Questo è un peccato grave! Se vedete che qualcosa non va, che uno di loro o entrambi stanno peccando, supplicate Dio per loro, chiedete aiuto a Dio. Potete anche chiamare la coppia e parlare ai due, invitandoli a salvare il matrimonio, a pensare ai figli, e ricordando loro che il matrimonio è per amare, donare e perdonarsi reciprocamente. Si deve combattere in favore del matrimonio, questo sì: ma mai interferire in altro modo, tanto meno prendere posizione a favore di uno o dell’altro.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Onora Il Padre E La Madre</span></b>Gesù continuava a mostrarmi tutto…Vi ho già raccontato come fui ingrata verso i miei genitori, come mi vergognavo di loro, li maledicevo e li rinnegavo perché erano poveri e non potevano darmi tutto quello che le mie amiche ricche avevano. Fui una figlia ingrata, al punto di dire che quella non era mia madre, perché mi sembrava inferiore a me. Fu spaventoso vedere il riassunto di una donna senza Dio. Distrugge tutto ciò che le si avvicina. Oltretutto, e questa è la cosa più grave, mi sentivo e mi credevo una brava persona!<br />
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Pensavo che al 4° comandamento sarei passata bene, perché i miei genitori mi erano costati cari: spesi molto denaro per essi, a causa delle loro malattie, (tutte le analisi, infatti, si facevano a pagamento), perché entrambi ebbero gravi malattie prima di morire. Fu mio marito ad accollarsi le spese, e io dicevo: “Guarda un pò questi due svergognati, non lasciano un centesimo in eredità e in più bisogna spendere una fortuna per loro. I genitori delle mie amiche, invece, lasciano beni e…”. E il Signore mi mostrò come analizzavo tutto attraverso il denaro, perché manipolai perfino i miei genitori quando avevo denaro e potere, perfino di loro mi approfittai.<br />
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Con i soldi mi feci dio, e calpestai persino i miei genitori. Sapete ciò che più mi addolorò? Vederli lì… Mio padre piangeva, vedendo che era stato un buon padre, che aveva insegnato alla figlia ad essere lavoratrice, lottatrice, imprenditrice, a farsi rispettare, perché solo chi lavora va avanti… Ma dimenticò un particolare: che io avevo un’anima, e che lui era il mio evangelizzatore, con la sua testimonianza. La mia vita cominciò ad affondare, con l’esempio che egli mi diede. Vedeva ora, con profondo dolore, la responsabilità che aveva davanti a Dio, poiché era un donnaiolo, e si diceva felice, vantandosi con mia madre e con tutti, d’essere molto “macho”, perché aveva molte donne e poteva conquistarle tutte. Inoltre beveva troppo e fumava. Era anche una brava persona, ma aveva questi vizi, che secondo lui non erano tali, anzi li credeva virtù. Era molto orgoglioso. Io, che ero appena una bambina e vedevo come mia madre piangeva quando lui parlava delle altre donne, cominciavo a riempirmi di collera, di risentimento e di rabbia. Il risentimento comincia con la morte spirituale: io sentivo una rabbia spaventosa nel vedere come mio padre umiliava mia madre davanti alla gente, e come le causava tante lacrime… E lei, non diceva niente. Lì cominciò la mia ribellione.<br />
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Quand’ero adolescente, dicevo a mia madre: “Io non farò mai come te. Tu getti la dignità delle donne sotto i piedi. Per questo noi donne non valiamo niente: tutta la colpa è delle donne come te, senza dignità, senza orgoglio, che si lasciano calpestare e umiliare dagli uomini!”. E a mio padre, dicevo: “Papà, fà bene attenzione: io mai permetterò a un uomo di farmi ciò che tu fai alla mamma! Mai! Se un giorno un uomo mi fosse infedele, io mi vendico! Faccio la stessa cosa, perché lui impari!”. Mio padre mi picchiò sgridandomi: “Come ti permetti, ragazzina?!”. Non so perché mio padre fosse tanto maschilista. Gli dissi: “Va bene, puoi anche picchiarmi… Ma se un giorno mi sposerò, e mio marito mi tradisse, io mi vendicherò, lo ripagherò con la sua stessa moneta, perché gli uomini capiscano e provino come soffre una donna, quando un uomo la calpesta e la umilia in tal modo!”. Mi riempii di tutto quest’odio e risentimento. Sapete, sentivo tanta rabbia, che questo fece della mia vita una ribellione: cominciai a vivere con il desiderio di difendere la donna. Cominciai a sostenere l’aborto, l’eutanasia, il divorzio, e consigliavo a tutte le donne che conoscevo, di vendicarsi qualora il marito le avesse tradite! Io non sono mai stata infedele fisicamente, ma feci male a tanta gente con questi consigli.<br />
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Quando ormai stavo bene economicamente, cominciai a dire a mia madre: “Mamma, separati da papà, , perché è impossibile sopportare un uomo così! Abbi un pò di dignità, fatti valere, mamma!”. Anche se era così, mio padre mi piaceva: sapete perché lo amavo, nonostante tutto? Perché mia madre era una donna veramente buona, che mai, mai, c’insegnò a odiare, né mio padre, né alcun altro! …E io, immaginatevi un pò! Volevo far divorziare i miei genitori! Ma mia madre diceva: “No, figlia mia, non posso; soffro, è vero, ma mi sacrifico per voi, miei figli. Voi siete 7 e io sono una sola. Mi sacrifico perché il tuo è un buon padre: sarei incapace di separarmi da lui e lasciare voi senza padre. E poi, se mi separassi, chi pregherebbe perché tuo padre si salvi? Sono io che posso supplicare il Signore per lui, perché trovi salvezza: infatti, il dolore e la sofferenza che mi procura, li unisco ai dolori che Gesù soffrì sulla Croce. Ogni giorno vado in chiesa, e davanti al tabernacolo dico: “Signore, questa sofferenza non è niente, la unisco a quella della Tua Croce, perché si salvino mio marito e i miei figli.”. Affido tuo padre a Gesù, unitamente al Rosario. Il demonio lo spinge verso il basso facendolo peccare, ma io lo spingo in alto con il Rosario, lo porto davanti al Santissimo nel tabernacolo e dico a Gesù: “ Signore, è qui: confido che non mi lascerai morire senza vederlo convertito. Signore, non ti prego solo per mio marito, ma anche per tutte le donne che sono nella mia stessa situazione; specialmente per quelle che, invece di stare in ginocchio a supplicarti per il proprio marito e per i figli, si mettono nelle mani dei maghi e degli indovini, oppure anche loro tradiscono, consegnando la propria anima e la famiglia nelle grinfie del maligno. Signore, ti prego per queste donne, per queste famiglie.”<br />
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Sapete: 8 anni prima di morire, mio padre si convertì! Si pentì, chiese perdono a Dio, e il Signore lo perdonò. Stava in Purgatorio, nella parte più in basso, in grandi sofferenze, perché non riparò il suo peccato. Riparare il peccato è qualcosa che prendiamo molto poco sul serio, non ci pensiamo. Certo, spesso non è possibile, ma proprio per questo il Signore ci concede la grazia di riparare i nostri errori attraverso l’Eucaristia. Ogni volta che partecipiamo ad una Messa, il Signore ci dà la grazia di riparare il male che abbiamo commesso. Dio ci mostra, nell’aldilà, la conseguenza dei nostri peccati, del male che abbiamo fatto al prossimo. Perfino di uno sguardo cattivo, di una brutta parola… Se vedeste com’è terribile! E come piangiamo, là , tutti questi errori!<br />
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Nel caso di mio padre: mia madre gli diceva di consigliare ai miei fratelli che abbandonassero la vita di peccato che conducevano. Infatti, seguivano le orme del padre, nell’infedeltà, nel bere… Erano la sua copia. Se avesse fatto quanto gli diceva la moglie, questa sarebbe stata riparazione. Ma lui sempre le rispondeva di lasciare che i ragazzi si divertissero, che erano solo fidanzati, e che poi avrebbero avuto tempo per cambiare! Diede un cattivo esempio ai miei fratelli, e non riparò il suo peccato. Piangeva, là in Purgatorio, e diceva: “Mi sono salvato grazie ai 38 anni di preghiera di questa santa donna, che Dio mi diede come sposa!”. Mia madre passò 38 anni della sua vita a pregare per lui!<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Satana E La Sua Strategia</span></b>Chi ha visto il film della Passione di Cristo, si ricorderà che mentre flagellano Gesù, si vede un demonio con un bambino piccolino, (anch’esso un demonio), che guarda Gesù e sorride. Ebbene, sappiate che oggi non è più un bebé, ma un genio malefico, enorme e perverso, che tiene schiava molta gente, con i piaceri della carne, con la magia, con teologie errate, come per esempio quelle che affermano che il demonio non esiste. Immaginate l’astuzia del demonio, che nega se stesso! Ci fa credere che non esiste, per poter agire indisturbato! Sì, guida l’istruzione degli uomini per farci credere di non esistere, e così portarci alla distruzione. Trova modo di confondere perfino coloro che credono in Dio; quando ci sono apparizioni vere, per esempio, fa credere che siano false. Confonde il popolo in mille e una maniera, approfittando del lato debole di ciascuno. Molti cattolici, credenti e praticanti, vanno a Messa e dal mago allo stesso tempo. Perché il maligno ci fa credere che non c’è niente di male, e che in Cielo ci andiamo lo stesso, perché la magia non la usiamo mica per fare del male a qualcuno! Il demonio guida, usa e dirige tutto ciò con una strategia molto ben preparata. Sappiate dunque che, quando ci rivolgiamo alla magia, non importa per fare cosa, la bestia c’imprime il suo sigillo. Quando andiamo da qualche mago, o cartomante, o indovino, o astrologo, o da chi evoca gli spiriti, in tutti questi luoghi il demonio ci pone il suo sigillo, il suo timbro.<br />
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Io mi trovai in uno di questi posti quando andai con un’amica, che mi portò da una maga per consultarla, per indovinare il mio futuro: lì fui marcata dalla bestia. Il maligno mi pose il suo sigillo. La cosa peggiore fu che, a partire da quel giorno, in cui attraverso quella signora ricevetti il timbro del male, cominciai ad avere disturbi: agitazione notturna, incubi, angosce, paure, e persino un profondo desiderio di suicidio! Non capivo il perché di questi desideri! Piangevo, mi sentivo infelice, e mai più mi sentii in pace. Pregavo, ma sentivo il Signore lontano da me: mai più avvertii quella vicinanza con Lui, che invece avevo quand'ero piccola. Pregare mi costava sempre di più, mi era ogni volta più difficile. Per forza! Avevo aperto le porte alla bestia, e il maligno era entrato con forza nella mia vita.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Le Menzogne E La Prima Confessione Mal Fatta</span></b>Quand’ ero ancora piccolina, imparai purtroppo che, per evitare i castighi di mia madre, piuttosto severi, le bugie erano perfette: così cominciai ad andare con “il padre della menzogna”, mi alleai con lui, e diventai tanto bugiarda che, nella misura in cui crescevano i miei peccati, aumentava anche la grandezza delle bugie… Sapevo, per esempio, che mia madre aveva un grande rispetto per il Signore. Per lei, il nome del Signore era sacro, era santissimo, perciò pensai d’avere l’arma perfetta! Le dicevo: “Mamma, per Cristo bello, giuro che non ho fatto questo!”. In questo modo riuscii finalmente ad evitare i castighi. Con le mie bugie, mettevo il Nome Santissimo di Cristo nella mia spazzatura, nelle mie cattiverie, nella mia immondizia, riempiendomi di tanto sudiciume e di tanti peccati… Imparai che le parole se le porta via il vento, e quando mia madre insisteva molto, dicevo: “Mamma, ascolta! Mi colpisca un fulmine se quello che dico è una bugia!”. Queste parole le usai molte volte… E vedete! Trascorse parecchio tempo, ma davvero finì per cadermi un fulmine addosso! E se ora sono qui, è solo per la Misericordia di Dio.<br />
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Un giorno, la mia amica Estela mi disse: “Ma guarda un pò, tu hai già 13 anni e ancora non hai perso la verginità?!”. Io la guardai spaventata! Come sarebbe…? Cosa vuol dire con quella frase?!<br />
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Mia madre mi parlava sempre sull’importanza della verginità, diceva che si trattava dell’anello del Matrimonio con il Signore. Ma la mia amica, con aria di superiorità, mi disse: “Mia madre, appena mi sono comparse le mestruazioni, mi ha portato dal ginecologo, e ora prendo la pillola!”. Io nemmeno sapevo cosa fosse, a quel tempo! Allora lei mi spiegò che si trattava di pillole contraccettive per non avere gravidanze, e aggiunse che già aveva dormito col cugino, con l’amico, con questo e con quello… Una lista enorme! Affermava che era una cosa bellissima! Le mie amiche mi dicevano: “Davvero non sai niente?”. Poiché rispondevo di no, mi promisero di portarmi in un posto dove tutte avevano imparato. Io rimasi preoccupata: sapevo dove mi avrebbero portato! Cominciò ad affacciarsi un mondo nuovo per me; nuovo e completamente sconosciuto.<br />
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Mi portarono in un cinema, piuttosto brutto, che stava in centro, a vedere un film pornografico. Immaginate voi lo spavento?! Una bambina di 13 anni, che al tempo non aveva nemmeno la televisione in casa! Figuratevi cosa fu vedere un tale film! Quasi morii di spavento! Mi sembrava d’essere all’inferno! Avrei voluto fuggire di corsa, da lì… Non lo feci, per vergogna delle mie amiche… Ma avrei tanto voluto uscire da lì, ero spaventatissima!<br />
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In quello stesso giorno andai a Messa con mia madre. Ero così spaventata, che volli confessarmi. Lei restò davanti al tabernacolo a pregare. Nel confessarmi, dissi i miei soliti peccati: che non avevo fatto i miei doveri a casa, a scuola, che ero stata disobbediente… Questi erano più o meno i miei peccati abituali. Mi confessavo sempre dallo stesso sacerdote, perciò conosceva più o meno già le mie mancanze; ma quel giorno, dissi anche che ero andata al cinema di nascosto da mia madre. Il sacerdote, sorpreso, quasi gridò: “Di nascosto da chi?! Dove sei andata?!”. Avvilita, guardai verso mia madre e vidi che era tranquilla, al suo posto… Per fortuna non si era accorta di niente! Figuratevi se avesse sentito…! Mi alzai dal confessionale, arrabbiata con il sacerdote, e naturalmente non dissi che genere di film avevo visto! Se solo per aver detto di essere andata al cinema di nascosto, il prete si scandalizzò tanto, figuriamoci se gli avessi detto quello che avevo visto, cosa mi avrebbe fatto…! ...Mi avrebbe picchiata?!<br />
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Fu allora che iniziò l’astuzia di satana! Infatti, da quella volta, cominciarono le mie confessioni mal fatte. Da lì in poi, selezionavo ciò che avrei detto in confessione: “Questo lo confesso, ma questo no; questo peccato lo dico al prete, quest’altro no!”…Cominciarono le mie confessioni sacrileghe! Andavo a ricevere il Signore sapendo di non aver confessato tutto! Lo ricevevo indegnamente! Il Signore mi mostrò come nella mia vita fu terribile il degrado della mia anima, come questo processo di morte spirituale fu grave… Al punto che, alla fine della vita, non credevo più al demonio, né a niente. Mi mostrò come, nell’infanzia, camminavo mano nella Mano con Dio; avevo con Lui una relazione profonda, e il peccato fece sì che io lasciassi, a poco a poco, la Sua mano. Ora il Signore mi diceva che, chi mangia e beve il Suo Corpo e il Suo Sangue, mangia e beve la sua condanna: io mangiai e bevvi la mia condanna! Vidi, nel Libro della Vita, come il demonio era disperato perché a 12 anni credevo ancora in Dio, ancora andavo all’adorazione Eucaristica con mia madre… Era terribilmente disperato, nel vedere ciò.<br />
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Quando cominciò la mia vita di peccato, il Signore mi fece sentire che stavo perdendo la pace del cuore. Iniziò una lotta con la mia coscienza, e cosa mi dicevano le mie amiche? Mi dicevano: “Che cosa?! Confessarsi?! Tu sei scema, sei fuori moda! E con chi, poi? Con questi preti, più peccatori di noi?!”. Nessuna di loro si confessava, io ero l’unica che ancora lo faceva. Cominciò una guerra tra quello che mi dicevano le amiche e quello che mi dicevano mia madre e la mia coscienza… Poco a poco, la bilancia cominciò a inclinarsi, e le mie amiche vinsero. Così decisi di non confessarmi più: non mi sarei più confessata da quei vecchi, che rimanevano scandalizzati solo per essere andata al cinema!<br />
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Vedete l’astuzia di satana! Mi allontanò dalla confessione a 13 anni. È un esperto, sapete? Mette idee sbagliate nella nostra mente! A 13 anni, Gloria Polo era già un cadavere vivente, nello spirito. Ma per me era importante, era motivo di orgoglio, appartenere a quel gruppetto di amiche, di bambine raffinate ed esperte… Quando abbiamo 13 anni pensiamo di sapere tutto, e che tutto quello che ha a che fare con Dio sia fuori moda, o sia idiozia. Quello che va di moda, invece, è sfruttare…<br />
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Non vi ho ancora raccontato che, quando si udì la Voce di Gesù, e i demoni uscirono da lì perché non sopportavano quella Voce, uno di loro restò. Aveva l’autorizzazione dal Signore per rimanere. Questo demonio, enorme, gridava con urla orribili: “È mia! È mia! È mia!”. Rimase solo lui, perché fu quello che condusse, manipolò, e con la sua strategia guidò, le mie debolezze affinché io peccassi! Fu lui che mi allontanò dalla confessione! Per questo, il Signore gli permise di rimanere accanto a me, ed ecco perché quell’orribile demonio gridava che io gli appartenevo, e mi accusava. Aveva il permesso di rimanere, perché io morii in peccato mortale! Dai 13 anni che non mi confessavo, fino allora, molte volte mi ero confessata male. Appartenevo dunque a quel demonio, e lui poteva rimanere durante il mio giudizio! Immaginate la mia vergogna, nel vedere con orrore i miei peccati così numerosi, e per di più con quella cosa orribile ad accusarmi e a dire che io ero sua! Era orribile!<br />
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Il demonio mi tirò via dalla confessione, così come mi tolse la cura e la pulizia dell’anima, perché ogni volta che peccavo, non era gratuito il peccato che commettevo. Sul candore della mia anima, il maligno pose il suo marchio, un marchio di oscurità… E quest’anima bianca cominciò a riempirsi di tenebra. Mai ricevetti bene la Comunione: solo per la Prima Comunione feci una buona confessione. Da allora in poi, mai più: e ricevevo il mio Signore Gesù Cristo indegnamente. Quando andiamo a confessarci, dobbiamo sempre, sempre, chiedere allo Spirito Santo che c’illumini e mandi la Sua santa Luce sulle tenebre della nostra mente: perché una cosa che fa il maligno, è oscurare la nostra mente, affinché pensiamo che nulla è peccato, che tutto è bene, che non c’è bisogno di andare dal sacerdote a confessarsi, -oltretutto, loro sono più peccatori di noi-, che la confessione è fuori moda. Chiaro, era più comodo per me non confessarmi.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Aborto Dell’Amica</span></b>A 13 anni, la mia amica Estela rimase incinta. Quando me lo disse, le chiesi: “Ma tu non prendevi la pillola?”. “Sì -mi rispose- ma non ha funzionato!”. “ E adesso...? Come farai? Chi è il padre?”. Mi disse che non lo sapeva. Non sapeva se fosse successo in quella festa, o in quella passeggiata, o con il fidanzato!<br />
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Nel mese di giugno andò in ferie con la madre. Era già al 5° mese di gravidanza. Quando ritornò, rimasi sorpresa: non aveva un minimo di pancia, e sembrava un cadavere! Era pallidissima, e di quella bambina estroversa che si divertiva con tutto, non era rimasto niente. Ormai non era più la stessa.<br />
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Sapete, a nessuna di noi piaceva andare a Messa. Ma, essendo la nostra scuola tenuta da religiose, dovevamo andarci con loro. C’era un sacerdote anziano, che si tratteneva molto nella celebrazione, e a noi queste Messe sembravano eterne, non finivano più. Per tutta la durata della Messa, rimanevamo a giocare, a ridere, senza prestare la minima attenzione alla celebrazione… Ma un giorno arrivò un nuovo sacerdote, molto giovane e di bell’aspetto. I nostri commenti furono che un giovane così attraente era sprecato a fare il sacerdote… Ci mettemmo d’accordo per vedere chi di noi l’avrebbe conquistato! Immaginatevi un pò!<br />
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Le suore erano le prime a fare la Comunione, e subito dopo c’eravamo noi, tutte senza esserci confessate! Ci andammo come scommessa, per vedere chi avrebbe conquistato il prete! Dovevamo sbottonarci la camicia davanti a lui, al momento in cui ci avrebbe dato la Comunione, e quella che fosse riuscita a fargli tremare la mano, sarebbe stata colei che aveva il miglior seno. Era quello il segno per capire che aveva attirato l’attenzione del sacerdote.<br />
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…Le cose diaboliche che ci faceva fare il maligno! …E noi a credere che fossero scherzi! A che punto eravamo…!<br />
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Ebbene, quando la mia amica Estela ritornò da quelle ferie, non era più la scherzosa, giocherellona e allegra di sempre. Adesso aveva lo sguardo spento, triste, molto triste. Non voleva raccontarmi nulla; ma un giorno che mi trovavo a casa sua, mi disse, abbassandosi la gonna: “Quando mia madre seppe che ero incinta, s’infuriò tanto, ma così tanto, che mi afferrò immediatamente per mano, mi mise in macchina, e mi portò dal ginecologo. Arrivate là, disse al medico: …È incinta! Mi faccia il favore, mi chieda pure il prezzo che vuole, ma ho bisogno che la operi subito e mi risolva questo problema!”. La mia amica aprì l’armadio di camera sua, e vidi un fiasco di vetro, col tappo rosso, pieno di liquido… Lì dentro c’era un bambino completamente formato! Non lo dimenticherò mai! Sopra il tappo del fiasco, la scatola delle pillole anticoncezionali! Immaginatevi…<br />
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Vedete come il peccato acceca una persona malata, e una madre inferma spiritualmente, al punto da portare la figlia ad abortire, e per di più a mettere il feto in un fiasco perché mai più si dimentichi di prendere la pillola… E lasciarlo nell’armadio, così che, appena apre l’anta, veda subito quel macabro contenitore, e sopra il tappo, la scatola con le pillole! Semplicemente macabro e assurdo! Èciò che fa il demonio, quando gli apriamo le porte con il peccato, e non ci laviamo nella confessione! Quando chiesi alla mia amica se non ne aveva sofferto, e se non fosse triste, lei mi rispose ironicamente: “E perché dovrei essere triste? Anzi, meno male che mi hanno liberato da questo problema!”.<br />
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Ma era una bugia, perché mai più tornò la stessa! Poco tempo dopo, entrò in depressione! Una depressione terribile! ...Poi cominciò a fare uso di LSD, e naturalmente, essendo io la sua migliore amica, me ne offrì, ma mi spaventai. Da una parte, mi sarebbe piaciuto provare, perché lei diceva che la droga ti fa sentire molto bene, che ti sembra di volare, di stare sulle nuvole, e tante altre meraviglie che m’invogliavano a provare… Ma non potevo! Rimasi spaventata e le dissi di no, perché certamente mi sarebbe rimasto addosso l’odore della droga; così mia madre, che aveva un odorato finissimo, mi avrebbe scoperto…e mi avrebbe ammazzata!<br />
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Fatto sta che non ci provai! Il Signore mi mostrava, ora, che non fu per paura di mia madre che non feci la prova, ma per la Grazia di Dio, perché avevo una madre che pregava, e la sua preghiera col Rosario mi sosteneva, e m’impediva di scendere tanto in basso.<br />
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Ma le mie amiche non gradirono, si misero a discutere con me, strillarono, e rimasero disgustate per il mio rifiuto… Però io non potevo, non potevo! Questa fu una delle tante grazie che ricevetti per merito di una madre piena di Dio, che pregava per me, che viveva unita al Signore.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Perdita Della Verginità. Cos’è L’aborto</span></b>Passarono i 13 anni, i 14, 15, e arrivai ai 16. Purtroppo, a quest’età conosco il mio primo fidanzato e mi metto con lui! Cominciò la pressione delle mie amiche. Ero considerata la pecora nera, per il fatto di essere ancora vergine. Adesso che avevo il fidanzato, iniziava la pressione psicologica! Avevo loro promesso che, quando avessi avuto il ragazzo, allora sì, avrei avuto rapporti; ma prima, no! ...Adesso, non avevo più scuse! Dissi alla mia amica Estela: “Ma… E se rimanessi incinta come te?”. Mi rispose che no, non andassi a raccontarle questo, perché ormai c’erano altri metodi, come per esempio i preservativi. All’epoca sua esisteva solo la pillola, ma adesso non avrei avuto problemi. Mi disse che mi avrebbe dato 5 pillole da prendere tutte lo stesso giorno, e di usare il preservativo… E non mi sarebbe successo niente.<br />
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Io mi sentivo male al pensiero di dover mantenere questa promessa, ma non volevo fare brutta figura con loro.<br />
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Quando avvenne… Mi resi conto che mia madre aveva ragione, quando diceva che una bambina che perde la verginità si spegne. Io sentii proprio questo, che qualcosa si spegneva in me… Come se avessi perso qualcosa, che non potevo più recuperare. Questa fu la sensazione che mi rimase, insieme ad un’enorme tristezza. Non so perché dicano che il sesso è bello! Non so perché i giovani dicano di provarne piacere! Io penso che non sia così buono! Nel mio Paese, la Colombia, si vede alla TV tanta pubblicità che parla del sesso sicuro, con il preservativo, e ne incoraggia l’uso. C’è tanto sfruttamento della sessualità… Sento tanta tristezza nel vedere questo! Se sapessero! Se sapessero…<br />
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Nel mio caso, vi assicuro che mi sentii molto triste, e avevo una paura tremenda di tornare a casa, e che mia madre si accorgesse di ciò ch’era successo! Mai più la potei guardare negli occhi, con il timore che lei vedesse, nei miei, quello che avevo fatto! Sentivo rabbia e ribellione, nei miei confronti e verso le mie amiche, per essere stata debole, per aver fatto qualcosa che non desideravo, e che feci solo per far loro piacere…<br />
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Dovete poi sapere che, nonostante i consigli della mia amica, e malgrado tutte le precauzioni, nel mio primo rapporto rimasi incinta!<br />
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Provate a immaginare lo spavento di una ragazzina di 16 anni incinta! (Piange). Cominciai a notare molti cambiamenti nel mio corpo… Pur in mezzo alla paura, iniziai tuttavia a sentire tenerezza per questa creatura che portavo in grembo!<br />
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Parlai col mio fidanzato - dopo diventò il mio marito - e gli raccontai la cosa. Si meravigliò. Io speravo mi dicesse che ci saremmo sposati! Avevo 16 anni e lui 17. Ma mi disse che non potevamo stravolgere la nostra vita, e che dovevo abortire! Preoccupatissima, triste, molto triste, andai dalla mia amica Estela, che mi disse: “Non ti preoccupare! Non è niente! Ricordati che io ci sono già passata varie volte! Rimasi un pò triste la prima volta, la seconda è stata già più facile, e la terza ormai non si sente più niente!”. “Ma t’immagini quando arrivo a casa, e mia madre mi vede una ferita del genere? Mi ammazza!”. “Non preoccuparti, adesso non fanno ferite così grandi. Il taglio che vedesti a me era enorme perché anche il bambino era già molto grande, ma nel tuo caso è ancora piccolino, stà tranquilla! Non ti succederà niente, tua madre neanche se ne accorgerà!”.<br />
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Oh, fratelli, che tristezza! Che dolore grande! Come il demonio ci fa vedere le cose! ...Come se non fosse nulla, come se fosse qualcosa senza importanza! ...Come se un aborto provocato fosse la cosa più naturale del mondo! Anzi, è da stupidi sentirsi male! Che il sesso è per essere consumato, senza rimorsi, senza colpa! Ma sapete perché il maligno fa questo? Perché porta le persone a questo? Perché, fra le altre ragioni, ha bisogno di sacrifici umani! Infatti, ad ogni aborto provocato, satana acquista sempre più potere.<br />
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Nessuno può immaginare lo sgomento, la paura e il senso di colpa quando arrivai in quell’ospedale, (ben lontano da casa mia), per abortire! Il medico mi fece l’anestesia. Ma quando mi risvegliai, non ero più la stessa! Ammazzarono quella creatura, e io morii con lei! (Piange).<br />
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Sapete, il Signore mi mostrò nel Libro della Vita quello che non vediamo con gli occhi del corpo, e che avvenne quando il medico mi praticò l’aborto. Vidi il medico che, con delle specie di tenaglie, afferra il bambino e lo fa a pezzi. Questo bambino grida, con tanta, tanta forza! Sebbene non sia trascorso neanche un minuto dalla fecondazione, è già un’anima adulta. Possiamo usare la pillola del giorno dopo, o qualunque altro mezzo, ma si tratta sempre di uccidere un bambino con un’anima adulta, completamente formata: perché essa non cresce come il corpo, ma è creata da Dio nel medesimo istante in cui l’ovulo e lo spermatozoo s’incontrano, in quel preciso momento! Vidi infatti, nel Libro della Vita, come la nostra anima, appena le due cellule si sono toccate, forma una scintilla di luce bellissima, e questa luce sembra essere un sole, che proviene dal Sole di Dio Padre. In un istante, l’anima creata da Dio è adulta, matura, a immagine e somiglianza di Lui! Quel bebé è immerso nello spirito Santo, che esce dal Cuore di Dio!<br />
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Il grembo d’una madre, subito dopo la fecondazione, s’illumina improvvisamente dello splendore di quest’anima, e della sua comunione con Dio. Quando Gli strappano questo bebé, questa vita… Vidi come il Signore sussulta, quando Gli strappano dalle mani quest’anima. Quando lo uccidono, il bimbo grida tanto, che tutto il Cielo trema! Nel mio caso, quando uccisi il mio bambino, lo sentii gridare tanto, ma tanto forte! Vidi anche Gesù sulla Croce che gridava e soffriva per quest’anima, e per tutte le anime che vengono abortite! Il signore grida sulla Croce, con tanto dolore, tanto dolore…!!! Se voi aveste visto, nessuno avrebbe il coraggio…di provocare un aborto… (Piange)<br />
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Ora vi chiedo: quanti aborti si fanno nel mondo? Quanti in un giorno? In un mese? ...Capite le dimensioni del nostro peccato? Il dolore, la sofferenza, che procuriamo al nostro Dio? ...E quanto Egli è misericordioso, quanto ci ama, nonostante la mostruosità dei nostri peccati? Capite la sofferenza che procuriamo a noi stessi, e come il male s’impossessa della nostra vita?<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">L’Aborto È Il Peccato Più grave, E Il Più Terribile Di Tutti</span></b>Ogni volta che il sangue di un bimbo viene sparso, è un olocausto a satana, che acquista così ancora più potere. E quest’anima grida. Vi ripeto, si tratta di un’anima matura e adulta, benché non abbia ancora occhi, né carne, né un corpo formato… È già completamente adulta. E questo suo grido tanto grande, mentre l’uccidono, sconvolge tutto il Cielo. Al contrario, è un grido di giubilo e di trionfo nell’inferno. L’unico paragone che mi viene in mente è la finale di un mondiale di calcio: immaginate tutta quella euforia, ma in uno stadio enorme, immenso fino a perderne di vista i confini, pieno di demoni che gridano come pazzi il loro trionfo.<br />
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Essi, i demoni, mi gettavano addosso il sangue di quei bambini che abortii o che contribuii ad uccidere, e la mia anima diventò nera, completamente nera.<br />
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Dopo gli aborti, pensavo ormai di non avere più peccati... La cosa più triste fu, invece, vedere che Gesù mi mostrava come, anche nella mia pianificazione familiare, avevo ucciso… Sapete perché? Usavo la spirale come anticoncezionale. Dai 16 anni, fino al giorno in cui il fulmine mi colpì! La toglievo solo quando volevo rimanere incinta, (una volta sposata), per poi rimetterla subito dopo.<br />
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Voglio dire a tutte le donne che usano questi dispositivi intra-uterini: sì, provocano aborti! So che a molte donne succede, -perché è successo anche a me-, di vedere spesso dei grumi di sangue piuttosto grossi durante il periodo mestruale, e di sentire dolori più forti del normale. Andiamo dal medico, che non dà molta importanza al fatto: ci prescrive un analgesico, un’iniezione se i dolori sono troppo forti, dicendoci di non preoccuparci, che è normale, perché si tratta di un corpo estraneo, ma non c’è alcun problema. Sapete cos’è, invece? Un micro-aborto!!! Sì! Micro-aborto! I dispositivi intra-uterini provocano micro-aborti, perché appena l’ovulo e lo spermatozoo si uniscono, come vi ho già detto, fin da quel momento si forma un’anima, che non ha bisogno di crescere, essendo già adulta: questi dispositivi, non lasciano impiantare nell’utero l’ovulo fecondato, che quindi muore. Quell’anima viene espulsa! Per questo si tratta di micro-aborti. Un micro-aborto è un’anima adulta, completamente formata, cui non è stato permesso vivere. Fu dolorosissimo vedere quanti bebé erano stati fecondati, ma poi espulsi. Questi piccoli soli, provenienti dal Sole di Dio Padre, queste scintille divine, non si potevano aggrappare all’utero per via della spirale. Come gridavano, mentre si staccavano dalle mani di Dio Padre perché non potevano impiantarsi!!! Era uno spettacolo agghiacciante…! E il peggio è che non potevo dire di non sapere!<br />
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Quando andavo a Messa, non prestavo attenzione a ciò che diceva il sacerdote. Nemmeno ascoltavo, e se mi avessero chiesto quale brano del Vangelo era stato letto, non avrei saputo rispondere. Dovete infatti sapere che i demoni sono presenti perfino nella Messa, per distrarci, per farci addormentare, per impedirci di ascoltare. Bene, in una di queste Messe nelle quali ero completamente distratta, il mio Angelo Custode mi diede uno scossone e mi stappò le orecchie, affinché ascoltassi ciò che il sacerdote diceva in quel momento: lo udii parlare proprio dei dispositivi intra-uterini! Diceva che provocavano l’aborto, e che tutte le donne che ne facevano uso per il controllo delle nascite, in pratica abortivano; che la Chiesa difende la vita, e che chiunque non difende la vita non può ricevere la Comunione! Quindi, tutte le donne che usano questo metodo, non possono fare la Comunione!<br />
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Come udii quelle parole, m’infuriai con il sacerdote! Ma cosa si mettevano in testa questi preti? Con che diritto?! Per questo la Chiesa non va avanti! È per questo e per quello che le chiese sono vuote! Chiaro, perché non sta con la scienza! Ma chi credono di essere, questi preti? Ci pensano loro a dare da mangiare a tutti i figli che avremmo?... Uscii di chiesa furiosa!<br />
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Il bello è che, mentre venivo giudicata davanti a Dio, non potevo dire di non sapere! Infatti, nonostante le parole del sacerdote, non ci feci caso, e continuai ad usare la spirale!<br />
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Quanti bambini avrò ucciso? ...Ecco il motivo per cui vivevo così depressa! Perché il mio grembo, anziché essere fonte di vita, si era trasformato in un cimitero, in un “mattatoio” di bambini! Pensate: una madre, cui Dio ha concesso il dono immenso di dare la vita, di prendersi cura del proprio bebé, di proteggerlo da tutto e da tutti, proprio quella madre, con tutti questi doni, uccide il suo figliolino…!<br />
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Il demonio, con la sua strategia malefica, ha portato l’umanità ad uccidere i propri figli. Adesso comprendo per quale ragione vivevo in continua amarezza, depressa, sempre di malumore, maleducata, con brutti modi di fare, con una cattiva faccia, frustrata con tutto e con tutti. Per forza! Mi ero trasformata, senza saperlo, in una macchina per ammazzare bambini, e per questo sprofondavo sempre più nell’abisso. L’aborto è il peggiore di tutti i peccati (quello provocato, non quando è spontaneo), perché uccidere i figli ancora nel grembo della madre, uccidere una creaturina innocente e indifesa, è dare il potere a satana. Il demonio comanda dal fondo dell’abisso, perché stiamo spargendo sangue innocente! Un bambino è come un agnello innocente e senza macchia… E Chi è l’Agnello senza macchia? È Gesù! In quel momento, il bambino è ad immagine e somiglianza di Gesù! Il fatto che sia la madre stessa ad uccidere il proprio figlio, determina un profondo legame con le tenebre, permettendo che escano più demoni dall’inferno per distruggere e strangolare l’umanità. È come se si aprissero dei sigilli… Sigilli che Dio ha messo per impedire al male di uscire, ma che, ad ogni aborto, si aprono… Allora escono delle larve orribili, che sono più e più demoni… Escono per inseguire e perseguitare l’umanità, e poi farci schiavi della carne, del peccato, di tutte le cose cattive che vediamo, e che vedremo sempre più. È come se dessimo la chiave dell’inferno ai demoni, per farli uscire. Così escono sempre più demoni, della prostituzione, delle aberrazioni sessuali, del satanismo, dell’ateismo, del suicidio, dell’indifferenza… Di tutti i mali che vediamo attorno a noi. E il mondo va peggiorando ogni giorno… Pensate a quanti bambini sono uccisi ogni giorno: è tutto un trionfo del maligno! Sappiate che a prezzo di questo sangue innocente, cresce sempre più il numero di demoni fuori dell’inferno, che circolano liberi in mezzo a noi! Ripariamo! ...Noi pecchiamo anche senza saperlo! E la nostra vita si trasforma in un inferno, con problemi d’ogni tipo, con malattie, con tanti mali che ci affliggono: tutto questo non è che pura e semplice azione del demonio nella nostra vita. Ma siamo noi, e noi solo, che apriamo la porta al male, con il nostro peccato, e gli permettiamo di circolare liberamente nella nostra vita. Non è solo con l’aborto che pecchiamo! ...Ma è tra i peccati più gravi. E poi abbiamo la faccia tosta d’incolpare Dio per tanta miseria, tante disgrazie, tante malattie e tanta sofferenza!<br />
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…Ma Dio, nella Sua infinita Bontà, ci dà ancora il sacramento della Riconciliazione, e abbiamo l’opportunità di pentirci e di lavare il nostro peccato nella confessione, rompendo così i lacci che ci legano a satana, e la sua influenza nella nostra vita. In questo modo possiamo lavare la nostra anima. …Ma nel mio caso, non lo feci!<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">I Cattivi Consigli</span></b>Quante volte uccidiamo, anche spiritualmente?! Quanti di noi si preoccupano perché i propri figli abbiano di che vestirsi, si nutrano adeguatamente, possano studiare…? E se si ammalano, corriamo subito dal medico… Ma quanti di noi, spesso, uccidiamo i nostri figli? Tanti sono tristi, o pieni di rabbia, amareggiati, perché non hanno vicino il padre o la madre, non hanno l’amore dei genitori. Immaginatevi una donna che si presenta in chiesa, per esempio, e dice: “Ti ringrazio, mio Dio, per questi figli così bravi che m’hai dato; sono tanto buoni, ma tanto buoni, che da quando il padre mi lasciò, lo odiano, e amano solo me!”. Sapete cos’ha fatto questa madre? Ha ucciso i suoi figli spiritualmente. Perché odiare è uccidere! Quante volte avveleniamo i nostri figli?! Voi non immaginate quanto addolora Dio il nostro indisporre, avvelenare i figli contro il padre o la madre! Dio non lo permette!<br />
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Gesù mi mostrò che ero un’assassina spaventosa, perché non solo peccai quando abortii, ma finanziai anche molti aborti. Ecco il potere che mi diede il denaro! Mi feci complice! Dicevo, infatti: la donna ha il diritto di rimanere incinta o no! ...Guardai il Libro della mia vita… E quanto mi addolorò vedere quello che feci anni dopo, quando ormai ero adulta! Quando abbiamo il veleno dentro di noi, non possiamo dare agli altri nulla di buono, e tutti coloro che si avvicinano a noi vengono rovinati. Alcune ragazzine, tre mie cugine e la fidanzata di un mio cugino, frequentavano molto la mia casa. Essendo quella che aveva i soldi, le invitavo, e parlavo loro di moda, di “glamour”, di come esibire il loro corpo per essere attraenti, e prodigavo consigli. Vedete come le prostituivo! Prostituivo dei piccoli! Questo fu un altro peccato orribile, dopo l’aborto. Le prostituivo, perché davo loro questi consigli: “Non siate sciocche, ragazze, non date retta alle vostre madri, che vi parlano di castità e di verginità: è roba passata di moda. Parlano della Bibbia, che è vecchia di 2000 anni… E poi, questi preti, che non vogliono aggiornarsi, vi parlano di quello che dice il Papa, ma il Papa è anche lui fuori moda”. Figuratevi il veleno che trasmisi a quelle ragazzine. Dicevo loro che potevano disporre del proprio corpo, soltanto dovevano fare attenzione per non avere gravidanze… E insegnai con quale metodo.<br />
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La fidanzata di mio cugino, che aveva 14 anni, arrivò un giorno al mio ambulatorio, piangendo molto. Mi disse: “Gloria, sono una bambina, sono una bambina, e sono incinta!”. Io quasi le gridai: “Stupida, non ti ho insegnato come fare?!”. E lei rispose: “Sì, sì, ma non ha funzionato!”.<br />
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Sapete cosa Dio voleva da me, in quel momento? Che io appoggiassi quella ragazza perché non cadesse nell’abisso, non abortisse. L’aborto è una corrente che trascina, che fa soffrire, perché sempre sentirai il vuoto, il dolore, di essere stata l’assassina di tuo figlio. Il peggio, per questa ragazza, fu che, invece di parlarle di Gesù e aiutarla, confortandola e appoggiandola, le diedi il denaro per abortire! Certo, in un posto sicuro, per non essere compromessa fisicamente… Ma lo restò spiritualmente, e per tutta la vita.<br />
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Come questo, finanziai tanti altri aborti. Ma avevo ancora il coraggio di dire che non ammazzavo, che ero buona, che ero cattolica, che non era giusto, che non potevo stare in quel luogo orribile…!<br />
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In più, le persone che mi erano antipatiche, le odiavo e le detestavo, e parlavo male di loro. Ero falsa, ipocrita, e anche assassina: perché non è solo con le armi che si uccide una persona. Odiare, calunniare, invidiare, deridere, fare del male, anche questo è uccidere!<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Riparare I Nostri Peccati</span></b>Come vi ho già detto, l’aborto è il peccato più grave agli occhi di Dio. Tante persone mi chiedono come riparare l’aborto. Infatti, non possiamo restituire la vita al bambino; ma nella Chiesa Cattolica abbiamo una benedizione tanto grande! Il sacramento della Riconciliazione. Nella confessione, Dio ci perdona, e ciò che il sacerdote scioglie sulla terra, è sciolto anche in Cielo. Gloria a Dio, per questo! Benedetto sia il Signore per la Sua Bontà! …Il Signore ci perdona, ma ricordate quello che Gesù disse alla donna adultera: che andasse in pace, ma non tornasse a peccare! “Và in pace e non peccare più”.<br />
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Quando una persona evangelizza sull’aborto, e un bebé si salva, anche questa è riparazione! Quando una donna abortisce, oltre a chiedere perdono a Dio nella confessione, e non abortire mai più, può anche contribuire a evitare altri aborti, di altre donne: facendo questo, ripara il suo peccato, enormemente! Questa è riparazione!<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">La Mia Mancanza d’Amore A Dio</span></b>La mia relazione con Dio era tristissima. Per me, Dio era Colui che cercavo solo se avevo problemi. Molte volte, quando ciò accadeva, correvo a chiderGli aiuto. Quasi sempre si trattava di problemi economici! Era una relazione totalmente economica, quella fra me e Dio! Era tipo “Bancomat”! Io mettevo la preghiera e la supplica, perché Dio mi mandasse il denaro! Volevo che Dio mi amasse e mi desse tutto, ma proprio tutto, però alla mia maniera! E che nessuno venisse a dirmi che facendo così peccavo, perché non lo gradivo! Il demonio mi addormentò la coscienza! Spesso, quando mi trovavo in difficoltà economica, passavo davanti ad un’immagine di Gesù Bambino, mentre uscivo di chiesa, e toccavo la sua manina dicendoGli: “Ascoltami! Dammi soldi, che ne ho bisogno!”.<br />
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Come alcuni fanno con Budda: gli sfregano la pancia, dicendogli di dar loro denaro! Così facevo io con Gesù Bambino! Figuratevi la mia faccia tosta! Che grande mancanza di rispetto! E il Signore mi mostrò come Lo addolorò il mio disamore e la mia mancanza di rispetto! Quanto dolore e vergogna sentivo, adesso! I soldi poi arrivavano, sì, ma sparivano subito! Era come se, quanto più depressa arrivavo, tanto più depressa rimanevo senza niente! Alla fine mi ritrovavo in una situazione economica sempre peggiore!<br />
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Stando così le cose, una signora mi raccontò di aver attraversato anche lei una situazione simile, ma era andata da un pastore protestante che qualcuno le aveva raccomandato, e tutto era migliorato! Appena udii questo, le chiesi immediatamente dove fosse, perché volevo andarci subito! …Guardate la mia infedeltà!<br />
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Andai dunque da quel pastore, che mi fece una preghiera imponendomi le mani, e mi fece comunicare alla loro maniera. Pensate, io ricevevo il Corpo e il Sangue del Signore, nella mia religione cattolica. Vado là, e mi fanno fare la comunione come se fosse la prima volta!<br />
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Le loro celebrazioni erano molto animate: saltavano, applaudivano… Mi dicevo: che strazio quei preti cattolici così spenti e disgustosi, quelle Messe così noiose… Non c’è paragone con queste, che ci fanno sentire così bene, così gioiosi!<br />
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Là non credono nelle immagini, e dicono che quella delle immagini è idolatria. Perciò, non m’inginocchiavo più davanti al Crocifisso, perché era idolatria. Quando cominciai a frequentare queste chiese evangeliche, avevo una vicina, una vecchina assai povera, che abitava di fronte a casa mia; io l’aiutavo dandole i soldi per pagare la bollette della luce, dell’acqua, e a volte le facevo un pò di spesa, perché potesse mangiare. Come potete immaginare, questa vecchietta era molto affezionata a me!<br />
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Ma quando non abbiamo Dio dentro di noi, anche le opere buone diventano luride, come i nostri peccati.<br />
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Dicevo, quando cominciai a frequentarle, le chiese evangeliche mi piacevano molto; infatti, oltre ad essere gioiose le loro celebrazioni, dicevano di legare gli spiriti di rovina, e cose simili.<br />
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Ora, quella vecchietta era cattolica, ma io usai l’amicizia che lei sentiva per me, e riuscii a convincerla, cominciando così a distruggere la sua fede. Per farla breve: a causa dei miei consigli e delle idee che le misi in testa, morì senza ricevere i sacramenti. Non li volle ricevere, perché non dava più importanza ad essi. Vedete come influenziamo quelli che sono vicino a noi! Quando dentro di noi c’è il male, finiamo per condurre gli altri, quelli che si avvicinano a noi, nei nostri stessi errori. Basta vedere ciò che feci io con quella vecchietta!<br />
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Quando però quel pastore protestante mi chiese la decima, m’infuriai; infatti, in quel periodo ero già in bancarotta e loro, per completare la mia rovina, mi chiedevano pure il 10% dei miei guadagni! ...Fu così che mi passò completamente la “cotta” per il protestantesimo!<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Sesto Comandamento: Adulterio</span></b>Su questo comandamento pensavo, ancora piena di superbia: qui non mi colgono in fallo, perché mai ho avuto un amante, sono stata sempre fedele!<br />
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In effetti, dopo il matrimonio, non ho mai dato nemmeno un bacio ad altri. Solo a mio marito. Ma il Signore mi mostrò che esibivo troppo il mio corpo, quando andavo in giro con il seno scoperto, con le calze aderenti al corpo, con l’abbigliamento che usavo… Io pensavo che gli uomini che mi guardavano, semplicemente mi ammirassero… Ma il Signore mi mostrò come essi peccavano con me: perché non si trattava di ammirazione, come credevo, ma di una provocazione, e loro peccavano a causa mia. Commisi adulterio, per aver esibito il mio corpo. Non capivo la sensibilità maschile. Credevo che loro pensassero come me, che cioè guardandomi dicessero: “Che bel corpo!”. Invece peccavano per colpa mia. Mai fui infedele per essermi gettata nelle braccia di un uomo, ma era come se fossi una prostituta nello spirito. Oltre tutto, pensavo di vendicarmi, qualora mio marito mi fosse stato infedele, e consigliavo altre donne a farlo, quando scoprivano che il marito le aveva tradite. “Non essere sciocca! Véndicati, non perdonare. Fatti valere! È per questo che noi donne siamo così sottomesse agli uomini, così calpestate!”. Sapete, con questi consigli, io e le mie amiche siamo riuscite a far separare una nostra amica. Aveva sorpreso il marito in ufficio mentre baciava la segretaria. Noi, con i nostri consigli, non la lasciammo riconciliare, nonostante lui le chiedesse perdono, veramente pentito. Lei voleva perfino perdonare, perché lo amava: ma noi non glielo permettemmo. Alla fine divorziarono, e due anni dopo lei si risposò civilmente, con un argentino. Capite…? Quando consigliavo in questa maniera, ero dentro l’adulterio. Gesù mi mostrò, e io vidi bene, come i peccati della carne sono abominevoli, perché la persona si condanna, anche se il mondo afferma che tutto è bene.<br />
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In tutta la mia vita ebbi un solo uomo, mio marito; ma i peccati stanno anche nei pensieri, nelle parole, nelle azioni: fu veramente triste vedere come il peccato e l’adulterio di mio padre ci fece tanto male. Nel mio caso, mi trasformò in una persona risentita, sprofondai nel rancore contro gli uomini, mentre i miei fratelli sono diventati copie fedelissime di mio padre. Pensano di essere felici nel sentirsi molto maschi? Sono donnaioli, bevono, e non si accorgono del male che fanno ai propri figli. Per questo mio padre piangeva con gran sofferenza, in Purgatorio, vedendo le conseguenze del suo peccato e dell’esempio che diede loro.<br />
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Ci condanniamo, con la promiscuità, perché è vivere come fossimo animali: topi, cani…qui e là…<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Settimo Comandamento: Non Rubare</span></b>Anche calunniare è rubare. Figuratevi che io dicevo di non aver mai rubato. Mi consideravo onesta: ma rubai a Dio! Sì, rubai a Dio. Sono stata creata e sono nata per aiutare a costruire un mondo migliore, per contribuire ad estendere il Regno dei Cieli sulla terra. Ma, oltre a non aver adempiuto questa missione, diedi cattivi consigli e danneggiai molta gente. Non seppi usare i talenti che Dio mi diede. Quindi rubai, chiaro che rubai! A quante persone rubai il buon nome, sollevando calunnie o spargendole? Voi non potete immaginare quanto sono terribili i peccati della nostra lingua! …E in che modo si riparano…!<br />
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Come riparare l’onore di qualcuno, dopo averne sparso il pettegolezzo, o la calunnia?! Come restituire il buon nome a quella persona?! Questo sì che è difficile! Ecco perché in Purgatorio, chi ha fatto del male a qualcuno con le sue parole, ha molto da soffrire. Quasi tutta la gente usa la lingua per criticare, per distruggere, per offendere, per devastare il buon nome delle persone. Queste lingue, laggiù, sono causa di grande sofferenza! Bruciano!!! Come bruciano! Non potete immaginare! Il Signore mi mostrò come c’inganniamo, nei giudizi che facciamo sugli altri. Mentre noi, per esempio, guardiamo con disprezzo una prostituta, Il Signore la guarda con infinito Amore, con infinita Misericordia. Vede dentro di lei, conosce tutta la sua vita, e sa cosa l’ha portata a prostituirsi. Sappiate che molte di loro fanno questa vita a causa dei nostri peccati. Anche per il nostro disprezzo e per la nostra mancanza di amore al prossimo. Qualcuno ha mai steso la mano per aiutare una prostituta? O verso qualcuno sorpreso a rubare? Passiamo la vita a giudicare e a vedere i difetti degli altri, i loro errori, e a condannare. Ma quando vediamo qualcuno fare qualcosa di sbagliato, almeno chiudiamoci la bocca, pieghiamo le ginocchia e preghiamo per quella persona. A volte non possiamo fare niente di più: ma Dio può. Non giudichiamola, non critichiamola, altrimenti pecchiamo più di lei. Non possiamo assolutamente sollevare false testimonianze, o collaborare perché si divulghino, né giudicare, né mentire, perché così facendo rubiamo la pace del prossimo. E attenzione, perché la menzogna è sempre menzogna, non ce n’è di grandi o piccole, verdi o gialle, o color rosa: mentire è sempre grave, e il padre della menzogna è satana.<br />
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Nel mio caso, tante bugie per che cosa? La mia vita fu messa allo scoperto, alla Luce di Dio. E voi? ...Ma sappiate che dall’altra parte, nessuno si fa avanti per litigare o reclamare… Là c’è solo la vostra coscienza e Dio!<br />
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Nel mio giudizio, per esempio, i miei genitori stavano lì a vedere le mie menzogne, ma mia madre non mi accusò. Soltanto, mi guardava con infinita tenerezza. La mia peggiore menzogna, poi, fu mentire a me stessa quando dicevo che non uccidevo, non rubavo, che ero una brava persona, che non avevo mai fatto del male a nessuno, e che Dio non esisteva; e che sarei andata in Cielo lo stesso! Che vergogna tremenda, provavo ora!<br />
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Il Signore continuò a mostrarmi che, mentre in casa mia si sprecava il cibo, in altre case del mondo c’era la fame, e mi disse: “Osserva: avevo fame, e guarda cosa ne facesti di quello che ti avevo dato, lo sprecasti. Avevo freddo, e guarda cosa facevi, schiava della moda, o di quel che si diceva di te, delle apparenze: compravi le cose di marca, i gioielli, arrivavi a spendere 150.000 pesos per ogni iniezione, per essere snella, schiava del tuo corpo… Fino a fare di esso un dio. Guarda quanti non hanno di che vestire, o di che mangiare, o non sanno come pagare le bollette”.<br />
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…Gesù mi mostrò la fame dei miei fratelli, e come anch’io fossi responsabile della fame e delle condizioni in cui versava il mio Paese e il mondo intero… Perché tutti siamo responsabili! Mi mostrò come io avevo a che fare con tutto questo, perché quando avevo parlato male di qualcuno, questa persona aveva perso il lavoro e il sostentamento per la sua famiglia, e gli avevo rubato l’onore e il buon nome. E dopo, come avrei potuto restituirglielo?! Mi mostrò che era più facile restituire denaro rubato, perché si poteva rendere, e quindi riparare il peccato. Ma quando si ruba il buon nome di una persona, dopo che la calunnia si è ormai propagata, chi può rendere l’onore di questa persona? Si fa tanto male ad essa, nel lavoro, o nelle relazioni con le altre persone! I matrimoni si distruggono! Tanto male! Tanto male!<br />
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Ancora, rubavo ai miei figli la grazia di avere una madre in casa, una madre tenera, dolce, che li amasse e accompagnasse! Invece…! La madre via, i bambini soli, con “mamma” televisione e “papà” computer, e i videogiochi… E mi credevo la mamma perfetta. Uscivo alle h. 5.00 del mattino e non rientravo prima delle h. 23.00.<br />
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Per stare a posto con la coscienza, poi, compravo loro le cose firmate e tutto quello che volevano.<br />
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Restai atterrita, quando vidi mia madre interrogarsi dove avesse sbagliato… Cosa avesse dovuto fare e non fece, riguardo alla mia educazione! Era una santa donna, che ci dava e seminava in noi i principi secondo il Signore; e mio padre fu un uomo buono, con noi. Perciò mi dissi: che sarà di me, che non feci niente di tutto questo per i miei figli? Agghiacciata, mi chiedevo: cosa sarà, quando Dio mi giudicherà rispetto ai miei figli? Che spavento! Che dolore immenso! Rubavo la pace ai miei figli: adesso lo vedevo, nel Libro della Vita. Provai una gran vergogna! ...Nel Libro della Vita vediamo tutto, tutta la vita come un film. Che pena fu vedere i miei figli che dicevano: “ Speriamo che mamma tardi ad arrivare! Speriamo che ci sia molto traffico e arrivi più tardi! Perché è così noiosa, antipatica, e quando arriva sta sempre a brontolare e a gridare, tutto il giorno!”. Che tristezza, fratelli! Un bimbo di tre anni, e l’altro un pò più grandicello, a dire queste cose! A sperare che la madre non arrivi! Io rubai a questi bambini una madre, rubai loro la pace che avrei dovuto dare in casa, non feci in modo che conoscessero Dio attraverso di me, e amassero il prossimo. Ma, del resto, non potevo dare quello che non avevo: non amavo il prossimo! E se non amo il prossimo, non amo nemmeno il Signore. Perché Dio è Amore…<br />
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Anche mentire è rubare. In questo ero esperta, sapete? Perché satana diventò mio padre. Infatti, tu puoi avere per padre Dio, o satana. Se Dio è Amore, e io ero odio, chi era mio padre? Se Dio mi parla di perdono e di amore a coloro che mi fanno del male, mentre io dicevo che “chi me la fa me la paga”, ero vendicativa, bugiarda; e se satana è il padre della menzogna, allora chi era mio padre? Le menzogne son menzogne, e satana ne è il padre. I peccati della lingua sono terribili! Vedevo tutto il male che avevo fatto con la mia lingua, quando criticavo, quando deridevo, quando davo nomignoli a qualcuno. Come si sentiva, quella persona! Come le faceva male il soprannome con cui la deridevo, creandole complessi d’inferiorità tremendi, capaci di distruggerla! Per esempio, chiamai grassa una persona che lo era, facendola soffrire; e a causa di questa parola, finì per distruggersi.<br />
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Vi racconto meglio. A 13 anni, facevo parte di quel gruppetto di amiche, al quale era un onore, per me, appartenere… Un gruppetto di ragazzine raffinate ed esperte. Il Signore mi mostrò come questa compagnia di “bravissime”, uccise spiritualmente una compagna di scuola. C’era in classe una bambina grassa, obesa. Le mie amiche cominciarono a tormentarla, a prenderla in giro, chiamandola con nomi offensivi, come foca, elefante, e altri. Ci prendevamo gioco di lei. Lo facevo anch’io, per non fare brutta figura con loro. Ora, nel Libro della Vita, vedevo come questa poveretta aveva sempre più complessi per la sua obesità. Si guardava allo specchio, e ogni volta si vedeva più brutta. Così cominciò ad odiarci, e ad odiare se stessa; e quanto più si guardava, tanto più si odiava. E l’odio è morte, è morte per l’anima. In preda a questa disperazione, la ragazza un giorno bevve una bottiglia di iodio, per vedere se fosse dimagrita! Ma sapete quello che successe? Sapete come finì, per colpa dello iodio? Quasi cieca! Ebbe una forte intossicazione, e restò quasi cieca! Per questo non tornò a scuola! A noi non importò saperlo! Non la vedemmo più, e non c’interessò sapere il perché!<br />
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Per questo vi dico, fratelli, che i peccati collettivi sono molto gravi, gravissimi. Perché sono peccati nostri, personali! Il peccato di quella ragazzina, fu il nostro peccato. Il peccato della comunità, è anche il tuo peccato, perché non hai fatto niente per evitarlo! E ciò non vale solo per il peccato individuale, ma anche per quelli dell’umanità, per i quali non hai fatto nulla affinché si potessero evitare.<br />
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Il potere della parola…! Distruggemmo quella ragazzina, mettendole dei soprannomi; il demonio entrò e la rovinò, e adesso lei può a sua volta distruggere altri, con il suo odio, così vanno formandosi le correnti del male. Dove c’è odio, là c’è il maligno. Ecco come assassinammo una compagna di scuola. Uccidemmo la sua anima!<br />
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Vent’anni dopo… Avevo una cugina molto carina; le insegnavo, le consigliavo come vestirsi, come valorizzare il suo corpo, truccarsi, ecc. Un giorno si ustionò gravemente, oltre il 70% del corpo. Solo la faccia non si bruciò. Ma era molto grave, poteva morire.<br />
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Io m’infuriai, m’infuriai con Dio, andai nella cappella dell’ospedale, e dissi: “Dio, se esisti, provamelo! Dimostrami che esisti, salvala!”. Figuratevi la mia superbia! Ebbene, mia cugina si salvò. Ma rimase completamente ustionata, con gravi cicatrici. Le mani restarono deformate… Una tristezza. A quell’epoca stavo già bene economicamente, e la portavo a passeggio, a volte in piscina. Ma quando la mettevo in acqua, tutta la gente usciva protestando e diceva: “Che schifo! Ma perché esce di casa con questa creatura? Viene qui a rovinarci le ferie!”<br />
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Questo dicevano, le persone che la vedevano! La gente è cattiva, perversa, egoista, quando parla così, vedendo la disgrazia degli altri. Di conseguenza, mia cugina cominciò a non voler uscire di casa. Arrivò al punto di aver paura delle persone! Ed infine ad odiarle! (Piange). il Signore mostra, a ciascuno di noi, quando abbiamo messo in ridicolo un fratello, senza una goccia di compassione. Che diritto hai di far soffrire qualcuno, mettere soprannomi, e chiamare con nomi offensivi, senza sapere quello che la persona prova? Che diritto hai d’essere tanto crudele? Dio ti mostrerà quante persone hai assassinato solo con una parola! Vedrai il potere terribile che ha la parola, di uccidere le anime.<br />
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Eppure, se io andassi davanti al Santissimo, a chiedere la grazia di riparare i miei peccati, Dio risanerebbe nell’anima mia cugina. Perché il nostro è un Dio innamorato, e nella misura in cui chiudiamo le porte al male, ci apre le porte della benedizione. Quando il Signore mi fece l’esame dei 10 Comandamenti, mi mostrò che dicevo di amare e adorare Dio, a parole, ma in realtà adoravo satana. Criticavo tutto e tutti; e tutti puntava col dito, la “santa Gloria”!... Mi mostrò quando dicevo di amare Dio e il prossimo, ma ero falsa e invidiosa… Mi mostrò come non fui mai riconoscente ai miei genitori, né mai li ringraziai del loro impegno per darmi una professione e potermi realizzare nella vita, tutti gli sforzi e i sacrifici che fecero… Tutto questo non lo vedevo. Appena iniziai la mia professione, perfino essi diventarono inferiori ai miei occhi… Tanto da avere vergogna di mia madre, per la sua umiltà a povertà. Guardate che tutto questo è ignobile.<br />
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Dio mi fece un’analisi di tutta la mia vita, alla luce dei 10 Comandamenti: mi mostrò com’ero nei confronti del prossimo, e nei confronti di Lui.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Amare Il Prossimo</span></b>Mai, mai, ebbi amore, né compassione, per il prossimo, per i miei fratelli di fuori. Non pensai mai, nel modo più assoluto, ai malati, alla loro solitudine, ai bambini senza la mamma, agli orfani… Con tanti bambini che soffrono, tanta sofferenza, potevo dire: Signore, concedimi di accompagnarli nel loro dolore… E invece no. Niente! Il mio cuore di pietra, mai si ricordò della sofferenza altrui. La cosa più terribile era che non feci mai niente per amore al prossimo! ...Per esempio, pagavo la spesa del supermercato a molta gente, che non aveva i soldi e si trovava in necessità, ma non lo facevo per amore: avevo il denaro, e non mi costava niente. Io davo perché mi piaceva che tutti vedessero il gesto, e dicessero che ero buona, che ero una santa. E come sapevo approfittare delle necessità delle persone! Non davo niente gratuitamente! Infatti dicevo: “Io ti faccio questo, ma tu in cambio fammi il favore di andare, al mio posto, al collegio dei miei figli, alle riunioni, perché io non ho tempo… Portami le buste della spesa alla macchina… Fammi questo, fammi quello…”. Così, manipolavo tutti: facevo le carità per avere in cambio dei favori, e mai perché la persona aveva bisogno. In più, adoravo avere dietro di me un sacco di gente, che dicesse quant’ero buona e generosa, perfino santa: perché c’era chi diceva addirittura questo, ed era gente che mi conosceva bene! Nell’esame che Gesù mi fece dei 10 Comandamenti, vidi come dall’avidità uscivano tutti i miei mali. Fui accecata da questo desiderio d’avere denaro, molto denaro, perché pensavo che sarei stata felice quanto più ne avessi avuto. Peccato che, proprio il periodo in cui avevo molti soldi, fu quello peggiore per la mia anima, al punto da volermi suicidare. A dispetto della mia ricchezza, mi sentivo sola, vuota, amareggiata, frustrata Quest’avidità, questo desiderio di denaro, fu la strada che mi condusse, per mano del maligno, ad allontanarmi e a staccarmi dalla mano del Signore. Egli mi disse: “Tu avevi un dio, e questo dio era il denaro, e a causa sua ti condannasti. Per colpa sua, sprofondasti nell’abisso, e ti allontanasti dal tuo Signore”.<br />
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Quando mi disse “dio denaro”… Noi eravamo arrivati, sì, ad avere molti soldi, ma ultimamente eravamo in rosso, pieni di debiti, e non avevamo più un centesimo. Allora gridai: “Ma quale denaro?! Quello che ho lasciato sulla terra, non sono altro che debiti!...”<br />
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Nel mio esame sui 10 Comandamenti, non ne passai uno! Terribile!!! Che spavento!!! Vivevo in un autentico caos! …Ma come? …Io?! Io, che mai avevo ucciso?! Che non facevo male a nessuno?! Ecco quello che pensavo… E invece sì, avevo ucciso tanta gente!<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">Il Libro Della Vita</span></b>Dopo l’esame dei 10 Comandamenti, il Signore mi mostrò il “Libro della Vita”. Mi piacerebbe poter avere le parole per descriverlo. Che meraviglia! Vediamo tutta la nostra vita, le nostre azioni e le loro conseguenze, buone o cattive che siano, su noi e sugli altri. I nostri sentimenti e pensieri, e quelli degli altri. Tutto come un film. Comincia dal momento della fecondazione: vediamo la nostra vita a partire da questo momento, e da qui veniamo presi per mano da Dio, che ci mostra tutta la nostra esistenza. Nell’istante stesso della nostra fecondazione, c’è come una scintilla di Luce Divina, un’esplosione bellissima, e si forma un’anima, bianca… Ma non come il bianco che conosciamo! Dico questo colore perché è il più simile, ma è così stupendo che è impossibile descriverne a parole la bellezza, lo splendore… L’anima è talmente bella, piena di luce, incantevole, raggiante e piena d’Amore di Dio… Un Amore di Dio impressionante. Non so se avete mai notato come i neonati, spesso, ridono da soli, ed emettono quei suoni e balbettii. Sapete? Stanno parlando con Dio! Si, perché sono immersi nello Spirito Santo. Anche noi vi siamo immersi, ma la differenza è che essi, nella loro innocenza, sanno approfittare di Dio e della Sua Presenza.<br />
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Voi non potete immaginare che cosa meravigliosa fu vedere il momento in cui Dio mi creò, nel grembo di mia madre. La mia anima portata nella Mano di Dio Padre! Scopro un Dio Padre così bello, meraviglioso, tenero, premuroso e affettuoso, che ha cura di me 24 ore al giorno; che mi amò, mi protesse, e sempre venne a cercarmi quando mi allontanavo, con infinita pazienza. Io vedevo solo castigo, mentre Lui non era che Amore, solo Amore, perché Egli guarda non la carne ma l’anima, e vedeva come io mi andavo allontanando dalla salvezza.<br />
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Sapete, mia madre era sposata da 7 anni e ancora non aveva figli. In quel momento era molto turbata, a causa della vita d’infedeltà di mio padre: fu molto preoccupata e angosciata, quando si accorse di essere incinta. Piangeva con grande afflizione. Ciò ebbe una conseguenza tale, che mi segnò interiormente, tanto che nella vita non mi sentii mai amata da mia madre! Eppure lei fu sempre tanto affettuosa, tanto buona con me; mi diede sempre amore e affetto, ma io dicevo e insistevo che lei non mi amava, e vissi sempre con questo complesso. Per questo, solo i Sacramenti sono la Grazia di Dio che ci cura. Quando mi battezzarono, dovete vedere la festa che ci fu in Cielo! È una creaturina che riceve sulla fronte un sigillo, il Sigillo dei figli di Dio! È un fuoco! Il fuoco d’appartenenza a Gesù Cristo.<br />
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Ma vidi nel Libro della Vita come, già da piccolina, cominciai a riempirmi delle conseguenze del peccato di mio padre nel matrimonio, dei peccati che iniziai a conoscere, per esempio le sue bugie, il vizio del bere, l’infedeltà, e la sofferenza di mia madre. Tutto questo mi segnò, e causò in me cattivi sentimenti, limiti emotivi e comportamentali.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">I Talenti</span></b>Il Signore mi disse: “Che ne facesti dei talenti che ti diedi? ...Non li all’esterno, profumava meravigliosamente, con profumi costosi, con abbigliamento usasti mai!”…Talenti?! Io venni al mondo con una missione: quella di difendere il regno dell’Amore. Ma dimenticai d’avere un’anima, tanto più d’avere dei talenti, e più ancora d’essere le Mani Misericordiose di Dio. Non sapevo nemmeno che tutto il bene che avevo tralasciato di compiere, aveva causato tanto dolore a Nostro Signore. Vidi i talenti davvero meravigliosi che Dio aveva messo nella mia vita. Tutti noi, fratelli, valiamo molto per Dio. Egli ci ama tutti, e ciascuno in particolare. Tutti abbiamo una missione in questo mondo. Vidi il demonio preoccupatissimo perché questi talenti, che Dio ha posto in noi, erano al servizio del Signore.<br />
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Sapete ciò di cui più mi chiedeva conto il Signore? Della mia mancanza d’amore e carità al prossimo, e mi disse: “La tua morte spirituale cominciò quando non ti lasciasti commuovere dalla sofferenza; eppure anche tu l’avevi provata. Eri viva, ma morta”. Se vedeste cos’è la morte spirituale! Un’anima che odia, è spaventosamente orribile, brutta, amareggiata, disgustosa, dà fastidio e fa male a tutti. È doloroso vedere la nostra anima, quand’è piena di peccati… Io vidi la mia: firmato… Ma dentro, una puzza tremenda, e sprofondata nell’abisso. Ecco perché tanta depressione e amarezza. Il Signore mi disse: “La tua morte spirituale cominciò quando non ti lasciasti prendere dalla compassione per i tuoi fratelli. Era un avviso, quando vedevi le tribolazioni dei tuoi fratelli da ogni parte, o quando sentivi dai mezzi di comunicazione d’uccisioni, sequestri… Ma tu rimanevi di pietra! Solo dicevi, con la bocca: oh, poverini. Ma non ti addoloravi, nel cuore non sentivi niente, avevi il cuore di pietra, e fu il peccato a indurirtelo”.<br />
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Ora vi racconto come il Signore mi mostrò i talenti.<br />
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Dovete sapere che alla TV non guardavo mai i notiziari, perché non mi andava di vedere tanti morti, tante cose spiacevoli… M’interessava solo la parte finale: diete, oroscopo, potere mentale, energie, e servizi su questo genere di cose… Tutta roba che usa il demonio per distoglierci, per confonderci… Ora il Signore mi mostrava, nel Libro della Vita, come un giorno, nella Sua strategia Divina, ritardò i programmi, e io accesi la TV quando ancora le notizie non erano terminate: vidi un’umile contadina, che piangeva sopra il cadavere del marito.<br />
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Devo dirvi, fratelli, che il demonio ci abitua al dolore degli altri, a vedere la sofferenza altrui pensando che quel problema non ci riguarda: chi sta male, si arrangi, perché il problema non è mio. Ebbene, il Signore mi mostrò come Gli fa male quando i giornalisti sono preoccupati solo che la notizia impressioni, senza commuoversi; pensano solo a vendere la notizia, senza preoccuparsi, in quel caso, di quella donna! Quando accesi la TV e vidi quella contadina piangere, provai un profondo dolore per la sua sofferenza; mi addolorò realmente, quella povera donna. Era il Signore che permetteva così! Prestai attenzione a ciò che si diceva, e mi accorsi che il luogo dove accadevano quei fatti era nel Venadillo, Tulima: la mia terra natale...! Ma subito dopo, cominciò la parte delle rubriche, dove si parlava di una dieta fenomenale, ed io mi dimenticai completamente della contadina, perché m’interessava più la dieta. …Non pensai mai più a lei!<br />
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Chi non dimenticò la contadina, fu Nostro Signore! Egli mi aveva fatto sentire il dolore e la sofferenza di quella donna, perché voleva che fossi io ad aiutarla. Era quello il momento di usare i talenti che Lui mi aveva dato. Mi disse: “Il dolore che provasti per lei, ero Io, che ti gridavo di aiutarla. Fui Io a ritardare le notizie, perché tu potessi vedere: ma non fosti capace di piegare le ginocchia e pregare per lei, neanche per un minuto! Ti lasciasti annebbiare dalla dieta, e non ti ricordasti più di lei!”.<br />
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Il Signore mi mostrò la situazione di quella donna. Si trattava di una famiglia d’umili contadini. Per prima cosa, avevano chiesto al marito di abbandonare la casa in cui vivevano. Al che, lui rispose di no, che non se ne sarebbe andato da lì. Allora vennero degli uomini, per cacciarlo via. Quel contadino li vide venire verso di lui, per mandarlo via, e si accorse che erano armati e avevano intenzione di ucciderlo. Vidi tutta la vita di quell’uomo: vidi e sentii lo spavento e l’angoscia che provò; vidi come corse a nascondere i suoi bambini e la moglie sotto delle cose, che sembravano enormi pentole di terracotta. Lo vidi allontanarsi da lì correndo, ma quegli uomini lo inseguirono. Sapete quale fu la sua ultima preghiera? “Signore abbi cura di mia moglie e dei miei figlioli: te li raccomando!”. E l’uccisero! Cadde steso al suolo. Quando spararono, il Signore mi fece sentire il dolore di quella donna e dei suoi bambini, che non potevano gridare. (Piange).<br />
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Così il Signore ci mostra il dolore che Lui prova, e la sofferenza degli altri. Ma noi, spesso, c’interessiamo solo delle nostre cose, e non ci preoccupiamo neanche un pò dei nostri fratelli e delle loro necessità! (Continua a piangere). Sapete cosa voleva il Signore? Voleva che m’inginocchiassi e Lo supplicassi per quella famiglia, per quella mamma e i suoi bambini! Dio mi avrebbe ispirato come avrei potuto aiutarli! E sapete come? Bastava fare qualche passo e andare da un sacerdote, che viveva di fronte a casa mia, e dirgli quello che avevo visto in TV. Questo sacerdote era amico del parroco di quel villaggio, (Venadillo, Tulima), e aveva una casa di accoglienza a Bogotà; avrebbe aiutato quella donna.<br />
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Sapete, la prima cosa di cui rendiamo conto a Dio, prima ancora dei peccati, sono le omissioni! Sono tanto gravi! Non immaginate quanto! Un giorno lo vedrete, come l’ho visto io! Questi peccati fanno piangere Dio! Sì, Dio piange, vedendo i suoi figli soffrire per la nostra indifferenza e mancanza di compassione del prossimo; per il fatto che tanti soffrono, e noi non facciamo niente per loro! Il Signore ci mostrerà, mostrerà a tutti, le conseguenze del peccato della nostra indifferenza davanti alla sofferenza altrui. Tanto dolore, nel mondo, è dovuto alla nostra indifferenza, disinteresse, e cuore duro.<br />
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Per riassumere un pò: quella contadina, vedendosi perseguitata, (infatti, cercarono di uccidere anche lei), scappò con i suoi bambini, e cercò aiuto presso il sacerdote di quel villaggio. Il parroco, desolato, le disse: “Figlia mia, devi fuggire, perché se ti trovano ti ammazzano!”<br />
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In tutta fretta, fece ciò che gli sembrava meglio per lei: la mandò molto preoccupato a Bogotà, le diede un pò di denaro, e alcune lettere di raccomandazione!<br />
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Lei andò via di corsa; si presentò, con queste lettere, nei vari posti che il parroco le aveva indicato, ma nessuno la ricevette! Sapete dove andò a finire? Sapete chi aiutò, alla fine, quella donna? Quelli che la costrinsero alla prostituzione!!!<br />
<br />
Il Signore mi diede ancora un’opportunità per aiutarla, quando anni dopo la rividi! Fu un giorno che dovevo andare in centro. Io detestavo andarci, perché è il posto dove si vede più miseria, e siccome mi sentivo superiore, non mi piaceva vedere povertà, indigenza, e cose del genere. Ma in quel giorno dovevo proprio andarci, e mentre passavamo di là, mio figlio mi chiede: “Oh! …Mamma, come mai quella signora si veste così, e porta la gonna tanto corta?”. Io gli risposi: “Non guardare, figlio mio! Queste sono donne spregevoli, che vendono il loro corpo per piacere, per denaro: sono prostitute, sono delle immonde”. Figuratevi! Parlare così, e per di più avvelenando mio figlio! Classificai senza pietà una sorella, caduta in questa condizione a causa dell’indifferenza di un popolo. Il Signore mi disse: “Gli indifferenti sono i tiepidi, e Io li vomito! Un indifferente non entrerà mai in Cielo! L’indifferente è colui che passa nel mondo e niente gli importa, niente lo riguarda, se non la sua casa e i suoi interessi! La tua morte spirituale cominciò quando smettesti d’interessarti di quello che accadeva ai tuoi fratelli. Quando pensavi solo a te e al tuo benessere!”.<br />
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<b><span style="font-size: 180%;">I Tesori Spirituali</span></b>Io fui chiamata all’esistenza per aiutare a costruire un mondo migliore, e usare i talenti, che il Signore mi aveva dato, per contribuire ad estendere il Regno dei Cieli sulla terra. Ma non lo feci! …Anzi! Quanti cattivi consigli diedi, e quanta gente trascinai e rovinai, con i miei cattivi consigli e cattivi esempi! Non seppi usare mai i talenti che Dio mi diede, non li usai mai! Il Signore mi chiese anche: “Che tesori spirituali mi porti?”<br />
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Tesori spirituali?! Le mie mani erano vuote! Allora mi disse: “A cosa ti servono i due appartamenti che avevi, le case che possedevi, gli ambulatori, che tu consideri di una professionista, con grandi soddisfazioni? Forse hai potuto portarne qui un solo mattone? A che ti è servito tanto culto al tuo corpo, tutto il denaro speso per lui, tutte le preoccupazioni per stare in forma? A cosa ti è servito sottoporlo a tante diete che ti portarono a soffrire d’anoressia, bulimia, torturando il tuo corpo? Facesti del tuo corpo, di te stessa, un dio! E a che ti serve tutto ciò, adesso, qui? Eri molto generosa, è vero, ma lo facevi perché ti ringraziassero, per essere lodata, perché dicessero che eri buona. Manipolavi tutti, con i soldi, perché in cambio ti facessero favori. Dimmi: cos’hai portato qui? Quando ti visitai con la rovina economica, non fu un castigo come tu pensasti, ma una benedizione. Sì, quella bancarotta era per spogliarti di quel dio, quel dio che servivi! Era per farti tornare a Me! Ma tu ti ribellasti, ti rifiutasti di scendere dal tuo livello sociale, e imprecavi, schiava di questo tuo dio denaro! Pensavi di aver ottenuto tutto da sola, con le tue forze, con lo studio, perché eri lavoratrice, lottatrice… Invece no! Guarda quanti professionisti ci sono, con studi accademici migliori dei tuoi; quanti che nel lavoro s’impegnano come o più di te: osserva le loro condizioni…<br />
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A te fu dato molto, ed è per questo motivo che molto ti viene chiesto; di molto devi rispondere”.<br />
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Pensate, d’ogni chicco di riso che sprecai, dovetti rendere conto a Dio! Per tutte le volte che buttai il cibo nella spazzatura!<br />
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Nel mio Libro della Vita, vidi quand’ero piccola e la mia famiglia era povera. Mia madre cucinava spesso i fagioli; e io li odiavo, li detestavo. Dicevo: “Ancora questi maledetti fagioli? Un giorno sarò tanto ricca, che non li mangerò mai più”. Vidi che una volta gettai via i fagioli che mamma mi aveva servito, senza che lei se ne accorgesse, e quando si sedette per mangiare notò il mio piatto vuoto. Pensò che avessi mangiato in fretta perché avevo molta fame, e mi servì un’altra volta, dandomi la porzione riservata a lei: così rimase senza mangiare. Sapete, il Signore mi mostrò che tra le persone a me più vicine, chi soffrì spesso la fame a quel tempo, fu mia madre. Avendo sette figli, molte volte rimaneva senza mangiare perché mangiassimo noi, poiché eravamo molto poveri. Ebbene, quel giorno rimase affamata per darmi, senza saperlo, ciò che io avevo buttato nella spazzatura. Ma accadeva anche, spesso, che non mangiasse perché bussava qualcuno alla porta per chiedere cibo, e lei dava quello che stava per mangiare. Soffriva la fame, ma non lo fece mai notare, non aveva mai la faccia amareggiata, tanto meno triste, né alcun altro segno. Anzi, era sempre col sorriso e non le si notava niente. Vi ho già raccontato che gioiello di figlia ero?! Chiamavo mio padre “Pietro spacca-pietra”(Fred dei "Flintstones"), e a mia madre dicevo che era fuori moda! Che era una vecchia antiquata, e altre cose del genere. Fino la punto di negare che lei era mia madre, perché ne avevo vergogna. Figuratevi!...<br />
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Eppure, non immaginate le grazie, le benedizioni che si spargevano su di me e sul mondo intero, per merito di mia madre! Pensate la grazia di avere una madre che va in chiesa e, davanti al tabernacolo, offre le sue sofferenze e il suo dolore a Gesù, e per di più confida! Confida in Lui!<br />
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Il Signore mi disse: “Mai nessuno ti amò, e ti amerà, come tua madre! Mai! Nessuno ti amerà così teneramente come lei!”. Poi il Signore mi mostrava tutte le feste che davo ( dopo il cambiamento della mia condizione sociale)… In quei banchetti, in quei buffet, metà del cibo finiva nella spazzatura, senza pensarci su.<br />
<br />
Il Signore continuò: “Guarda i tuoi fratelli, soffrire la fame! Io avevo fame!”, mi disse quasi gridando. Sapeste come addolora il Signore la fame, il bisogno, e la sofferenza dei Suoi figli! Come Lo rattrista il nostro egoismo e la nostra mancanza di carità verso il prossimo!<br />
<br />
E continuò a farmi vedere come in casa mia c’erano tante cose raffinate e costose. In effetti, a quel tempo, avevo in casa roba molto costosa, vestiti molto eleganti, costosissimi. Il Signore mi disse: “ Io ero nudo, e tu avevi gli armadi pieni d’abiti costosi, che non usavi…”. Vidi anche che, quando vivevamo in un livello sociale alto, se le mie amiche compravano abiti firmati, io dovevo acquistarne di migliori; se una si comprava una bella auto, io dovevo prenderla migliore… Volevo sempre qualcosa di meglio rispetto a loro, perché ero invidiosa. Il Signore mi disse: “Fosti sempre altezzosa, facevi i paragoni con quelli che stavano meglio di te! Persone ricche! E non guardasti mai a quelli che stavano economicamente più in basso di te. Quand’eri povera, camminavi sulla strada della santità, perché davi persino quello che ti mancava”. E mi mostrò quanto gradì il mio gesto, una volta che mia madre, nonostante la nostra povertà, riuscì a comprarmi delle scarpe da tennis di marca. Io ero contentissima, ma incontrai un bambino di strada che era scalzo, e sentii una tale pena per lui, che mi tolsi le scarpe e gliele diedi. Tornai a casa senza calzature, e mio padre quasi mi ammazzò! E non senza ragione: con la povertà in cui eravamo, tanto sacrificio per comprarle, e io le regalai per via, appena acquistate! Ma il Signore ne fu contento! Come gli piaceva la strada per cui camminavo! Nonostante fossimo una famiglia complicata e povera, Dio spargeva su noi molte grazie e benedizioni per merito di mia madre, della sua bontà e delle sue preghiere. Il Signore continuò mostrandomi che, se non mi fossi chiusa alla Grazia e allo Spirito Santo, avrei potuto aiutare molta gente, con i talenti che mi aveva dato. Mi mostrò tutta l’umanità, e come noi rispondiamo a Dio, a causa di ciò che abbiamo vissuto, tenendo il cuore chiuso a Lui e allo Spirito Santo, e alle loro ispirazioni divine. Mi disse: “Io ti avevo ispirato di pregare per queste persone: se l’avessi fatto, il male non sarebbe entrato in esse, causando tanto danno”. Per esempio: una bambina fu violentata dal padre: se io non mi fossi chiusa allo Spirito Santo, avrei ascoltato le Sue ispirazioni Divine, e avrei pregato per loro: così il maligno non sarebbe entrato in quel padre, protetto dalla preghiera, e quella violenza non ci sarebbe stata, né avrebbe causato tanta sofferenza. Oppure, quel giovane non si sarebbe suicidato. Il Signore continuò dicendomi: “Se tu avessi pregato, quella ragazza non avrebbe abortito, quella persona non sarebbe morta sentendosi abbandonata da Me, in un letto d’ospedale. Se avessi pregato, Io ti avrei consigliato, affinché tu cominciassi ad aiutare i tuoi fratelli. Io ti avrei guidato! Ti avrei condotto a queste persone. Tanto dolore nel mondo, e tu avresti potuto aiutare!”.<br />
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Mi mostrò quante persone soffrono al mondo, e quante avrei potuto aiutare. Mai permisi che Lo Spirito Santo mi toccasse, né mai mi lasciai commuovere per la sofferenza degli altri. Il Signore mi disse: “Guarda la sofferenza del mio popolo, guarda come avesti bisogno che Io ferissi la tua famiglia con il cancro, perché tu ti commovessi per quanti soffrono la stessa malattia! Ti commuovesti per i sequestrati, solamente dopo che tuo marito stesso fu sequestrato”. E quasi gridando: “Ma tu, di pietra!!! Incapace di sentire amore!”.<br />
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Per concludere, tenterò di spiegare come ci si vede nel Libro della Vita.<br />
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Io ero molto ipocrita, falsa. Ero di quelli che davanti alla persona fanno gli elogi, ma alle spalle ne parlano male; che fuori parlano bene, ma dentro non si sente ciò che dicono. Per esempio, elogiavo qualcuno dicendo: “Sei carina, che vestito delizioso, ti sta benissimo”. Ma dentro pensavo: fai schifo, sei brutta, e ti credi di essere la regina! Nel Libro della Vita si vede tutto questo, con la differenza che vediamo anche i pensieri. Tutte le mie bugie vennero allo scoperto, al “rosso vivo”, così evidenti che tutti potevano vedere. Quante volte uscii di nascosto da mia madre, perché non mi lasciava andare da nessuna parte, quante bugie inventavo: “Mamma, ho un lavoro di gruppo in biblioteca”. Lei ci credeva, e io me ne andavo a vedere un film pornografico, o al bar a prendere una birra con le mie amiche. Ed ecco mia madre lì, adesso, a vedere tutto nel Libro della Vita… Adesso niente era nascosto. Che vergogna sentii! Che vergogna! Al tempo in cui i miei genitori erano poveri, portavo a scuola, per merenda, del latte e una banana. Mangiavo la banana e buttavo la buccia dove capitava; non mi venne mai in mente che qualcuno potesse farsi male a causa di quella buccia di banana. Il Signore mi fece vedere, in effetti, le conseguenze: chi cadde, chi si fece male… Avrei perfino potuto uccidere qualcuno, con la mia incoscienza e mancanza di misericordia.<br />
<br />
Vidi, con gran dolore e vergogna, come solo una volta feci una buona confessione, da adulta. Fu quando una signora mi diede di resto 4.500 pesos in più, in un supermercato di Bogotà. Mio padre ci aveva insegnato ad essere onesti, e mai toccare neanche un centesimo di alcuno; mi accorsi in macchina dell’errore, mentre andavo al mio ambulatorio, e dissi fra me: “Ma guarda un pò quella stupida, quell’animale (era così che parlavo), mi ha dato 4.500 pesos in più! Adesso mi tocca tornare indietro! ...Ma guardando nello specchietto retrovisore, vidi il traffico congestionato, e dissi: “No! Non torno indietro, non voglio far tardi e perdere tempo! Peggio per lei ch’è stata così idiota!”. Ma rimasi col rimorso di quei soldi. Da questo lato, mio padre ci aveva educato bene. La Domenica mi confessai, e dissi: “Mi accuso di aver rubato 4.500 pesos, non avendoli restituiti; me li sono tenuti!”. Non prestai attenzione a ciò che il sacerdote mi disse, però il maligno non poté accusarmi d’essere ladra!<br />
<br />
…Ma il Signore mi disse: “Fu una mancanza di carità non restituire il denaro, perché per te 4.500 pesos era niente, ma per quella donna era l’alimentazione di tre giorni”. La cosa più triste fu vedere come quella donna soffrì la fame per un paio di giorni, per colpa mia, insieme ai suoi due bambini; così mi mostrò il Signore. Quando faccio qualcosa, ci sono le conseguenze dei miei atti, e chi soffre a causa di essi: perché i nostri atti hanno sempre le loro conseguenze. Quello che facciamo, ma anche quello che non facciamo, porta conseguenze per noi e per gli altri! Tutti vedremo queste conseguenze nel Libro della Vita. Quando arriverà il momento di comparire davanti a Dio per il giudizio, lo vedrete, come l’ho visto io. Quando si chiuse il mio Libro della Vita, immaginate la mia tristezza, la mia vergogna, il dolore immenso…<br />
<br />
Il Libro della mia vita si chiuse nel modo più bello. Nonostante il mio comportamento, nonostante i miei peccati, la mia immondizia, la mia indifferenza, e i miei orribili sentimenti, il Signore mi cercò fino all’ultimo istante: m’inviava sempre strumenti, persone, mi parlava, mi gridava, mi prendeva le cose, mi lasciò cadere in disgrazia per cercarmi, e perché io Lo cercassi. M’inseguì sempre, fino all’ultimo istante. Sapete Chi è, il nostro Dio e Padre? È un Dio potente, innamorato, che mendica presso ciascuno di noi, perché ci convertiamo. Invece, quando le cose andavano male, io dicevo: “Dio mi ha punito, mi ha condannato!”. Chiaro che non è così! Mai Egli ci condanna: infatti, di mio libero arbitrio, scelsi liberamente chi fosse mio padre, e non era Dio. Io scelsi satana come mio padre!<br />
<br />
Quando fui colpita dal fulmine, prima di portarmi al “Seguro Social” mi condussero in un ospedale pubblico, dove c’erano tanti malati, tanti feriti, tanta sofferenza, e non si trovava una barella disponibile per me. E quando coloro che mi portavano, chiesero ai medici dove potessero mettermi, quelli dicevano soltanto: “Laggiù, laggiù!”. E i miei soccorritori: “Ma laggiù, dove?”. “Laggiù, sul pavimento!”. Ma essi non volevano lasciarmi per terra, perché ero molto ustionata, e se avessi contratto un’infezione, sarei certamente morta… Mentre stavo in un angolo, durante queste ore, i medici mi guardavano con una faccia… È che non potevano lasciare qualcuno che aveva l’infarto, per esempio, o era in condizioni molto gravi, ma con più possibilità di sopravvivere rispetto a me, che invece ero tutta bruciata come un “toast”, e con ogni probabilità sarei morta.<br />
<br />
Io però ero cosciente, e parecchio irritata, mormorando perché i medici non venivano da me. Ma ci fu un momento in cui ero calma, senza brontolare, perché vidi Nostro Signore Gesù Cristo, che stava chinato e si teneva vicinissimo a me, mi toccava la testa con le Sue mani e mi consolava. Riuscite a immaginarlo?! Riuscite a immaginare la tenerezza?! Io pensai: sarà una allucinazione? Com’è possibile vedere Nostro Signore qui?! Chiusi gli occhi, poi li riaprii, e continuavo a vederlo lì! Mi disse, con grande tenerezza: “Vedi, piccolina, tu stai per morire! Séntiti bisognosa della Mia Misericordia”. Immaginatevi…! Così dissi: “Misericordia! Misericordia!”, ma nel frattempo pensavo: misericordia perché? Cos’ho mai fatto di male?<br />
<br />
Non avevo coscienza dei miei errori, ma mi fu chiaro che stavo per morire, questo sì! Ne rimasi rattristata… “Ahimé, sto per morire!!! ...Ahimé, i miei anelli di diamanti!!!”. Mi ricordai subito dei miei anelli. Guardo, e vedo tutta bruciata la carne delle dita, come se fossero esplose. Ma dicevo tra me: “Devo toglierli, costi quel che costi! Altrimenti li dovranno rompere, e perderanno il valore”. Non pensavo ad altro; vedevo le mie dita gonfiarsi, e pensavo solo a togliermi gli anelli perché non li rompessero! Voi non immaginate che odore sgradevole ha la carne bruciata. E quanto più muovevo quegli anelli, tanto più questa puzzava. Sentivo che sarei impazzita dal dolore, ma insistevo e dicevo a me stessa: “No! No e no! Io devo riuscirci! Devo riuscirci, perché a me, nessuno mi vince, e questa carne non mi si ingrosserà, nossignore! Io tolgo questi anelli da qui, costi quel che costi, non morirò con essi”. Quando alla fine riesco a sfilarli, mi ricordo improvvisamente: “Oh, no!!! Sto per morire, e queste infermiere ruberanno i miei anelli!”. Nel frattempo arriva mio cognato. Io, tutta contenta: “Salva i miei anelli!!!”. Li consegnai a lui, che è medico, e non poteva essere diversamente: perché altrimenti non li avrebbe toccati, ma li avrebbe buttati via, e ben lontano! Infatti erano bruciati, e con brandelli di carne attaccati. Gli dissi di consegnarli a Fernando, mio marito, aggiungendo: “Dì alle mie sorelle che prendano i miei figli perché, poverini, resteranno senza mamma. Infatti, non me la caverò!”. La cosa peggiore fu che non approfittavo di quei momenti che Gesù mi offriva, per chiederGli Misericordia e perdono. Ma come potevo chiedere perdono, se pensavo di non avere peccati?! Mi credevo una santa! Quando ci sentiamo “santi”, è allora che ci condanniamo.<br />
<br />
Quando ebbi tolto gli anelli e li affidai a mio cognato, perché li consegnasse a mio marito, mi dissi sollevata: “Ecco, adesso posso morire!”, e l’ultimo pensiero fu: “Ahimé, con quali soldi mi seppelliranno, visto il mio conto bancario in rosso?...”<br />
<br />
Dio Padre ama tutti e ciascuno, indipendentemente dal fatto che siamo buoni o cattivi; e con tale intensità che, sino all’ultimo istante, viene fino a noi con tanta tenerezza, ci abbraccia con tutto il Suo Amore… Egli vuole salvarci, ma se non Lo accogliamo, se non Gli chiediamo perdono e misericordia, riconoscendo le nostre colpe, ci lascia liberi di seguire quello che abbiamo scelto. Se la nostra è stata una vita senza Dio, molto probabilmente in quel momento Lo rifiuteremo, e Lui ci rispetterà. Non ci obbliga ad accettarLo.<br />
<br />
Così si chiude il mio Libro della Vita.<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Il Ritorno</span></b>Ma quando il mio Libro della Vita si chiuse, non potete immaginare come mi sentivo: ero veramente terrorizzata. Mi vedo con la testa in giù, e sento di precipitare verso una fossa. Poi si apre quella cosa che sembra una bocca, vi cado dentro, e terrorizzata comincio a gridare a tutti i santi di salvarmi. Non credereste la quantità di santi che arrivai a nominare: S. Ambrogio, S. Isidoro, S. Agostino, ecc. Neanche sapevo di conoscerne tanti, cattiva cristiana com’ero! Ma quando finì la lista dei santi, restò il silenzio… Sentivo un vuoto immenso, un dolore e una vergogna enormi, e mi accorsi che nessuno poteva fare niente per me! E mi dissi: “…E tutta la gente, sulla terra, a pensare che io sono una santa… A sperare che morissi, per chiedermi una grazia. Dove vado, adesso?”. Alzai gli occhi, e incontrai quelli di mia madre. Sentii tanta tristezza, un dolore profondo, perché lei avrebbe tanto voluto portarmi nelle mani di Dio. Con grande confusione e sofferenza, le gridai: “Mamma, che vergogna! Mi sono condannata! Dove vado, non ti vedrò mai più!”<br />
<br />
Ma in quel momento, Gesù le concede una grazia bellissima: mia madre stava immobile, e Dio le permette di muovere le dita, puntandole verso l’alto, e invitandomi a guardare lassù: guardo, ed ecco uscirmi dagli occhi delle croste, spaventosamente dolorose. Era la cecità spirituale che se ne andava, e in quell’istante ci vidi: un momento meraviglioso.<br />
<br />
Un giorno, una mia paziente, mi disse: “Dottoressa, io provo molta, molta pena, molta tristezza, per lei. Perché lei è troppo materialista. Ma un giorno che si trovasse in qualche afflizione, o fosse in una situazione di pericolo, qualunque sia, chieda a Gesù Cristo che la curi con il Suo Sangue, e Gli chieda perdono: perché mai, mai, Egli l’abbandonerà, avendo pagato il prezzo del proprio Sangue per lei”.<br />
<br />
Allora, con grande vergogna e immenso dolore, cominciai a gridare: “Signore! Gesù Cristo, abbi compassione di me! Perdonami, Signore, perdonami! Dammi una seconda opportunità!”<br />
<br />
Fu il momento più bello, più meraviglioso! Non ho parole per descriverlo. Perché Gesù si chinò e mi tirò fuori da quella fossa! Mi sollevò e mi portò in un luogo piano, e mi disse, con molto amore: “Sì, tu tornerai, e avrai la tua seconda opportunità… Non per la preghiera della tua famiglia, perché è normale che piangano e gridino per te, ma per l’intercessione di tutte le persone estranee alla tua carne e al tuo sangue, che hanno pianto, pregato, ed elevato il proprio cuore con tanto amore per te”. Sapete cosa vidi? Vidi il grande potere della preghiera d’intercessione, fratelli! Sapete come potete stare sempre alla presenza del Signore? Pregate tutti i giorni per i vostri figli, ma pregate anche per i figli delle persone del mondo intero! Pregate per gli altri! In questo modo starete alla presenza di Dio, tutti i giorni.<br />
<br />
Vidi come salivano migliaia e migliaia di fiammelle di luce, bellissime, alla presenza del Signore; erano piccole fiamme bianche, stupende, piene di amore. Erano le preghiere di tante, tante persone, che pregavano per me, che si erano commosse dopo aver visto in TV e sui giornali quello che mi era successo, e che pregavano e offrivano Messe. Il più gran dono che si può offrire a qualcuno, è la S. Messa. Non esiste niente di più efficace, che possa aiutare qualcuno, di una S. Messa. È anche ciò che Dio gradisce di più: vedere i Suoi figli intercedere per il loro prossimo, e aiutare il proprio fratello. La S. Messa non è opera dell’uomo, ma di Dio.<br />
<br />
Tra quelle piccole luci, però, ce n’era una enorme, bellissima: una luce molto più grande di tutte le altre. Sapete, fratelli, perché ora sto qui? Perché sono tornata? Perché nella mia terra esiste un santo. Guardai con curiosità, per sapere chi fosse quella persona che mi amava tanto, e il Signore mi disse: “Quell’uomo che vedi lì, è una persona che ti ama, molto, e neanche ti conosce”. Mi mostrò che si trattava di un povero contadino, che viveva in montagna, nella Sierra Nevada di Santa Marta. Quest’uomo era veramente povero, non aveva di che mangiare. Tutto il suo raccolto era bruciato, perfino le galline che aveva, gli erano state rubate dagli uomini della “guerriglia”. Questi ultimi, volevano prendersi addirittura a loro servizio il figlio maggiore. Questo contadino, scende fino al villaggio per andare a Messa. Il Signore mi fece prestare attenzione alle parole con cui pregava: “Signore, ti amo! Grazie per la salute, grazie per i miei figli! Grazie per tutto quello che mi dai! Sii lodato! Gloria a Te!”.<br />
<br />
La sua preghiera era solo lode e rendimento di grazie a Dio! Il Signore mi fece vedere come nel portafogli avesse una banconota da 5.000 pesos, e una da 10.000, e questo era tutto ciò che possedeva! Sapete cosa fece…? Diede il biglietto da 10.000 all’offertorio! Io ne mettevo solo uno da 5.000, e ciò quando me ne davano qualcuno falso, al lavoro!<br />
<br />
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.1in; direction: ltr; line-height: 120%; text-align: left; widows: 2; orphans: 2; }p.western { font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: "Calibri"; font-size: 12pt; }p.ctl { font-size: 11pt; }a:link { color: rgb(0, 0, 255); }</style>
<br />
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
Lui,
invece, non diede quella da 5.000, ma quella da 10.000, nonostante
questi soldi fossero tutto ciò che aveva! E non era di malumore, né
brontolava per la sua povertà, ma ringraziava e lodava Dio! Che
esempio, fratelli! Dopo, uscito di chiesa, andò a comprare un pezzo
di “panela” (un tipico dolce povero colombiano); glielo
incartarono in un foglio di giornale (“O espectador”), del giorno
prima. Lì c’era la notizia del mio incidente, e la fotografia dove
apparivo tutta ustionata.</div>
<br />
Quando quest’uomo vede la notizia, man mano che legge, piange commosso; tanto, come se io fossi qualcuno molto caro per lui, e prostrato con la faccia a terra, supplica Dio con tutto il suo cuore, dicendo: “Padre, mio Signore, abbi compassione di questa mia sorellina, salvala, salvala Signore! Signore, se Tu la salverai, se salverai la mia sorellina, ti prometto di andare al “Santuario de Buga” <a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8074084873392955499&postID=7919249394753688412#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title="">[2]</a> a sciogliere il voto, ma salvala. Per favore, Signore, salvala!”. Pensate, quell’uomo così povero, che non imprecava, né stava a lamentarsi di soffrire la fame con la sua famiglia, ma anzi lodava e ringraziava Dio… E con una capacità d’amore al prossimo così grande che, pur non avendo di che mangiare, era disposto ad attraversare il Paese per adempiere una promessa, in favore di qualcuno che nemmeno conosceva!<br />
<br />
Il Signore mi disse: “Questo è il vero amore al prossimo! È così che devi amare il prossimo…”. E fu lì che mi diede questa missione: “Tu tornerai indietro, per dare la tua testimonianza, che ripeterai non 1000 volte, ma 1000x1000. Guai a chi, ascoltandoti, non cambierà, perché sarà giudicato con più severità. E questo vale anche per te, nel tuo secondo ritorno, per i consacrati che sono i miei sacerdoti, e per chiunque altro che non ti darà ascolto: perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, né peggior cieco di chi non vuol vedere”.<br />
<br />
Questa, miei cari fratelli, non è una minaccia, tutt’altro! Il Signore non ha bisogno di minacciarci. Questa è la seconda opportunità che io ho, e lo è anche per voi. Ciò dimostra che Dio è innamorato di noi, e mette davanti ai vostri occhi questo specchio che sono io, Gloria Polo. Perché Dio non vuole che ci condanniamo, ma piuttosto che viviamo con Lui, nel Paradiso. Ma per questo, dobbiamo lasciarci trasformare da Lui. Quando arriverà la vostra ora, di partire da questo mondo, anche a ciascuno di voi verrà aperto il “Libro della Vita”; quando morirete, tutti passerete per questo momento, così come ci sono passata io. Là, vedremo tale e quale come adesso, con la differenza che vedremo anche i nostri pensieri e i nostri sentimenti, i nostri atti e le loro conseguenze, le nostre omissioni e le conseguenze di esse… Tutto alla presenza di Dio. Ma la cosa più bella è che ognuno vedrà il Signore faccia a Faccia, che ci chiede di convertirci: fino all’ultimo istante ci chiede questo, affinché in verità cominciamo ad essere nuove creature con Lui, perché senza di Lui non lo potremmo!<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Recupero Fisico</span></b>Quando il Signore mi fece ritornare, i miei reni non funzionavano, né mi facevano la dialisi perché non ne valeva la pena, dal momento che stavo per morire… Ma improvvisamente, essi ripresero a funzionare; lo stesso i polmoni, e anche il cuore ricominciò a battere con forza. Potete immaginare lo stupore dei medici! Ormai non avevo più bisogno delle macchine!<br />
<br />
Cominciò il mio recupero fisico, ma non sentivo niente dalla vita in giù, e dopo un mese i medici mi dissero: “Gloria, Dio sta facendo un miracolo con lei, perché le è già ricresciuta la pelle fine su tutte le ferite… Ma per le sue gambe non possiamo fare più niente. Dobbiamo amputarle!” Quando mi dissero questo, io, che ero una sportiva, mi ricordai: 4 ore di aerobica quotidiana, per che cosa? ...Pensai solo di fuggire da lì, ma non ci riuscii, perché le gambe non mi reggevano, e caddi. Ero ricoverata al 5° piano, e mi portarono al 7° per rimanervi fino all’intervento; lì trovo una signora che aveva le gambe già amputate, ma a cui dovevano amputarle nuovamente, più in alto. Vedendola, pensai che neanche tutto il denaro del mondo era sufficiente per comprare quella meraviglia che sono le gambe. Quando mi dissero che me le avrebbero amputate, sentii una grande tristezza! Mai avevo ringraziato Dio per le mie gambe, anzi: con la tendenza che avevo ad ingrassare, soffrivo la fame come una sciocca e spendevo fortune per essere elegante… E adesso, vedo le mie gambe nere, bruciate, senza carne, ma per la prima volta ringrazio Dio di averle ancora. “Signore, ti ringrazio per le mie gambe, e ti chiedo la grazia di lasciarmele, perché possa camminare. Ti prego, Signore, lasciami le gambe!”. E comincio immediatamente a sentirle: erano nerissime, senza circolazione, e dal venerdì al lunedì, quando arrivarono, i medici rimasero sorpresi, perché erano rosse e la circolazione si era ripristinata! Stupefatti, mi toccavano e non volevano credere. Io dissi loro: “Dottori, le mie gambe mi fanno terribilmente male, ma credo non ci sia nessuno al mondo, così felice di sentire dolore alle gambe, come lo sono io in questo momento!”. Il medico del 7° piano mi rispose che mai, in 38 anni di servizio, aveva visto un caso simile.<br />
<br />
Gli altri due miracoli che il Signore mi fece, furono il seno e le ovaie. Il medico mi aveva detto che non avrei più potuto avere bambini. Io ne fui contenta, perché pensai che Dio mi aveva dato un metodo naturale per non rimanere incinta. Ma, un anno e mezzo dopo, vedo che il mio seno comincia a crescere, a gonfiarsi e a riformarsi. Rimasi meravigliata, e quando andai dal medico, mi disse che aspettavo un bebé! E con questo seno allattai mia figlia!!!...<br />
<br />
A Dio nulla è impossibile !<br />
<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">Conclusione</span></b>Che il Signore vi benedica tutti, immensamente. Gloria a Dio e gloria a Nostro signore Gesù Cristo. Dio vi benedica!<br />
<br />
Vi presento mia figlia. Questa bambina è il miracolo! È la figlia che Dio mi diede, con le ovaie bruciate! Ciò che per i medici era totalmente impossibile! Ma per Dio, nulla è impossibile!!! Eccola qui, si chiama Maria José!...<br />
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b><br />
Gloria Polo vive attualmente in Colombia, e continua a esercitare la sua professione. È rimasta con enormi cicatrici, ma conduce una vita normale; e adesso è una donna di grande fede! Viaggia molto, trasmette la sua testimonianza a migliaia di persone, e adempie la missione che Dio le ha affidato. (Ha l’autorizzazione della Chiesa per farlo). Questa è la traduzione di un CD, in cui è incisa la testimonianza che ha data in una chiesa di Caracas (Venezuela), il giorno 5 maggio 2005. È tradotto dallo spagnolo.<br />
<br />
È tutto vero!<br />
<br />
<br />
Per ulteriori chiarimenti e anche per scaricare una copia di questo documento in MSWord, si può visitare il sito su Internet con tutte le informazioni, in diverse lingue:<br />
<a href="http://www.gloriapolo.net/">http://www.gloriapolo.net/</a><br />
<a href="http://www.gloriapolo.com/">http://www.gloriapolo.com/</a></div>
<div style="styledocument: [object];">
Si può anche scaricare questa testimonianza a: <a href="http://www.docstoc.com/docs/25739703/La-Testimonianza-di-Gloria-Polo">http://www.docstoc.com/docs/25739703/La-Testimonianza-di-Gloria-Polo</a>.</div>
<div style="styledocument: [object];">
<br />
<b><span style="font-size: 180%;">- - - - - - -</span></b></div>
<div style="styledocument: [object];">
<a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8074084873392955499&postID=7919249394753688412#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title="">[1]</a> Durante la celebrazione Eucaristica in cui Gloria Polo ha dato la presente testimonianza, il sacerdote ha battezzato i bambini abortiti, con il “Battesimo d’intenzione”<br />
<a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8074084873392955499&postID=7919249394753688412#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title="">[2]</a> Il Santuario Buga è una piccola chiesa, dove si venera il “ Signore dei Miracoli”. Si trova in un piccolo villaggio che porta questo nome. Si chiama così, perché è famoso per i miracoli e le grazie che ricevono quanti vi si recano con fede.<br />
- - - - - - - - -<br />
<br />
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.1in; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 120%; widows: 2; orphans: 2; }p.western { font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 12pt; }p.ctl { font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11pt; }</style>
<br />
<div class="western" lang="it-IT" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
Queste Foto erano scattate alla Parrocchia di Santa Lucia a Perugia,
Italia, il 18 giugno 2016.</div>
<div class="western" lang="it-IT" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
In una foto ci sono Don Jo (Joseph) Dwight, Gloria Polo e la sua
assistente con le traduzioni in italiano, Flaviano Patrizi.</div>
<div class="western" lang="it-IT" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
Nell'altra foto ci sono il Parroco di Santa Lucia, Don Ignazio
Zaganelli, Gloria Polo e Don Jo (Joseph) Dwight.</div>
<div class="western" lang="it-IT" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.08in;">
<br />
<br /></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxXbvOXM_aMesB06UpRD1p7xUmi5sxGCLGLWfZdXYu1bW3CaJ3t70ltHQegM6IWAAAfuWPmTXiGLTwF5-DN-K70yLFNzbs_uiz0k2z-ciH9lSvhhUA6ZGYRif1wbt4jOMZZA8hN7xdkzY/s1600/Gloria+Polo+Don+Jo+Don+Ignazio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxXbvOXM_aMesB06UpRD1p7xUmi5sxGCLGLWfZdXYu1bW3CaJ3t70ltHQegM6IWAAAfuWPmTXiGLTwF5-DN-K70yLFNzbs_uiz0k2z-ciH9lSvhhUA6ZGYRif1wbt4jOMZZA8hN7xdkzY/s320/Gloria+Polo+Don+Jo+Don+Ignazio.jpg" width="213" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh16OmkxgFRiKezznqoli8LnfRKq__JxiZry05TOhmU2ZE2TLEvidg4D4hZMKWkTpxv-0GmFHbvkjR2EXWGIdkHYRDIHy6Np17NOOj2MxGqTFSkL1kiYVWPhyphenhyphenoOvyto8HhfOjStQU7nVA0/s1600/Gloria+Polo+Don+Jo+Flaviano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh16OmkxgFRiKezznqoli8LnfRKq__JxiZry05TOhmU2ZE2TLEvidg4D4hZMKWkTpxv-0GmFHbvkjR2EXWGIdkHYRDIHy6Np17NOOj2MxGqTFSkL1kiYVWPhyphenhyphenoOvyto8HhfOjStQU7nVA0/s320/Gloria+Polo+Don+Jo+Flaviano.jpg" width="320" /></a></div>
</div>
<div style="styledocument: [object];">
</div>
Rev. Joseph Dwighthttp://www.blogger.com/profile/09581033552564500116noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8074084873392955499.post-2639090738284491032009-05-14T10:42:00.001-07:002012-09-07T06:20:10.512-07:00Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello
<style type="text/css">
<!--
@page { margin: 0.79in }
P { margin-bottom: 0.08in }
A:link { color: #000000 }
-->
</style>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Questa lettera è stata mandata ad un
sacerdote che ha proibito a me (Don Joseph Dwight) di offrire alla
gente, nella sua chiesa (in Italia, 2009), le copie stampate della
Testimonianza di Gloria Polo quando ho sostituito per lui ad alcune
Messe domenicali.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Caro Don ... ,</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Come stai? Spero che trovi tempo a
pregare con calma di fronte a Gesù nel tabernacolo nonostante tutti
gli impegni.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Mi hai chiesto per telefono di non
offrire più il libretto della testimonianza di Gloria Polo;
“Dall’Illusione alla Verità”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://testim-polo.blogspot.com/">http://testim-polo.blogspot.com/</a></u></span>)
nella tua parrocchia. Mi hai indicato che era troppo forte per
alcune persone che forse non erano pronte per questa testimonianza.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Se mi permetti di offrire qualche
riflessione...</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
E’ vero ciò che abbiamo studiato
nella teologia pastorale della necessità della “legge della
gradualità”. Ma mi risulta che i papi recenti, nel mondo di oggi,
ci ammoniscono di essere di guardia non tanto sulla mancanza di
applicare la “LEGGE DELLA GRADUALITÀ” ma del pericolo della
“GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, che deve essere rifiutata in quanto
riduce il valore della legge ad un mero ideale.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
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Il 5 giugno 2009, l’arcivescovo Mauro
Piacenza, parlando a “radio Vaticana”, ha lanciato un ALLARME
“CONFESSIONI” ed ha annunciato la pubblicazione di un “vademecum
per confessori e direttori spirituali”. Ha detto: “Paiono sempre
meno le persone che avvertono la DIFFERENZA CHIARA TRA IL BENE E IL
MALE, tra la verità e la bugia, tra il peccato e la virtù e che,
conseguentemente, desiderano accostarsi alla riconciliazione - ha
detto Piacenza - Se non si ha il senso del peccato è difficile
ricorrere, ovviamente, alla riconciliazione: allora, la SI
CONFONDEREBBE CON IL LETTINO DI UNO PSICOLOGO E DI UNO PSICHIATRA”.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.blitzquotidiano.it/societa/vaticano-arcivescovo-mauro-piacenza-lamenta-calo-delle-confessioni-35920/">http://www.blitzquotidiano.it/societa/vaticano-arcivescovo-mauro-piacenza-lamenta-calo-delle-confessioni-35920/</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
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Papa Giovanni Paolo II ha scritto che
relativismo è la causa principale per la mancanza dello zelo
evangelico e missionario (Redemptoris Missio, no. 36;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_07121990_redemptoris-missio_en.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_07121990_redemptoris-missio_en.html</a></u></span>).</div>
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</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Relativismo, secondo Papa Benedetto
XVI, “è la difficoltà più profonda dei nostri tempi.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://popebenedictxviblog.blogspot.it/2005_05_01_archive.html">http://popebenedictxviblog.blogspot.it/2005_05_01_archive.html</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Nella sua omelia alla Messa prima del
conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI, l’allora
Cardinale Ratzinger ha detto:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Quanti venti di dottrina abbiamo
conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche,
quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti
cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un
estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al
libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale;
dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo
al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si
realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini,
sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere
una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso
etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il
lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”,
appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
SI VA COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce
nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio
io e le sue voglie.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/gpII/documents/homily-pro-eligendo-pontifice_20050418_it.html">http://www.vatican.va/gpII/documents/homily-pro-eligendo-pontifice_20050418_it.html</a></u></span>).</div>
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<div style="margin-bottom: 0in;">
Papa Pio XII e Papa Giovanni Paolo II
hanno detto che IL PECCATO PIÙ GRAVE OGGI È DI CREDERE CHE NON C'È
PECCATO, di perdere il senso del peccato; questo è la grande
trappola di oggi per innumerevoli anime. Noi sappiamo che, qui in
Italia, meno di 5% degli Italiani battezzati cattolici frequentano
regolarmente la Santa Messa domenicale, e fra questi, pochi si
confessano regolarmente.
</div>
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<br />
</div>
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E fra quelli che si confessano in
quest’atmosfera di relativismo la riconciliazione “si
confonderebbe con il lettino di uno psicologo e di uno psichiatra”.
Abbiamo perso “il senso del peccato”! Il Servo di Dio,
arcivescovo Fulton Sheen, ha detto: “Il peccato non è la cosa
peggiore nel mondo. La cosa peggiore nel mondo è il rinnegamento del
peccato!” Anni fa i cattolici credevano che c’era soltanto una
creatura concepita senza peccato, l’Immacolata; OGGI LA GRANDE
MAGGIORANZA CREDONO DI ESSERE CONCEPITI IMMACOLATI!</div>
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<br />
</div>
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Credo che ci sono tantissime persone,
come Gloria Polo, che sono nell´illusione di essere a posto con la
propria coscienza, o secondo la logica del mondo, o secondo il
pensiero comune ("fanno tutti così"!), o secondo il
criterio del diavolo, MA NON SECONDO IL CRITERIO DI DIO, cioè
secondo LA VERITA´! Questo è l´inganno fondamentale di Satana
dall´inizio dell´umanità e per sempre (Gen 3,4-5)! Noi esseri
umani siamo veramente abili e bravi nell'ingannarci, VOLUTAMENTE, e
poi ce ne dimentichiamo così facilmente! Questa è la grande
trappola di oggi per innumerevoli anime. Poche persone oggi si
confessano. Quando moriremo, Gesù ci chiederà se abbiamo cercato
la verità da Dio nella sua rivelazione nelle Sacre Scritture
interpretata dalla sua Chiesa, o abbiamo deciso e determinato noi, da
soli (piccoli dei!), la verità. L’altro giorno un uomo che non va
mai alla Messa mi ha detto al suo negozio: “Io sono apposto”! E
io ho chiesto lui: “Secondo chi?” Per lui, totalmente immerso nel
relativismo, c’è soltanto un “chi”: lui stesso; Dio, la
Bibbia, la Chiesa non c’entrano in nessun modo nel suo convinzione:
“Io sono apposto”! MA QUANDO LUI MUORE, CHI SARÀ CHE DECIDE SE
LUI È APPOSTO O NO?</div>
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Io preferisco sapere la verità mentre
sono ancora vivo anche se la verità è molto forte da provocarmi un
grande disagio o da farmi entrare perfino in crisi (santa!?!). Se Dio
mi fa questo grande dono della verità mentre sono vivo, anche in
modo brusco come uno scossone (o un fulmine!?!), sono ancora in tempo
per fare una buona confessione e cambiare la mia vita. Dopo la morte
non si può più cambiare niente per tutta l´eternità! Penso che
questa testimonianza sia un dono di Dio proprio per i nostri tempi
così particolari. CREDO CHE QUESTA TESTIMONIANZA AIUTERÀ TANTE
PERSONE A FARE UN BUON ESAME DI COSCIENZA SEGUITO DA UNA BUONA
CONFESSIONE SACRAMENTALE.</div>
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Un predicatore negli Stati Uniti ha
raccontato alcune volte che quando una certa donna è venuta a
confessarsi da Padre Pio, PADRE PIO L’HA SGRIDATA E L’HA CACCIATA
VIA DALLA CONFESSIONALE. Dopo, Padre Pio ha rivelato che la donna
non ha disciplinato le sue due figlie, non l’ha dette di no, e in
particolare, non ha insegnato alle sue figlie di non andare in giro
in pubblico vestite indecentemente. Padre Pio sapeva che tutte e due
figlie, che erano già morte, sono finite nell’inferno.</div>
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Si dice che non deve spaventare la
gente e che Dio è misericordioso. MA COME SI PUÒ RICEVERE LA
MISERICORDIA DI DIO SE NON SI CAPISCE CHE COS’È UN PECCATO
MORTALE? La maggioranza delle persone che frequentano la chiesa oggi
sono oggettivamente nel peccato mortale e sono abituati al loro stato
spirituale di vita e credono che tutta va bene; si crede che Dio si
abitua o si cambia i 10 comandamenti secondo la maggioranza delle
persone oggi. Questi persone vengono avanti a ricevere la Santa
Comunione e pochissimi sacerdoti parlano del peccato mortale oggi! Ma
i 10 Comandamenti non cambiano; Dio non cambia ma da più grazie oggi
a chi prega per fare la volontà di Dio!</div>
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UNO DEI MESSAGGI PIÙ IMPORTANTE DA DIO
PER IL NOSTRO MONDO OGGI È IL MESSAGGIO DELL’AMORE DIVINO DATO
TRAMITE SANTA FAUSTINA. In un certo senso Dio sta implorandoci di
approfittare della Sua misericordia mentre c’è ancora tempo. Gesù
ha detto a Santa Faustina in un modo chiaro e forte: “Preparerai il
mondo alla Mia ultima venuta” (Diario, 429). Ma se non crediamo che
abbiamo bisogno della misericordia di Dio and non chiediamo per la
Sua misericordia, le mani di Dio sono legate per poter offrirci la
possibilità della salvezza a causa del rispetto per il nostro libero
arbitrio.</div>
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Parlando precisamente del grande
sacramento della Riconciliazione, Gesù ha detto a Santa Faustina:
“Quando vai alla confessione, sappi che Io stesso ti aspetto in
confessionale, Mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono Io che
opero nell'anima. Lì la miseria dell'anima s'incontra col Dio della
Misericordia. Dì alle anime che da questa sorgente della
Misericordia possono attingere le grazie unicamente col recipiente
della fiducia. Se la loro fiducia sarà grande, la Mia generosità
non avrà limiti. I RIVOLI DELLA MIA GRAZIA INONDANO LE ANIME UMILI.
I SUPERBI SONO SEMPRE NELL'INDIGENZA E NELLA MISERIA, POICHÉ LA MIA
GRAZIA SI ALLONTANA DA LORO E VA VERSO LE ANIME UMILI” (Diario,
1602). Le persone che non vogliono sentire dei peccati mortali che
hanno commesso secondo gli insegnamenti della Chiesa (relativismo),
perfino quelli che vengono alla confessione ma vogliono sentire
soltanto ciò che vogliono sentire, “sono sempre nell'indigenza e
nella miseria, poiché la Mia grazia si allontana da loro e va verso
le anime umili”! I sacerdoti che perfino facilita e favorisce
questa situazione con la compassione falsa causano danno tremendo a
tanti anime! Questo è simile ai “enabler” (favorire
l’apprendimento) dei alcolisti o altri vizi devastanti.</div>
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LA GRANDE MAGGIORANZA DEI CATTOLICI NON
CERCANO PIÙ DI CONFORMARE LA LORO COSCIENZA SECONDO L’INSEGNAMENTO
DELLA CHIESA. Credo che 100 anni fa sarebbe stato difficile di
trovare una persona che avrebbe difficoltà di leggere una
testimonianza simile di quella di Gloria Polo. In altre parte
d’Italia offrono questa testimonianza anche ai ragazzi di dieci
anni in su e vanno bene. La Madonna di Fatima ha fatto vedere a tre
bambini, 7, 8, e 9 anni l’inferno e le migliaia di anime che cadano
ogni giorno nell’abisso eterno. Come mai ci sono tanti adulti oggi
che hanno questa difficoltà? Non hanno mai sentito queste cose? Se
noi preti aiutiamo così gradualmente le persone di scoprire ciò che
la Chiesa Cattolica insegna, soprattutto in riguardo del peccato
mortale e la conseguenze di peccato mortale, quante persone muoiono
prima di scoprire la verità delle loro illusioni sottili abbracciate
volutamente?</div>
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<br />
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<div style="margin-bottom: 0in;">
Italia sta morendo più veloce che
vogliamo ammettere. I statistici ci dicono che oggi una copia in
Italia fa soltanto 1,1 bambini; ci vuole 2,1 bambini per copia per
mantenere zero crescita. LE COPIE VOGLIONO SOLTANTO 1 O 2 BAMBINI
PER LA SODDISFAZIONE DEI GENITORI, COME UNA BAMBOLA CARINA IN CASA,
ma non per il motivo per cui Dio ci ha creato, cioè, per amore puro
di generosità per gli altri, perfino per quelli che scelgono
liberamente di non rispondere a quest’amore gratuito di Dio. Dio
era molto felice senza di noi prima della creazione dell’universo.
Ci ha creato per amore nonostante che c’era il rischio che tanti di
noi, nella nostra libertà data da Dio, rifiuterebbero questo dono
della vita. Se non facciamo come Dio, come possiamo salvarci? Con il
peccato originale, “l’uomo ha preferito se stesso a Dio, e,
perciò, ha disprezzato Dio: ha fatto la scelta di se stesso contro
Dio, contro le esigenze della propria condizione di creatura e
conseguentemente contro il suo proprio bene” (CCC 398). Circondati
e immersi oggi nello scetticismo culturale e relativismo, insieme con
la rivoluzione dell’Illuminismo, tantissimi non credono più che
c’è un vero bene, non credono più in una verità per guidare il
loro comportamento. Tutto questo ci porta a pensare che la cosa più
importante sono le nostre scelte divorziate dal nostro Creatore.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
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<div style="margin-bottom: 0in;">
NON È FACILE DI ESSERE I LEADER
RELIGIOSI O CIVILI OGGI. Ma Dio dà più grazie e aiuto oggi per
quelli che sono nell’autorità se hanno l’umiltà di chiedere
continuamente l’aiuto di Dio per fare la Sua Volontà, anche quando
è molto scomoda. Perciò il giudizio sui vescovi e sui preti sarà
molto severo alla fine se non predicano tutta la verità che la
Chiesa Cattolica insegna, sopratutto quelle verità che non sono
comode e indicano schiettamente il bisogno di soffrire e di portare
la croce di Cristo e di evitare il peccato, come la grande
peccaminosità di anticoncezione artificiale (“Humanae Vitae”,
1968), l’aborto, la pornografia ed altri peccati di egoismo che
sono accettati oggi (da tantissimi cattolici!) come fosse totalmente
normale e perfino buono. “MALEDETTO L’UOMO CHE CHIAMO BENE MALE E
MALE BENE” (Is 5,20.), come si fa oggi! Il sacerdote deve portare
Dio in un mondo che ha dimenticato o scansato Dio e che cerca
soltanto potere, soldi e sesso! Credo che uno dei compiti dei
sacerdoti oggi è proprio di scuotere le coscienze della grande
maggioranza delle persone che si ritengono apposte e buone, ma in
realtà sono motivati soltanto da interessi e piaceri personali,
nonostante che spesso fanno le cose che sembrano buone e sante.
Questo compito non è facile sopratutto nella nostra società
moderna!</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PAPA GIOVANNI PAOLO II (FRA ALTRE
OCCASIONI) HA PARLATO CON FERMEZZA AI VESCOVI NEGLI STATI UNITI (LA,
1987) CONTRO UN TIPO DI CATTOLICESIMO COME UN BUFFET CON AMPIA
VARIETÀ DI SCELTE: “Talvolta è stato detto che un gran numero di
cattolici, oggi, non aderisce agli insegnamenti della Chiesa su un
gran numero di questioni, soprattutto riguardanti la morale sessuale
e coniugale, il divorzio e le nuove nozze. Di alcuni è stato detto
che non accettano la chiara posizione della Chiesa riguardo
all’aborto. Si è notato inoltre che vi è una tendenza, da parte
di alcuni cattolici, ad essere selettivi nella loro adesione agli
insegnamenti morali della Chiesa. Alcuni sostengono che il dissenso
dal magistero è del tutto compatibile con l’essere “buoni
cattolici” e non costituisce un ostacolo alla ricezione dei
sacramenti. Questo è un grave errore che rappresenta una sfida
all’ufficio magisteriale dei vescovi degli Stati Uniti, e dei
vescovi di altri Paesi. Desidero incoraggiarvi nell’amore di Cristo
ad affrontare coraggiosamente nel vostro ministero pastorale questa
situazione, affidandovi alla forza della verità divina per
guadagnare il consenso, e alla grazia dello Spirito Santo che
è donata sia a coloro che proclamano il messaggio sia a coloro ai
quali esso è indirizzato.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1987/september/documents/hf_jp-ii_spe_19870916_vescovi-stati-uniti_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1987/september/documents/hf_jp-ii_spe_19870916_vescovi-stati-uniti_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUESTE SONO PAROLE CHE TANTI CATTOLICI
NON VOGLIONO SENTIRE! Il Vicario di Cristo sta dicendo che dissenso
dal Magistero della Chiesa (non soltanto dai Dieci Comandamenti o una
dottrina definita “ex cathedra”) è totalmente incompatibile “con
l’essere “buoni cattolici” e costituisce un ostacolo alla
ricezione dei sacramenti”! Questo vuol dire peccato grave, mortale!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
IL BEATO JOHN HENRY NEWMAN, nei suoi
“Discorsi alle Congregazioni Miste” (gli Anglicani e i
Cattolici), ha detto che uno non deve venire alla Chiesa Cattolica se
non si intende di accettare tutti gli insegnamenti della Chiesa sulla
fede e sulle morale. “E così di nuovo, quando un uomo è diventato
un Cattolico, se lui comincia a seguire un dubbio che ha pensato, lui
ha già rifiutato di credere. Non devo ammonirlo contro il perdere la
sua fede; non è soltanto in pericolo di perderla, l’ha già persa.
Dalla natura del caso l’ha già persa; è caduto dallo stato di
grazia dal momento che ha nutrito e ha perseguitato il suo dubio”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.newmanreader.org/works/discourses/discourse11.html">http://www.newmanreader.org/works/discourses/discourse11.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Mi pare che questo discorso di Papa
Giovanni Paolo II ai Vescovi degli Stati Uniti e di Newman si può
applicare a tutti che abbracciano volutamente la via facile di non
cercare di scoprire la Verità (“V” maiuscolo!). La filosofia di
vita di tante persone oggi è: “OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE”;
forse non duole oggi, ma domani e dopo la morte? Per tantissimi oggi,
non se ne fregano più della realtà dopo la morte o dell’eternità;
si sono volutamente convinti che non c’è niente dopo la morte come
per gli animali con un anima mortale! Quando non si pensa
all’eternità, si vive da ciechi! Se vogliamo o no, se crediamo o
no, la vita è “UNA LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre”
(CCC 409)! Alla morte, per amore e rispetto alla nostra dignità, Dio
confermerà la scelta di “occhio non vede” la Verità, e quindi
l’anima sarà separata dalla Verità, Che è Dio, per tutta
l’eternità.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANDO HANNO CHIESTO PAPA GIOVANNI
PAOLO II ALLA FINE DELLA SUA VITA PER UN VERSETTO DALLA BIBBIA DI
LASCIARE PER IL POPOLO DI DIO, LUI HA RISPOSTO SENZA ESITAZIONE: “LA
VERITÀ VI FARÀ LIBERI” (GV 8,32)! Il Papa sapeva che tantissime
persone oggi, che sono totalmente immerse nell’atmosfera di
relativismo, non vogliono fare quel rischio di dover cambiare le loro
vite e di soffrire. “Decido io”, la verità, il bene e il male,
come hanno deciso i nostri primi genitori dell’umanità (Gen
3,4-5). I filosofi moderni, come Cartesio e Kant, ci hanno aiutato di
non più cercare la verità al di fuori delle nostre teste nella
creazione e nella rivelazione divine. “Io penso, quindi io sono”
(Cartesio)! “Io sono” è il nome di Dio che Dio ha detto a Mose
(Esodo 3,6)! Come Papa Benedetto ci dice, tantissime persone oggi
hanno abbracciato volutamente relativismo; ognuno diventa un dio. Il
problema è che nel paradiso creato dal Creatore di tutto l’universo,
c’è posto per un Dio solo, non due! L’unico vero Dio è la
Verità (Gv 14,6)!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
CI SONO SEMPRE PIÙ “CATTOLICI” CHE
FANNO COME I PROTESTANTI. I genitori portano i bambini per la prima
confessione ma loro non si confessano dicendo che “io confesso a
Gesù nel mio cuore”! Così non si confronta con la realtà più
oggettiva nel sacramento della confessione ma si scivola sempre più
profondamente nella trappola delle trappole, relativismo! Una persona
mi ha detto che parla con Gesù nel suo cuore nonostante che l’ultima
volta che si è confessata era 10 anni fa! Ho chiesto se si chiede
ogni 10 anni scusa dal marito, il matrimonio regge? Ho indicato a lei
che lei ha un bel “feeling” soggettivo con Gesù mentre lei ha
messo un bel chiodo nel mano di Gesù con la sua indifferenza. Non è
questo relativismo, l’egoismo nascosto, di non cercare la realtà
oggettiva che offende un’altra persona? “Com’è facile sulla
terra dimenticare anche quanto vi è di più sacro!”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
IL RAPPORTO CON LA PERSONA DIVINA,
GESÙ, LENTAMENTE È DIVENTATO UNA COSA PSICOLOGICA NELLA TESTA, UN
SENTIMENTO, UN “FEELING”, CHE DA SODDISFAZIONE A NOI SENZA
CERCARE OGGETTIVAMENTE CIÒ CHE GESÙ VUOLE, CIÒ CHE OFFENDE GESÙ!
E così anche, per tantissimi cattolici, l’Eucaristia è diventata
una “cosa sacra” ma non più la Persona divina, e perciò, non si
riceve le grazie (e perfino il castigo) non soltanto per gli
individui ma per il mondo intero che aspetta queste grazie
preziosissime da noi cattolici che abbiamo ricevuto gli armi
spirituali molto più potenti insieme con una grande responsabilità!
Non vogliono sapere che la nostra indifferenza e ingratitudine verso
Lui, che ci ha dato tutto, che perfino ha sofferto terribilmente e
morto per noi, fa soffre Gesù più che possiamo immaginare per non
cercare di scoprire la realtà dei nostri peccati oggettivamente
fuori delle nostre piccole teste; abbracciamo volutamente la comodità
di relativismo, e ancora peggio, non vogliamo sapere o sentire altro!
Il più che si ama (l’amore immenso di Gesù!), il più dolore c’è
per l’indifferenza e l’ingratitudine. I santi e i papi hanno
parlato spesso del bisogno di fare “riparazione” al Sacro Cuore
di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria e a consolarli!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Mi consumo dal dolore osservando i
tiepidi e gli ingrati; allora mi sforzo di avere un tale amore verso
Dio da compensarlo per quelli che non Lo amano, che ripagano il loro
Salvatore con nera ingratitudine” (Diario, 481).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Gesù ha detto: “Questa è la vita
eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai
mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3). Questa è l’unica cosa che
rimane dopo la vita, un rapporto con Dio, un rapporto personale con
Lui. La gioia più grande nel paradiso è di godere questo rapporto,
di vedere Dio faccia a faccia. Ma veramente crediamo che conosciamo
Dio? AMORE VERO DI UN MARITO VERSO LA MOGLIE non è soltanto un
“feeling”, una cosa soggettiva, dentro di lui per dare soltanto
soddisfazione a se stesso. L’amore vero cerca di scoprire in un
modo oggettivo che cosa serve a lei, che cose lei vuole, e che cosa
fa male a lei! E? lo stesso con Gesù. Bisogna passare tempo insieme
per avere un rapporto con una persona, altrimenti quel rapporto
crolla. Lo stesso con Gesù. Se non si passa tempo davanti alla
Persona divina nell’Eucaristia, partecipa spesso alla Santa Messa,
medita regolarmente sulla passione di Gesù e pregare molto, la
nostra “religione” si riduce ad una cosa soggettiva nella nostra
testa per soddisfare noi stessi.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Si crede di amare, ci s’immagina
d’esser senz’altro una buona persona per il fatto che si sente in
sé, così sembra, un po’ più d’amore sensibile che d’ordinario,
ma tutte queste sensibilità naturali non sono nulla….”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Gesù “dovrebbe essere trattato da
Amico, da Padre, da Sposo, a momenti non Lo vi si considera più che
come un estraneo. NEI CONVENTI SI TROVA ANCHE, COSESTA INDIFFERENZA,
FRA IL CLERO. Al presente, più che mai, Gesù è trattato dai
Sacerdoti da pari a pari. Essi che dovrebbero tremare pensando
all’augusta missione loro affidata, il più sovente l’adempiono
con freddezza, con tedio! Quanti ve no sono che posseggano lo spirito
interiore? Il loro numero è piccolo. Qui in purgatorio, i sacerdoti
che espiano la loro indifferenza e la lor vita senza amore sono
numerosi…” (<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Senza parole i sacerdoti trasmettono il
rapporto personale e la mancanza del rapporto personale con Gesù ai
genitori e poi ai figli. NOI CATTOLICI ABBIAMO LA BOMBA NUCLEARE
SPIRITUALE, L’EUCARISTIA, ma…. Per questo il mondo sta male e sta
crollando.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Una persona ha un bel da fare dietro
alle anime che le sono affidate, riprenderle, cercare di infondere in
loro un po' più di pietà: non vi riuscirà che proporzionatamente
alla sua interiorità. È SOLO CIÒ CHE SOVRABBONDA DALLA SUA PIETÀ
CHE ESSA RIVERSERÀ NEI LORO CUORI; nel caso contrario, se non è
quale dovrebbe essere, se non è unita con Gesù, le sue parole
giungeranno agli orecchi, ma non al cuore, i suoi sforzi non saranno
benedetti. Considerate se è cosa buona l'essere uniti a Gesù... È
così, non è vero?... Ed è solamente in questo la vera felicità
della terra.” (16 ottobre 1880;
<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
All’inizio della Messa durante il
ritiro di 36 ragazzi che preparavano per il Sacramento della Cresima,
ho chiesto dov’è la Persona divina presente in questa chiesa.
NESSUNO SAPEVA RISPONDERE CHE GESÙ IN PERSONA STA NEL TABERNACOLO!
95% percento dei genitori non ringraziano il Signore, che ci ha dato
tutto, nell’Eucaristia alla Messa ogni domenica, e la maggioranza
di quelli che vengono ogni domenica chiacchierano in chiesa senza una
conoscenza e la fede di Chi sta nel tabernacolo. Com’è possibile
per i ragazzi di sapere dov’è “la fonte e apice della vita
cristiana” quando i loro primi catechisti, i loro genitori, che
hanno una religione di convenienza, non sanno. I figli imparano dai
loro genitori questo rapporto intimo, interiore con Gesù, o imparano
la mancanza di questo rapporto vitale. I figli acquistano un rapporto
con Gesù non dalle parole dei loro genitori, o da una festa per
ricevere la prima comunione e la cresima, come questi sacramenti
preziosi fossero soltanto una tradizione o perfino una superstizione.</div>
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<br />
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Ciò che il mondo non ci dice, e anche
tanti responsabili nella Chiesa, soprattutto per “rispetto umano”,
è che amore vero vuol dire di rispettare la nostra grande dignità,
creati nell’immagine di Dio (Gen 1,26-27), e quindi di RISPETTARE
LA NOSTRA SCELTA, IL NOSTRO LIBERO ARBITRIO. E’ vero che bisogna
amare come San Paolo ci dice, di amare le persone come vogliono
essere amati (1Cor 9,19-23), e non in un modo insensibile (Diario
find). Ma tutte le virtù devono essere guidate dalla virtù della
prudenza che ci dice che amore vero vuol dire di voler bene alle
persone soprattutto che stanno bene per l’eternità, nonostante che
tantissime persone oggi non credono più che c’è qualcosa dopo la
morte. Ma per arrivare all’eternità felice, bisogna passare
calvario con Gesù, e questa è la parte che le persone non vogliono
sentire! L’AMORE VERO VUOL DIRE ANCHE DI FARE COME I PROFETI CHE
HANNO ANNUNCIATO TUTTA LA VERITÀ NONOSTANTE CHE QUASI TUTTI I
PROFETI ERANO AMMAZZATI COME IL PIÙ GRANDE PROFETA, GESÙ CRISTO.
Siamo tutti chiamati di essere profeti dal nostro Battesimo. E’
difficile di fare come San Giovanni Battista soprattutto oggi! Ma se
i responsabili religiosi non fanno questa parte essenziale della loro
vocazione, è come una diga; se una fessura non è riparato presto,
la diga crollerà e sarà una frana tremenda, un tsunami! La dignità,
e perciò la responsabilità dei genitori, dei sacerdoti e dei
vescovi è molto grande! San Giovanni Crisostomo, San Giovanni Eudes
e Sant’Atanasio hanno scritto di che materia è fatto il pavimento
e le lampade nell’inferno! LA MADONNA A GARABANDAL (Spagna; 1965),
che non è mai stata condannata dalla Chiesa come tanti credono
(Garabandal (<span style="color: black;"><u><a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Garabandal_apparitions">http://en.wikipedia.org/wiki/Garabandal_apparitions</a></u></span>),
ha rivelato che ci sono tanti sacerdoti e vescovi sulla strada della
perdizione e stanno portando tanti anime con loro! E’ molto
interessante che la Madonna ha rivelato questo nel periodo quando
Papa Paolo VI ha scritto Humanae Vitae. Una volta ho detto ai miei
parrocchiani che se nel futuro comincio di perdere la fede e di
predicare contrario a ciò che il Papa insegna sulla fede e la
morale, “NON SEGUITEMI ALL’INFERNO!” “Orbene, se anche noi
stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da
quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” (Gal 1,8). Dobbiamo
pregare tanto per i primo bersagli di Satana, per quelli che hanno
ricevuto molto più responsabilità in questa “lotta tremenda”,
come la Madonna ci chiede spesso: PREGATE PER IL PAPA, PER I VESCOVI
E PER I SACERDOTI! Come una mamma non può fare la vocazione di babbo
e vice versa, così i laici non possono sostituire per i sacerdoti e
per i vescovi ma possono pregare e fare sacrifici per loro!</div>
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“Madre O... si trova nelle profondità
del Purgatorio. Le anime religiose, i sacerdoti e le persone che sono
state colmate di grazie hanno da scontare un Purgatorio terribile,
avendo abusato dei mezzi che il buon Dio aveva messo a loro
disposizione.” (<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
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</div>
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E’ MOLTO IMPORTANTE DI SEMPRE
DISTINGUERE FRA OGGETTIVO E SOGGETTIVO. Bisogna giudicare
oggettivamene le azioni mali degli altri per non fare lo stesso e
avvertire le persone per cui siamo responsabili. Ma soggettivamente
non sappiamo le intenzioni, motivi, pensieri, storia personale o le
grazie che le altre persone hanno ricevuto; soltanto Dio sa questo.
San Tommaso d’Aquino ha scritto: “Affermare raramente, negare di
rado, distinguere sempre.” Se un sacerdote o un vescovo non
obbedisce la Chiesa e il Papa, speriamo che è ignorante invincibile
anche se possa causare tanti danni alle anime immortali! Sant’Ignazio
di Antiochia ci dice che NON SOLTANTO QUELLI CHE FANNO I SCANDALI
VANNO ALL’INFERNO MA ANCHE QUELLI CHE LI SEGUONO! “Un uomo
macchiatosi di un tale delitto andrà nel fuoco inestinguibile, e
così pure chi lo ascolta” (2 TO, Lunedì, breviario).</div>
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<br />
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SE DIO CI FA VEDERE PERFINO UN ISTANTE
IL PARADISO O L’INFERNO, NON SAREMMO PIÙ LIBERI DI POTER DIRE DI
NO ALLA VERITÀ, A DIO. L’amore vuol dire di rispettare questo dono
primordiale della nostra dignità (Sal 8,5), e quindi di rispettare
la nostra libertà che è anche accompagnata con una responsabilità
tremenda per noi stessi e per quelli che Dio ci ha dato
responsabilità come genitori, parroci, vescovi, le autorità civili,
ecc. Qui sulla terra siamo circondati da Dio, anche quelli che non
vogliono o non credono nella Verità (“V” maiuscolo). Ma se una
persona rifiuta la Verità tutta la vita senza pentirsi (la
confessione sacramentale per i cattolici), quando si muore, si scopre
che la Verità è Dio, come Gesù ci ha detto: “Io sono la via, la
verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”
(Gv 14,6). Il dolore più forte nell’inferno è la separazione
totale da Dio che è un dolore molto di più che tutti i fuochi e
tutte le pene messi insieme. Qui sulla terra, anche se non crediamo,
siamo circondati dall’amore previdenziale di Dio, sia per le
persone nello stato di grazia sia per le persone non nello stato di
grazia (peccati mortali non confessati). La gioia più grande in
paradiso è di vedere il volto di Dio, faccia a faccia. “Quelle
cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in
cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano”
1Cor 2,9)!</div>
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POCHI SONO I FIGLI FEDELI CHE CERCANO
IL VERO CRISTIANESIMO, MA SI ADATTANO ALLA DOTTRINA CHE PIÙ SI
AVVICINA AL LORO MODO DI PENSARE E COSÌ SI SENTONO APPAGATI.</div>
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IL RELATIVISMO È COME LA PIOGGIA DI
ACIDO; È COME NON FOSSE MALE O BENE, GIUSTO O NON GIUSTO. Tu hai il
tuo punto di vista, ed io ho il mio. Questo modo di pensare è molto
comune oggi nel campo della religione o della morale. Ma se qualcuno
ruba la tua macchina. A quel punto forse non penseresti che questo
discorso sul relativismo è irrilevante; adesso la verità importa
perché vuoi la tua macchina restituita. C’è una moralità
oggettiva. Papa Giovanni Paolo II era applaudito durante il suo
discorso agli Nazioni Uniti (5 ottobre 1995) finché parlava
dell’etica globale; appena che ha cominciato a parlare dell’etica
individuale, si sviluppavano problemi con gli orecchi. Il relativismo
morale fa male a tutti, non si può evitarlo; è come l’atmosfera
che ci circonda.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1995/october/documents/hf_jp-ii_spe_05101995_address-to-uno_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1995/october/documents/hf_jp-ii_spe_05101995_address-to-uno_it.html</a></u></span>).</div>
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</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Il Papa insegna in un modo bello: Non
si sta in piedi così alto che quando si inchina ad aiutare qualcuno
ad alzarsi. Papa Giovanni Paolo II ha citato spesso da Gaudium et
Spes:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“L'uomo, il quale in terra è la sola
creatura che Iddio abbia voluto per se stesso, non possa ritrovarsi
pienamente se non attraverso un dono sincero di sé”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html">http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PAPA GIOVANNI PAOLO II È COSTANTE IN
TUTTI I SUOI INSEGNAMENTI di ciò che è giusto o non giusto in
riguardo alle etiche personali e sociali. (VERITATIS SPLENDOR;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_06081993_veritatis-splendor_en.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_06081993_veritatis-splendor_en.html</a></u></span>;
Evangelium Vitae; <span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/__PU.HTM">http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/__PU.HTM</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
MOLTI CRISTIANI VENGONO ALLA CHIESA PER
SENTIRSI BENE E SANTI, PER SODDISFARE SE STESSI, MA NON PER
SODDISFARE LUI CHE HA DATO A LORO TUTTO QUELLO CHE HANNO. La prima
domanda che abbiamo imparato da bambini nel catechismo era: “Perché
Dio ti ha creato?” Abbiamo risposto: “Per conoscere, amare e
servire Dio...” Oggi per tantissime persone è totalmente
rovesciato. Dio deve servire noi e perciò la religione esiste per
servire noi non per aiutarci a servire Dio, non per aiutarci di
scoprire la volontà di Dio e di aiutarci di fare la volontà di Dio!
Siamo scivolati lentamente lontano dallo standard della legge di Dio
a una cristianesimo senza la croce e poi ci lasciamo di convincerci
che non importa a Dio, Dio si adatta al nostro criterio moderno di
fare sesso fuori di matrimonio, fare sesso dentro matrimonio non per
altruismo ma per egoismo (masturbazione mutuale, non aperti alla vita
con la mentalità anticoncetiva), eliminare bambini e anziani non
voluti, scansare o eliminando ogni cosa o ogni persona che ci
inibisce di soddisfare i nostri egoismi e i nostri desideri.</div>
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<br />
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In riguardo dei sacerdoti e religiosi,
Suor Maria Gabriella in purgatorio ha detto a Suor Maria della Croce
il 8 dicembre 1879: “AHIMÉ! QUANTE VITE APPAIONO PIENE DI OPERE
BUONE E, ALLA MORTE, NE SARANNO VUOTE... perché tutte quelle cose
buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella
condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù
solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto
osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele
alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra
vita, qui, quale delusione! Se sapeste quante poche persone agiscono
per Dio solo, quante poche compiono tutte le loro azioni per Dio
solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte,
allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse
qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel
giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà
giorno per i malvagi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a
tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed
al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende cuori che
Lo amino e non ne trova. APPENA UNO SU MILLE CHE LO AMA COME SI
DOVREBBE AMARLO! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza
tanto colpevole che c'è nel mondo!”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUALUNQUE SIA IL NOSTRO STATO DI VITA,
POSSIAMO SFRUTTARE QUELLO CHE ABBIAMO E ANCHE LA NOSTRA SITUAZIONE
NELLA VITA PER SERVIRE NOI STESSI O SERVIRE IL NOSTRO CREATORE CHE CI
HA DATO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO. Come Suor Maria Gabriella in
purgatorio indica chiaramente, un sacerdote o un religioso, anche se
sembri santo agli altri, può usare tutto quello che ha ricevuto da
Dio per servire il loro egoismo e poi soffocare tanta vita
spirituale. Santa Faustina ha scritto:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Oh, quale dolore prova il mio cuore,
quando osservo una suore che non ha spirito religioso! Come si può
piacere a Dio quando la superbia e l’amore proprio esplodono e
vengono coperti col pretesto che ci si preoccupa della gloria di Dio,
mentre in realtà si tratta della propria gloria?Quando vedo questo,
la cosa mi dà molto dolore. Come può una simile anima unirsi
strettamente a Dio?Non è nemmeno il caso di parlare di unione col
Signore.” (Diario, 1139)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“In certi momenti ho conosciuto che
le anime consacrate difendono la propria gloria, fingendo di
difendere la gloria di Dio, ma non si tratta della gloria di Dio,
bensì della propria gloria. … Come si possono rubare i doni di
Dio? (Diario, 1149)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Il Signore ha detto a Santa Faustina:
“Molte volte avrei voluto innalzare questa Congregazione, ma non lo
posso fare per la sua superbia. Figlia Mia, sappi che alle anime
superbe non concedo le Mie grazie, ma tolgo anche quelle che ho
consesso.” (Diario, 1170)</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PIÙ LE GRAZIE CHE SI RICEVE,
ACCOMPAGNATE CON PIÙ RESPONSABILITÀ, BISOGNA LAVORARE DI PIÙ PER
FUGGIRE LA VERITÀ E PER NASCONDERE L’IPOCRISIA E I VERI MOTIVI
DELLA GLORIA DI SE INVECE DELLA GLORIA DI DIO. Si vede e si capisce
questo molto più facile guardando i farisee e i scribi al tempo di
Gesù. Poche persone si sono resi conto dell’ipocrisia dei
responsabili religiosi 2000 anni fa, che hanno reso più difficile
per le persone di scoprire e fare la volontà di Dio. Proprio per
questo motivo si trova spesso i discorsi polemici fra Gesù e i
responsabili religiosi. Così anche oggi, è molto più difficile di
accorgersi di questa inversioni di valori e motivi quando un
sacerdote ha seguito questa strada della vanagloria da tanti anni.
Mentre si cerca di nascondere i veri motivi dagli occhi degli altri
si diventa sempre più cieca alla sua vera situazione e realtà da
punto di vista di Dio. Tutti possono sfruttare la loro situazione e
la loro vocazione e le grazie che accompagnano la loro vocazione per
la gloria di Dio o per la gloria di se. Il più grande la
responsabilità della vocazione, il più bene o male si fa secondo i
motivi interiori. Quelli che seguono se stessi vanno fino ad un certo
punto, secondo i loro motivi e criteri. Quelli che stanno cercando
Dio, va oltre e sanno perdere i loro idea e motivi e onori e soffrire
per seguire la Verità che ci fa libertà (Gv 8,32)! I sacerdoti che
cercano la loro gloria mettono un bel muro fra la gente e Dio perché
non sono trasparente! Pochi laici si rendono conto di questo come
anche 2000 anni fa; perciò si trova spesso questo smascheramento dei
motivi dei farisee e dei scribi spesso dalla bocca di Gesù nei
Vangeli. DOBBIAMO PREGARE MOLTO PER IL PAPA, I VESCOVI E I SACERDOTI!</div>
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<br />
</div>
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Penso che questa situazione della
mancanza della voce autentica e della guida coerente dalla parte di
tanti responsabili religiosi oggi in un mondo così secolarizzato è
SIMILE AD OFFRIRE SOLTANTO UN POLO DELLA BATTERIA. Se i preti e i
vescovi predicano soltanto il polo positivo che Dio è amore e
misericordioso, che è vero, che è essenziale e fondamentale (!),
senza predicare il polo negativo della realtà del peccato mortale e
della realtà dell’eternità e dell’inferno, la corrente non
scorre! E’ molto più facile e comodo di immaginare che sia quasi
impossibile di fare un peccato mortale come tanti cosiddetti
“teologi” cercano di convincerci oggi; purtroppo tanti seminari
nei ultimi 40 anni hanno bevuto queste deviazioni sottili dalla
verità (Peccato Mortale: CCC 1856-1861). E’ certamente più
gradevole e piacevole a noi preti ed ai vescovi di accontentare la
gente e di dire ciò che crediamo che le persone preferiscono
sentire, e di predicare con la “nostra intelligenza” e con la
nostra “preparazione culturale” mentre tutti sono comodi e si
sentono bene dopo le nostre prediche! Noi sacerdoti, e anche i
laici, siamo contenti di parlare e di vivere Cristo risorto ma non
Cristo crocifisso! Ma c’è una risurrezione senza una
crocifissione, o la Pasqua senza il Venerdì Santo?</div>
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<br />
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Vogliamo soltanto soddisfazione,
appagamento qui sulla terra. Non vogliamo cambiare vita o soffrire;
ormai tanti hanno scelto la via più facile e si sono convinti che
non c’è niente dopo la morte. I SACERDOTI, NON AVENDO UNA FAMIGLIA
NATURALE, VOGLIONO ESSERE AMATI, e perciò tanti si sottraggono di
predicare tutto il Vangelo e tutto l’insegnamento della Chiesa che
spiega i Vangeli in un modo autentico. Hanno paura di alienare o
allontanare la gente e perciò non predicano il Vangelo nella sua
pienezza e compromettono la fede. E’ interessante che il più
peccato c’è nel mondo, il meno si parla del peccato e
dell’esistenza di Satana. Il peccato è l’unica cosa che può
separarci da Dio. Nascondere la realtà del peccato è la trappola
del diavolo. Oggi, qualsiasi discussione del peccato è visto come
psicologia incorretta, non corretta politicamente! “Guai quando
tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6,26).</div>
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CHE PENSIAMO DI UN MEDICO CHE NON SI
INTERRESSA O NON SI CURA DELLE MALATTIE e manda a casa le pazienti
con le malattie gravi dicendo di non preoccupare perché non vuole
turbare o mettere in agitazione le pazienti? Sarebbe un ciarlatano,
un incompetente, colpevole della negligenza professionale grave;
sarebbe citato per imperizia! Ma se i sacerdoti non parlano
dell’unica cosa che può uccidere l’anima, il peccato mortale
perché le persone (pazienti spirituali) non vogliono sentire queste
cose, che pensiamo di quei preti? Se il medico fa in questo modo, la
persona perde la sua vita; ma se il medico delle anime, il sacerdote,
fa così, la persona può perde la sua anima immortale che dura per
tutta l’eternità! “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se
guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? (Mt
16,26; Mc 8,36).</div>
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I risultati dei peccati mortali non
confessati per tutta la vita è la morte eterna dell’anima! QUANTI
SACERDOTI NON VOGLIONO SAPERE O STUDIARE LE MALATTIE DEL ANIMA
SPIEGATO DALLA CHIESA? I sacerdoti non vogliono le telefonate
arrabbiate, meno persone in chiesa, meno soldi, meno popolarità, e
perciò dicono ciò che credono che la gente vogliono sentire; tante
persone oggi vogliono sentire soltanto quello che da’ piacere e
soddisfazione per questa vita molta corta! Ma ci sono alcuni che
hanno fame della Verità in un mondo che ha scansato la Verità dalla
piazza pubblica. Quando non si confessa per tanto tempo, si dimentica
i peccati e la coscienza diventa insensibile e intontita; c’è più
vulnerabilità alle tentazioni. Si perde il senso del peccato secondo
la Verità, Che è Dio. I sacerdoti che dicono di non venire alla
confessione senza i peccati mortali sono come i medici che dicono di
non venire finché stai morendo! Tanti cattolici oggi credono come i
nostri fratelli protestanti che dicono che si confessa direttamente a
Dio, non a un peccatore prete. Ma se questo modo di fare non funzione
con un vigile stradale, perché si crede che funzione con Dio? E’
un bel atto di umiltà di confessare ad un sacerdote; senza umiltà,
non c’è virtù! E’ Gesù, il Figlio di Dio, Che ha deciso di
fondare la Sua Chiesa su 12 peccatori invece di 12 angeli perfetti
dal cielo! Chi è più intelligente e pieno di sapienza, Dio o noi?
Tanti seguono la mass media oggi nel criticare la Chiesa e i preti e
i vescovi. Una volta ho chiesto uno di queste marionette della
propaganda della mass media, che continuamente critica i chierici
cattolici invece di pregare per loro: “Sarebbe stato meglio se Gesù
Cristo avessero fondato la Chiesa con 12 uomini perfetti come Lei
Signore?”</div>
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<br />
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I SACERDOTI OGGI CHE PREDICANO IL
VANGELO INTERO E TUTTI GLI INSEGNAMENTI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA
SONO ETICHETTATI COME RIGIDI, ANTIQUATI, INSENSIBILI, DEFICIENTI
NELLA COMPASSIONE, CREANO DIVISINE, SEMINANO DISCORDIA, MORALISTI,
INTEGRALISTI! Mentre allo stesso tempo i sacerdoti che mantengono un
silenzio colpevole, quelli che dicono quello che credono che le
persone vogliono sentire sono considerati benevoli, comprensivi,
simpatici, sensibili pastoralmente e misericordiosi! Ma questo modo
di fare non è la misericordia vera! E POI ANCORA PEGGIO È CHE TANTI
VESCOVI NON VOGLIONO I PROBLEMI, perciò quando un parroco cerca di
aiutare le persone di seguirlo al calvario con Gesù, con tutti gli
insegnamenti della Chiesa, per arrivare alla risurrezione, tante
parrocchiani che sono abituati ad un cristianesimo senza la croce
telefonano il vescovo. Quelli che veramente pregano ogni giorno
intuiscano la sapienza di un tale parroco che non vuole offrire una
scorciatoia falsa a paradiso; ma questi cristiani sinceri e non
fasulli sono normalmente silenziosi nel loro lavoro quotidiano e non
vanno in giro cercando chiacchierando o telefonando il vescovo. Tanti
vescovi prendono la parte delle persone contro il parroco, che è la
soluzione più facile, e manda via quel parroco. Il parroco è
abbandonato dai parrocchiani e dal suo vescovo, mente le persone sono
sempre più convinti che si può arrivare alla salvezza scegliendo
fra i 10 comandamenti e dagli insegnamenti del Magistero della Chiesa
soltanto ciò che si piace e quelli che sono comodi secondo la
mentalità del mondo oggi totalmente immerso e circondato
dall’atmosfera di relativismo. “Non crediate che io sia venuto a
portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una
spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia
dalla madre… Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di
me…” (Mt 10,34-37). Solo Dio può dire cose così forte, perché
è capace di offrire la vita eterna, un bene più alto! Se vogliamo
veramente cercate ogni giorno la Verità, e vivere la Verità,
succederà a noi come in questo brano vangelo. La grande maggioranze
oggi non cercano la Verità scomoda fuori delle loro teste, ma
piuttosto la verità comoda, fabbricata dentro le loro teste. Ma se
si vive così, non si può stare con la Verità fuori delle nostre
teste per l’eternità, che è Dio! Quanto male fanno i genitori,
sacerdoti e vescovi buonisti alle anime sotto la loro cura e la loro
guida nel nome di “amore” (falso, terreno e non eterno!)!</div>
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QUANDO SI OFFRE LE CONFESSIONI QUI IN
ITALIA PER L’OCCASIONE DELLA PRIMA COMUNIONE O LA CRESIMA DEL LORO
FIGLIO/FIGLIA, CI SONO ANCORA ALCUNI GENITORI CHE VENGONO A
CONFESSARSI. La maggioranza di questi genitori si sono confessati
almeno 5 o 10 anni fa. Quando cerco di aiutare queste persone di
capire secondo l’insegnamento della Chiesa la gravità della loro
situazione e le conseguenze in pochi minuti, alcuni mi hanno accusato
di avere dato i cicchetti, che non volevano sentire, simile ad un
figlio viziato che non vuole ricevere nessun consiglio o rimprovero
dai suoi genitori, per il bene dei figli. Dopo la confessione alcuni
di questi si lamentavano al parroco. Uno di questi parroci mi ha
telefonato per rimproverarmi dicendo che non bisogna spaventare la
gente. Abbiamo parlato per telefono più di 20 minuti e dopo lui ha
finito di rimproverarmi, ho spiegato brevemente ciò che si trova in
questo articolo. Alla fine ho detto che sono ordinato un sacerdote
per la Chiesa Cattolica universale e perciò il mio diritto e
responsabilità e mandato in riguardo la Messa e la confessione viene
dalla Chiesa e dovrò rispondere a Gesù alla fine della mia vita se
ho cercato di adempiere i miei compiti sacerdotali secondo la Chiesa
di Gesù, o no. Ho detto a questo parroco che lui ha il diritto di
non invitarmi più di aiutare nella sua parrocchia. Fra l’altro ho
anche chiesto a lui come si può ricevere la misericordia di Dio se
non si capisce che cos’è un peccato mortale? I papi recenti ci
dicono che il peccato più grave è che le persone hanno perso il
senso di peccato? Il perdono dei peccati non è automatico. La
salvezza non è automatico proprio perché amore vero vuol dire di
rispettare il nostro libero arbitrio; bisogna chiedere per il perdono
secondo il criterio di Lui che ha timbrato nei nostri cuori il vero
senso di bene e male. Bisogna almeno dire come il figlio prodigo:
“Padre ho peccato …”. Se non abbiamo bisogno di misericordia;
la redenzione è annullata!</div>
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LA PRIMA OMELIA DALLA BOCCA DEL PRIMO
PAPA IL PRIMO GIORNO DALLA NASCITA DELLA CHIESA CI DA A NOI SACERDOTI
UN MODELLO BUONO E FONDAMENTALE DA SEGUIRE E DA IMITARE! Dopo essersi
nascosto per paura di essere crocifisso come Gesù dagli ebrei,
Pietro, un pescatore, è uscito dal Cenacolo e ha detto con gran
coraggio ai “capi del popolo e anziani” (Atti 4,8), “Avete
crocifisso Gesù” (Atti 4,10), “l’autore della vita” (Atti
3,15). Pietro era innamorato di Gesù e voleva condividere “le
buone notizie” (Vangelo) della possibilità di salvezza. Quando un
bambino è nato, o due fidanzati decidono di sposarsi, vogliono dire
queste buone notizie al mondo! Perché ci sono pochi persone che
vogliono fare come Pietro? Siamo innamorati di Gesù, o la religione
è soltanto una cosa per soddisfare noi stessi? Non c’è un posto
in paradiso per i mediocri dopo la morte: c’è gioia incredibile
(paradiso) o dolore incredibile (l’inferno) che non si può
immaginare. Si chiede perché? Perché Dio ha creato gli animali con
un’anima mortale, e gli esseri umani con un’anima immortale,
fatti nell’immagine di Dio, al livello degli angeli, e perciò con
una grande responsabilità? Tanti vogliono la via facile della
mediocrità, la vita comoda, e poi accolgono volentieri la bugia del
diavolo che dopo tutto va bene o dopo la morte non c’è niente.
“L’occhio non vede, cuore non duole”! Questa è la filosofia di
vita per la grande maggioranza oggi! Ma bisogna scegliere fra seguire
Gesù con la croce qui sulla terra per godere paradiso dopo, o
evitare la croce e poi dopo l’inferno. Non si può avere tutti i
due, la vita senza la croce e anche dopo; questa è la grande bugia
conveniente del diavolo! Se Pietro e gli apostoli non avrebbero
annunciato la verità, tutti avrebbero creduto che Gesù era soltanto
un criminale fra tanti altri criminali. Come mai si sente quasi mai
un’omelia simile a questa di San Pietro, “Avete crocifisso Gesù
con i vostri peccati mortali”, e poi di spiegare i peccati mortali
più commessi oggi come l’anticoncezione artificiale, l’aborto,
eutanasia, omosessualità, indifferenza verso Gesù nell’Eucaristia,
l’indifferenza verso quelli bisognosi? Come mai si predica quasi
mai dei “Novissimi” oggi: la morte, il giudizio, il paradiso e
l’inferno? Perché ci sono così pochi genitori, sacerdoti e
vescovi che non hanno il coraggio di alzare la voce per amore di
Cristo e per la salvezza delle anime affidate a loro come ha fatto
San Giovanni Batista: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo
fratello” (Mc 6,18; Mt 14,4)? Perché così pochi responsabili
delle anime dicono “Non è lecito” di fare sesso fuori di
matrimonio (fra un uomo e una donna!!!) in ogni caso o in tutte le
circostanze? Non siamo tutti battezzati con le grazie di adempiere le
nostre vocazioni date da Dio?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
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OGGI C’È SEMPRE PIÙ IL RISCHIO DI
ESSERE PERSEGUITATO PER PROCLAMARE QUESTE COSE O ALMENO DI SENTIRSI
SEMPRE PIÙ A DISAGGIO DI PROCLAMARE I VERI VALORI DI CRISTIANESIMO
NELLA PIAZZA PUBBLICA. Pietro alla fine era crocifisso! Pietro ha
detto: “cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”
(Atti 3,19); ma oggi pochissimi sono disponibili di cambiare vita o
soffrire con Gesù! Si convive e fa sesso come gli animali; siamo
incoraggiati fortemente in questo modo dalla TV, senza restrizioni o
regole, come si legge sulle magliette in inglese: “Just Do It!”
San Pietro ha detto: “Avete chiesto che vi fosse graziato un
assassino” (Atti 3,14), cioè, è visto di buon occhio oggi gli
atti di omosessualità, l’aborto, eutanasia, … ma l’autore
della vita, cioè, la castità, astinenza, apertura alla vita in
matrimonio, questo no! Veramente, come Papa Giovanni Paolo II ha
scritto nel “Evangelium Vitae”, NEI PAESI PIÙ RICCHI, ABBIAMO
CREATO LA CULTURA DELLA MORTE!</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
NON È MAI LA MISERICORDIA DI RIMANERE
IN SILENZIO O DI AFFERMARE LE PERSONE NEI LORO PECCATI. La diligenza
per la salvezza eterna è amore vero. Oggi c’è una grande crescita
dei peccati dappertutto; ci sono poche persone che si confessano, ma
quasi tutti nella chiesa vengono avanti per ricevere la santa
Comunione. Siamo abituati a vivere nel peccato e non vogliamo sapere
più. I santi erano pronti di soffrire ogni cosa per amore di Cristo
e la verità invece di rimanere in silenzio di fronte al peccato. La
verità è una questione di vita o morte. I profeti non sono rimasti
zitti davanti al peccato! Siamo tutti chiamati di essere i profeti
dal nostro battesimo. Che Dio ci salva dai sacerdoti che non prendono
la loro responsabilità su serio davanti a Cristo!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
UNA DELLE FRASE PIÙ USATE NELLE SACRE
SCRITTURE È: “PENTITEVI”, “CONVERTITEVI”. Le prime parole di
Gesù: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15; Mt 4,17).
“Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre
parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la
polvere dai vostri piedi” (Mt 10,14; Mc 6,11).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
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MOLTI RESPONSABILI RELIGIOSI OGGI
OFFRONO COMPASSIONE MALCONSIGLIATO CHE È COMPASSIONE FALSA. Ma il
Signore ha detto al profeta Ezechiele: “Se io dico all'empio: Empio
tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta,
egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte
chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua
condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà
per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo” (Ez 33,8-9).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
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QUANDO SENTO UN’OMELIA DA UN
SACERDOTE O DA UN VESCOVO, CHE È UN DISCORSO BUONO COME SI FACEVA 20
O 30 ANNI FA, mi domando sempre più, mentre mi aggiorna regolarmente
dei scritti dei papi recenti delle trappole potentissime e sottili
del demonio nel mondo di oggi, come mai questi responsabili religiosi
non si avvertono le pecore delle strategie del lupo furbissimo che
sta portando via tante anime mentre le anime si rimangono
addormentate spiritualmente nel relativismo e nei egoismi mascherati
dal “amore” falso e distruttivo?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Domanda: Noi responsabili religiosi,
abbiamo preparato le nostre pecore per il nostro periodo nella storia
del mondo e della Chiesa per le trappole fortissime, sottile, quasi
impercettibili, subdole, astute e ricche di sfumature del principe
dei diavoli, Satana? IL VICARIO DI CRISTO HA LA VOCAZIONE E IL
CARISMA DA DIO DI PERCEPIRE LA VERA SITUAZIONE DEL MONDO DI OGGI E LE
TRAPPOLE SOTTILI E DI OFFRIRE ANCHE LE SOLUZIONE E L’ANTIDOTO DI
QUESTE INSIDIE DEVASTANTE. Ma quanti sacerdoti e vescovi ascoltano il
Vicario di Cristo oggi, in particolare gli insegnamenti non facile a
viverli e non voluti dalla gente? Con fatica e perseveranza, i
sacerdoti e i vescovi hanno ricevuto le grazie per la loro grande
vocazione di scoprire la verità e di comunicare queste verità
spiegate dal Papa nel linguaggio delle anime affidate a loro. Se non
fanno così, le persone rimangono addormentati spiritualmente e
ignoranti delle trappole subdole di Satana oggi. Noi responsabili
religiosi, e anche le anime affidate a noi, siamo pronti di perdere i
nostri titoli, prestigi e onori ed entrare in povertà e poi morire
invece di fare un peccato mortale che ci separa da Dio? Già quest’
anno, 2012, tante persone saranno di fronte a questa scelta radicale!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
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<div style="margin-bottom: 0in;">
“LA RIFORMA SANITARIA DI OBAMA? UN
ATTACCO ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Radio Vaticana rilancia le critiche
espresse sul Wall Street Journal dell’ex ambasciatrice statunitense
presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon,</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
«Una flagrante violazione della
libertà religiosa». Con questo titolo la Radio Vaticana rilancia
oggi un articolo pubblicato sul Wall Street Journal dall’ex
ambasciatrice statunitense presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon,
che attacca la riforma sanitaria voluta dal presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama. Secondo l’attuale presidente della Pontificia
Accademia delle Scienze Sociali, «se il testo non verrà cambiato,
esso farà decadere la libertà religiosa dal suo posto preminente
tra le libertà più amate da tutto il Paese».
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
La professoressa Glendon fa riferimento
in particolare ad una norma di legge che renderebbe obbligatorio,
anche per gli organismi cattolici, il pagamento di eventuali spese
per contraccettivi, aborti e sterilizzazioni dei propri dipendenti.
«L’obiettivo principale di tale norma - denuncia - non è tutelare
la salute delle donne; si tratta, piuttosto, del tentativo di
coscrivere le organizzazioni religiose nell’agenda politica».
…(<span style="color: black;"><u><a href="http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-15344/"><span lang="en-US">http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-15344/</span></a></u></span><span lang="en-US">).</span></div>
<div lang="en-US" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
I MEDICI NELL’INGHILTERRA che si
rifiutano di fare un intervento di cambiamento di sesso o di offrire
anticoncezione alle donne non sposate possono essere banditi di
esercitare la loro professione di medico.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://winteryknight.wordpress.com/2012/05/24/uk-doctors-who-refuse-to-perform-sex-changes-can-be-banned-from-practicing/">http://winteryknight.wordpress.com/2012/05/24/uk-doctors-who-refuse-to-perform-sex-changes-can-be-banned-from-practicing/</a></u></span>;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.telegraph.co.uk/health/healthnews/9284065/Doctors-could-be-banned-from-practising-for-refusing-to-give-unmarried-women-contraceptives.html">http://www.telegraph.co.uk/health/healthnews/9284065/Doctors-could-be-banned-from-practising-for-refusing-to-give-unmarried-women-contraceptives.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANTI CATTOLICI SONO PRONTI DI PERDERE
IL LORO LAVORO E PRESTIGIO E ENTRARE NELLA POVERTÀ PER NON FARE UN
PECCATO GRAVE, MORTALE? Credo pochissimi! Il diavolo si muove
gentilmente e quasi impercettibile così possiamo andare verso il
precipizio infernale con allegria, ballando con tanti passatempi
(Diario, 153).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
DURANTE IL FUNERALE DI DON STEFANO
GOBBI A COLLEVALENZA, IL 30 GIUGNO 2011, CARDINALE IVAN DIAS,
Prefetto Emerito della Congregazione Vaticana per l'Evangelizzazione
dei Popoli, durante l’omelia, ha detto che poco prima che Cardinale
Ratzinger è stato eletto Papa, Ratzinger ha detto mentre era fra
altri cardinali che stiamo vivendo in un periodo più forte e
difficile nella storia del mondo e della Chiesa, e che si
meravigliava che pochissimi nella Chiesa si rendono conto della
situazione e la crisi gravissima nel mondo e nella Chiesa oggi.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“IL CARDINALE IVAN DIAS A LOURDES
ANNUNCIA: SIAMO ALLA BATTAGLIA FINALE FRA LA CHIESA E L’ANTICHIESA.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
E’ il cardinale capo della potente
Congregazione di Propaganda Fide, quella che si occupa di
evangelizzare il mondo. E’ stato nei giorni scorsi a Lourdes, e ha
celebrato il 150° anniversario dell’apparizione della Vergine a
Bernadette. Ha pronunciato un’omelia sorprendente per i suoi toni
apocalittici; si potrebbe persino dedurne che la fine del Tempo non è
lontana. Ve ne citiamo alcuni brani. “Quale significato può avere
il messaggio di Nostra Signora di Lourdes per noi oggi? Amo collocare
queste apparizioni nel contesto più ampio della lotta permanente e
feroce fra le forze del bene del male, che continuerà fino alla fine
dei tempi”. La Madonna prevedeva “il sorgere dell’Anticristo e
i suoi tentativi per rimpiazzare Dio nella vita degli uomini;
tentativi che malgrado i loro successi eclatanti, saranno tuttavia
destinati al fallimento”. Il porporato consiglia di pregare il
Rosario, e di praticare la conversione del cuore, e di accettare le
sofferenze per la salvezza del mondo. Specialmente ora, spiega,
perché “La lotta fra Dio e il suo nemico divampa sempre, ancora
più oggi, perché il mondo si trova terribilmente inghiottito nella
palude di una secolarismo che vuole creare un mondo senza Dio; di un
relativismo che soffoca i valori permanenti e immutabili del Vangelo;
di un’indifferenza religiosa che resta imperturbabile di fronte al
bene superiore delle cose che riguardano Dio e la Chiesa”. E poi
cita Giovanni Paolo II: “Noi siamo di fronte oggi al più grande
combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non credo che la
comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi di
fronte alla lotta finale fra la Chiesa e l’anti Chiesa, fra il
Vangelo e l’anti Vangelo”. MA È LA DONNA “DELLA GENESI E
DELL’APOCALISSE”, CONCLUDE IL CARDINALE, “CHE COMBATTERÀ ALLA
TESTA DELL’ESERCITO DEI SUOI FIGLI E FIGLIE CONTRO LE FORZE NEMICHE
DI SATANA E SCHIACCERÀ LA TESTA DEL SERPENTE”. Condividete la
sensazione che si preannunci uno scontro finale, e forse, la fine dei
tempi?” (13 dicembre 2007;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=36&ID_sezione=396&sezione=San%20Pietro%20e%20dintorni">http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=36&ID_sezione=396&sezione=San%20Pietro%20e%20dintorni</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
SE UN SOLDATO SEMPLICE NON COMPIE LE
SUE RESPONSABILITÀ IN UNA BATTAGLIA DI GUERRA, non si crea tanto
danno. MA SE UN GENERALE non compie le sue responsabilità, si crea
tanto danno. E così chi ha ricevuto più responsabilità in questa
battaglia spirituale (come strumenti di Dio; e.g., vescovi e
sacerdoti) in questa “lotta cosmica” come Papa Giovanni Paolo II
diceva, causerà tanto danno alle anime se non adempie le loro
responsabilità date da Dio. DOBBIAMO PREGARE MOLTO PER IL PAPA, I
VESCOVI E I SACERDOTI!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
È interessante che una santa donna,
ILDEGARDA di BINGEN (m.1179), ha scritto che quando il nuovo Papa
sarà eletto subito prima dell’Anticristo, un cardinale ucciderà
il Papa, prima che sia coronato, a causa di gelosia, volendo di
essere lui il Papa. Poi quando gli altri cardinali eleggono il
prossimo, questo cardinale si proclamerà (anti) Papa, e due terzi
dei Cristiani lo seguiranno. Lei nota che questo Antipapa insieme
con l’Anticristo sono discendenti della tribù di Dan. Se questa
rivelazione privata di Ildegarda risulterebbe vero, è possibile che
questo Antipapa, che apparirà “POCHISSIMO TEMPO PRIMA
DELL’ANTICRISTO”, fosse il profeta falso predetto nel libro
dell’Apocalisse (Apoc 16,13; 19,20; 20,10; ch. 13 ecc.) che
collaborerà con la prima “bestia”, l’Anticristo, per
sottometter il mondo?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Penso che Papa Benedetto vuole che
leggiamo i scritti di questa santa donna, perché quest’anno (2012)
sarà proclamato “Dottore della Chiesa”!
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.ilvelino.it/agv/news/articolo.php?idArticolo=1500834&t=Il_Papa_nominera_Ildegarda_di_Bingen__dottore__della_Chiesa">http://www.ilvelino.it/agv/news/articolo.php?idArticolo=1500834&t=Il_Papa_nominera_Ildegarda_di_Bingen__dottore__della_Chiesa</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
L’ultima parte dell’omelia del
Santo Padre BENEDETTO XVI; Spianata del Santuario di Fátima; 13
maggio 2010:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“SI ILLUDEREBBE CHI PENSASSE CHE LA
MISSIONE PROFETICA DI FATIMA SIA CONCLUSA. Qui rivive quel disegno di
Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: «Dov’è
Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a
me dal suolo!» (Gen 4, 9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di
morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo… Nella Sacra
Scrittura appare frequentemente che Dio sia alla ricerca di giusti
PER SALVARE LA CITTÀ DEGLI UOMINI e lo stesso fa qui, in Fatima,
quando la Madonna domanda: «Volete offrirvi a Dio per sopportare
tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione
per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la
conversione dei peccatori?» (Memorie di Suor Lucia, I, 162).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Con la famiglia umana pronta a
sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi
di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo
la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di
quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo. In quel
tempo erano soltanto tre, il cui esempio di vita si è diffuso e
moltiplicato in gruppi innumerevoli per l’intera superficie della
terra, in particolare al passaggio della Vergine Pellegrina, i quali
si sono dedicati alla causa della solidarietà fraterna. POSSANO
QUESTI SETTE ANNI CHE CI SEPARANO DAL CENTENARIO DELLE APPARIZIONI
AFFRETTARE IL PREANNUNCIATO TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA A
GLORIA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100513_fatima_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100513_fatima_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
CREDO CHE PRESTO IL CORPO DI CRISTO, LA
CHIESA, COME UNA GRANDE PURIFICAZIONE, DOVRÀ PASSARE LA TAPPA DELLA
PASSIONE, come il suo Capo, Cristo, e perfino gridare con il suo
Capo: “Dio mio, Dio mio, perché mi ha abbandonato?” (Mt 27,46;
Mc 15,34). Poi dopo arriverà il “trionfo del Cuore Immacolato di
Maria”, la risurrezione del Corpo di Cristo, la Chiesa!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Penso che ADRIANO CELENTANO SUL PALCO
DI SANREMO, il 14 Febbraio 2012, ha azzeccato la situazione quando ha
detto: “Quello che non sopporto di preti e frati è che non parlano
mai della cosa più importante e cioè del motivo per cui siamo nati.
Quel motivo nel quale è insito il cammino verso il traguardo che
segna non la fine dell'esistenza, ma l'inizio di una nuova vita.
Preti e frati non parlano mai del paradiso come se l'uomo fosse nato
soltanto per morire ma non è così. Siamo nati per vivere. Preti,
siete obbligati a parlare del paradiso se no vuol dire che abbiamo
solo questa vita”.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://tv.liberoquotidiano.it/video/105307/Adriano_fa_la_predica_ai_preti_e_a_Avvenire.html">http://tv.liberoquotidiano.it/video/105307/Adriano_fa_la_predica_ai_preti_e_a_Avvenire.html</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
E’ UNA BUONA COSA DI AMARE IL
PROSSIMO COME IL PROSSIMO VUOLE ESSERE AMATO come ci dice San Paolo
(1Cor 9,19-23), non aumentando le difficoltà e i dolori in un modo
insensibile. Ma il problema oggi è che la maggioranza delle persone
non pensano più all’eternità e perciò pensano e desiderano la
felicità soltanto di questo mondo. Ma se i genitori, i sacerdoti e i
vescovi cercano soltanto di accontentare questo desiderio terreno
senza cercare di aiutare le persone di scoprire la verità che non si
può arrivare alla risurrezione, come Gesù, senza passare Calvario,
è amore vero questo, o falso?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Tanti “buonisti”, mettono da parte
i brani della Sacra Scrittura difficili e dell’insegnamento della
Chiesa! E’ come una mamma della famiglia che dice ai figli che non
devono badare al babbo quando il babbo, per amore e con prudenza,
disciplina i figli. NON SI PUÒ IMMAGINARE QUANTO DANNO È CAUSATO
PER QUESTO NELLE FAMIGLIE, NELLE PARROCCHIE E NELLE DIOCESI.
Arcivescovo Fulton Sheen ha detto che l’anticristo offrirà un
cristianesimo senza la croce!
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PAPA BENEDETTO HA DETTO NELLA PIAZZA
SAN PIETRO, FRASCATI, 15 luglio 2012:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“La prima Lettura proclamata ci
presenta la stessa prospettiva, mostrandoci che gli inviati di Dio
spesso non vengono accolti bene. Questo è il caso del profeta Amos,
mandato da Dio a profetizzare nel santuario di Betel, un santuario
del regno d’Israele (cfr Am 7,12-15). Amos predica con grande
energia contro le ingiustizie, denunciando soprattutto i soprusi del
re e dei notabili, soprusi che offendono il Signore e rendono vani
gli atti di culto. Perciò Amasia, sacerdote di Betel, ordina ad Amos
di andarsene. Egli risponde che non è stato lui a scegliere questa
missione, ma il Signore ha fatto di lui un profeta e lo ha inviato
proprio là, nel regno d’Israele. Pertanto, sia che venga accettato
sia che venga respinto, egli continuerà a profetizzare, predicando
ciò che Dio dice e non ciò che gli uomini vogliono sentirsi dire. E
QUESTO RIMANE IL MANDATO DELLA CHIESA: NON PREDICA CIÒ CHE VOGLIONO
SENTIRSI DIRE I POTENTI. IL SUO CRITERIO È LA VERITÀ E LA GIUSTIZIA
ANCHE SE STA CONTRO GLI APPLAUSI E CONTRO IL POTERE UMANO.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2012/documents/hf_ben-xvi_hom_20120715_frascati_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2012/documents/hf_ben-xvi_hom_20120715_frascati_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Che scegliamo, una bella vita di cento
anni o una bella vita d’eternità? TANTISSIMI GENITORI NON SANNO
DIRE DI “NO” AI LORO FIGLI SULLA TERRA COME PADRE PIO HA
INDICATO! E PERCIÒ NON SANNO DIRE DI “SI” ALLA FELICITÀ
ETERNA! E poi dopo si domandano perché i loro figli finiscono in
divorzio e in tanti altri disastri? E’ questo amore vero? Amore
per chi? NO CROCE, NO PREMIO! NO PENA, NO GUARDAGNO! (Suona meglio
in inglese: “No cross, no crown! No pain, no gain!). Un sacerdote
negli Stati Uniti ha detto ai genitori che se volete assicurare il
fallimento dei vostri figli nel futuro, non aiutate loro ad imparare
a disciplinarsi. Il diavolo cerca fortemente di convincerci che lui
non esiste e che l’inferno non esiste così non ci prestiamo tanto
nel scoprire la nostra grande mancanza di amore ed i nostri motivi
egoistici nascosti. TANTI PERSONE HANNO SCELTO LA VIA PIÙ FACILE DI
CONVINCERSI CHE NON C’È NIENTE DOPO LA MORTE INVECE DI CERCARE LA
VERITÀ E DI CAMBIARE LA LORO VITA SECONDO LA VERITÀ SCOPERTO. Se
non esistono i demoni, e l’inferno non c’è, allora andiamo tutti
in Cielo! E perciò, cosa abbiamo da temere?!? CHE INGANNO! Il
primo passo della conversione è di renderci conto che siamo
peccatori, altrimenti non abbiamo bisogno di Cristo sulla croce; è
un nonsenso! “E quando sarà venuto (lo Spirito Santo), egli
convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio”
(Gv 16,8); la prima cosa nominato in questo brano del Vangelo è
“quanto al peccato”!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
SE I PRETI PARLANO SOLTANTO DI DIO
AMORE E DIO MISERICORDIOSO e non parlano più della realtà di
peccato mortale e dell’inferno, tante persone finiscono di credere
che non c’è tanto (non c’è più!) motivo di chiedere per la
misericordia di Dio e perciò la redenzione è resa inutile e
annullata. Non abbiamo bisogno di Gesù Redentore! Tantissime
persone (cattolici) oggi non capiscono più che cos’è un peccato
grave. Proprio per questo motivo il Vaticano ha pubblicato un
“vademecum per confessori e direttori spirituali”.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
HO CHIESTO UNA DOMANDA AD ALCUNE
PERSONE IMPEGNATE NELLE PARROCCHIE: “Quando è l’ultima volta che
avete sentito un sacerdote dice che è un peccato mortale di usare
anticoncezione artificiale e che bisogna confessare questo peccato e
buttare via i profilatici e le pillole prima di ricevere la Santa
Eucaristia, altrimenti, si fa un altro peccato mortale, un
sacrilegio? O che la mentalità anticoncezionale erode e distrugge
la cellula fondamentale della società, la famiglia?” TUTTI hanno
risposto, MAI!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PRIMA DI 1930 TUTTI LE DOMINAZIONI
PRINCIPALI PROTESTANTI ERANO D’ACCORDO CON LA CHIESA CATTOLICA che
l’uso di anticoncezione artificiale era un male grave e un peccato
molto serio. Quando la Chiesa Anglicana ha cambiato il loro
insegnamento nel 1930 (Conferenza Lambeth) le altre Chiesa
protestante hanno seguito presto mentre Papa Pio XI ha riaffermato
l’insegnamento costante della Chiesa su questo male grave nel suo
enciclico Casti Cannubii (1930). La disciplina della Chiesa può
essere modificato, ma le dottrine della fede e morale che vengono da
Dio non possono essere cambiate dalla Chiesa, e non cambieranno mai.
La Chiesa fa progresso nel capire la fede rivelata da Dio, ma non può
cambiare la fede e la morale che vengono dal Dio immutabile, secondo
i costumi e la moda di ogni periodo del mondo.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
ALLA FINE LA MENTALITÀ CONTRACCETTIVA
DI SESSO RICREATIVO, staccato dalla responsabilità e dalla vita,
presto ha portato al punto del rinnegamento della dignità uguale per
un classe intero dei esseri umani e il genocidio di innumerevoli
milioni di bambini, innocenti, indefessi, non voluti (come soltanto
una forma di anticoncezione!) nel posto che deve essere il rifugio
più sicuro nel mondo per i nostri confratelli, nel grembo della
mamma.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PAPA PAOLO VI CI HA PROFETIZZATO DEI
“GRAVI CONSEGUENZE DEI METODI DI REGOLAZIONE ARTIFICIALE DELLA
NATALITÀ” NEL SUO ENCICLICO: HUMANAE VITAE:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Gli uomini retti potranno ancora
meglio convincersi della fondatezza della dottrina della chiesa in
questo campo, se vorranno riflettere alle conseguenze dei metodi di
regolazione artificiale delle nascite. Considerino, prima di tutto,
quale via larga e facile aprirebbero così alla infedeltà coniugale
ed all’abbassamento generale della moralità. Non ci vuole molta
esperienza per conoscere la debolezza umana e per comprendere che gli
uomini - i giovani specialmente, così vulnerabili su questo punto -
hanno bisogno d’incoraggiamento a essere fedeli alla legge morale e
non si deve loro offrire qualche facile mezzo per eluderne
l’osservanza. Si può anche temere che l’uomo, abituandosi
all’uso delle pratiche anticoncezionali, finisca per perdere il
rispetto della donna e, senza più curarsi del suo equilibrio fisico
e psicologico, arrivi a considerarla come semplice strumento di
godimento egoistico e non più come la sua compagna, rispettata e
amata.” <span lang="es-ES">(Humanae Vitae, no. 17;
</span><span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_25071968_humanae-vitae_it.html"><span lang="es-ES">http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_25071968_humanae-vitae_it.html</span></a></u></span><span lang="es-ES">).</span></div>
<div lang="es-ES" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANDO TANTI PAESI SI SONO TROVATI CON
PIÙ BENESSERE DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE, e anche con la
scoperta della “pillola” (1960), tantissimi cattolici (e
non-cattolici) aspettavano per la Chiesa, guidata dalla “PIETRA”
(Mt 16,18), di aggiornarsi secondo la mentalità del mondo. Così
quando Papa Paolo VI ha scritto il suo enciclico fondamentale e
profetico, “HUMANAE VITAE” (1968), c’era una reazione
incredibile negativa non soltanto dalla parte dei laici ma anche
dalla parte di cosiddetti “teologi”, tanti preti e vescovi,
perfino alcune conferenze episcopali intere si sono opposte contro il
Papa (e.g., i vescovi canadesi, “Dichiarazione di Winnipeg”)!
Non possiamo immaginare che tenebre porta alla terra questo egoismo
radicale nel cuore della cellula fondamentale della società, LA
FAMIGLIA! E poi ci domandiamo perché il mondo va male e l’economia
sta crollando!?! Per la prima volta mai nella storia del mondo, ci
sono più nonni che bambini che lavorano per pagare la pensione dei
nonni!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
ERA PERFINO CONTRO LA LEGGE CIVILE IN
TANTI PAESI 60 ANNI FA DI VENDERE O COMPRARE L’ANTICONCEZIONALI
proprio perché hanno capito 60 anni fa in una cultura di vita quanto
male fa queste cose al rapporto matrimoniale e perciò alla famiglia.
60 anni fa in un ambiente più sano si capiva che ognuno doveva fare
i piccoli sacrifici per il bene comune. Oggi non c’è quasi nessuna
preoccupazione per il bene comune se non che per i motivi egoistici
di ognuno. Questa perdita di altruismo al bene comune spiega bene ciò
che stiamo vedendo oggi. La decomposizione della nostra società, il
meltdown (crollo) della civilizzazione orientale, è legato a questo!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANDO LA CHIESA ANGLICANA HA APPROVATO
ALL’INIZIO L’USO DI ANTICONCEZIONI NEL 1930, ERA SOLTANTO PER
MOTIVI GRAVI e esclusivamente per sposati che sono stati generosi
alla vita. Comunque, offrendo una apertura per anticoncezione, la
frase qualificante “per motivi gravi” era ignorata quasi subito.
L’uso successivamente dell’anticoncezione era visto come un
comportamento virtuoso, e perfino l’olocausto silenzioso
dell’aborto è diventato una scelta etica e privata del controllo
delle nascite. I bambini non-nati, non-voluti non hanno più una
protezione legale; sono strappati in pezzi dopo essere ammazzati
brutalmente. Che belle parole! “La libertà della scelta” della
donna (“Pro-Choice”)! Questo è la “libertà” di uccidere
per le nostre convenienze e le nostre comodità?!? Questo è un
esempio fondamentale come gli uomini moderni e egoistici hanno
staccato la libertà dalla verità come Papa Giovanni Paolo II ha
indicato nel “Evangelium Vitae”. I BAMBINI NON SCELGONO DI
MORIRE!</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
APPENA CHE NON SI VEDE LA VITA COME UN
DONO PREZIOSO MA SOLTANTO COME MERCE DI CONVENIENZA, LA NOSTRA
SOCIETÀ SI AFFONDERÀ NEL CAOS DELL’INFERNO NELLA CULTURA DELLA
MORTE!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Senza il riconoscimento del peccato,
non si rende conto del grande bisogno della misericordia di Dio!
Perché così pochi si confessano oggi? Dicono che “Dio è buono e
misericordioso.” Dio, che è molto rispettoso della nostra volontà
libera, aspetta per ognuno di chiedere liberamente per la
misericordia; se no, Dio non ci da la misericordia! “Chiedete e vi
sarà dato ... Bussa e sarà aperto...” (Mt 8,7-8; Lc 11,10). NOI
CATTOLICI CHIEDIAMO PER LA MISERICORDIA DI DIO NEL SACRAMENTO DELLA
RICONCILIAZIONE! Qual’è l’amore più vero e sincero: aiutare
una persona di arrivare alla salvezza e felicità eterna, o di avere
soltanto la comodità e il sentirsi buono e sicuro (falso!) durante
questa vita corta?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
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NEI QUATTRO VANGELI SI TROVA DALLA
BOCCA DI GESÙ RIFERIMENTI DELLA REALTÀ DELL’INFERNO ALMENO
SETTANTA VOLTE, MA SE NE SENTE RARAMENTE OGGI. Forse 100 anni fa
c’erano alcuni che hanno esagerato il predicare dell’inferno, del
fuoco e del zolfo. Ma oggi il pendulo è andato totalmente all’altro
estremo al detrimento di tantissime anime. “Principio della
saggezza è il timore del Signore” (Sal 111,10; Giobe 28,28; Prov
1,7; 9:10; 14:16; 15:33; Is 33,6).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PERCHÉ LA NOSTRA SIGNORA DI FATIMA HA
FATTO VEDERE ALLE TRE PASTORELLE UNA VISIONE DELL’INFERNO con
migliaia di anime cascando nell’abisso ogni giorno come scintille
nel grande fuoco? La Madonna a Oulx in Val di Suza (TO) piangeva
perchè i bambini, perfino di otto anni, finiscono nell’inferno per
l’eternità! Lucia di Fatima ha rivelato a Padre Fuentes (1957)
che il volto della nostra Signora era sempre molto triste. La nostra
Signora versa le lacrime per ognuno dei suoi figli che cadano
nell’inferno per l’eternità! Dio rispetta il nostro dono
primordiale della nostra volontà libera, essendo creati nella sua
immagine (Gen 1:26-27). Questo è amore vero! Siamo capaci di dire
di NO a DIO! L'inferno esiste! Non è facile di predicare tutta la
verità oggi! MA I PASTORI, SACERDOTI E VESCOVI DEVONO PREDICARE
TUTTI I DUE POLI DELLA BATTERIA, altrimenti non c’è Amore vero Che
è anche la Giustizia Infinita! Non si sente più dal pulpito “I
Novissimi” (“Le Quattro Cose Ultime”).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
C’è sempre speranza mentre siamo
ancora vivi e siamo pronti di rispondere umilmente alle grazie e alle
ispirazioni di Dio di fare una buona confessione. Dopo la morte il
nostro destino eterno sarà fisso per tutta l’eternità come è
stato per gli angeli un istante dopo la loro creazione (Diario,
1332). I due peccati contro lo Spirito Santo che Gesù ha detto non
saranno perdonati sono la presunzione (relativismo) e la
disperazione. La disperazione è considerata il peggio perché nega
che Dio può salvarci per la sua misericordia. Gesù ha detto a Santa
Faustina: “Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande
Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver
paura di avvicinarsi a Me” (Diario, 50). “I più grandi peccatori
pongano la loro speranza nella Mia Misericordia. Essi prima degli
altri hanno diritto alla fiducia nell’abisso della Mia
Misericordia. (Diario, 1146).
</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Tanti pensano che il loro peccati non
sono perdonabili, ma Gesù ha detto a Santa Faustina: “Scrivi,
parla della Mia Misericordia. Dì alle anime dove debbono cercare le
consolazioni cioè nel tribunale della Misericordia, lì avvengono i
più grandi miracoli che si ripetono continuamente. Per ottenere
questo miracolo non occorre fare pellegrinaggi in terre lontane né
celebrare solenni riti esteriori, ma basta mettersi con fede ai piedi
di un Mio rappresentante e confessargli la propria miseria ed il
miracolo della Divina Misericordia si manifesterà in tutta la sua
pienezza. Anche se un'anima fosse in decomposizione come un cadavere
ed umanamente non ci fosse alcuna possibilità di risurrezione e
tutto fosse perduto, non sarebbe così per Dio: un miracolo della
Divina Misericordia risusciterà quest'anima in tutta la sua
pienezza. Infelici coloro che non approfittano di questo miracolo
della Divina Misericordia! Lo invocherete invano, quando sarà troppo
tardi! (Diario, 1448).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Oggi ho udito queste parole:
«Nell'Antico Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i
fulmini. Oggi mando te a tutta l'umanità con la Mia Misericordia.
Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e
stringerla al Mio Cuore misericordioso. Faccio uso dei castighi solo
quando essi stessi Mi costringono a questo; la Mia mano afferra
malvolentieri la spada della giustizia. Prima del giorno della
giustizia mando il giorno della Misericordia” (Diario, 1588).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Scrivi queste parole, figlia Mia,
parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l'umanità
la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi
tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia” (Diario,
848).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Dobbiamo rimanere molto vicino a Gesù
nell’Eucaristia con il Rosario in mano. Visitate “La Profezia di
Don Bosco delle due Colonne" a
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.mariadinazareth.it/don%20bosco%20sogno.htm">http://www.mariadinazareth.it/don%20bosco%20sogno.htm</a></u></span>.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Stai tranquillo! Non offrirò questo
libretto e neanche parlerò di questa testimonianza di Gloria Polo
nella tua chiesa parrocchiale. MA SONO CONVINTO CHE NOI SACERDOTI
CHE ABBIAMO RICEVUTO DI PIÙ DA DIO, DOVREMMO RISPONDERE A DIO DOPO
LA MORTE PER TUTTE LE PERSONE CHE POTREMMO AIUTARE DI SCOPRIRE COME
VIVEVANO NELL’ILLUSIONE INVECE NELLA VERITÀ, E NON ABBIAMO FATTO
NIENTE! Credo che questa testimonianza è un dono di Dio per aiutare
tanta gente di fare un buon esame di coscienza e poi una buona
confessione sacramentale.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Metto sotto (appendice) anche diverse
scritti dai papi e dai altri che riguardano la “legge della
gradualità” e il pericolo della “gradualità della legge” con
gli indirizzi sul web se ti interessa di leggere di più.</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Tanti auguri e Dio ti benedica nel tuo
lavoro nella Sua vigna!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Don Jo</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
UNA SECONDA LETTERA:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Dopo hai ricevuto questa e-mail
(sopra), mi hai detto per telefono: “TUTTI VANNO A PARADISO!”
Hai anche detto: “Non si trova da nessuna parte nel enciclico
Humanae Vitae le parole “peccato mortale”!”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Con tutto il rispetto, posso dire a te
che se io scelgo liberamente di non voler passare eternità con Dio
in paradiso, Dio rispetta la mia scelta libera, proprio perché mi
ama! LA TUA DICHIARAZIONE È UN INSULTO ALLA MIA DIGNITÀ COME UN
ESSERE UMANO CREATO NELL’IMMAGINE DI DIO! Mi hai indicato
addirittura che non c’è l’inferno, ma io con il mio dono
primordiale da Dio della mia libertà posso scegliere di essere il
primo ospite nell’inferno! <span lang="en-US">(find “Hell
Doctrine” ewtn at end of document of church). </span>Uno dei doni
più grande che Dio mi ha dato, essendo creato nel Suo immagine, è
la mia volontà libera. Quando tanti sacerdoti e vescovi vogliono
parlare soltanto del fatto che Dio è amore e misericordioso senza
parlare della realtà e essenza intera e integra dell’uomo, è una
ingiustizia terribile e le sue conseguenze negative sono molto più
grande che possiamo immaginare. Questa pedagogia ingannevole anche
abbassa l’uomo al livello degli animali ai quali non è stato dato
questo grande dono della volontà libera. Di fronte ad una cultura
che “banalizza” in larga parte la sessualità umana, perché la
interpreta e la vive in modo riduttivo e impoverito, collegandola
unicamente al corpo e al piacere egoistico, il servizio educativo dei
genitori deve puntare fermamente su di una cultura sessuale che sia
veramente e pienamente personale ...” (“Familiaris consortio”,
cfr. n. 37;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
ALCUNI APPARENTAMENTI BRAVI SACERDOTI,
CON I CUORI APPARENTEMENTE GRANDI, si offrono ai loro parrocchiani
come una buona madre ma non come un buon padre. Ma i figli hanno
bisogno di tutti i due la madre e il padre (i Gay non capiscono
questo!). Chiamiamo la Chiesa, “Santa Madre Chiesa”, ma la
Chiesa è veramente entrambe la madre e il padre ai suoi figli, come
un pastore deve essere entrambe la madre e il padre dei suoi
parrocchiani. Se il pastore offre soltanto la parte della madre ma
non offre ai suoi parrocchiani la parte del padre del suo gregge, è
come dare i bacini, motivato apparentemente dall’amore, ai tanti
suoi parrocchiani mentre il lupo sta portando via una per una le
pecore. Questo è umiltà falsa e amore falso! E’ come una mamma
che non dice niente al suo figlio che piace tanto a correre
nonostante che fra 20 metri c’è un precipizio (l’eternità senza
Dio)! I parroci e i vescovi hanno ricevuto le grazie della loro
vocazione di servire come padri e madri; non è facile. Le grazie
della vocazione sono offerte da Dio ma bisogna corrispondere a queste
grazie per suscitare i frutti buoni nella vigna del Signore.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
UNA STRATEGIA FONDAMENTALE DI SATANA È
CHE RIMANIAMO ADDORMENTATI SPIRITUALMENTE FINO ALLA MORTE. “Un
giorno vidi due strade: una strada larga cosparsa di sabbia e di
fiori, piena di allegria, di musica e di vari passatempi. La gente
andava per quella strada ballando e divertendosi. Giungono alla fine,
ma non s’accorgono che è finita. Alla fina di quella strada c’era
uno spaventoso precipizio, cioè l’abisso infernale. Quelle anime
cadevano alla cieca in quella voragine; man mano che arrivavano,
precipitavano dentro. E c’è n’era un così gran numero, che era
impossibile contarle. E vide un'altra strada, o meglio un sentiero,
poiché era stretto e cosparso di spine e di sassi e la gente che
andava per quella strada aveva le lacrime agli occhi ed era piena di
dolori. Alcuni cadevano sulle pietre, ma si alzavano subito e
proseguivano. Ed alla fine della strada c’era uno stupendo giardino
pieno di ogni felicità e tutte quelle anime vi entravano. Subito,
fin dal primo momento, dimenticavano i loro dolori.” (Diario, 153).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Oggi, sotto la guida di un angelo,
sono stata negli abissi dell’inferno… Una cosa ho notato e cioè
che LA MAGGIOR PARTE DELLE ANIME CHE CI SONO (NELL’INFERNO), SONO
ANIME CHE NON CREDEVANO CHE CI FOSSE L’INFERNO” (Diario, 741).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Oggi, tanti hanno bevuto
convenientemente e volutamente questa bugia che l’inferno e il
diavolo non esistano!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Catechismo della Chiesa Cattolica:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“1035 La Chiesa nel suo insegnamento
afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di
coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte
discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene
dell'inferno, “il fuoco eterno” [Cf Simbolo “Quicumque”:
Denz. -Schnöm., 76; Sinodo di Costantinopoli: ibid., 409. 411; 274].
La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da
Dio, nel quale soltanto l'uomo può avere la vita e la felicità per
le quali è stato creato e alle quali aspira.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
1036 Le affermazioni della Sacra
Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa riguardanti l'inferno sono
un appello alla responsabilità con la quale l'uomo deve usare la
propria libertà in vista del proprio destino eterno. Costituiscono
nello stesso tempo un pressante appello alla conversione: “Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla
Vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” ( Mt 7,13-14 ).”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
TANTE PERSONE CHE FREQUENTANO LA CHIESA
OGGI SONO OGGETTIVAMENTE NEL PECCATO MORTALE; tanti sacerdoti
rimangono in silenzio colpevole mentre altri sacerdoti indicano a
loro in modi vari l’atteggiamento: “Non preoccupare; Dio vi ama!”
, senza aiutali di confrontare il loro comportamento e le azioni
concreti delle loro vite nello specchio di Dio, della VERITA’
oggettiva. Perciò queste persone rimangono nelle loro illusioni
accettate liberamente, sviluppati e rinforzate dal silenzio di tanti
sacerdoti e vescovi nell’atmosfera di relativismo che ci circonda
totalmente oggi. E’ questo amore vero dalla parte del parroco delle
anime? Dobbiamo aiutare le nostre pecore a non seguire il mondo con
il malcostume, maldicenze, comportamenti sbagliati. Non c’è più
nessuna regola, nessuna remora che li tiene, sono allo sbaraglio, e
vanno incontro al male senza voltarsi indietro e pensare: “Ma dove
sto andando?”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
HO INVITATO TUTTI IN VARIE PARROCCHIE
DURANTE QUARESIMA DI COMPRARE UNA COPIA PER OGNI FAMIGLIA IL
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, non quello per i bambini e neanche
il “compendio” (abbreviato), ma quello per gli adulti, quello
completo. Ho sfidato tutti a leggere durante quaresima la parte sui
10 Comandamenti e di confrontare la loro vita con quello invece di
galleggiare con la corrente della cultura della morte che oggi ci
circonda totalmente attraverso i motori della cultura: la massa
media, le scuole, e perfino la maggioranza delle istituzioni
religiosi. Se non si fa così si finisce di non confrontare la vita
con LA LEGGE OGGETTIVA, timbrato nei nostri cuori e nella nostra
anima dal nostro Creatore, ma con la sabbia moventi dei nostri
sentimenti e feelings, della moda del nostro tempo, che ci porta alla
schiavitù più terribile; la confessione diventa soltanto una
terapia psicologica! Mi domando se perfino una persona ha preso il
mio consiglio per scoprire la volontà di Dio e di fare la volontà
di Dio?</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
UN GRANDE NUMERO DI SACERDOTI, VESCOVI
E GENITORI FANNO COME PIETRO HA FATTO ALL’INIZIO DEL SUO CAMINO CON
GESÙ quando Pietro ha protestato le parole di Gesù che ha rivelato
agli Apostoli che doveva “soffrire molto da parte degli anziani,
dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso” (Mt 16,21).
Pietro dopo ha maturato fino al punto di dare la sua vita come un
martire per Gesù. Gesù direbbe oggi a questi numerosi sacerdoti,
vescovi e genitori, che non si sono mai maturati come cristiani,
anche dopo tanti anni come cristiani e come sacerdoti o come vescovi,
le stesse parole che ha detto a Pietro: “Lungi da me, satana! Tu mi
sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini!” (Mt 16,23). Il comandamento principale del diavolo è:
“Non soffrire! Non devi soffrire!” Gesù ha detto: “Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla
vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano (Mt 7,13-14)! La
porta stretta è la presenza reale e personale di Gesù crocifisso
nelle nostre vite personali – la sofferenza e il dolore
interiormente e esteriormente! “Se qualcuno vuol venire dietro a
me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”
(Lc 9,23).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“SAREBBE MOLTO BRUTTO, SE UNA SUORA
CERCASSE SOLLIEVO NELLA SOFFERENZA” (Diario, 387).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“SENZA DUBBIO ANDREBBERO ESSI STESSI
ALLA RICERCA DI FASTIDI E PENE; ANDREBBERO QUESTUANDO MOLESTIE,
INFERMITÀ E TORMENTI INVECE CHE FORTUNE, E CIÒ PER CONSEGUIRE
L’INESTIMABILE TESORO DELLA GRAZIA. Questo è l’acquisto e
l’ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si
lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se
conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra
gli uomini” (Breviario, 23 agosto, S. Rosa da Lima).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
SEMBRA CHE MOLTI SACERDOTI E VESCOVI
SONO INCAPACI DI SCONTENTARE LA GENTE. Chi dovrebbe parlare tace per
paura di essere deriso e non essere a passo coi tempi. In questo
riguardo, perfino i nemici di Cristo hanno ammesso: “Maestro,
sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e
non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad
alcuno...” (Mt 22,16; Mc 12,14; Lc 20,21).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANTE COPPIE E FAMIGLIE CHE NOI PRETI
E VESCOVI ABBIAMO AIUTATO A INDEBOLIRE E DISTRUGGERE nel nome di
“amore” dando consiglio che alcuni dei insegnamenti di Gesù,
spiegati dalla Chiesa, sono troppo difficili e antiquati, come
Humanae Vitae? Questo è l’amore falso; questo è la compassione
falsa; questo è l’umiltà falsa! Questo è la fiducia nella
nostra sapienza e la nostra intelligenza invece la fiducia in Dio che
parla attraverso la Sua Chiesa e il Suo Vicario sulla terra, il Papa.
Satana continua ad offrire alle persone del mondo le sue trappole
sottile e distruttive e subdole, e perciò è importante di
continuare a leggere le encicliche del Papa vivente per essere
consapevole dei nuovi assalti di Satana e anche di sapere come
superarli. Per noi sacerdoti non basta soltanto gli studi nel
seminario anni fa. Con l’internet oggi possiamo facilmente trovare
i documenti della Chiesa e i scritti del Papa vivente e dei tutti i
papi.</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Siamo scivolati così lontano dal
livello del Vangelo e dei 10 Comandamenti nel nostro modo di vivere
che PRESUPPONIAMO CHE DIO DEVE ADATTARSI SECONDO NOI E NOI NON
SECONDO DIO. Dio non abbassa l’asta a due centimetri; l’asta
rimane, come sempre, a due metri di altezza. Diciamo che è troppo
difficile di vivere come hanno vissuto i nostri bisnonni con più di
2 o 3 bambini. Ma Dio non cambia; i 10 Comandamenti non cambiano. Ma,
come Lucia di Fatima ha indicato, Dio da più grazie oggi che nel
passato a chi fa i sacrifici e veramente prega di fare la volontà di
Dio: “sia fatta la Tua volontà”! Ma si dice non ho tempo a
pregare e non voglio fare sacrifici! Allora, ognuno è libero di
seguire il suo libero arbitrio: di cercare di scoprire e di fare la
santa volontà di Dio, o di non cercare di scoprire e di non fare la
santa volontà di Dio.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
MENO DI CINQUE ANNI FA HANNO FATTO UNO
STUDIO MONDIALE IN RIGUARDO DEL RAPPORTO FRA IL DIVORZIO E I NUMERI
DI BAMBINI. Hanno fatto un sondaggio tra miglia di coppie. I
risultati sono: se le coppie non hanno nessuno bambino, 39% finiscono
in divorzio; un bambino, 19% divorzio; 2 bambini, 12% divorzio; 3
bambini, 9% divorzio; 4 o più bambini, 4% divorzio. C’è più
stabilità fra marito e moglie quando ci sono più bambini. Perfino
Aristotile ha scritto che le coppie senza bambini hanno meno per
tenersi insieme; non hanno lo stesso tipo di unità come quelli con
più bambini. La mancanza dei bambini no è il modo di preservare la
felicità insieme e l’unità del matrimonio. Dio ci ama ognuno
immensamente; quando diamo ascolto a suo insegnamento dalla Sua
Chiesa, le cose vanno meglio!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PER COMBATTERE IN UNA BATTAGLIA, NON È
PRUDENTE E NECESSARIO DI CONOSCERE NON SOLTANTO LE NOSTRE ARMI, LE
NOSTRE TATTICHE E LE NOSTRE STRATEGIE, MA ANCHE LE ARMI, LE TATTICHE
E LE STRATEGIE DEL NEMICO? E’ stato raccontato a Papa Giovanni
Paolo II che l’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele
Amorth, “conosce troppi vescovi che non credono nel demonio.” Il
Papa gli ha risposto, secco: “Chi non crede nel demonio non crede
nel Vangelo”. Quando hanno chiesto “Qual è il più grande
successo di Satana?”, Amorth ha risposto: “Riuscire a far credere
di non esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della
Chiesa. Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel
demonio, negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può
dare, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i
demoni. ... E non crede più nemmeno al diavolo. Abbiamo interi
episcopati contrari agli esorcismi. Ci sono nazioni completamente
prive di esorcisti, come la Germania, l’Austria, la Svizzera, la
Spagna e il Portogallo. Una carenza spaventosa.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm">http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
MAGARI SE FOSSE VISIBILE IN UNA
PARROCCHIA GLI INDEMONIATI CHE SI LEGGE SPESSO NEI VANGELI; LA CHIESA
SARÀ PIENA PER CHIEDERE L’AIUTO DI DIO. Oggi satana è più
potente che mai (le guerre, i divorzi, satanismo, l’incoraggiamento
dell’aborto e di omosessualità e la cultura della morte, ecc.) e
anche più nascosto. La gente non vogliono sentire queste cose oggi
perché indica che siamo nella battaglia piena contro le forze delle
tenebre (CCC 409); è molto più facile di no combattere. “Tutta la
città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si
allontanasse dal loro territorio” (Mt 8,34). In una battaglia, se
un esercito si rilassa e non è vigilante, l’altro esercito viene
avanti in un modo silenzioso e nascosto finché circonda totalmente
l’altro esercito. Questa è una strategia fondamentale di Satana.
Proprio per questo si trova sulla bocca di Gesù spesso: “Questo
considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte
viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi state pronti…” (Mt 24,43-44; Lc 12,39-40).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
OGGI TANTISSIMI NON VOGLIONO LA VERITÀ,
NON VOGLIONO DIALOGARE CON QUELLI CHE STANNO CERCANDO LA VERITÀ
SCOMODA CHE SPESSO PORTA ALLA SOFFERENZA E LE DIFFICOLTÀ. Questi
credono soggettivamente di essere buone persone, mentre non vogliono
confrontare le loro vite con la Verità che è Gesù dei Vangeli che
non corrisponde al Gesù della loro idea! E’ una contraddizione! Il
27 giugno 2012 a Collevalenza davanti a 150 sacerdoti e 10 vescovi
del Movimento Mariano Sacerdotale, il Cardinal Ivan Dias ha detto:
“Fratelli, siamo in piena battaglia!”.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Siamo nella battaglia spirituale più
forte nella storia della Chiesa e del mondo, e così tanti dei nostri
generali, i vescovi, e i nostro capitani, i sacerdoti, non credono
neanche o vogliono credere che il nemico esiste, senza parlare di
capire le armi, le tattiche e le strategie del nemico! GUAI A NOI
SOLDATI SEMPLICI CHE SONO SUL CAMPO DELLA BATTAGLIA CON TALE
UFFICIALI NON INFORMATI O PREPARATI A GUIDARCI!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Riferendosi alla situazione della
Chiesa di oggi, il Santo Padre Paolo VI afferma di avere la
sensazione che “DA QUALCHE FESSURA SIA ENTRATO IL FUMO DI SATANA
NEL TEMPIO DI DIO” (29 giugno 1972);
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“LIBERACI DAL MALE”; Paolo VI;
Udienza Generale; Mercoledì, 15 novembre 1972:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“QUALI SONO OGGI I BISOGNI MAGGIORI
DELLA CHIESA? Non vi stupisca come semplicista, o addirittura come
superstiziosa e irreale la nostra risposta: uno dei bisogni maggiori
è la difesa da quel male, che chiamiamo il Demonio.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/audiences/1972/documents/hf_p-vi_aud_19721115_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/audiences/1972/documents/hf_p-vi_aud_19721115_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“IL SATANISMO AUMENTA SPECIE TRA I
GIOVANI. Venuto meno il senso del peccato. Il Demonio è un essere
furbo, subdolo e tentatore. La sua vittoria, far credere che non
esista”;
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/2940-il-satanismo-aumenta-specie-tra-i-giovani-venuto-meno-il-senso-del-peccato-il-demonio-e-un-essere-furbo-sudbolo-e-tentatore-la-sua-vittoria-far-credere-che-non-esista">http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/2940-il-satanismo-aumenta-specie-tra-i-giovani-venuto-meno-il-senso-del-peccato-il-demonio-e-un-essere-furbo-sudbolo-e-tentatore-la-sua-vittoria-far-credere-che-non-esista</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
I vescovi e i sacerdoti che non hanno
obbedito il Papa vivente dovranno rispondere per tutte le anime sotto
la loro guida al momento della morte. Uno spaglio sottile di un
pilota del aeroplano può causare la morte di tanti; un passeggero
che cambia il suo posto all’altro parte dell’aeroplano non fa
niente. Il 29 maggio 1969 la Congregazione per il Culto Divino
pubblicò l’istruzione MEMORIALE DOMINI, contenente la legislazione
sull’argomento che è ancora in vigore e che si potrebbe
sintetizzare in questa maniera: la proibizione della Comunione sulla
mano rimane vigente in modo universale e si esortano vivamente i
vescovi, sacerdoti e fedeli che si sottomettano diligentemente a
questa legge nuovamente ribadita. Tuttavia, DOVE SI FOSSE RADICATO
QUESTO USO INTRODOTTO IN MANIERA ILLECITA, si prevede la possibilità
di concessione a quei settori che NON SONO DISPOSTI A UBBIDIRE A
QUESTA ESORTAZIONE.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.rinascimentosacro.com/2008/11/itinerario-verso-il-fatto-compiuto.html">http://www.rinascimentosacro.com/2008/11/itinerario-verso-il-fatto-compiuto.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
UNA VOLTA CHE IL CAVALLO NON
ADDOMESTICATO È FUORI DALLA STALLA, È DIFFICILE DI RIPORTARE IL
CAVALLO DENTRO LA STALLA! E’ come di essere su una brutta china
come è successo alla Chiesa Anglicana quando ha approvato l’uso di
anticoncezioni soltanto per motivi gravi e esclusivamente per sposati
che sono stati generosi alla vita. E’ un compito importante e
difficile per i sacerdoti e i vescovi di restare in linea per
conservare gli insegnamenti di importanza vitale della Santa Madre
Chiesa. I generali e i capitani nella battaglia fanno tutti possibile
di guidare e di proteggere i soldati che sono sotto il loro comando.
Oggi tanti responsabili religiosi non sono astuti nel avvertire
quelli sotto il loro comando delle seduzioni e trappole potenti del
nemico!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<span style="color: black;"><u><a href="http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=24938&f=24938&idd=9048616">RATZINGER
RIFORMA LA MESSA. BASTA CON L’OSTIA SULLA MANO</a></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Roma. Il documento è stato
consegnato nelle mani di Benedetto XVI la mattina del 4 aprile scorso
(2009) dal cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera, Prefetto
della Congregazione per il Culto Divino. … Si sono anche detti
favorevoli a ribadire che il modo usuale di ricevere la comunione
secondo le norme non è sulla mano, ma in bocca.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.ilgiornale.it/interni/ratzinger_riforma_messa_basta_lostia_mano/22-08-2009/articolo-id=376052-page=0-comments=1">http://www.ilgiornale.it/interni/ratzinger_riforma_messa_basta_lostia_mano/22-08-2009/articolo-id=376052-page=0-comments=1</a></u></span>;
<span style="color: black;"><u><a href="http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9048616">http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9048616</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Nella recente visita a <span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/travels/2008/index_puglia_it.htm">Santa
Maria di Leuca e Brindisi</a></u></span> il Papa ha distribuito la
comunione ai fedeli IN BOCCA E IN GINOCCHIO. È una prassi destinata
a diventare abituale nelle celebrazioni papali? Penso proprio di sì.
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2008/documents/ns_lit_doc_20080626_marini-pallio_it.html">http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2008/documents/ns_lit_doc_20080626_marini-pallio_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Oh, se tutte le anime sapessero Chi
abita nelle nostre chiese, non ci sarebbero tanti oltraggi e tante
mancanze di rispetto in quei luoghi santi” (Diario, 409).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
TANTI VESCOVI E SACERDOTI OGGI CREDONO
CHE SANNO PIÙ DEL PAPA, soprattutto il Papa vivente, e perfino
accusano quei vescovi e sacerdoti che cercano di seguire le direttive
del Papa (in particolare le norme stabilite dalla Chiesa di come
bisogna ricevere la Santa Comunione e le direttive in riguardo il
comportamento sessuale) che questi chierici obbedienti sono pieni di
superbia perché quelli che seguono le direttive del Papa sono nella
minoranza oggi. Qual è l’umiltà vera qui e qual è l’umiltà
falsa? Come possiamo distinguerle? E inoltre, qual è la carità
vera verso Dio e verso i fedeli: di offrire ai fedeli l’insegnamento
della Chiesa approvato dai papi, o di offrire ai fedeli ciò che la
maggioranza dei vescovi e dei sacerdoti promuovono che è divergente
dai insegnamenti ufficiali della Chiesa nelle questioni fondamentali
e importanti della fede e della morale. E poi ci domandiamo perché
la Chiesa e il mondo stano nella condizione presente e ci domandiamo
perché la Madonna a Fatima e ad altri posti nel mondo nei ultimi 150
anni ci avverte dei catastrofi incredibili che succederanno se non ci
convertiamo secondo il criterio di Dio! Chi ha ragione, la Madonna,
o noi capi della Chiesa così intelligenti e sapienti? “La verità
vi farà liberi” (Gv 8,32), anche se dovremo soffrire come Gesù ha
sofferto sulla croce e dovremo adorare il Corpo, il Sangue, l’Anima
e la Divinità di Gesù Cristo nell’Eucaristia come Gesù vuole
essere adorato, spiegato dai insegnamenti autorevoli della Chiesa.
NOI CATTOLICI HANNO LA BOMBA NUCLEARE SPIRITUALE: L’EUCARISTIA!
L’Eucaristia è “la fonte e culmine di tutta la vita cristiana”
(LG 11) (CCC 1324). Noi cattolici abbiamo ricevuto molto più
“talenti” da moltiplicare per il regno di Dio e per il bene di
tutto il mondo. Ricevendo il Santissimo Sacramento in mano, in
piede, risulta nella diminuzione della fede fino al punto che tanti
fedeli oggi vedono l’Eucaristia come una cosa sacra, ma non come la
Persona Divina. La grande maggioranza dei cattolici non vanno
neanche alla Santa Messa domenicale per ringraziare Dio per tutto, e
fra quelli che vanno, la maggioranza vede l’Eucaristia come una
cosa sacra carina ma non come la Persona divina, di conoscerLo, di
amarLo e di servirLo in un rapporto intimo. Il primo precetto della
Chiesa è sempre quella: “PARTECIPA ALLA MESSA LA DOMENICA E LE
ALTRE FESTE COMANDATE E RIMANI LIBERO DALLE OCCUPAZIONI DEL LAVORO”
(CCC 2042).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANDO MANCANO LA FEDE E L’UMILTÀ
DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO LE GRAZIE RICEVUTE PERSONALMENTE E
PER TUTTA LA CHIESA E PER TUTTO IL MONDO SONO MOLTO DIMINUITE! La
nostra bomba nucleare spirituale per poter sostenere il mondo in
questa “lotta cosmica” (Giovanni Paulo II) è ridotta ad un fuoco
artificiale, o peggio, un castigo! Quando i cattolici scivolano in
questo difetto sottile che sembra a tanti insignificante, tutto il
mondo soffre più che possiamo immaginare. Perfino i satanisti
credono nell’Eucaristia; cercano di acquistare le Ostie consacrate
per profanarle alle loro messe nere; nelle basiliche principali di
Roma e in tante altre chiese, c’è una guardia accanto al sacerdote
che distribuisce la Santa Comunione per fare sicuro che le persone
mettono il Corpo di Cristo nella loro bocca e non Lo tolgono dalla
loro bocca.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANTE VOLTE NELLA STORIA DELLA CHIESA
LA MAGGIORANZA DEI VESCOVI E DEI SACERDOTI ERANO CONTRO
L’INSEGNAMENTO DEL PAPA, come durante l’eresia dell'arianesimo
nel quarto secolo o dopo l’enciclico Humanae Vitae (1968)? Sono
sicuro che Sant’Atanasio era accusato della superbia dalla
maggioranza dei sacerdoti e dei vescovi perché ha proclamato che
Gesù è divino durante l’eresia dell'arianesimo e quindi non era
d’accordo con la maggioranza dei grandi capi nella Chiesa in quel
periodo; Sant’Atanasio doveva perfino fuggire per salvare la sua
vita! “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra,
perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli
intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così
è piaciuto a te” (Mt 11,25; Lc 10,21)!”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Dottor Scott Hahn, professore della
teologia e della Sacra Scrittura (<span style="color: black;"><u><a href="http://www.scotthahn.com/">http://www.scotthahn.com/</a></u></span>),
ha detto una frase semplice che mi ha colpito il più che l’ho
pensato. HA DETTO CHE LA CRISI NELLA CHIESA HA COMINCIATO QUANDO I
CATTOLICI HANNO COMINCIATO DI VEDERE L’EUCARISTIA COME SOLTANTO UNA
COSA SACRA E NON PIÙ COME LA PERSONA DIVINA! San Agostino ha
scritto: “Dio nella sua onnipotenza non poteva dare di più, nella
sua sapienza non sapeva dare di più, e nella sua ricchezza non aveva
più da dare, che l’Eucaristia!”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
I cattolici hanno cominciato di venire
alla chiesa PER RICEVERE INVECE PER DARE, prima di tutto a Dio in
adorazione, e poi a Gesù in ogni prossimo. Gli angeli e i santi in
paradiso adorano il loro Dio infinito, prostrati davanti a Lui.
Cerchiamo, noi, di scoprire come Dio desidera di essere adorato, in
particolare, al Sacrificio della Santa Messa, o decidiamo da noi come
dobbiamo adorare Dio?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
GENITORI BUONI SPESSO DEVONO DIRE AI
LORO FIGLI DI FARE COSE CHE SONO DIFFICILI E PERFINO DOLOROSE.
Alcuni figli si fidano ai loro genitori, mentre altri figli
ribellano. La nostra cultura di oggi ci dice e ci plagia, attraverso
mezzi potenti e sofisticati, che i Dieci Comandamenti e
l’insegnamenti della Chiesa sono un grande NO. Ma per i figli
fiduciosi di Dio, i Dieci Comandamenti e l’insegnamenti della
Chiesa sono un grande SI, un grande si alla libertà vera (Gv 8,32) e
alla salvezza eterna!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
DOVE TROVIAMO LA VERITÀ SALVIFICA E
LIBERANTE DA DIO QUI SULLA TERRA? Da Don Jo, da te, da chi? La
grande maggioranza delle persone oggi hanno scelto liberamente ad
entrare la trappola profonda e facile di relativismo e quindi ognuno
si fa la fonte della verità, che conduce alla schiavitù orribile.
Io preferisco di cercare la verità dalla “Pietra” che Gesù ci
ha lasciato qui sulla terra (Mt 16,18), il Papa vivente!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PER SPIEGARE SEMPLICE, E ANCHE DI
EVITARE LE TIPICHE ARGOMENTAZIONI ELUSIVE che coprono il vero motivo
di tanti che stano sfuggendo da Dio (nonostante che credono che
andranno in paradiso se ancora credono che quel posto esiste!), dico
alle persone che se vogliono arrivare a paradiso, devono cercare la
Verità (“V” maiuscolo) in un mondo difficile e confuso,
soprattutto ascoltando il Vicario di Cristo sulla terra, il Papa; poi
vivere questa Verità con l’aiuto di Dio, così possono passare
l’eternità con la Verità, che è Dio. Tantissime persone no fanno
neanche il primo passo di cercare la Verità che è scomoda perché
da fastidio alle coscienze quasi morte che le indica che devono
cambiare la vita e soffrire.
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
UN GRAN NUMERO DI PERSONE OGGI SCELGONO
LA VIA PIÙ FACILE DI CONVINCERSI CHE NON C’È NIENTE DOPO LA MORTE
e quindi scelgono liberamente e volutamente di abbassarsi perfino
sotto il livello degli animali con un’anima mortale, credendo che
non hanno nessun responsabilità nonostante la loro grande dignità
data da Dio. Quando muoiono, dopo aver sfuggito la Verità tutta la
loro vita, Dio, per amore, rispetterà e confermerà la loro scelta,
e andranno al posto dove non c’è la Verità, no Dio per tutta
l’eternità.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
MI MERAVIGLIA DELLA REAZIONE NEGATIVA
DI TANTI SACERDOTI CHE CONOSCO, quando comincio a spiegare e
smascherare in un modo comprensibile e semplice come siamo lentamente
scivolati profondamente nel relativismo, in particolare mettendo da
parte le parti difficile della Sacra Scrittura e dei insegnamenti del
Magistero della Chiesa. Quanti di noi sacerdoti abbiamo ceduto al
rispetto umano invece di tenere firmo al rispetto per la santa
volontà di Dio e abbiamo messo da parto o ignorato, in modi vari,
Humanae Vitae o le direttive dei papi e dei documenti della Chiesa di
mantenere grande reverenza e umiltà davanti al Santissimo Sacramento
(i.e., Memoriale Domini, Inestimabile Donum, ecc.). Se tanti vescovi
e sacerdoti non obbediscono il Papa, che cosa può fare il Papa?
Naturalmente le persone non vogliono soffrire o di faticare di
mantenere silenzio reverenziale davanti al tabernacolo o di fare atti
di umiltà neanche davanti a Dio nel Santissimo Sacramento. Ma quando
incoraggio i sacerdoti di andare nella direzione indicata dalla Sacra
Scrittura e dai documenti della Chiesa, tanti reagiscono in un modo
polemico o ancora peggio con apatia. Quanti pochi sacerdoti stanno
cercando la Verità scomoda e impopolare chiedendomi dove ho trovato
quest’informazione dai documenti della Chiesa o dai scritti dei
papi?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
E’ DIFFICILE VIVERE IL VANGELO PERCHÉ
DIO CI CHIEDE DI AMARE COME LUI CI AMA: “Siate voi dunque perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48). Dio non ci ama
a 99% ma sempre 100% e ci chiede lo stesso con il suo aiuto. Tante
volte siamo come i figli, amati tanti dai nostri genitori, che non
vogliono rispondere a quel amore dei genitori e perfino dicono ai
genitori di smettere ad amarli così si sentono più liberi, e la
coscienza, non ancora morta, fa meno male (Prov 25,22; Rom 12,20).
Vogliamo abbassare l’asta per il salto in alto a 2 centimetri, ma
Dio ci tiene a 2 metri. E’ una grande tentazione di non vivere la
nostra chiamata dal nostro battesimo, e perciò di non vivere la
nostra vocazione come genitori, sacerdoti o vescovi, come hanno fatto
i profeti richiamando sempre se stessi e le altre persone al standard
immutabile di Dio, alla legge di Dio.</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
CAPISCO MEGLIO ADESSO PERCHÉ PAPA
GIOVANNI PAOLO II HA SPESSO INCORAGGIATO IL DIALOGO, perché nel
dialogo apriamo noi stessi di cercare la verità insieme invece di
cadere nella tentazione molto comune di inventare la verità secondo
le nostre teste per la nostra convenienza relativa. Ogni tanto
parliamo delle brame profonde nei nostri cuori e delle interrogativi
fondamentali messo dentro di noi da nostro Creatore soltanto con
quelli che sono d’accordo con il modo che noi vogliamo le cose.
Pochi sacerdoti che conosco sono disponibili di andare avanti ogni
giorno nel cercare la Verità insieme, in un dialogo aperto e
sincero, con la disponibilità di cambiare le nostre vite secondo il
tesoro di ogni pezzo della Verità che Dio ci offre, spesso da altre
persone benintenzionate.
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Capisco sempre di più perché Papa
Giovanni Paolo II, quando era chiesto di offrire un versetto da tutta
la Bibbia per il popolo di Dio, ha risposto senza esitazione: “LA
VERITÀ VI FA LIBERI” (Gv 8,32). Tante persono oggi si fidano a se
stessi invece di fidarsi a Quello Che li ha creati e li ama più che
si amano se stessi, e quindi le mani di Dio sono legati a causa del
Suo rispetto per il nostro libero arbitrio. Oggi, circondati da
questa atmosfera di relativismo molto distruttiva, un gran numero dei
cristiani dicono con la loro bocca “sia fatta la tua volontà” ma
in pratica vivono le loro vite “sia fatta la mia volontà” senza
neanche rendendosi conto della differenza; “mia” e “sua” sono
state messe sullo stesso piano come ha fatto i nostri primi genitori
dell’umanità nel giardino di Eden (Gen 3,4-5). “Non chiunque mi
dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa
la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21)! Quante volte
troviamo nei scritti dei santi, e perfino nelle rivelazioni private
di Cristo ai santi, la grande importanza di sottometterci al
superiori leciti all’autorità lecita in tutte le cose fra la loro
giurisdizione tranne peccato. Ma anche qui, i tradizionalisti
scismatici mettono tante direttive dell’autorità della Chiesa
nella categoria dell’peccato, secondo il modo che i tradizionalisti
scismatici vogliono interpretare le cose e le circostanze, che non
sono nella categoria di peccato; in questo modo si auto-giustifica la
disobbedienza e la non conformità all’autorità legittima della
Chiesa. Ma questo è veramente un’atteggiamento di cercare la
verità fidandosi più a Dio che a se stessi?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANTI SONO LE PERSONE CHE SE TU DICI
LORO: “STATE VIVENDO NEL PECCATO!”, ti danno retta? Forse una su
quattrocento?! Quante coppie ‘convivono’ oggi con il peccato del
“sesso libero”!? Quanti responsabili religiosi cercano, con il
motivo di “amore”, con compassione malconsigliata e falsa, di
accontentare “le coppie di fatto” promovendo questi tipi di legge
civile nonostante che si dice nel “Atto di Dolore” “ prometto
con il Tuo aiuto di non offernderTi più e di SFUGGIRE LE OCCASIONI
PROSSIME DI PECCATO”? Perfino il giornale anti-Cattolico, “New
York Time”, doveva ammettere che la convivenza non fa durare le
unioni (“Study Finds Cohabiting Doesn’t Make a Union Last”;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.nytimes.com/2010/03/03/us/03marry.html">http://www.nytimes.com/2010/03/03/us/03marry.html</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Il cuore mi si fermava alla vista di
quello strazio. Ad un tratto il Signore mi disse queste parole: « Ho
una sofferenza ancora maggiore di quella che vedi ». E Gesù mi fece
conoscere per quali peccati si sottopose alla flagellazione: sono i
peccati impuri. Oh, che tremende sofferenze morali patì Gesù,
quando si sottomise alla flagellazione! (Diario, 445).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
DOVE C’È IL PECCATO NON PUÒ ESSERCI
LA PACE E IL VERO AMORE. Dove c’è il peccato, convive l’altro
“dio”: il “dio io”, e quel dio fatto su misura, fatto per sé
e su di sé; è marchiato dall’impronta del demonio. Oh, e vero
che per loro, Dio non può comandargli proprio niente, ma nemmeno
credono all’esistenza del demonio, per questo gli sono in braccio e
lui manovra la loro mente portandoli ad azioni abominevoli. Dio dona
Amore; il demonio dona morte! Gesù ci dice di seguirlo ogni giorno
con la nostra croce e ci offre la vera libertà e la felicità
eterna; il diavolo ci dice di evitare la sofferenza a tutti i costi
qui sulla terra e ci convince che tutti vanno a paradiso dopo la
morte.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
E’ VERAMENTE IRONICO CHE LE COSE CHE
LA NOSTRA CULTURA EDONISTICA CI OFFRONO COME LIBERTÀ FINISCONO DI
ESSERE LA SCHIAVITÙ TERRIBILE E LA NOSTRA DISTRUZIONE! “In
verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo
del peccato” (Gv 8,34). Non è facile oggi per le coppie di
seguire fiduciosamente l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità
umana nella nostra cultura ribelle che cerca il piacere come uno dei
suoi dei. E’ ancora più difficile per i giovani che cercano di
seguire non soltanto Gesù risorto ma anche Gesù crocifisso quando
perfino tanti responsabili religiosi ci indicono in vari modi che si
può mettere da parte le parti difficile della Sacra Scrittura e dei
insegnamenti della Chiesa. George Weigel, che ha scritto una
biografia di Papa Giovanni Paolo II, ha detto che l’ultimo pezzo
sulla scacchiera mondiale che è resista ed e contro la distruzione
devastante di relativismo è la Chiesa Cattolica. Le prime parole di
Papa Giovanni Paolo II erano: “Non abbiate paura!” Sfruttando i
motori della cultura, i secolaristi fanno sentire i veri cristiani
sempre più a loro grande disaggio di parlare dei valori del
cristianesimo nella piazza pubblica. Arriveremo al punto, come
abbiamo visto tante volte nella storia della Chiesa, che tanti veri
cristiani (non i falsi con il nome di “cristiano”) saranno
ammazzati per cercare di far silenzio di questa testimonianza della
vera fede. Come Satana, i dittatori non sopportano quelli che adorano
l’unico e vero Dio! Purtroppo ci saranno tanti “cristiani” che
negheranno Gesù Cristo per salvare la vita e per poter mangiare!</div>
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E’ VERAMENTE DIFFICILE OGGI DI
SEGUIRE GESÙ NELLE SOCIETÀ TOTALMENTE SECOLARIZZATE. Perfino i
discepoli di Gesù “rimasero costernati e chiesero: “Chi si potrà
dunque salvare?” (Mt 19,25). Gesù non ha cambiato il suo
insegnamento di accontentare i discepoli o di non perdere i discepoli
(Gv 6) come fanno tanti responsabili religiosi oggi, senza parlare
dei politici. Invece Gesù “fissando su di loro lo sguardo, disse:
Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile” (Mt
19,26). I veri pastori incoraggiano le coppie di cercare l’aiuto
nei sacramenti e di pregare il Rosario per poter vivere l’enciclico
profetico Humanae Vitae e tutti gli insegnamenti del Magistero della
Chiesa. Quelli che si chinano al dio del rispetto umano danno un
“bacio amoroso” (della morte!) mentre conducono le coppie di
soccombere alla mentalità e correnti forti del nostro mondo moderno
che conduce alla loro distruzione. La realtà oggettiva del mondo e
dell’universo e dell’esistenza umana sono stati creati da Dio,
non da te o da me! Quindi le regole del gioco della vita sono
determinate da Lui, non dai relativistici numerosi sulla terra oggi
(Gen 3,4-5)! Il manuale di istruzione di Dio, trovato e spiegato
nella Tradizione Sacra, nel Magistero della Chiesa e nelle Sacre
Scritture, offre “la Via, la Verità, e la Vita” (Gv 14,6) che ci
mostra come di evitare i disastri e di trovare la libertà vera e la
felicità non soltanto in paradiso ma anche qui sulla terra. Si
dicono che Dio perdona sempre, l’uomo perdona qualche volta, ma la
natura non perdona mai!</div>
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Dopo la grande depressione e la guerra,
tante persone hanno detto: “NON VOGLIO CHE I MIEI FIGLI SOFFRONO
CIÒ CHE HO SOFFERTO IO.” E’ normale di cercare di evitare la
sofferenza. Ma i cristiani seguono Cristo crocifisso per risorgere
con Lui dopo la morte. Il vero amore di Dio e del prossimo sempre
comporta qualche tipo di sofferenza. San Raimondo di Penafort ha
scritto: “Ma sia lungi da voi l’appartenere al numero di coloro
che hanno case quiete, tranquille e sicure, mentre la verga del
Signore non è su di loro: trascorrono la vita nella prosperità e in
un attimo scenderanno all’inferno.” (Ufficio delle letture; 7
Gennaio).</div>
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NEL MIO PAESE, GLI STATI UNITI, CI SONO
PIÙ DI 30,000 GRUPPI INDIPENDENTI PROTESTANTI CHE INTERPRETANO LA
RIVELAZIONE DIVINA, OGNI GRUPPO NEL LORO MODO. Gesù ha saputo bene
che ci sarebbero tante opinioni e confusione sulla tema più
importante della salvezza eterna e perciò ci ha dato la Chiesa con
la ROCCIA come la nostra garanzia e guida protetta divinamente (Mt
16,18). Noi stiamo promovendo e insegnando la religione dei Vangeli
spiegati dalla Chiesa Una e Vera, la Chiesa Cattolica con il Papa
come il capo visibile, o noi stiamo promovendo e insegnando una
religione “Cristiana” carina e comoda senza la croce, mentre
rendiamo insensibili e intorpidite le coscienze dei nostri
parrocchiani? Siamo veramente pastori buoni delle nostre gregge per
proteggere le pecore dai lupi molto numerosi e ingenui
impercettibilmente oggi? O siamo scivolati nel rollo comodo e
autocompiacimento del mercenario che si gratifica con l’applauso
delle pecore con le nostre parole carine che crediamo che le pecore
vogliono sentire; poi quando viene il lupo furbo, astuto, scaltro e
subdolo, abbandoniamo la gregge, non essendo pronti o disponibili di
diventare impopolari o perfino rifiutati dalla maggioranza delle
pecore egoistiche (Gv 10,7-18). “Verrà giorno, infatti, in cui
non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire
qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie
voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle
favole” (2Tim 4,3-4).</div>
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PERCHÉ GESÙ CI ESORTA COSÌ SPESSO
NEI VANGELI DI PREGARE SEMPRE (Lc 18,1; 21,36, ecc.)? Perché Gesù
ci dice: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e
vi sarà aperto” (Mt 7,7; Lc 11,9)? Non è proprio perché Dio è
molto, in fatti totalmente, rispettoso della nostra volontà libera?
Tu credi veramente, secondo le tue frase a me per telefono, che Dio
costringerà tutti, perfino strillando e dando i calci, a passare
tutto l’eternità con Lui? Il diavolo non vuole rispettare la
nostra libertà per niente e lui sarebbe felice di costringerci nella
sua dimora eterna anche se stiamo strillando e dando i calci.</div>
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DIO HA DATO A NOI ESSERI UMANI UNA
DIGNITÀ INCREDIBILE, COME GLI ANGELI! Siamo creati nell’immagine
e somiglianza di Dio (Gen 1,26-27), e perciò siamo capaci di dire
liberamente SI o NO a Dio! La nostra cultura relativistica di oggi
vuole dirci che no c’è la verità, e che un’opinione è buona
come un’altra, e che non importa ciò che facciamo. Ma questo modo
di credere e di fare finisce nella legge dei forti: “La forza ha
ragione!” La nostra cultura vuole dirci che abbiamo pochissima
dignità, e perciò non abbiamo nessuna responsabilità per le nostre
azioni. Non è questo un riapparire dell’eresia di gnosticismo che
vede tutte le cose materiali come un male e quindi possiamo fare con
i nostri corpi come vogliamo senza le conseguenze? San Colombano
spiega molto chiaro la nostra grande dignità creati nell’immagine
di Dio e anche la nostra grande obbligazione di preservare
quest’immagine meravigliosa (Ufficio delle Letture; 23 nov.).</div>
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QUANDO UNA DONNA FA UN ABORTO, PER
POTER ESSERE GUARITA, LEI DEVE CONFRONTARE TUTTA LA VERITÀ DELLA
SERIETÀ TREMENDA DEL PECCATO COMMESSO E ANCHE LA MISERICORDIA
INFINITA DI DIO! Se lei non è aiutato dagli altri di ammettere la
verità del peccato commesso e anche l’offerta della misericordia
infinita di Dio, lei avrà problemi ancora più grande psicologici e
anche altri problemi. Se tutti vanno a paradiso come tu dici, non
dev’essere nessun conseguenze o ripercussioni, psicologicamente o
altro, siccome non c’è nessuna responsabilità, proprio come gli
animali che non fanno l’esperienza di queste conseguenze o
ripercussioni. I statistici ci fanno vedere che nella nostra società
di sesso facile, l’occorrenza della depressione fra le femmine è
tre volte più alto che fra i maschietti che fanno rapporti sessuali
liberamente come si stringesse la mano o si facesse un gioco di
tennis. Papa Giovanni Paolo II non ha detto alle donne che tutti
vanno a paradiso e così possono dimenticare del atto dell’aborto!</div>
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“UN PENSIERO SPECIALE VORREI
RISERVARE A VOI, DONNE CHE AVETE FATTO RICORSO ALL'ABORTO. La Chiesa
sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra
decisione, e non dubita che in molti casi s'è trattato d'una
decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel
vostro animo non s'è ancor rimarginata. In realtà, quanto è
avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi
prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza.
Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e
interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l'avete fatto,
apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni
misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel
sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto
e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel
Signore. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e
competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i
più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita. Attraverso
il vostro impegno per la vita, coronato eventualmente dalla nascita
di nuove creature ed esercitato con l'accoglienza e l'attenzione
verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo
modo di guardare alla vita dell'uomo.” <span lang="es-ES">(EVANGELIUM
VITAE, no. 99; </span><span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/__PU.HTM"><span lang="es-ES">http://www.vatican.va/edocs/ITA1217/__PU.HTM</span></a></u></span><span lang="es-ES">).</span></div>
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Quando Santa Faustina ha pregato per la
conversione di una signora su un treno, ha scritto: “Sentii che la
mia preghiera aveva provocato in quell'anima una lotta ancora più
accesa. Non cercai di confortarla, ma pregai con fervore ancora
maggiore” (Diario, 396). Quanti responsabili religiosi e genitori
fanno come Santa Faustina ha fatto e amano gli altri per il loro bene
eterno e non soltanto per il loro bene terreno?</div>
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IL DIAVOLO VUOLE ABBASSARE GLI ESSERI
UMANI AL LIVELLO DEGLI ANIMALI, o peggio, al suo livello che è molto
più basso delle bestie innocenti! Oggi lui ne sta succedendo più
che mai nella storia dell’umanità. Perfino gli animali non
uccidono i loro bambini o non uccidono i loro vecchi e non fanno
sesso fra due maschi o fra due femmine!</div>
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PER QUELLE CHE HANNO RIFIUTATO LA
VERITÀ, è molto più conveniente e soddisfacente di vedere se
stessi nello specchio costruito soggettivamente da se invece di
vedersi nello specchio di Dio che ci ha creati e ha impresso la
verità nel nostro essere! Alla morte vedremo tutta la nostra vita:
come abbiamo cercato e vissuto la verità o come abbiamo accettato e
abbracciato liberamente così tante illusioni convenienti offerti a
noi dal mondo o dal diavolo o da noi stessi.</div>
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Il RELATIVISMO non riduce soltanto noi
esseri umani, ma riduce e perfino nega il sacrificio incredibile di
Cristo! TUTTA LA REDENZIONE È ANNULLATA! Cristo è venuto per i
peccatori non per quelli che vanno automaticamente al paradiso.
Cristo girava con i peccatori, non i auto-giustificati! Il primo
passo nel nostro cammino verso Cristo è di riconoscere la nostra
peccaminosità, di pentirci e di chiedere il perdono da Dio.
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Come diciamo il Mercoledì delle
ceneri, “Convertitevi e credete al Vangelo!” SE TUTTI VANNO A
PARADISO, PERCHÉ GESÙ CRISTO HA SOFFERTO UN TALE MORTE ORRIBILE?
Chi è stupido qui, Cristo o noi relativisti presuntuosi? Chi
determina il criterio della salvezza, io, tu, o Gesù che parla
attraverso la Sua Chiesa?</div>
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E’ interessante che i socialisti non
riescono ad accettare che gli individui hanno la capacità notevole
che noi chiamiamo la volontà libera, il libero arbitrio. SOCIALISMO
NON RIESCE AD AFFRONTARE QUESTA QUESTIONE DELLA VOLONTÀ LIBERA!</div>
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IL PIÙ E IL MEGLIO CHE SATANA RIESCE
AD AVVICINARSI ALLA COSA VERA, ALLA VERITÀ, ALLA VIRTÙ, E POI DI
CORROMPERLA (“angelo di luce” (2Cor 11,14), le più anime che
riesce a traviare, specialmente fra quelli che hanno ricevuto più
grazia e verità e responsabilità da Dio come i genitori, sacerdoti
e vescovi. Perciò satana proclama che Dio ci ama ed è
misericordioso, mentre nega la nostra responsabilità siccome “Dio
che è amore e misericordioso, non manderebbe mai qualcuno
all’inferno”. Satana ci dice in fatti “Dio probabilmente non
ha neanche creato l’inferno e il diavolo non esiste in realtà!”
La maggioranza delle persone nell’inferno hanno bevuto questa bugia
(Diario, 741)! Ma la verità è che Dio non manda nessuno
all’inferno; quelli nell’inferno hanno scelto liberamente di
andarci e Dio conferma la loro scelta. Se io scelgo liberamente di
non vivere i Dieci Comandamenti secondo il criterio di Dio tutta la
mia vita, Dio, per amore, rispetta la mia scelta e io vado
all’inferno! Il diavolo si traveste come un “angelo di luce”
(2Cor 11,14)! I più passi che uno fa nella direzione di questi
illusioni convenienti quando si confronta con le difficoltà e le
decisioni nella vita, DIVENTA PIÙ DIFFICILE di confrontare la realtà
e la verità, e può diventare uno shock grande e quasi impossibile
di capire ed accettare la verità quando ci tocca come una realtà
forte e dura.</div>
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Suor Lucia di Fatima ha detto a padre
Fuentes, il postulatore della causa di beatificazione dei pastorelli
Francisco e Jacinta, il 26 dicembre 1957: “La Madonna è molto
triste perché non si è fatto caso al suo messaggio del 1917… Né
i buoni, né i malvagi l'hanno tenuto in considerazione. Credetemi
Padre mio, il Signore castigherà il mondo assai presto, il castigo è
imminente. Molte nazioni scompariranno dalla superficie della terra,
parecchie nazioni saranno annientate. ... IL DEMONIO SA CHE I
RELIGIOSI E I SACERDOTI, VENENDO MENO ALLA LORO BELLA VOCAZIONE,
TRASCINANO MOLTE ANIME ALL'INFERNO. Abbiamo a nostra disposizione
due mezzi efficacissimi: l'orazione ed il Sacrificio. ... La terza
volta mi disse che, esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli
uomini, ci offre con tremore l'ultima ancora di salvezza: la
Santissima Vergine in persona, Sue numerose apparizioni, lacrime,
messaggi di veggenti ovunque nel mondo. Disse la Madonna che se non
ascoltiamo e offendiamo ancora non saremo più perdonati. Padre, è
urgente che ci rendiamo di questa realtà terribile. NON VOGLIAMO
RIEMPIRE LE ANIME DI PAURA, MA SOLO È URGENTE UN RICHIAMO ALLA
REALTÀ. Da quando la Santa Vergine ha dato una così grande
efficacia al Rosario, non esiste alcun problema materiale,
spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con
IL SANTO ROSARIO E CON I NOSTRI SACRIFICI. Recitarlo con devozione
sarà consolare Maria e tergere tante lacrime dal suo Cuore
Immacolato. ... La Madonna ha espressamente detto: "Ci
avviciniamo agli ultimi tempi".”</div>
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Ho detto al parroco che mi ha
rimproverato per telefono: “PREFERISCO DI ESSERE SPAVENTATO QUI
SULLA TERRA CHE ESSERE SPAVENTATO PER TUTTA L’ETERNITÀ!” “Gesù
richiama il premio o il castigo, che ci attendono dopo questa vita,
perché ci ama. Egli sa, come dice un Padre della Chiesa, che a volte
il timore di una punizione è più efficace di una bella promessa”
(Mt 10,32-33;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.focolare.org/it/news/2012/08/01/agosto-2012/">http://www.focolare.org/it/news/2012/08/01/agosto-2012/</a></u></span>).</div>
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Ogni volta che cadiamo nel peccato, è
un chiodo, è una spina che conficcate nel Cuore del Figlio della
Madre Dolorata, e Lei grida: “ABBIATE PIETÀ, ABBIATE
MISERICORDIA!”</div>
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QUANTI SACERDOTI OGGI SI FIDANO PIÙ
NELLE LORO OPINIONI (COME I RELATIVISTI) INVECE NEI INSEGNAMENTI
DELLA CHIESA CHE INCLUDE I SCRITTI DEI PAPI? Che cosa cercava a
dirci Papa Giovanni Paolo II con i suoi visiti a Fatima e con le
beatificazioni di Giacinta e Francesco di Fatima? Perché Papa
Benedetto ha scelto Cardinale Biffi a dare il ritiro annuale
quaresimale al Papa e ai membri importanti del Vaticano (27 Febbraio
2007)? Il “Times di Londra” ha riportato nel 2004 che il
Cardinale descrive l’Anticristo che “caminando fra noi”. Il
ritiro quaresimale non ha deluso. Cardinale Biffi ha parlato di
nuovo sulla tema spesso ripetuto dell’Anticristo, basando i suoi
commenti sul lavoro di Vladimir Soloviev, un filosofo religioso Russo
che ha ricevuto le lodi dal Papa Benedetto prima di essere elevato al
pontificato. Citando Soloviev, il Cardinale ha detto “l’Anticristo
si presenterà come un pacifista, ecologista e ecumenista.” Il
Cardinale ha detto che questo è “il pericolo che i cristiani
confrontono oggi … il Figlio di Dio non può essere ridotto ad una
serie di progetti buoni approvati dalla mentalità comune e terrena.”
Il predicatore degli Esercizi Spirituali ha aggiunto che “ci sono
valori relativi, come la solidarietà, amore della pace e rispetto
per la natura. Se questi diventano assoluti, sradicando o perfino
opponendo la proclamazione del avvenimento della salvezza, allora
questi valori diventano una istigazione alla idolatria e ostacoli
alla via della salvezza…”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=120479">http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=120479</a></u></span>).</div>
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OGGI SIAMO COME PESCI ABITUATI
ALL’ACQUA SPORCA; SIAMO DIVENUTI ABITUATI TOTALMENTE ALL’ACQUA
SPORCA E INTORBIDA DEL RELATIVISMO E NE SIAMO CONTENTI. Perciò
giudichiamo tante cose da questa prospettiva di acqua sporca. Ma il
Creatore dei mondi materiali e spirituali ha impresso le Sue leggi su
queste realtà create. Quindi se noi sentiamo che tutto va bene,
mentre siamo immersi nella nostra acqua sporca, cioè, la nostra
inconsapevolezza e cecità del nostro punto di vista relativistica,
non riusciamo a capire quando qualcuno ci offre la spiegazione non
relativistica secondo la Chiesa. “E per questo Dio invia loro una
potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano
condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno
acconsentito all’iniquità” (2Thess 2,11-12).</div>
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</div>
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E’ INTERESSANTE CHE DICIAMO AL NOSTRO
BAMBINO DI COPRIRSI NELL’INVERNO QUANDO SI ESCE DI CASA PERCHÉ CI
SONO LE LEGGI DELLA NATURA, e anche di consiliare il nostro bambino
in riguardo di tante altre precauzioni naturali. Ma non lo diciamo
più di seguire le leggi di Dio sulla moralità sessuale; poi lui si
finisce nei rapporti cattivi e finisce di distruggere la sua vita
sulla terra e dopo la morte. Diciamo: “Non si può ingannare madre
natura”, ma la stagione è aperta a sparare agli insegnamenti della
Chiesa nonostante che questi insegnamenti sono per il nostro bene, da
una madre che ci vuole bene, da la Santa Madre Chiesa. Se tutto è
OK (tranne la Verità spiegato in un modo autentico dalla Chiesa
Cattolica!), insomma, come tanti insinuano, nonostante che diluiamo o
scansiamo tutti gli insegnamenti della Chiesa che non sono comodi e
ignoriamo i messaggi di Fatima, allora che cos’era la causa vera
della Prima Guerra Mondiale, la Seconda Guerra Mondiale, la
distruzione delle famiglie, l’aborto, eutanasia, il socialismo che
sta sostituendosi velocemente le strutture civili che rispettavano e
salvaguardavano il principio Cattolico importantissimo della
subsidiarità?</div>
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UN ALLENATORE DI SPORT PERDE PRESTO IL
SUO LAVORO SE NON SA DISCIPLINARE GLI ATLETICI. Ammiriamo gli
allenatori che sanno disciplinare i giovani atletici. Come mai nel
campo della vita morale non accettiamo la disciplina? Perché così
poche persone oggi non ammirano e incoraggiano i responsabili
religiosi che sanno disciplinare le loro gregge in riguardo alla
morale per aiutare le persone di vincere il premio della vita eterna?</div>
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SETTE VOLTE NEL LIBRO DEI GIUDICI IL
POPOLO D’ISRAELE HA PASSATO IL CICLO del peccato, la sofferenza,
l’implorazione a Dio, salvezza da Dio, e poi silenzio in riguardo
di Dio, e poi ha cominciato da capo a peccare di nuovo. Il mondo sta
per entrare la seconda parte di forse il più grande ciclo nella
storia del mondo, “la sofferenza” (tribolazione!) che aiuterà
tanti ad implorare Dio e di riconoscere e di pentirsi dei loro
peccati. E’ interessante che quando gli Israeliti erano stufati di
decidere e di fare le cose da soli e hanno fatto l’esperienza di
come è meglio di seguire quello scelto da Dio, hanno finalmente
pregato a Gedeone di regnare “su di noi tu e i tuoi discendenti…”
(Gdc 8,22). Quanti cristiani anche sono diventati stufi di essere il
papa e hanno fatto la stessa scelta sapiente di seguire quello scelto
da Dio, il Papa vivente, a cui ha promesso che “le porte degli
inferi non prevarranno…” (Mt 16,18). Questa promessa è stata
fatta a Pietro e ai suoi successori, non ai vescovi, ne alle
conferenze episcopali ne ai teologi dei quali tanti si sono fatti
come un secondo magisterium in particolare dopo Humanae Vitae era
scritto.</div>
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Poco prima che i disastri hanno colpito
sette volte nel libro dei Giudici, il popolo d’Israele non l’ha
aspettato il disastro PERCHÉ NON SI È RESO CONTO QUANTO LONTANO SI
È ALLONTANATO DA DIO NEL SUO CUORE E NELLE SUE AZIONI E QUINDI
CREDEVA CHE TUTTO ANDAVA BENE COME IL POPOLO HA FATTO NEI GIORNI DI
NOE E LOT (Gen 6,5-8; 7,6-24; Lk 17,26-30; Mt 24,37-39). Dio ha
mandato i profeti ma il popolo non hanno tenuto conto delle parole
dei profeti. Gli abitanti di Sodoma e Gomorra non avevano un idea
che le loro città stavano per essere distrutte; non si interessavano
finché potevano godere i loro piaceri distruttive. Oggi tanti capi
dello stato stano promovendo omosessualità e l’aborto e tanti non
avranno un idea perché un “castigo più grande del diluvio, come
non si avrà mai visto prima” sta per scatenarsi (la Madonna a
Akita, Giappone, 1973). Come Lucia di Fatima ha detto a Padre
Fuentes: “Esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci dà
CON TREMORE L'ULTIMA ÀNCORA DI SALVEZZA CHE È LA SS. VERGINE IN
PERSONA, segni di lacrime, messaggi di diversi veggenti sparsi in
tutte le parti del mondo. Disse la Madonna che se non ascoltiamo e
offendiamo ancora non saremo più perdonati.”</div>
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QUANTE MOGLIE (O MARITI) SOFFRONO TANTO
PERCHÉ I LORO MARITI (O MOGLIE) SONO COSÌ INSENSIBILI E
INDIFFERENTI!? Una cagna non soffre perché un cane è insensibile
of indifferente! La nostra cultura oggi che ha inculcato in tanti
che sesso fuori di matrimonio è come stringere la mano o giocare una
partita di tennis, abbassando o negando totalmente la nostra dignità
e la nostra natura umana data da Dio, ha tanta difficoltà a spiegare
perché tante ragazze cadono nella depressione a causa del sesso
facile fuori di matrimonio senza nessuna restrizione! Dio ci ha dato
una dignità incredibile essendo fatti nel suo immagine e
somiglianza. Perciò questo peccato della mancanza di vivere questa
dignità straordinaria è incomprensibile alla nostra cultura che ha
abbassato gli esseri umani ad uno stato così basso. Noi tendiamo di
abbassare Dio al nostro livello, al livello di amore umano, non amore
divino, così è più facile di non dover rispondere ad un amore
divino così grande. Questo è simile ad un figlio che dice alla sua
madre amorosa di smettere di amarlo tanto così la sua coscienza non
gli da fastidio a causa della sua mancanza di rispondere all’amore
della sua madre. Ma Dio ama solamente in un modo totale, non 50% o
95%!
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Questo tipo di coscienza colpevole è
uno dei motivi principali per cui i secolaristi stanno facendo le
leggi di costringere i veri cristiani nell’armadio, in privato, e
fuori dalla piazza pubblica! E’ molto interessante che I
SECOLARISMI E GLI OMOSESSUALI ATTIVISTI ACCUSANO LA CHIESA DI IMPORRE
LA MORALE, ma invece dopo la grande maggioranza dei Stati e gruppi di
persone hanno votato di mantenere il matrimonio fra un uomo e una
donna come Dio intendeva, questi distruttori culturali continuano di
tornare contro la volontà della grande maggioranza dei popoli di
manipolare, costringere e forzare la loro agenda giù nella nostra
gola contro i nostri desideri ben espressi! Nella “Terra dei
Liberi”, gli Stati Uniti, non è più protetto il diritto della
coscienza della persona. In verità, è adesso peggio negli Stati
Uniti che nei paesi dai quali i fondatori degli Stati Uniti sono
fuggiti secoli fa per poter avere “la libertà della religione”,
non soltanto “la libertà di culto”, che vuol dire soltanto
privatamente senza la possibilità di offrire i valori di
cristianesimo nella piazza pubblica, come il nostro Salvatore, Gesù
Cristo, ci ha comandato di fare (Mt 28,19; Lc 24,47; Atti 1,8)!</div>
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<br />
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Suor Maria Gabriella in purgatorio ha
detto a Suor Maria della Croce (1880): “I PREDICATORI ED I
DIRETTORI SPIRITUALI NON FANNO DEL BENE ALLE ANIME CHE IN PROPORZIONE
ALLA LORO UNIONE CON GESÙ, vale a dire al loro spirito d'orazione e
alla vigilanza che usano nel conservare calmo il loro interiore, nel
tenere sempre gli occhi dell'anima fissi su Gesù, pronti a fare ed a
sacrificare tutto per la salvezza delle persone che gli sono state
affidate.” (<span style="color: black;"><u><a href="http://purgatorio-mano.blogspot.com/">http://purgatorio-mano.blogspot.com</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
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In riguardo al Papa Giovanni Paolo II
che ha risposto, secco “Chi non crede nel demonio non crede nel
Vangelo” (in riguardo ai tanti vescovi che non credono nel
demonio), hanno chiesto l’esorcista principale del Vaticano, Padre
Gabriele Amorth, nell’intervista di 2001: “MI FACCIA CAPIRE: LA
CONSEGUENZA È CHE MOLTI VESCOVI E MOLTI PRETI NON SAREBBERO
CATTOLICI?” Amorth ha risposto: “Diciamo che non credono a una
verità evangelica. Quindi semmai li taccerei di propagare un’eresia.
Però intendiamoci: uno è formalmente eretico se viene accusato di
qualcosa e se persiste nell’errore. Ma nessuno, oggi, per la
situazione che c’è nella Chiesa, accusa un vescovo di non credere
nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di non nominare esorcisti
perché non ci crede. Eppure potrei farle tantissimi nomi di vescovi
e cardinali che appena nominati in una diocesi hanno tolto a tutti
gli esorcisti la facoltà di esercitare. Oppure di vescovi che
sostengono apertamente: «Io non ci credo. Sono cose del passato».
Perché? PURTROPPO PERCHÉ C’È STATA L’INFLUENZA PERNICIOSISSIMA
DI CERTI BIBLISTI, e potrei farle molti nomi illustri. Noi che
tocchiamo ogni giorno con mano il mondo dell’aldilà, sappiamo che
ha messo lo zampino in tante riforme liturgiche. (Per esempio?) Il
Concilio Vaticano II aveva chiesto di rivedere alcuni testi.
Disobbedendo a quel comando, si è voluto invece rifarli
completamente. Senza pensare che si potevano anche peggiorare le cose
anziché migliorarle. E tanti riti sono stati peggiorati per questa
mania di voler buttare via tutto quello che c’era nel passato e
rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad oggi ci avesse sempre
imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse finalmente arrivato il
tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei superbiblisti, dei
superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose giuste. Una
menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente chiesto di
rivederli quei testi, non di distruggerli.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm">http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm</a></u></span>).</div>
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<br />
</div>
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Il Cardinale Antonio Cañizares
Llovera, prefetto della Congregazione per il Culto Divino ha detto:
“LA SFIDA PIÙ URGENTE OVUNQUE È IL RECUPERO DEL SENSO DELLA
LITURGIA. ... La gente crede che la liturgia sia una questione di
forme e realtà esteriori, e noi crediamo sia necessario recuperare
il senso del culto, ad esempio il senso di Dio in quanto Dio. Questo
senso di Dio può essere riscoperto solo attraverso la liturgia. ...
LA LITURGIA È SEMPRE RIVOLTA A DIO, NON ALLA COMUNITÀ; non è la
comunità che fa la liturgia, ma Dio. È Lui che viene ad incontrarci
e a offrirci di partecipare alla Sua vita, alla Sua grazia e al Suo
perdono... Quando si vive davvero la liturgia e Dio è davvero al
centro di essa, tutto cambia. ... Il mistero di Dio che è
l’incredibile mistero del Suo amore, non è qualcosa di vago, ma è
Qualcuno che viene ad incontrarci. Dobbiamo riscoprire l’uomo che
adora. Dobbiamo riscoprire il senso del mistero. Dobbiamo recuperare
ciò che non si sarebbe mai dovuto perdere.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.santuariodivinamaternita.com/Sito/Documenti/091026_CardCanizaresLlovera_intervista.pdf">http://www.santuariodivinamaternita.com/Sito/Documenti/091026_CardCanizaresLlovera_intervista.pdf</a></u></span>).</div>
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<br />
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Dopo finisco a celebrare la Santa Messa
ogni giorno, spesso vado con l’altro sacerdote in quella parrocchia
al bar locale per un cappuccino. Spesso parlo e scherzo con il
barista, Roberto, che ormai ci conosciamo bene. Una volta in 2010
l’ho detto che quest’anno (2010) tante persone celebrano
l’invenzione della “pillola” cinquant’anni fa. Brevemente ho
detto che la grande maggioranza dei Cattolici sono caduti per la
tentazione molto attraente di separare l’atto coniugale dalla vita,
dalla responsabilità, che ha avvelenato tante famiglie, la cellula
fondamentale della società. Questo è la radice della crisi oggi.
Roberto ha risposto con aria indifferente che lui usa la pillola e
tutto va bene per lui. HO RISPOSTO SEMPLICEMENTE CHE LA GRANDE
MAGGIORANZA DELLE PERSONE OGGI NON SA NEANCHE LA DIFFERENZA FRA
L’AMORE SECONDO IL MONDO E L’AMORE SECONDO GESÙ CRISTO. Ho
detto che ciò che è ancora peggio, molto peggio, è il fatto che la
grande maggioranza non vuole sapere la differenza! Si dice in
inglese: “L’ignoranza è la beatitudine!”</div>
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<br />
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Nel nostro modo umano di dire qui sulla
terra, molte persone, che hanno accettato e abbracciato volutamente
tante volte nella loro vita le bugie comode di relativismo, diranno a
Gesù alla morte: “Non sapevo questo o quello o …” E Gesù
dirà: “SI, NON SAPEVI, MA HAI SCELTO VOLUTAMENTE DI NON VOLER
SAPERE, non volevi scoprire la verità o la differenza fra l’amore
secondo il mondo, con tanti motivi egoistici nascosti, e l’amore
vero che ho spiegato mentre ero qui sulla terra lasciando la mia
Chiesa, la Chiesa Cattolica con il Papa come il capo, per spiegare
che cos’è l’amore vero e che cos’è l’amore falso.” La
Verità è Dio (Gv 14,6)!</div>
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<br />
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Con l’amore secondo il mondo, perfino
le opere esterne che sembrano lodevoli, c’è sempre un tornaconto
personale. Con l’amore secondo Gesù Cristo, non c’è un
tornaconto personale terreno; si ama perfino i nostri nemici, le
indesiderabili, i deboli, i bambini non voluti, non nati,
specialmente con difetti fisici, gli anziani che non sono più
autonomi che sono un peso a noi e alla società, ecc.</div>
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<br />
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E’ molto interessante che il Ministro
indiano per gli affari sociali, che non era neanche cristiano, a
Madre Teresa diceva: "FACCIAMO LO STESSO LAVORO, MA C'È UNA
DIFFERENZA: NOI LO FACCIAMO PER QUALCOSA, VOI PER QUALCUNO"!
Madre Teresa non apriva una nuova casa per le sue suore se non c’era
la possibilità di avere adorazione Eucaristica ogni giorno. Madre
Teresa sapeva che crescendo lentamente in fede davanti al Fuoco
divino si riesce sempre più di vedere Gesù nei moribondi sulle
strade di Calcutta. Ecco, mangiare il Pane della Vita è diventare
come Lui: Pane della Vita per ogni fratello che incontriamo. Quanti
di noi facciamo le cose per qualcosa invece per Qualcuno?!? Soltanto
attraverso l’Eucaristia, preghiera, cominciamo di fare tutto quello
che facciamo durante la giornata per Qualcuno!</div>
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Gesù ha detto a Santa Faustina:
“ADESSO SO CHE NON MI AMI PER LE GRAZIE NÉ PER I DONI, MA PERCHÉ
LA MIA VOLONTÀ TI È PIÙ CARA DELLA VITA. Per questo Mi unisco a te
così intimamente come con nessun'altra creatura” (Diario, 707).</div>
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<br />
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HO INCORAGGIATO ALCUNI SACERDOTI NELLA
NOSTRA DISCESE di considerare il consiglio del Servo di Dio,
Arcivescovo Fulton Sheen, DI FARE UN’ORA SANTA OGNI GIORNO IN
CHIESA DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO come faccio da 12 anni;
nessun di loro ha cominciato di fare un ora santa ogni giorno. Una
volta dopo aver raccontato ad un sacerdote di 75 anni quanto
quest’abitudine di fare un’ora santa ogni giorno aiuta a me ed
gli altri a cui servo nelle parrocchie, lui mi ha risposto che non
importa la distanza se si prega nella chiesa o fuori della chiesa.
Non ho reagito alla sua risposta ma dentro di me ho cominciato di
pensare quante volte che ho letto che i santi non hanno mai parlato
in quel modo. I santi hanno passato più tempo possibile davanti al
Santissimo Sacramento e hanno incoraggiato altri di fare lo stesso.
</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“NON MI LASCERÒ ASSORBIRE DALLA
FRENESIA DEL LAVORO FINO AL PUNTO DI DIMENTICARMI DI DIO. Tutti i
momenti liberi li passerò ai piedi del Maestro nascosto nei SS.mo
Sacramento. È Lui che m'istruisce fin dai miei più teneri anni”
(Diario, 82). “Permessi Mensili: Passando, poter entrare in
cappella; impiegare i momenti liberi dalle occupazioni nella
preghiera (Diario, 246).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Quanti sacerdoti che non cercano di
passare più tempo con Gesù nell’Eucaristia SCIVOLANO
NELL’ATTIVISMO e poi le chiese sono sempre più vuote ogni
Domenica!</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Quando entrai nella cappellina,
AVVICINAI IL CAPO AL TABERNACOLO, e bussai dissi: « Vedi, Gesù,
quante difficoltà ho nel dover dipingere quell'immagine ». E sentii
una voce dal tabernacolo: « Figlia Mia, le tue sofferenze non
dureranno a lungo”. (Diario, 152;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.saint-faustina.com/Diary/DMIMS4.shtml">http://www.saint-faustina.com/Diary/DMIMS4.shtml</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Perfino SAN TOMMASO D’AQUINO,
ritenuto dalla Chiesa un maestro impareggiabile, acquisiva il suo
sapere da Gesù nel tabernacolo, SUL QUALE APPOGGIAVA SPESSO IL CAPO.
Preferisco la follia dei santi che la sapienza e intelligenza di
tanti chierici.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Papa Giovanni Paolo II parla della
“teologia vissuta dei Santi”!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Di fronte a questo mistero, accanto
all'indagine teologica, un aiuto rilevante può venirci da quel
grande patrimonio che è la “TEOLOGIA VISSUTA DEI SANTI”.”
(NOVO MILLENNIO INEUNTE, No. 27;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Quando ho indicato ad un sacerdote di
75 anni che credo che Gesù soffre in un modo misterioso per i nostri
peccati oggi, perché per Gesù, come Dio, non c’è tempo ma
soltanto il momento presente eterno, lui mi ha respinto subito
dicendo che Gesù è morto 2000 anni fa e non soffre più. Dopo ho
cominciato a ricordarmi come tanti volte ho letto nei scritti dei
santi di offrire le preghiere e i sacrifici “IN RIPARAZIONE DEGLI
OLTRAGGI, DEI SACRILEGI E DELLE INDIFFERENZE CON CUI EGLI STESSO
VIENE OFFESO”, in particolare nell’Eucaristia (Preghiera
dell'Angelo a Fatima, 1917).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANTI VOLTE SI LEGGE FRASI SIMILI IN
RIGUARDO ALLA RIPARAZIONE E ALLA CONSOLAZIONE a Gesù nel diario di
Santa Faustina! “Durante i vespri udii queste parole: «Figlia Mia,
desidero riposare nel tuo cuore, poiché oggi molte anime Mi hanno
gettato fuori dai loro cuore; ho provato una tristezza mortale».
Cercai di consolare il Signore, offrendoGli mille volte il mio cuore;
provavo nell'anima ripugnanza per il peccato” (Diario, 866).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Gesù ha detto a Santa Faustina:
“Figlia Mia, sappi che il tuo vivo amore e la compassione che hai
per Me, Mi furono di conforto nell’Orto degli Ulivi” (Diario
1664).</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
I SANTI SONO ARRIVATI A QUEST’UNION,
QUEST’AMORE PER GESÙ PERFINO AL PUNTO DI CONDIVIDERE CON GESÙ IL
SUO DOLORE. Invece per tanti “cristiani”, c’è spesso la
tendenza di non considerare tanto la possibilità di offendere Dio,
tanto meno di causare grande dolore a Dio a causa della nostra
insensibilità e la nostra indifferenza e la nostra ingratitudine.
Diciamo: “Dopo tutto, Lui è Dio; Lui non ha bisogno di noi e in
ogni caso Lui è molto aldilà di queste cose (come tanti deisti
codardi credono)!” DIMENTICHIAMO CHE IL PIÙ GRANDE CHE È
L’AMORE, IL PIÙ GRANDE È IL DOLORE A CAUSA DELLA MANCANZA DELLA
SENSITIVITÀ, L’INDIFFERENZA E INGRATITUDINE. Dio che ci ama
ognuno immensamente soffre più che possiamo immaginare a causa della
nostra indifferenza. Si possa dire come può essere così se Gesù è
già morto 2000 anni fa? Dobbiamo ricordare che per Dio non c’è
il passato ne il futuro ma soltanto il presente eterno. E poi è
veramente un grande mistero che Gesù è totalmente uomo e totalmente
Dio! Gesù ha sofferto (“soffre”) non soltanto per i peccati di
quelli che hanno vissuto prima e durante la sua crocifissione, ma
anche per tutti i peccati dopo la sua crocifissione. FACCIAMO LA
MUTA COSÌ FACILMENTE DI QUESTA INDIFFERENZA FONDAMENTALE DI NON
RISPONDERE ALL’AMORE. Questa è la definizione fondamentale del
peccato. E’ per questo che Gloria Polo ha detto: “Sapete, la
prima cosa di cui rendiamo conto a Dio, prima ancora dei peccati,
sono le omissioni! Sono tanto gravi! Non immaginate quanto!” Dio
è amore; ci ha liberamente create da amore e poi soffre e muore
sulla croce nel presente eterno per il nostro non rispondere a questo
amore immenso e personale per ognuno di noi. Ho cominciato di dire
queste cose a ogni Messa funebre siccome la grande maggioranza delle
persone presenti alla Messa funebre non vengono ogni settimana alla
Messa domenicale per ringraziare Gesù nell’Eucaristia (che
significa “ringraziamento”) per tutto quello che l’ha data, non
soltanto per le cose materiali, ma anche per tutte le benedizioni
spirituali, che includono il suo sacrificio incredibile che ha pagato
sulla croce per i loro peccati di indifferenza fredda, inumana,
assoluta! Le persone presente al funerale si sentono un po’ di
dolore per la mancanza del parente o dell’amico nella barra, ma per
Quello che l’ha dati tutto!?! L’unica cosa che portiamo con noi
dopo la morte è il nostro rapporto e unione con Gesù o la mancanza
di quello. QUANTE PERSONE VANNO AL CIMITERO NEL GIORNO DELLA DOMENICA
MA NON VANNO ALLA SANTA MESSA? Come possiamo pretendere di passare
l’eternità con Gesù se non abbiamo neanche un ora alla settimana
per Lui? Non ci rendiamo conto che il dolore più grande
nell’inferno e in purgatorio, molto più dei tormenti del fuoco
orribile, è l’assenza di Dio?</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Non soltanto alle Messe funebre, ma
anche alle Messe di Natale e di Pasqua, quando la maggioranza delle
persone presente non vanno regolarmente alla Santa Messa, HO
COMINCIATO DI DIRE PRIMA DI DISTRIBUIRE LA SANTA COMUNIONE: “Non
voglio offendere nessuno, ma sopratutto non voglio offendere Gesù,
mio Salvatore. La Chiesa ci ha sempre insegnati che di non andare
alla Messa Domenicale ogni settimana offende e causa Gesù a soffrire
così intensamente che bisogna andare alla confessione per confessare
questo peccato orrendo della indifferenza prima di ricevere Gesù, il
Figlio di Dio infinito, nella Santa Comunione, per non offendere e
conficcare un’altra spina nel Cuore di Gesù a causa della
Comunione sacrilega.”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Spesso, mentre facevo la mia
meditazione quotidiana usando i scritti dei santi, si rende conto che
I SANTI SI SONO CONDIVISI CON LE SOFFERENZE DI CRISTO non soltanto
per se stessi ma con Gesù nel momento presente, un’unione
spirituale d’amore condividendo i grandi dolori nell’opera delle
redenzione delle anime. Sono andato all’Internet e ho trovato tanti
documenti molto interessanti in riguardo a questo mistero di offrire
riparazione e consolazione a Gesù e Maria.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“A BUON DIRITTO, DUNQUE, CRISTO
SOFFERENTE ANCORA NEL SUO CORPO MISTICO desidera averci compagni
della sua espiazione; così richiede pure la nostra unione con lui;
infatti, essendo noi « il corpo di Cristo e membra congiunte »
(1Cor 12,27), quanto soffre il capo, tanto devono con esso soffrire
anche le membra (1Cor 12,26).” (Miserentissimus Redemptor; no. 14;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Consacrare il mondo al Cuore
Immacolato di Maria significa avvicinarci, mediante l’intercessione
della Madre, alla stessa Sorgente della Vita, scaturita sul Golgota.
Questa Sorgente ininterrottamente zampilla con la redenzione e con la
grazia. CONTINUAMENTE SI COMPIE IN ESSA LA RIPARAZIONE PER I PECCATI
DEL MONDO. Incessantemente essa è fonte di vita nuova e di santità.”
(Giovanni Paolo II; Fatima, 13 maggio 1982;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1982/documents/hf_jp-ii_hom_19820513_fatima_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1982/documents/hf_jp-ii_hom_19820513_fatima_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
PIO XI HA AFFRONTATO LA DOMANDA DI COME
POSSIAMO OFFRIRE CONSOLAZIONE A CRISTO ADESSO PER CIÒ CHE HA
SOFFERTO ALLORA IN QUESTO MODO: “Ma come potrà dirsi che Cristo
regni beato nel Cielo se può essere consolato da questi atti di
riparazione? « Dà un’anima che ami e comprenderà quello che dico
» [<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html#_ftn33">33</a></u></span>],
rispondiamo con le parole di Agostino, che fanno proprio al nostro
proposito.” (Miserentissimus Redemptor, no. 13;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“La tradizione teologica non ha
evitato di chiedersi come potesse, Gesù, vivere insieme l'unione
profonda col Padre, di sua natura fonte di gioia e di beatitudine, e
l'agonia fino al grido dell'abbandono. La compresenza di queste due
dimensioni apparentemente inconciliabili è in realtà radicata NELLA
PROFONDITÀ INSONDABILE DELL'UNIONE IPOSTATICA” (Novo Millennio
Ineunte, no. 26;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Ma fra tutti i promotori di questa
nobilissima devozione merita di essere posta in speciale rilievo
Santa Margherita Maria Alacoque, poiché al suo zelo, illuminato e
coadiuvato da quello del suo direttore spirituale, il Beato Claudio
de la Colombière, si deve indubbiamente se questo culto, già così
diffuso, ha raggiunto lo sviluppo che desta oggi l’ammirazione dei
fedeli cristiani, e ha rivestito LE CARATTERISTICHE DI OMAGGIO DI
AMORE E DI RIPARAZIONE, che lo distinguono da tutte le altre forme
della pietà cristiana.” <span lang="es-ES">(HAURIETIS AQUAS; No.
95;
</span><span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_15051956_haurietis-aquas_it.html"><span lang="es-ES">http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_15051956_haurietis-aquas_it.html</span></a></u></span><span lang="es-ES">).</span></div>
<div lang="es-ES" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“E poiché nel corso di quest’anno,
come abbiamo più sopra accennato, si compie felicemente un secolo da
quando, per disposizione del Nostro Predecessore di fel. mem. Pio IX,
la Festa del Cuore Sacratissimo di Gesù si celebra in tutta la
Chiesa, è desiderio Nostro vivissimo, Venerabili Fratelli, che
questa centenaria ricorrenza sia ricordata dal popolo cristiano,
dovunque e solennemente CON PUBBLICI OMAGGI DI ADORAZIONE, DI
RINGRAZIAMENTO E DI RIPARAZIONE DA OFFRIRSI AL CUORE DIVINO DI GESÙ.
Queste manifestazioni poi di cristiano giubilo e di cristiana pietà
dovranno indubbiamente essere celebrate con specialissimo fervore —
in comunione tuttavia di carità e di preghiera con i fedeli della
Chiesa universale — in quella Nazione, nella quale, non senza un
arcano disegno di Dio, ebbe i natali la santa Vergine che fu
promotrice e aralda infaticabile di questa devozione.” <span lang="es-ES">(HAURIETIS
AQUAS; No. 125;
</span><span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_15051956_haurietis-aquas_it.html"><span lang="es-ES">http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_15051956_haurietis-aquas_it.html</span></a></u></span><span lang="es-ES">).</span></div>
<div lang="es-ES" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Se non che a tutti questi ossequi, e
particolarmente alla tanto fruttuosa consacrazione, che mediante
l’istituzione della festa di Cristo Re venne, a dir così,
riconfermata, conviene che se ne aggiunga un altro di cui, Venerabili
Fratelli, Ci è caro al presente intrattenervi alquanto più a lungo:
L’ATTO CIOÈ DI ESPIAZIONE O RIPARAZIONE, COME SUOL DIRSI, DA
PRESTARSI AL CUORE SACRATISSIMO DI GESÙ. Infatti, se nella
consacrazione primeggia l’intento di ricambiare l’amore del
Creatore con l’amore della creatura, ne segue naturalmente un
altro, che dello stesso Amore increato, quando sia o per dimenticanza
trascurato o per offesa amareggiato, si debbano risarcire gli
oltraggi in qualsiasi modo recatigli; il qual dovere comunemente
chiamiamo col nome di riparazione.” (MISERENTISSIMUS REDEMPTOR; no.
6;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280508_miserentissimus-redemptor_it.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
CHE COSA SI PUÒ DIRE POSSIBILMENTE PER
AIUTARE QUELLI CHE SI SONO LASCIATI TRASPORTARE LONTANO dalle realtà
e i criteri stabiliti da Dio e non capiscono più la serietà della
loro situazione in riguardo alla loro coltivata ed abbracciata
mancanza dell’amore e indifferenza soprattutto verso Quello che li
ha dato tutto, Dio, e poi la mancanza dell’amore a Gesù che si
nasconde in ognuno dei suoi prossimi, soprattutto in “questi miei
fratelli più piccoli” (Mt 25,40)? Tante persone hanno fatto nella
loro vita tanti passi allontanandosi dalla Verità, Che è Gesù,
senza pentirsi, e adesso si trovano nella cecità spirituale senza
neanche rendersi conto più della loro situazione reale. Gesù
veramente si identifica con i non-voluti, con i bambini non-nati e
con i vecchietti non-autonomi e con tutti gli emarginati rigettati
non-voluti! Se in qualche modo queste persone, che hanno scelto
liberamente di diventare fredde di cuore ed insensibili, sentissero
queste ammonizioni e fossi confrontate con il loro grande egoismo
volutamente abbracciato innumerevoli volte nella loro vita, la
maggioranza di loro rifiuterebbe e rigetterebbe subito questo scontro
o penserebbe che quest’idea viene da un’altra pianeta, fuori del
“mondo reale” di oggi visto sulla televisione, ecc. SAREBBE COME
UN FULMINE CHE HA COLPITO GLORIA POLO! Suor Lucia di Fatima ha detto
a Padre Fuentes: “Padre, è urgente che ci rendiamo di questa
realtà terribile. Non vogliamo riempire le anime di paura, ma solo
è urgente un richiamo alla realtà.” San Francesco d’Assisi ha
detto semplicemente “Amore non è amato”!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
ESSERI INCOSTANTI SONO GLI UOMINI;
prevedono catastrofi da per tutto ma una direzione di ‘soccorso
spirituale’ non lo cercano. Di certo che quando il grande castigo
colpisce, queste persone indifferenti e egoistiche metteranno la
culpa su Dio, come Gloria Polo ha fatto prima che il fulmine l’ha
colpita! Molti altri saranno in confusione totale al riguardo del
perché!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“O mio Dio ANCHE NEI CASTIGHI COI
QUALI COLPISCI LA TERRA, VEDO L'ABISSO DELLA TUA MISERICORDIA, poiché
castigandoci in questa terra, ci liberi dal castigo eterno”
(Diario, 423).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
LA BEATA VERGINE, NEL MESSAGGIO FINALE,
IL 13 OTTOBRE 1973, A AKITA, GIAPPONE, NELL'ANNIVERSARIO DELL´ULTIMA
APPARIZIONE E DEL MIRACOLO DI FATIMA, HA DETTO A SUORA AGNES KATSUKO
SASAGAWA: “Come vi dissi, se gli uomini non si pentono e migliorino
loro stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta
l'umanità. Sarà un castigo più grande del diluvio, come non si
avrà mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e farà morire una
grande parte dell´umanità, i buoni e i cattivi , non risparmiando
né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così desolati
che invidieranno i morti. Le uniche arme che rimarranno per Voi
saranno il Rosario e il Segno lasciato a voi da mio Figlio. Recitate
ogni giorno, la preghiere del Rosario. COL ROSARIO, PREGATE PER IL
PAPA, I VESCOVI E I SACERDOTI . L´opera del diavolo si infiltrerà
anche nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro
cardinali e vescovi contro altri vescovi. I preti che mi venerano
saranno disprezzati e saranno opposti dai loro confratelli. La Chiesa
e gli altari saranno danneggiati. La Chiesa sarà pieno di quelli che
accettano compromessi e il demonio spingerà molti preti e anime
consacrate a lasciare il servizio del Dio. "Il demonio infurierà
specialmente contro le anime consacrate . Il pensiero della perdita
di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati
aumentano in numero e gravità, non ci sarà più perdono per loro.”
(<span style="color: black;"><u><a href="http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html">http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html</a></u></span>).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
La Madonna indica spesso la grande
dignità e perciò la grande responsabilità dei sacerdoti e dei
vescovi, e perciò ci chiede: “COL ROSARIO, PREGATE PER IL PAPA, I
VESCOVI E I SACERDOTI.”</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUANTI SACERDOTI DI BUONA VOLONTÀ E DI
BUON CUORE PIANGERANNO AMARAMENTE ALLA FINE perché sono caduto in
questi trappole varie di relativismo (compassione falsa) e non hanno
avvisato i loro figli della verità dell’amore infinito e
misericordia di Dio e le conseguenze di non rispondere a questo Amore
Infinito? Perché Gesù pianse quando ha guardò Gerusalemme (Lc
19,41)? Perché la nostra Madre celeste piange o è così triste in
tante delle sue apparizioni? Abbiamo tanta difficoltà nel capire un
Dio che è amore, è anche infinitamente Giusto! A causa della
nostra grande dignità, non c’è un posto in paradiso per i
mediocri, soltanto per i santi!</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
GESÙ HA DATO A GLORIA POLO QUESTA
MISSIONE: “Tu tornerai indietro, per dare la tua testimonianza, che
ripeterai non 1000 volte, ma 1000x1000. Guai a chi, ascoltandoti, non
cambierà, perché sarà giudicato con più severità. E questo vale
anche per te, nel tuo secondo ritorno, per i consacrati che sono i
miei sacerdoti, e per chiunque altro che non ti darà ascolto: perché
non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, né peggior cieco
di chi non vuol vedere”.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
APPENDICE:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(Per leggere il resto degli articoli e
riferimenti, visitate gli indirizzi del Web indicati.)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
LEGGE DELLA GRADUALITÀ:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Nessuna contrapposizione, ovviamente,
può esistere tra la legge della gradualità e la Legge di Dio. La
legge della crescita, infatti, è la legge che fa crescere: non è
altro che la Legge di Dio considerata sotto l’aspetto della sua
efficienza in ordine al progresso morale della persona.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://terradinessuno.wordpress.com/kerygma-e-metanoia-antropologia-teologica/legge-della-gradualita/">http://terradinessuno.wordpress.com/kerygma-e-metanoia-antropologia-teologica/legge-della-gradualita/</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
La norma morale di "HUMANAE VITAE"
e il compito pastorale:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
In questa linea si è giustamente
sviluppato, non solo nella teologia morale e pastorale ma anche
nell'ambito degli stessi interventi del Magistero, il discorso sulla
"legge della gradualità". Tale legge però non può
minimamente essere confusa con l'inaccettabile "gradualità
della legge", come ha precisato in modo esplicito la citata
Esortazione Familiaris consortio (cfr. n. 34).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.alleanzacattolica.org/indici/dichiarazioni/aaa167_168.htm">http://www.alleanzacattolica.org/indici/dichiarazioni/aaa167_168.htm</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
FAMILIARIS CONSORTIO:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“L'itinerario morale degli sposi</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Anche i coniugi, nell'ambito della loro
vita morale, sono chiamati ad un incessante cammino, sostenuti dal
desiderio sincero e operoso di conoscere sempre meglio i valori che
la legge divina custodisce e promuove, e dalla volontà retta e
generosa di incarnarli nelle loro scelte concrete. Essi, tuttavia,
non possono guardare alla legge solo come ad un puro ideale da
raggiungere in futuro, ma debbono considerarla come un comando di
Cristo Signore a superare con impegno le difficoltà. «PERCIÒ LA
COSIDDETTA "LEGGE DELLA GRADUALITÀ", O CAMMINO GRADUALE,
NON PUÒ IDENTIFICARSI CON LA "GRADUALITÀ DELLA LEGGE",
COME SE CI FOSSERO VARI GRADI E VARIE FORME DI PRECETTO NELLA LEGGE
DIVINA PER UOMINI E SITUAZIONI DIVERSE. Tutti i coniugi, secondo il
disegno divino, sono chiamati alla santità nel matrimonio e questa
alta vocazione si realizza in quanto la persona umana è in grado di
rispondere al comando divino con animo sereno, confidando nella
grazia divina e nella propria volontà» (Giovanni Paolo PP. II,
Omelia per la conclusione del VI Sinodo dei Vescovi, 8 [25 Ottobre
1980]: ASS 72 [1980] 1083). In questa stessa linea, rientra nella
pedagogia della Chiesa CHE I CONIUGI ANZITUTTO RICONOSCANO
CHIARAMENTE LA DOTTRINA DELLA «HUMANAE VITAE» come normativa per
l'esercizio della loro sessualità, e sinceramente si impegnino a
porre le condizioni necessarie per osservare questa norma. ...”
(Familiaris Consortio; no. 34 (vedi anche no. 9);
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
DI SINGOLARE IMPORTANZA IN QUESTO CAMPO
È L'UNITÀ DEI GIUDIZI MORALI E PASTORALI DEI SACERDOTI: tale unità
dev'essere accuratamente ricercata ed assicurata, perché i fedeli
non abbiano a soffrire ansietà di coscienza (cfr. Paolo PP. VI
«Humanae Vitae», 28).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.zammerumaskil.com/catechesi/documenti-catechesi/familiaris-consortio.html">http://www.zammerumaskil.com/catechesi/documenti-catechesi/familiaris-consortio.html</a></u></span>;
<span style="color: black;"><u><a href="http://www.cesfam.it/familiaris_consortio.htm">http://www.cesfam.it/familiaris_consortio.htm</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
HUMANAE VITAE; No 28:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
AI SACERDOTI:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
28. Diletti figli sacerdoti, che per
vocazione siete i consiglieri e le guide spirituali delle singole
persone e delle famiglie, ci rivolgiamo ora a voi con fiducia. Il
vostro primo compito - specialmente per quelli che insegnano la
teologia morale - è di esporre senza ambiguità l’insegnamento
della chiesa sul matrimonio. SIATE I PRIMI A DARE, NELL’ESERCIZIO
DEL VOSTRO MINISTERO, L’ESEMPIO DI UN LEALE OSSEQUIO, INTERNO ED
ESTERNO, AL MAGISTERO DELLA CHIESA. Tale ossequio, ben lo sapete,
obbliga non solo per le ragioni addotte, quanto piuttosto a motivo
del lume dello Spirito santo, del quale sono particolarmente dotati i
pastori della chiesa per illustrare la verità. Sapete anche che è
di somma importanza, per la pace delle coscienze e per l’unità del
popolo cristiano, che, nel campo della morale come in quello del
dogma, tutti si attengano al magistero della chiesa e parlino uno
stesso linguaggio. Perciò con tutto il nostro animo vi rinnoviamo
l’accorato appello del grande apostolo Paolo: " Vi scongiuro,
fratelli, per il nome di nostro signore Gesù Cristo, abbiate tutti
uno stesso sentimento, non vi siano tra voi divisioni, ma siate tutti
uniti nello stesso spirito e nello stesso pensiero" (1Cor 1,10).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_25071968_humanae-vitae_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_25071968_humanae-vitae_it.html</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
VERITATIS SPLENDOR, (103) 104:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8074084873392955499" name="VS.3.4.9.104"></a>104. In
questo contesto si apre il giusto spazio alla misericordia di Dio per
il peccato dell'uomo che si converte e alla comprensione per l'umana
debolezza. QUESTA COMPRENSIONE NON SIGNIFICA MAI COMPROMETTERE E
FALSIFICARE LA MISURA DEL BENE E DEL MALE PER ADATTARLA ALLE
CIRCOSTANZE. Mentre è umano che l'uomo, avendo peccato, riconosca la
sua debolezza e chieda misericordia per la propria colpa, è invece
inaccettabile l'atteggiamento di chi fa della propria debolezza il
criterio della verità sul bene, in modo da potersi sentire
giustificato da solo, anche senza bisogno di ricorrere a Dio e alla
sua misericordia. UN SIMILE ATTEGGIAMENTO CORROMPE LA MORALITÀ
DELL'INTERA SOCIETÀ, perché insegna a dubitare dell'oggettività
della legge morale in generale e a rifiutare l'assolutezza dei
divieti morali circa determinati atti umani, e finisce con il
confondere tutti i giudizi di valore.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/edocs/ITA1226/_INDEX.HTM">http://www.vatican.va/edocs/ITA1226/_INDEX.HTM</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
“Dell’Humanae vitae ringrazierete
Dio e me” (Paolo VI, 28 giugno 1978)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
di Mons. Gino Oliosi, a cura di Don
Gabriele Mangiarotti;</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(pagina 7): Nell’assumerla il Papa
propose, tuttavia, per la prima volta, LA DISTINZIONE DISCRIMINANTE
TRA “GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, CHE DEVE ESSERE RIFIUTATA IN
QUANTO RIDUCE IL VALORE DELLA LEGGE AD UN MERO IDEALE, E “LEGGE
DELLA GRADUALITÀ”, che può essere accolta come espressione della
progressività del cammino verso la perfezione: cioè la moralità
cristiana come tensione. E’ questa la chiave ermeneutica decisiva
del problema. Ma prima di esaminare il significato in positivo della
argomentazione del Papa, è utile dare uno sguardo alla situazione
pastorale che ha determinato questo approfondimento e ad alcune
proposte teologico-pastorali inadeguate, che si pongono nella linea,
non ritenuta legittima dal Magistero, della “gradualità della
legge”.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.culturacattolica.it/detail.asp?c=1&p=0&id=1327">http://www.culturacattolica.it/detail.asp?c=1&p=0&id=1327</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
CONCEZIONE E CONTRACCEZIONE
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
OGGI LA “COSCIENZA UMANA ... FATICA
SEMPRE PIÙ A PERCEPIRE LA DISTINZIONE TRA IL BENE ED IL MALE”
anche e soprattutto in ciò che tocca i valori fondamentali della
vita (1). Sempre più “viene affermato in modo esasperato e quasi
assoluto la soggettività dell’individuo, quale criterio unico ed
esclusivo per le scelte da operare in vista della realizzazione di sé
e della propria felicità....</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
In questo ambito ci sembra importante
rianalizzare il concetto di peccato e, illuminati da questo,
analizzare il problema dell’anticoncezione....</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Considerazioni finali:</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
QUINDI L’USO DELL’ANTICONCEZIONE È
PECCATO. LA MATERIA IN DISCUSSIONE È SICURAMENTE GRAVE.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
La trasmissione della vita umana è
“gravissimo dovere, per il quale gli sposi sono liberi e
responsabili collaboratori di Dio Creatore”(17).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Se la coppia compie tale scelta con
piena consapevolezza e totale consenso, IL PECCATO NON PUÒ ESSERE
CHE MORTALE.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Indubbiamente “l’ignoranza
involontaria può attenuare se non annullare l’imputabilità di una
colpa grave. Si presume, però, che nessuno ignori i principi della
legge morale che sono iscritti nella coscienza di ogni uomo”(10).
Inoltre, nell’ambito della paternità responsabile a cui sono
chiamati i coniugi cattolici, è preciso dovere la conoscenza di sé,
come presupposto per rispettare le proprie funzioni biologiche e
quindi il progetto di Dio scritto in esse.</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Quest’ultima considerazione carica di
notevole responsabilità gli educatori e, in primo luogo, medici e
sacerdoti. I primi hanno il compito ineludibile di “acquistare
tutta la scienza necessaria ... al fine di dare agli sposi ... saggi
consigli e sane dottrine” ed i secondi “come preciso compito ...
l’esporre senza ambiguità l’insegnamento della Chiesa sul
matrimonio”, parlando tutti “uno stesso linguaggio” (Paolo VI,
Humanae Vitae, parte terza, 27 -28).
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.cavmelzo.it/Articoli/concezione_e_contraccezione.htm">http://www.cavmelzo.it/Articoli/concezione_e_contraccezione.htm</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
GIOVANNI PAOLO II; UDIENZA GENERALE;
Mercoledì, 28 luglio 1999</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
L’inferno come rifiuto definitivo di
Dio
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
3. LE IMMAGINI CON CUI LA SACRA
SCRITTURA CI PRESENTA L’INFERNO DEVONO ESSERE RETTAMENTE
INTERPRETATE. Esse indicano la completa frustrazione e vacuità di
una vita senza Dio. L’inferno sta ad indicare più che un luogo, la
situazione in cui viene a trovarsi chi liberamente e definitivamente
si allontana da Dio, sorgente di vita e di gioia. Così riassume i
dati della fede su questo tema il Catechismo della Chiesa Cattolica:
«Morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere
l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per
sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di
definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che
viene designato con la parola ‘inferno’» (CCC 1033).</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
(<span style="color: black;"><u><a href="http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1999/documents/hf_jp-ii_aud_28071999_it.html">http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1999/documents/hf_jp-ii_aud_28071999_it.html</a></u></span>)</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
- - - - - - -</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
3.1.6 La creatività della coscienza
nell’osservare i precetti di Dio</div>
<div style="margin-bottom: 0in;">
Penso che si possa anche parlare della
creatività della coscienza nell’osservare i precetti di Dio. Anzi
se ne deve parlare con una certa accuratezza. In questo campo
circolano tante posizioni approssimative che inducono i fedeli in
errore. ALCUNI TEOLOGI, NON TENENDO CONTO DELLA DIFFERENZA TRA LA
VERITÀ SUL BENE COLTA ED ESPRESSA NEI PRECETTI POSITIVI E LA VERITÀ
SUL MALE COLTA NEI PRECETTI NEGATIVI, PARLANO DELLA LEGGE DELLA
GRADUALITÀ E DELLA GRADUALITÀ DELLA LEGGE. Includendo tutti e due i
tipi di precetti, ipso fatto accettano una creatività della
coscienza sia nell’osservare i precetti positivi che quelli
negativi (46). S. Tommaso invece distingue con cura l’atteggiamento
della coscienza di fronte ai precetti positivi che riguardano gli
atti delle virtù e ai precetti negativi che proibiscono i peccati
(47). La libertà nell’osservare i precetti positivi dipende dalla
situazione della persona, dal tempo, dalle circostanze in cui si
trova. I precetti come: credi, abbi fiducia, spera ed ama il Signore
e il prossimo tuo, sii fedele alla tua vocazione, sii prudente,
giusto, temperato e forte costituiscono il programma di tutta la
vita. Qui, la legge della gradualità e della crescita, dai modesti
inizi attraverso il periodo di maturazione fino alla santità, ha la
sua legittima applicazione. Invece la libertà di coscienza di fronte
ai precetti negativi non possiede lo stesso grado di creatività; non
può né richiamarsi alla legge della gradualità né alla gradualità
della legge. Mai e nessuna cosa possono giustificare la trasgressione
di precetti negativi come: "non si deve torturare o uccidere un
uomo innocente". Perché non si può uccidere un po’; un po’
torturare e contemporaneamente non farlo; si possono graduare certe
cose fisicamente ma non moralmente.
<span lang="en-US">(</span><span style="color: black;"><u><a href="http://www.predicazione.it/libri/parliamo_di/pedward.pdf"><span lang="en-US">http://www.predicazione.it/libri/parliamo_di/pedward.pdf</span></a></u></span><span lang="en-US">).</span></div>
<div lang="en-US" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div lang="en-GB" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<div lang="en-GB" style="margin-bottom: 0in;">
<br />
</div>
<style type="text/css">
<!--
@page { margin: 0.79in }
P { margin-bottom: 0.08in }
A:link { color: #000000 }
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<br />
<style type="text/css">
<!--
@page { margin: 0.79in }
P { margin-bottom: 0.08in }
A:link { color: #0000ff }
--></style>Rev. Joseph Dwighthttp://www.blogger.com/profile/09581033552564500116noreply@blogger.com0